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By D.B.
A seguito delle scarse prestazioni commerciali dell’album Calling All Station negli Stati Uniti…
…il tour nordamericano di 27 date in grandi arene previsto per gli inizi di novembre 1997, è stato cancellato data l’insufficiente vendita di biglietti.
È stato anche cancellato un tour ridimensionato di 22 date in luoghi più piccoli.
I Genesis quindi hanno intrapreso un tour europeo di 47 date dal 29 gennaio al 31 maggio 1998.
In Italia i Genesis sono arrivati il 17 febbraio. Prima data: Bologna, Palasport di Casalecchio.
Ecco il video dello show:
Al trio Tony Banks, Mike Rutherford, Ray Wilson si sono uniti il musicista israeliano Nir Zidkyahu alla batteria, percussioni e backing vocals e l’irlandese Anthony Drennan alla chitarra e al basso.
Seconda data italiana: 18 febbraio al Palasport di Roma. Ecco il video:
Le prove si sono svolte al Bray Film Studios di Windsor e al Working Men’s Club di Chiddingfold.
La maggior parte delle canzoni dei primi anni dei Genesis sono state trasposte in una tonalità più bassa per accogliere la gamma vocale di Wilson.
In questo video Ray Wilson, Tony Banks e Mike Rutherford parlano del periodo di Calling All Stations. E non solo:
Terza data: il 19 a Milano Filaforum.
Ecco un’intervista ai Genesis (e Phil Collins) sull’album:
Alla fine del tour, i Genesis si sono fermati. Sarebbe stato l’ultimo della band fino al ritorno di Collins per la reunion del 2007 Turn It On Again.
“Mi pento di Calling All Station?” – si chiede Mike Rutherford nella sua autobiografia.
“No: professionalmente non rimpiango nulla – continua Mike –. L’abbiamo fatto perché Tony e io avevamo scritto insieme alcune canzoni che ci piacevano. Avevamo sostituito il cantante prima, anche se ero consapevole che la collina da scalare era piuttosto alta, questa volta.
Ray Wilson ha fatto un buon lavoro come vocalist ma lui non era uno scrittore. Senza un terzo compositore non c’era nessuno che amalgamasse me e Tony, nessuno che ci riportasse nella terra di mezzo.
Non ero mai stato consapevole di quanto fossimo lontani musicalmente io e Tony prima di questo album. Ho capito solo allora che Phil ci ha messo entrambi in riga, ha fatto del suo meglio e ha trovato un’atmosfera tra noi.
Calling All Station ha venduto due milioni di copie – non male – ma quando il disco è stato pubblicato ho percepito che l’umore era cambiato, stavamo diventando una band da catalogo.
Tony e Ray erano ansiosi di continuare, ma io sapevo che avremmo avuto bisogno di un altro compositore. Mi sembrava giusto fermarsi lì, non c’è niente di male.“
Il tour viene ripreso dal vivo nell’album promozionale Calling Radio Stations.
Angolo del Collezionista:
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