Ecco cosa ha scritto Peter sul suo sito web il 2 novembre 2023:
“La terribile sofferenza del popolo palestinese, il continuo avanzamento degli insediamenti illegali e le condizioni di apartheid in cui vive, sono questioni di cui sono stato spesso disposto a parlare apertamente e a sostenere la loro condanna internazionale.
Tuttavia, gli attacchi terroristici brutali e disumani di Hamas il 7 ottobre contro il popolo israeliano ed ebraico hanno sbalordito il mondo e sono stati giustamente condannati. È stato davvero scioccante vedere una ferocia terroristica così deliberata e premeditata.
Ma la risposta a una serie di crimini con un’altra non può mai essere la giusta linea d’azione.
La lotta per i diritti umani è ciò per cui ho lavorato per gran parte della mia vita e questo vale tanto per gli ebrei quanto per i palestinesi. I diritti possono avere significato solo se sono uguali per tutte le persone, come definito nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani 75 anni fa.
La terribile storia di sofferenza e di razzismo del popolo ebraico non sarà dimenticata, né il ruolo che gli ebrei hanno svolto nella battaglia per i diritti umani e i diritti civili in tutto il mondo. Condanno assolutamente qualsiasi attacco antisemita.
Allo stesso tempo, dobbiamo essere tutti liberi di criticare qualsiasi governo che ignori il diritto internazionale o commetta crimini di guerra e, poiché la risposta di Israele all’attacco del 7 ottobre diventa sempre più pesante ed eccessiva, causando sempre più vittime civili, dobbiamo parlare fuori.
La pace si realizza solo quando i diritti umani di tutti vengono rispettati, e questo deve essere ciò per cui ci battiamo.”
Altre volte Peter ha preso posizione per i diritti umani, come sappiamo. Ecco i più recenti:
103 firmatari tra cui Peter Gabriel, Naomi Klein e Boots Riley hanno condannato i tentativi in Germania di imporre condizioni politiche agli artisti che sostengono i diritti palestinesi, come Talib Kweli.
L’Open Source Festival di Düsseldorf ha annullato l’invito al rapper americano Talib Kweli, portando alla cancellazione del suo tour in Germania, dopo che il musicista ha appoggiato il movimento per i diritti dei palestinesi.
Nella lettera i firmatari scrivono che “i tentativi in Germania di imporre condizioni politiche agli artisti che sostengono i diritti palestinesi sono una vergognosa tendenza alla censura, alla repressione anti-palestinese, e attacchi alla libertà di coscienza.”
Nella lettera a The Guardian, Peter Gabriel e gli altri dicono di concordare con 240 studiosi ebrei e israeliani che recentemente hanno scritto: “porre fine all’occupazione, la piena uguaglianza con i cittadini arabi di Israele e il diritto di ritorno dei rifugiati palestinesi sono in aderenza al diritto internazionale”.
Essi sono fermamente contrari a tutte le forme di razzismo e discriminazione, compresi l’anti-blackness, l’antisemitismo, l’islamofobia, l’omofobia e il sessismo.
“Negare ai palestinesi il diritto di difendere in modo non violento la libertà, la giustizia e l’uguaglianza è anti-palestinese e mette il Bundestag in contrasto con il diritto internazionale, con i principi democratici universali e anche con la posizione formale dell’Unione europea”, scrivono.
Peter continua anche a sostenere la campagna che chiede il rilascio di Leonard Peltier, ingiustamente condannato e incarcerato più di 40 anni fa.
Guarda il video:
https://www.facebook.com/PeterGabriel/videos/982178932142867/
Lettere a sostegno di Leonard possono essere inviate a: Warden, Roy Cheatam-USP Coleman I, 846 NE 54th Terrace Sumpterville, FL 33521, USA.
International Leonard Peltier Defen
https://www.facebook.com/PeltierHQ/
Non è infatti la prima volta che Peter si batte per i diritti umani, per le popolazioni più indigenti o per la difesa dell’ambiente. Ecco le sue recenti campagne.
Peter on Human Rights and Kashmir:
https://www.facebook.com/PeterGabriel/videos/2508731015860517/
Peter Gabriel: “Free the Istanbul 10”:
https://www.facebook.com/PeterGabriel/videos/10155150346054760/
Horizons Radio News: