50 anni di “Nursery Cryme”, 5.a tappa: il primo concerto dei nuovi Genesis all’estero – AUDIO, VIDEO & RICORDI

“Nursery Cryme” compie 50 anni. Ci avviciniamo al compleanno attraverso le tappe che hanno portato a questo album di svolta nella storia dei Genesis, con audio, video, documenti e molto altro ancora.

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La quinta tappa ha luogo il 7 marzo 1971, quando i Genesis, con la nuova formazione, salgono per la prima volta su un palco all’estero, a La Ferme V, a Woluwe St Lambert in Belgio.

Come abbiamo visto nelle precedenti puntate, hanno fatto il loro ingresso nei Genesis Phil Collins in agosto – LEGGI  e Hackett nel dicembre 1970 – LEGGI -.

Il 14 gennaio 1971, all’University College di Londra, Steve Hackett ha fatto il suo (disastroso) esordio in concerto con i Genesis – LEGGI. 

Ora li attende il Belgio, nazione in cui “Trespass” si è incredibilmente piazzato al primo posto in classifica.

Racconta Richard Macphail in My book of Genesis  – Acquistalo qui sotto (anche in versione inglese) e, oltre all’autore, aiuti anche Horizons Genesis – LEGGI COME:

«Abbiamo attraversato la Manica, prendendo un traghetto da Dover a Ostenda. Era pieno inverno e non c’era quasi nessuno a bordo. (…)
Eravamo ancora solo noi sette in viaggio insieme, a guardare gli eserciti di crew che le band impiegano al giorno d’oggi sembra ridicolmente piccolo.

Era una traversata di quattro ore e ci annoiavamo a morte perché lì non c’era niente da fare. Ho trovato questa scatola con dentro dei salvagenti, e così tutti noi abbiamo indossato i nostri gilet e abbiamo posato per quello che ora è diventata una famosa foto dei Genesis, tutti noi con i capelli sciolti sulle nostre spalle, Mike che beve da una bottiglietta di Mateus Rosé perché è quello che si beveva a quei tempi, quello o Liebfraumilch.

(…) Oggi quando si va all’estero si ha la navigazione satellitare che ti dice esattamente dove andare e i telefoni cellulari o con le mappe, ma non avevo davvero idea di dove fossimo diretti in Belgio. Non avevo nemmeno una mappa pieghevole.

(…) Il posto, un club chiamato Ferme V, era pieno zeppo fino al tetto, ma i fan conoscevano ogni nota. È stato incredibile. Mentre in Inghilterra è stato un processo molto lento, in Belgio è successo all’improvviso.

Un’altra cosa che ricordo è che abbiamo soggiornato in un hotel a tre stelle, molto confortevole, e che Peter ha condiviso una stanza con me perché non sopportava di condividerla con Tony mai più, non dopo le sue esperienze al cottage.»

Qui i Genesis eseguono già il brano più rappresentativo del futuro “Nursery Cryme”: The Musical Box. Il capolavoro era già stato quasi completamente composto dalla band insieme ad Anthony Phillips (con l’intervento compositivo del chitarrista dei Farm Mick Barnard che, come abbiamo visto, ha fatto qualche concerto con i Genesis dopo l’abbandono di Ant).

Esiste una registrazone del 1969 in cui Ant e Mike eseguono alcune parti di essa, anche se con il titolo “F Sharp”.

Ascolta:

Ed esiste una registrazione del concerto alla Ferme e quindi anche il primo saggio delle acerbe esecuzioni dei Genesis di “The Musical Box”. Nonostante in questa fase la sezione centrale sia ancora arrangiata in modo diverso e il testo è provvisorio.

Ascolta:

https://youtu.be/O61lpxGFiZs?t=2265

Un’analoga versione “pre-Nursery” viene registrata negli studi della BBC per i programma di Bob Harris “Sound of th Seventies” il 10 maggio 1971 e andata in onda il 31.

