Ricorda Phil:
“Il 16 giugno 1999, due giorni prima che Tarzan esca negli Stati Uniti, ottengo la mia stella sulla Hollywood Walk of Fame , davanti al Capitan Theatre della Disney. Mai in un milione di anni un umile ragaz zino di Hounslow avrebbe potuto immagi narlo” . Prosegue Phil nella sua autobiografia :
“È la sera degli Oscar 2000. Stavolta mi ritengono abbastanza bravo per cantare la mia canzone. A presentare la categoria è Cher. Quando apre la busta e pronuncia il mio nome – ho vinto l’Oscar per la miglior canzone originale – sono assolutamente sbalordito .
A conti fatti, ricordo i quattro anni di lavoro su Tarzan come un’avventura straordinaria . Mi sono impegnato a fondo, ho superato i miei limiti, ho conosciuto persone fantastiche e ho imparato moltissimo su una forma artistica nuova.”
Phil aveva anche vinto il “Best Original Song Motion Picture” ai Golden Globes (2000):
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Ma le altre volte non era andata così bene. Ecco il rapporto degli ex Genesis con i premi cinematografici:
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“Against All Odds” eseguita da Ann Reinking. Nomination come Migliore Canzone Originale alla 57th Annual Academy Awards (1985), nomination come Miglior Album Originale per Phil Collins , Stevie Nicks, Peter Gabriel , Stuart Adamson, Mike Rutherford , Kid Creole, Michel Colombier, Larry Carlton.
Phil Collins è così felice quando “Against All Odds” viene nominata per un Academy Award nel 1985, che rimanda il suo tour australiano per poter partecipare all’evento .
La canzone è stata la sua prima Number One in America e Phil è entusiasta di avere la possibilità di esibirsi agli Oscar davanti a un pubblico mondiale di milioni di persone. Ma c’è un problema .
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“Un anno dopo la pubblicazione, Against All Odds è candidata all’Oscar come miglior canzone originale – racconta Phil Collins nella sua autobiografia -.
Di norma i brani in gara vengono eseguiti dai rispettivi artisti, ma nel
1985 l’Academy ha deciso di cambiare e affidarli ad altri interpreti .
La querelle inizia in sordina, con un messaggio all’Academy nel quale comunichiamo la nostra disponibilità a fermarci a Los Angeles
per esibirci durante la cerimonia prima di partire per un tour australiano. Da quel momento cominciano a volare le lettere, una delle quali indirizzata a un certo «Mr Paul Collins».”
Phil è un cinefilo incallito, ha sempre guardato la notte degli Oscar e ora ha il privilegio di essere nella rosa dei candidati.
“Non voglio offendere nessuno pretendendo di cantare la mia canzone, ma da un momento all’altro mi ritrovo nel pieno di un incidente hollywoodiano”, ricorda.
Phil non lascia trasparire la delusione, dicendo ai giornalisti sul red carpet che non vede l’ora di assistere alla versione della Reinking. Ma dentro di sé cova molta delusione.
Against All Odds verrà cantata in playback da una ballerina – continua Phil -. Va detto che non si tratta di una ballerina qualsiasi, ma della veterana Ann Reinking, ex compagna del grande coreografo Bob Fosse. Non che questo impedisca alla performance di essere un disastro colossale. (…)
Non appena Ann Reinking intona la mia canzone mille occhi mi fissano, curiosi di vedere la mia reazione. Sono semplicemente imbarazzato, per il modo in cui sento massacrare il mio brano e per le idee sbagliate che si è fatto il pubblico.”
E Phil non vince . Stevie Wonder riceve il premio per la miglior canzone per “I Just Called to Say I Love You”.
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Phil Collins & Lamont Dozier vincono il Golden Globe per la Migliore Canzone Originale nel 1989, ricevendo anche la nomination agli Oscar per “Two Hearts” , musica di Lamont Dozier e testo di Phil Collins nel film Buster (Buster).
E’ l’anno di Un pesce di nome Wanda e tra il pubblico c’è John Cleese , candidato al titolo di Miglior Attore.
“«Tutto questo è fantastico» dichiaro sul palco dei Globes a Los Angeles dopo aver ritirato il premio – ricorda Phil nella sua autobiografia –. «Ho scritto la canzone per Buster, un film inglese che è passato completamente inosservato, soprattutto per colpa della casa di distribuzione. E tuttavia, come dico sempre, perdona e dimentica. O almeno fai finta .»
A quelle parole, dal pubblico prorompe una risata . È John Cleese, che ha riconosciuto la battuta del suo Basil in «Fawlty Towers». Ho fatto ridere John Cleese: ora sì che posso dirmi soddisfatto.”
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Peter Gabriel singing “That’ll Do” at the 71st Annual Academy Awards (1999).
“Eravamo molto soddisfatti – ha detto Bob Ezrin, citato in Senza frontiere. Vita e musica di Peter Gabriel di Daryl Easlea – . “È stato interessante perché quando facevamo Car, ho messo in contatto io a Los Angeles Peter con Randy Newman come scrittore e artista. Il primo incontro di Peter a Randy è stato tramite me alla Nimbus.
Harry Garfield, il direttore musicale del film Babe 2 ha fatto la chiamata. Ho pensato che fosse poetico. Peter era naturalmente eccitato . Era eccitato
che noi tre potessimo riunirci nella stessa stanza, era una società di reciproca ammirazione tra noi “.
Il brano viene sconfitto da ‘When You Believe’ da The Prince Of Egypt di Stephen Schwartz.
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Peter Gabriel nomination all’Oscar 2009 Migliore Canzone Originale per “Down To Earth” dal film Wall-E ai Golden Globes, e per la Migliore Canzone Originale all’81st Academy Awards.
Un’altra gaffe diplomatica dell’Academy. Gabriel avrebbe potuto eseguire solo un frammento della canzone di 65 secondi.
“All’inizio speravamo di esibirci – ha ricordato Peter, citato in in Senza frontiere. Vita e musica di Peter Gabriel di Daryl Easlea –.
Avevamo dato per scontato, visto che c’erano solo tre candidati, che le canzoni sarebbero state eseguite per intero.
Ma i produttori hanno insistito e… “così ho deciso di
ritirarmi dalla cerimonia “, ha detto Peter.
Peter resta in platea, mentre John Legend, accompagnato da The Soweto Gospel Choir, ha eseguito la canzone al posto di Gabriel.
“Down to Earth” ha perso , battuta da “Jai Ho” di A. R. Rahman di Slumdog Millionaire. “The Wrestler” di Bruce Springsteen per il film omonimo era il terzo brano candidato.
Tuttavia Peter ha vinto il Grammy Award per la Migliore Canzone scritta per un film, televisione o altri media visivi nel 2009.
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Oscar 2020 . Un video-montaggio ha reso omaggio alle canzoni iconiche indissolubilmente legate ai film classici, rivisitando opere come “in Your Eyes” di Peter Gabriel in “Say Anything” , “Don’t You Forget About Me” di Keith Forsey in “The Breakfast Club” e “Lose Yourself” di Eminem in “8 Mile”.