L’11 aprile a Pesaro sul palco con i Genesis ci sono la Premiata Forneria Marconi e gli Odissea.
Una testimonianza riportata da Mino Profumo in Genesis in Italia. I concerti 1972-1975, racconta di come, durante il sound-check a Pesaro, i Genesis provarono quella che poi sarebbe diventata Watcher Of The Skies, ma con al mellotron non Tony Banks, ma addirittura il mitico “tuttofare” Richard Macphail.
Ed ecco un’altro ricordo, di Claudio Salvi, pubblicato dal sito del Magazine Dusk:
“Nel lontano 1972 (anno nel quale i Genesis portarono in giro per l’Italia il loro Nursery Cryme), la band di Gabriel e compagni suonò al Palasport di Pesaro l’11 Aprile. Secondo quanto raccontato dal mio amico Carlo Betti, durante il check sound del pomeriggio la non perfetta acustica del Palazzo dello sport di Via Marconi- che già allora ospitava la partite dell’attuale Scavolini Basket – finì per spazientire non poco il pignolissimo Banks. Fu proprio Tony che per più di un’ora si spostò da una parte all’altra posizionandosi in varie parti delle tribune del vecchio hangar (allora ricavate mediante una fittissima trama di impalcature con tubolari Innocenti e tavole di legno che poteva contenere fino a 5.000 spettatori), sbuffando ed imprecando per il suono ridondante e per uno spiacevole effetto eco che finiva per rendere tutto il sound indistinguibile. I problemi, nonostante l’impegno di Tony, non si risolsero in quella sessione di prove, ma solo la sera con l’ingresso del numeroso pubblico. Pesaro era allora inserita nel grande circuito dei concerti perchè allora una tale Bizzocchi, organizzatore di concerti, volava spesso in Gran Bretagna e visitava club e pub inglesi per scovare nuove band. Fu così che, grazie ad un lungimirante assessorato alla cultura del Comune e allo stesso Bizzocchi, Gabriel e soci finirono a Pesaro. Ma nello stesso anno lo fecero anche i Traffic, i Soft Machine, Brian Auger e gli Oblivion Express ed altri.
Altro aneddoto curioso che il mio amico Betti non ha mancato di riferirmi su quel giorno con puntigliosa dovizia di particolari. Subito dopo il check sound pomeridiano (dunque poco dopo le 19), i “nostri”, una volta fuori, si diressero a piedi assieme ad un gruppo di tecnici e ad un codazzo di organizzatori locali e allo stesso Bizzocchi, verso il lungomare di Pesaro che dista appena un centinaio di metri dal Palasport per la cena.
Arrivati a metà di Viale Marconi, ove stazionavano varie compagnie del luogo, i Genesis notarono dei ragazzini (tra i quali gli amici del già citato Betti) che giocavano a pallone. Fu così che Banks, Rutherford e Gabriel si misero a giocare a football per più di dieci minuti con quei ragazzini in verità un pò sorpresi dai quei tipi così strani e con i capelli lunghi. Subito dopo la partita (Rutherford fece anche un gol in una porta ricavata tra due alberi), i Genesis approdarono ad un ristorante pizzeria allora famoso e dal nome molto americano e poco inglese :”Ranch”. Fu lì che fra pizze e birre e risate si creò il clima giusto per uno dei concerti più belli e affascinanti mai approdati su questi lidi.
La sera, manco a dirlo, fu un successo incredibile”.
Franz Di Cioccio della PFM, ha raccontato un aneddoto in un’intervista a Musica Intorno:
“Suonammo con i Genesis a Pesaro, fu il loro primo concerto in Italia…
… Ci conoscemmo lì, poi ci rifrenquentammo quando vennero a Milano, infine ci rincontrammo quando fummo noi ad andare in Inghilterra. All’epoca era così. Ci invitò un pomeriggio, a casa sua, Peter Gabriel, ad ascoltare la musica, per stare un po’ insieme. Il tè inglese è un’esperienza indimenticabile, loro lo fanno con quel velo di crema di latte, nella teiera giusta… “
LEGGI ANCHE (rassegna stampa): Odissea, i biellesi che nei ’70 aprivano i concerti dei Genesis
LEGGI ANCHE: Gli Osanna ricordano il tour con i Genesis – INTERVISTA DI Horizons Radio
Se hai anche tu ricordi di questo concerto scrivi a info@horizonsradio.it