By D.B.
Aprile 1972, arrivano i Genesis in Italia, il paese che per primo ha capito la loro musica. Due tappe di quell’avventura rimarranno nella storia del gruppo, perché hanno visto nascere Watcher Of The Skies.
La data di Reggio Emilia il 12 aprile, infatti è ritenuta ufficialmente il luogo di nascita di Watcher Of The Skies.
Secondo i ricordi di Hackett, Rutherford e degli altri presenti, fu proprio nella città emiliana che venne eseguita per la prima volta una versione embrionale dell’indimenticabile brano durante il soundcheck.
«Nel Palasport di Reggio Emilia, un enorme orribile posto pieno di eco, in mezzo al sound-check, Tony suonò quei due accordi iniziali sul suo mellotron. Funzionavano benissimo anche se, ancora oggi, non sono sicuro quanto fosse cosciente di come erano buoni.» (Da The Living Years di Mike Rutherford. Traduzione mia)
Nel tour per presentare Nursery Cryme, i Genesis approfittavano del tempo libero e anche delle prove sul palco per comporre parti di canzoni che poi avrebbero costituito l’album Foxtrot.
Richard Macphail in My Book of Genesis racconta il modo di comporre l’album da parte dei Genesis. Rich ricorda che Tony Banks ha dichiarato ufficialmente che si tratta di tanti pezzi che poi sono stati incollati insieme:
«Era una cosa normale nei Genesis. Alcuni dei pezzi erano composti da frammenti scritti da singoli membri e il problema era come riuscire ad adattarle. In Supper’s Ready, per esempio, Willow Farm, è in La bemolle maggiore, doveva portare a una piccola melodia di flauto in La minore. Quindi ci siamo dovuti mettere d’impegno per riuscire ad armonizzare i diversi accordi. A volte invece è un cambiamento del tutto naturale e avveniva senza che ce ne rendessimo conto.»
Il 19 Aprile i Genesis sono live al Teatro Mediterraneo di Napoli.
Un doppio concerto che chiude la prima parte del Nursery Cryme Tour dei Genesis in Italia.
Una seconda tappa in questa storia dei Genesis, perché sul tetto dell’Hotel Domitiana, che ospita la band, Mike e Tony scrivono il testo di Watcher Of The Sky. Dal terrazzo dell’albergo, infatti, si può vedere tutto il complesso della Mostra d’Oltremare, l’Arena Flegrea e il Teatro Mediterraneo, un corpo estraneo rispetto alla città, che poteva dare l’impressione di un paesaggio di un pianeta sconosciuto.
Ecco il ricordo di Tony Banks in Genesis: I Know What I Like di Armando Gallo:
«Eravamo seduti in cima a questo edificio, era una calda giornata di sole e stavamo semplicemente guardando fuori attraverso una vasta area di edifici e campi; non c’era un’anima viva in giro. Sembrava che l’intera popolazione avesse appena disertato il pianeta e questo è ciò che racconta ‘Watcher of the Skies’: un essere alieno che viene sul pianeta e lo vede completamente deserto. E così la storia si sviluppa con un po ‘di fantascienza. Mi piace ‘Childhood’s End’ di Arthur Clarke e libri di questo genere.»
E di Mike Rutherford in The living years (Trad. G. Testani):
«Io e Tony insieme scrivemmo il testo, seduti sul tetto del nostro hotel a Napoli immaginando che il mondo fosse finito. Alquanto strano, considerando che era un giorno piacevolmente soleggiato.»
A Napoli quindi viene completato il brano e, come sappiamo, aprirà il successivo album dei Genesis, in uscita l’ottobre seguente: Foxtrot.
Ma nella sua autobiografia, Mike racconta un altro retroscena, accaduto a Napoli:
«A Napoli scoprimmo un altro passatempo terapeutico… Concludere un tour con una litigata di gruppo era un classico. La cosa insolita della lite-di-fine-tour a Napoli fu che c’era un parco dei divertimenti proprio dietro l’angolo dell’hotel dove dormivamo. Arrivammo al punto di essere talmente stufi l’uno degli altri che decidemmo che l’unica cosa da fare era di buttarci sulla pista dell’autoscontro e sbatterci contro reciprocamente e selvaggiamente e ripetutamente. Devo dire che non ho mai sperimentato un modo altrettanto efficace per chiarirsi.»
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Leggi altri ricordi qui:
La genesi dei GENESIS
Quando Napoli diventò la musa dei Genesis
Ecco l’audio del live di Napoli:
00:00 – Happy The Man;
04:18 – Stagnation;
14:53 – The Fountain Of Salmacis;
23:20 – Twilight Alehouse;
32:14 – The Musical Box;
42:23 – The Return Of The Giant Hogweed;
49:11 – Phil’s Solo;
51:24 – The Knife.
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