ARCHIVIO – Video Memories: Happy Birthday, Phil Collins

Storie e Memorie indimenticabili, attraverso audio, video, documenti e molto altro ancora.

By D.B.

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Il 30 gennaio compie gli anni Phil Collins. Ecco alcune tappe audio/video della sua carriera.

La prima canzone composta, con il gruppo The Freehold: Lying Crying Dying, registrata nel 1968 ai Regent Sounds di Londra:

Le prime immagini di Phil alla batteria (ma anche alla voce e all’organo Hammond):

14 maggio 1970, l’olandese TROS TV manda in onda un mini concerto di una giovane band inglese chiamata Flaming Youth:

Primo concerto con i Genesis: il 6 Agosto 1970 al Gaumont Cinema, Doncaster in Inghilterra. Primo audio di Phil alla batteria con i Genesis dal vivo: alla Ferme IV, Wolowé St. Lambert, Bruxelles, in Belgio il 7 Marzo ’71 durante il Trespass Tour:

Il primo brano cantato da Phil nei Genesis: For Absents Friends da Nursery Cryme:

La batteria di Phil Collins, Speciale di Horizons Radio “I Fiori Delmale” (in italiano):

  1. I Fiori Delmale - La Batteria di Phil Collins Eugenio Delmale 30:23

Prima collaborazione con un membro dei Genesis in Voyage of the Acolyte di Steve Hackett: Star Of Sirius:

Prima registrazione di Phil Collins con i Brand XDead Pretty, dal Tour del primo album Unorthodox Behaviour – Live at the Nashville Rooms, 20 Febbraio 1976:

Prima registrazione di un Live dei Genesis con Phil Collins voce solista all’Auditorium Kitchener, Ontario Canada, durante l’A Trick Of The Tail Tour il 27 Marzo 1976:

Primo disco da solista: Face Value, 9 Febbraio 1981. Speciale di Horizons Radio.

1984, primo posto in classifica negli Stati Uniti, primo Grammy Award e prima nomination come miglior canzone per gli Oscar: Against All Odds (Take a Look at Me Now), canzone che dà il titolo alla colonna sonora del film Due vite in gioco (Against All Odds).

Primo film come attore protagonista in Buster, del 1988. Della colonna sonora fa parte la sua nuova versione di A Groovy Kind of Love, che diventa il suo unico singolo capace di raggiungere il primo posto sia nel Regno Unito che negli Stati Uniti.

This Is Your Life, documentario biografico della BBC andato in onda il 26 ottobre 1988:

Primo e unico premio Oscar, con You’ll Be in My Heart, dal film Tarzan del 1999, brano inciso da Phil stesso in inglese, italiano, francese, tedesco e spagnolo:

Prima autobiografia, No, non sono ancora mortoCOMPRALA SU AMAZON, uscita nel 2016.

#NowPlaying:

Angolo del collezionista & Merchandising:

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ARCHIVIO – Video Memories: Phil Collins, No Jacket Required Released 18/2/1985

Storie e Memorie indimenticabili, attraverso audio, video, documenti e molto altro ancora.

By D.B.

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No Jacket Required, il terzo album solista in studio di Phil Collins, usciva 35 anni fa, il 18 febbraio 1985 – Ecco alcuni video per rendergli omaggio:

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ARCHIVIO – Unforgettable Gigs: 22/1/1973, Genesis in Italy: Rome – SPECIAL

Storie e Memorie indimenticabili, attraverso audio, video, documenti e molto altro ancora.

By D.B.

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Il 22 gennaio 1973 seconda e ultima data in Italia al Palazzo dello Sport dell’EUR a Roma del Foxtrot Tour dei Genesis. Ecco note e immagini di quella serata.

La registrazione del concerto:

Il concerto è la seconda data del Charisma Festival – sul palco con i Genesis altre band -.

Nella foto della copertina di questo bootleg sono insieme al gruppo italiane Le Orme

Il set è lo stesso di Reggio Emilia, ma, a causa di un ritardo dovuto alla mancanza di energia elettrica, Get’em Out By Friday deve essere tagliata.