Ascolta:

Ricorda quei concerti Steve Hackett nella sua autobiografia A Genesis in my bed… – Acquistala qui sotto e, oltre all’autore, aiuti anche Horizons Genesis – LEGGI COME:

«La prima sponda straniera in cui ci siamo avventurati è stata il Belgio. È stata la mia prima volta all’estero con la band e il primo posto in cui sono caduto sotto l’incantesimo dei Genesis. È un piccolo paese con un grande cuore.

All’inizio c’era un viaggio in traghetto. Con gli occhi annebbiati e senza sonno, non ero preparato e mi agitavo sulla barca rovesciando la mia birra.

A Bruxelles siamo entrati in una strada deserta e nebbiosa alle 6 del mattino e siamo finiti in un hotel con una scala stretta e un solo bagno alla fine di un corridoio buio e umido.

Peggio ancora, il posto non era pronto per noi, quindi eravamo di nuovo in strada. Niente sonno, niente cibo, ma l’alcol era alla spina. Che tempi salutari erano quelli!

L’inizio del viaggio nel mondo è stato davvero gestito con una sbornia prolungata, alimentata da birra e sigarette. Per coloro che amano il sonno e i pasti regolari, dimenticatevi i viaggi.

I belgi erano accoglienti e i nervi erano alla fine placati dopo i concerti che erano stati ben accolti. Anche i pasti erano sontuosi e venivamo applauditi.

Eravamo ancora in uno stato deplorevole, come dei feriti ambulanti privati del sonno e del buon senso, ma rappresentavamo qualcosa di esotico per i belgi che rispondevano alla complessità e alla fantasia della musica.

Un legame speciale con il Belgio è continuato fino ad oggi

E racconta Phil Collins nella sua autobiografia – Acquistala qui sotto e, oltre all’autore, aiuti anche Horizons Genesis – LEGGI COME:

«Per qualche motivo i Genesis hanno un discreto numero di seguaci in Belgio. Dopo essere stato in Olanda con i Flaming Youth, mi manca solo qualche dimostrazione d’amore dal Lussemburgo per poter affermare con sicurezza di essere famoso nel Benelux.

E così nel marzo 1971 i Genesis suonano il loro primo concerto all’estero, in un localino a Charleroi di nome Ferme Cinq.

Attraversiamo la manica con il traghetto e, all’arrivo, la nostra esaltazione per essere un gruppo internazionale non diminuisce nemmeno quando vediamo che il palco è fatto di casse di birra. Dobbiamo sistemarle con molta attenzione in modo che non traballino e non si rovescino, magari nel bel mezzo di uno degli strani monologhi neo-fantasy.

In qualche modo riusciamo a mantenere la posizione eretta e abbiamo un successone. Tutti i sei concerti sono così: tutti strapieni, tutti fantastici. Finalmente i Genesis sono decollati. Almeno in Belgio.»

Decollati, sì. Anche se i locali dove si esibiscono sono ancora piccoli e poco sicuri. Come ricorda Mike Rutherford nella sua autobiografia, The Living Years, Arcana – Acquistala qui sotto e, oltre all’autore, aiuti anche Horizons Genesis – LEGGI COME:

«Al Black Cat Club di Bruxelles il problema non era la mancanza di bagni ma la mancanza di uscite di sicurezza.

Era al piano inferiore, non c’era un’entrata posteriore e la folla era tutta seduta a gambe incrociate sul pavimento. Fumo.

Dato che ora avevamo un mellotron, che avevamo comprato dai King Crimson e che era grande come un tavolo con due enormi doppie tastiere, una rapida fuga non sarebbe stata facile.»

Esiste un bootleg del concerto della Ferme – CLICCA SULL’IMMAGINE PER APPROFONDIRE:

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Le altre tappe dei 50 anni di “Nursery Cryme”:

Angolo del Collezionsta

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Ascolta i Genesis:

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