Giugno 1986, quando Genesis & Co. sono al top delle classifiche
Trenta anni fa, sette dischi nella Hot 100 di Billboard negli USA avevano a che fare con i cinque membri della formazione classica dei Genesis.
Di Eugenio Delmale
Le dimensioni del successo raggiunto da Genesis & Co. sono infatti dimostrate dalle classifiche americane, prima mai scalate in modo così massiccio. I gusti del mercato americano premiano quindi il nuovo sound.
I Genesis sono presenti con Invisible Touch, che gode del successo commerciale di Phil Collins e dell’album precedente, intitolato semplicemente Genesis.
Non solo. I video tratti dall’album sono di grande impatto, come il title track o Land of Confusion.
Peter Gabriel piazza Sledgehammer e l’album So nella Top 10, fino ad arrivare, il 26 luglio 1986, in prima posizione scalzando proprio Invisible Touch. Anche in questo caso, il video è stato di grandissimo aiuto al successo del singolo e dell’intero disco.
Anche Phil Collins è in classifica, sia con Take Me Home, che è stata anche numero uno, sia come produttore di Howard Jones e della sua No One Is to Blame.
Il gruppo di Mike Rutherford, Mike + The Mechanics , ha due singoli in classifica: Taken In e All I Need Is a Miracle.
C’è anche Steve Hackett, con il progetto GTR, insieme al chitarrista degli Yes Steve Howe. When the heart rules the mind scala clamorosamente la Top 30.
“Era la Genesis-mafia! – ha dichiarato scherzando Tony Banks – Pensammo di avercela fatta davvero quando Invisible Touch andò in cima alla classifica americana. E poi fu come: ‘Oh cavolo, c’è anche Peter’. In Inghilterra non avevamo mai avuto singoli di grande successo, perché lì la gente aspettava sempre l’album”. (Citato in Daryl Easlea, Senza frontiere. Vita e musica di Peter Gabriel).
Per approfondire:
Peter Gabriel e la rivoluzione del videoclip
Genesis, quando il Prog diventa Pop