Peter Gabriel non ha ancora messo a punto i travestimenti che renderà famosa la band, anche se non tutti sono d’accordo. Ma una prima maschera e un accenno di costume ci sono già. Guarda come si presenta sul palco nell’articolo di Horizons Radio sulla data di Reggio Emilia.

Non sono disponibili registrazioni video di questi concerti.  Ma l’effetto scenico lo si può vedere nel filmato di dodici giorni prima al Bataclan di Parigi. Eccolo:

Ed ecco vari tipi di accesso alla serata:

Ed ecco il Tour Programme:

Concerto mirabilmente e dettagliatamente ricostruito da:

Genesis in Italia. I concerti 1972-1975 di Mino Profumo

“Una pioggia torrenziale flagella Roma in quel freddo lunedì di gennaio, ma all’interno del Palasport dell’Eur la temperatura è alle stelle: il grande catino di cemento ribolle per l’entusiasmo di oltre quindicimila persone che tributano ai Genesis un trionfo ancora inimmaginabile in patria e nel resto del mondo”.

 

Copertine da collezione – CLICCA SULL’IMMAGINE E VEDI SE E’ ACQUISTABILECoprtina di Ciao 2001 sui Genesis, novembre 1972

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Se hai ricordi di questo concerto da condividere in forma scritta o audio/video inviali a Horizons Radio e saranno pubblicati con la tua firma.

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Unforgettable Gigs: 20/1/1973, Genesis in Italy: Reggio Emilia – SPECIAL

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By D.B.

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Il 20 gennaio 1973 inizia a Reggio Emilia la parte italiana del Foxtrot Tour dei Genesis (seconda data il 22 a Roma – GUARDA). Ecco note e immagini di quella serata.

La prima famosissima foto del terzo sbarco nella penisola dei Genesis, dopo le due dell’anno precedente è questa, al Circolo Cral dellAeroporto di Linate a Milano, in una conferenza stampa insieme ai Lindisfarne, appena arrivati in Italia. Eccola:

Dalla Collezione privata di Colin Richardson – GUARDA IL SUO SITO

Il concerto fa parte del Charisma Festival, come la successiva data di Roma – sul palco con i Genesis altre band, con una variazione di date all’ultimo minuto come si vede dalla locandina qui sopra -. Ed ecco quella “giusta”:

Ora la registrazione del concerto:


00:00 – Watcher Of The Skies;
11:53 – The Musical Box;
23:28 – The Fountain Of Salmacis;
33:20 – Get ‘Em Out By Friday;
44:13 – Supper’s Ready;
01:09:55 – The Return Of The Giant Hogweed;
01:21:28 – The Knife.

Uno sguardo ai costumi di Peter. Per Watcher Of The Skies non ha ancora adottato le ali da pipistrello, ma si presenta in scena cosi:

Immagine tratta dal Web e utilizzata per diritto di cronaca. Copyright dell’autore. Per chiederne la rimozione CLICCA QUI

Sul finale di The Musical Box, poi, il colpo di scena. Peter  appare con il vestito da donna rosso della moglie Jill e la maschera da volpe.

Immagine tratta dal Web e utilizzata per diritto di cronaca. Copyright dell’autore. Per chiederne la rimozione CLICCA QUI

Un momento storico, questo, per i Genesis, inaugurato il 28 settembre dell’anno precedente a Dublino, inizio di un’era di maschere e travestimenti, anche se non completamente condivisi dagli altri membri della band.

Anche in Supper’s Ready non sono ancora comparsi i famosissimi costumi. Peter li inserirà tra un mese nella parte inglese del tour. In Italia, alla fine di  Apocalipse in 9/8 si presenta così:

Immagine tratta dal Web e utilizzata per diritto di cronaca. Copyright dell’autore. Per chiederne la rimozione CLICCA QUI

Per il bis, The Knife, torna il vestito nero, ma senza il giro di gioielli intorno al collo:

Immagine tratta dal Web e utilizzata per diritto di cronaca. Copyright dell’autore. Per chiederne la rimozione CLICCA QUI

Non sono disponibili registrazioni video di questi concerti. Ma l’effetto scenico dei Genesis lo si può vedere nel filmato di dieci giorni prima al Bataclan di Parigi. Eccolo:

Ed ecco il Tour Programme:

Concerto mirabilmente e dettagliatamente ricostruito da:

Genesis in Italia. I concerti 1972-1975 di Mino Profumo

“Il pubblico italiano ha l’opportunità non solo di assistere ad una performance di alto livello tecnico, ma anche di essere testimone dell’inesorabile cammino della band verso una proposta musical/teatrale che troverà il suo compimento negli anni immediatamente successivi”.

Copertine da collezione – CLICCA SULL’IMMAGINE E VEDI SE E’ ACQUISTABILE
Coprtina di Ciao 2001 sui Genesis, novembre 1972

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Unforgettable Gigs: 15/1/1972, Genesis: first successes abroad – SPECIAL

Storie e Memorie indimenticabili, attraverso audio, video, documenti e molto altro ancora.

By D.B.

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Nel gennaio 1972, i Genesis iniziano a “colonizzare” i paesi oltre la Manica. Ecco i primi passi di un successo internazionale.

Si sono già esibiti all’estero, in Belgio, in marzo e in agosto, ecco la registrazione del primo concerto, il 7 marzo 1971:

E hanno anche registrato mini-concerti alla tv belga. Il 7 agosto 1971 il Nursery Cryme Tour è iniziato proprio in Belgio, a Bruxelles, e il 17 dicembre hanno fatto il primo concerto in Francia, al Gibus Club di Parigi. Ecco la locandina:

Ma i Genesis ancora non hanno messo stabilmente piede fuori dai confini del Regno Unito.

Il 15 gennaio 1972 alla Petite Salle di Arlon, in Belgio, inizia invece un mini tour, destinato a espandersi e a portarli anche in Italia, in aprile e poi in estate.

Ecco l’audio del concerto del giorno dopo, al Charleroi Festival:

Ecco una riflessione di Phil Collins su questo tour, tratta da No, non sono ancora morto: L’autobiografia:

“Solo un anno e mezzo fa ero un ragazzo di Hounslow che viveva al capolinea della metropolitana. E adesso questa adorazione più o meno internazionale. Non importa che in Inghilterra suoniamo quasi sempre nei pub, o sulle casse di birra, o entrambe le cose.

Sì, tornati nel mondo reale andiamo ancora a suonare con un pulmino preso a noleggio da una ditta losca di Kensington. La qualità del pulmino decide la nostra puntualità al concerto. Ci capita spesso di avere guasti per strada. Anche più volte. Durante il viaggio per la Aberystwyth University andiamo in panne tre volte all’andata, arriviamo troppo tardi per suonare, e di nuovo restiamo a piedi due volte al ritorno.”

Altri artwork di bootleg con la registrazione del concerto di Charleroi:


Dal 22 gennaio altro minitour, sempre in Belgio. Si parte dall’ Athenee Royal Du Woluwe St Pierre di Bruxelles, il giorno dopo i Genesis si esibiscono ancora al Palais des Beaux Arts a Charleroi. Il 24 mattina negli studi della TV belga a Bruxelles, per poi finire la sera stessa al 
Trocadero di Liegi. 

Il successo sta per arrivare e il Belgio è la prima nazione a capire la proposta musicale dei Genesis. Anche in Italia il numero dei fan cresce in maniera esponenziale. E la tournée nella penisola lo dimostrerà. Ma questa è un’altra storia che Horizons Radio racconterà.

Se possiedi memorabilia legate a questi concerti da condividere con noi scrivi a Horizons Radio.

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Unforgettable Gigs: 14/1/1971, Steve Hackett’s first concert with Genesis – VIDEO & SPECIAL

Storie e Memorie indimenticabili, attraverso audio, video, documenti e molto altro ancora.

By D.B.

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Il 14 gennaio 1971 Steve Hackett esordisce in concerto con i Genesis, all’University College di Londra.  Ecco il racconto di quei giorni movimentati. 

Da genesisfan.net

By D.B.

Come abbiamo visto (LEGGI LO SPECIALE DI HORIZONS RADIO SU QUEI GIORNI), la band è stata vicinissima a sciogliersi, perché Anthony Phillips ha lasciato i compagni d’avventura e loro hanno deciso di sostituire anche John Mayhew, l’attuale batterista. 

