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By D.B.
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- Storie d'estate - Phil Collins inizia le prove con i Genesis D.B. 8:05
Come abbiamo visto, l’8 agosto 1970 una telefonata ha allungato la vita dei Genesis, che, dopo l’addio di Anthony Phillips, sembravano già vicini alla fine. LEGGI LO SPECIALE DI HORIZONS RADIO SU QUEI GIORNI D’ESTATE.
«Pronto Phil? Sono Peter Gabriel. Quello dei Genesis. Il posto è tuo, se lo vuoi».
Nei giorni precedenti Phil Collins ha sostenuto un “provino” con i Genesis, dopo aver risposto al loro annuncio.
La band è stata vicinissima a sciogliersi, perché Anthony Phillips ha lasciato i compagni d’avventura e loro hanno deciso di sostituire anche John Mayhew, l’attuale batterista.
Qualche giorno dopo la telefonata, i Genesis e Phil Collins si incontrano nell’ufficio di Tony Stratton-Smith alla Charisma a Soho. Racconta Phil nella sua autobiografia:
“L’incontro va benone. Mi piace soprattutto la parte in cui scopro che i Genesis hanno un salario settimanale di dieci sterline, perché raddoppia il livello di reddito a cui sono abituato.”
Ma c’è anche una brutta notizia: Tony, Mike e Peter hanno intenzione di prendersi due settimane di vacanza. Collins sperava di iniziare subito e non solo per l’entusiasmo. Ha bisogno di soldi.
E così, come rivela sempre nella sua autobiografia, Phil si mette a fare l’imbianchino per due settimane.
Il 24 agosto, Peter, Mike e Tony tornano dalle vacanze. Le prove possono iniziare e quindi il nuovo impiego di Phil, anche se la band deve ancora onorare alcune date nella vecchia formazione, come al mitico Marquee Club.
Dato che loro vivono tutti dalle parti del Surrey e Collins nella periferia ovest di Londra, Mike lo invita a stare a casa dei suoi a Farnham. Phil racconta:
“È un’altra casa grandiosa, anche se con un’atmosfera molto calda e alla mano. Mi congedo felicemente da Londra e mi trasferisco da Mike (…) Mi piace vivere a casa dei genitori di Mike. A colazione ci sono le uova sode e c’è sempre qualcosa che cuoce sulla cucina economica”.
Le prove della nuova formazione dei Genesis avvengono a Maltings, un complesso agricolo a Farnham, appunto. Ancora l’autobiografia di Phil:
“Il resto della mia vita inizia con le prime prove della nuova formazione dei Genesis nel settembre 1970, nell’ambiente ricoperto di guano di piccione di Maltings, un vecchio complesso agricolo a Farnham. Montiamo l’equipaggiamento e cominciamo a suonare con quello che descriverei un entusiasmo confuso: vari amici di Peter, Tony e Mike dalla scuola privata passano a trovarci, io scopro nuovi cibi esotici come il Marmite e la tahina, e spesso tutto è avvolto dal dolce profumo dell’erba”.
Oltre ai vari amici della Charterhouse, che passano a trovarli, a colpire Phil è la presenza costante di Richard MacPhail. Ricorda Phil:
“Era stato il cantante degli Anon, uno dei gruppi pre-Genesis alla Charterhouse. È il road manager e tecnico del suono, oltre che un gran fumatore di canne. Forse non ha altra scelta, dato che dorme a Maltings, condividendo la cuccetta con i piccioni e il loro guano, e sorvegliando gli strumenti. È lui a introdurmi al piacere dell’ascolto in cuffia da fumati. «Déjà Vu» di Crosby, Stills & Nash è uscito da poco e Richard porta il disco, prepara una canna gigantesca ed esorta me e Mike a immergerci nelle maestose armonie sonore di Carry On. Non è proprio come spalancare a calci le porte della percezione, ma almeno ci busso delicatamente.”
Maltings è un vecchio fienile molto confortevole, qui i nuovi Genesis si trovano a loro agio a suonare, improvvisare. E qui preparano i concerti futuri con la nuova formazione. L’atmosfera è apparentemente distesa, anche se, nella sua autobiografia, The Living Years, Mike Rutherford sottolinea le differenze tra loro:
“Noi e Phil non vivevamo sullo stesso pianeta. Lui aveva sempre l’atteggiamento spensierato da ragazzo della porta accanto: andiamo al bar a farci un drink, raccontiamo una barzelletta, fumiamoci una sigaretta o uno spinello. La vita è bella. E penso che uno dei motivi per cui piaceva a Pete fosse proprio che Phil non aveva il nostro background, non proveniva come noi da un mondo ristretto e limitato. Pete era meno rigido di me e Tony, assai più incline alle emozioni e ai sentimenti; molto più curioso verso il mondo in generale.”
“A ogni modo, le consuetudini apprese a scuola sono dure a morire, e la gerarchia sociale presto è evidente. Non c’è da stupirsi: io sono l’ultimo.”
Anche se non è solo a “contrapporsi” ai tre, perché con loro c’è un altro chitarrista, Mick Barnard. Abbiamo visto che, dopo l’addio di Anthony Phillips e poi con l’arrivo di Phil, i Genesis hanno continuato come quartetto, senza chitarrista, con Tony che suonava tutte le parti di chitarra su un piano elettrico Hohner filtrato con un fuzz box. Poi hanno trovato Mick, ma non è la persona giusta e la ricerca di un chitarrista continua.
Una volta, scorrendo il Melody Maker, trovano l’annuncio di Steve Hackett.
Ma questa è un’altra storia.
by D.B.
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Genesis & Co. non vanno in ferie, rivivi le storie d’estate proposte da Horizons Radio. Eccole.
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