IGenesis hanno già ingaggiato Phil Collins alla batteria – LEGGI, ora devono trovare un valido sostituto alla chitarra.

Hanno già provato in concerto sia Ronnie Caryl, grande amico di Phil (ha fatto l’audizione con lui –LEGGI) e chitarrista dei Flaming Youth, che Mick Barnard, membro dei Farm, ma entrambi  non hanno convinto gli esigenti membri della band.

Dopo l’addio di Anthony Phillips – LEGGI e poi con l’arrivo di Phil, i Genesis hanno quindi continuato come quartetto, con Tony che suonava tutte le parti di chitarra su un piano elettrico Hohner filtrato con un fuzz box. La ricerca continua.

Il 14 dicembre, scorrendo il Melody Maker,Peter viene incuriosito dall’insolito annuncio di un certo Steve. Eccolo:

Da newslines.org

Ricorda Tony Banks in Genesis. Il fiume del costante cambiamento, di Mario Giammetti, Editori riuniti:

«Mike aveva fatto audizioni per lungo tempo, ma io e Peter ci convincemmo che stava cercando di trovare qualcuno che suonasse proprio come Ant, il che era ovviamente impossibile. Così andammo noi due a sentire Steve. Era veramente in gamba, a guardarlo sembrava uno dei tanti, invece sapeva comporre, sperimentare, non era il classico chitarrista scalmanato».

E ricorda Steve nello stesso preziosissimo libro di Giammetti:

«Suonavo un po’ alla Jimmy Page, con assolo veloci che mal si sposavano alla delicatezza delleloro canzoni. I primi tempi furono davvero difficili». 

E così si arriva a quel 14 gennaio 1971, quando all’University College di Londra, Steve Hackett fa il suo esordio in concerto con i Genesis. Ma non sarà un momento facile.

Racconta Steve riportato da Richard Macphail in My book of Genesis:

“Il primo concerto per me è stato un disastro. Fino ad allora avevo usato un fuzzbox preso in prestito o il Marshall Superfuzz di Tony. Quindi tutto ha funzionato bene, ma quella sera mi hanno dato uno Shaftesbury Duo Fuzz che è un grande fuzzbox. Non riuscivo ad avere un Marshall Superfuzz e pensai, ‘Oh, questo suona bene’.

E quando abbiamo fatto il sound check sembrava tutto a posto, ma ovviamente quando tutti stavano suonando, era molto più forte e il ritorno un disastro.  Mi sono scoraggiato e ho dimenticato tutte le mie parti. Mi ricordo di una lite accesa dopo lo spettacolo e pensavo che fosse tutta colpa mia.

Col senno di poi, non lo era. Quello fu il mio momento più imbarazzante sul palco, essere sul palco con musica profondamente arrangiata e con la totale incapacità di ricordare una nota, perché non potevo controllare il mio suono. Non è un buon inizio, ho pensato.”

Racconta Steve a TWR #33 riportato da genesis-movement.org:

“E’ stato un concerto spaventoso… un’esperienza non piacevole… ci sono stati molti errori ed io avevo una fuzz  box che stavo provando da settimane e improvvisamente quella sera ho dovuto utilizzarne una diversa ed era come… era la differenza tra un amatore e un professionista e con questa fuzz box  e il suo feedback io ho suonato male per tutto lo show e ho pensato di aver sbagliato tutto e che sarebbe stato l’ultimo concerto con loro.” 

In realtà Steve non è il solo a suonare poco bene quella sera. Ricorda Mike Rutherford nella sua autobiografia, The Living Years, Arcana:

“Come avremmo scoperto negli anni, Phil aveva la grande capacità di bere tanto senza darlo a vedere. Al primo concerto di Steve – University College London, gennaio 1971 – si verificò un’eccezione. Ci eravamo fatti qualche pinta ma nessuno si era accorto che Phil se n’era scolata qualcuna in più degli altri ed era sbronzo. Phil era un batterista così in gamba che poteva fare praticamente di tutto, ma quella sera si preparò per una delle sue grandi rullate e non successe niente. Silenzio. L’aveva eseguita alla perfezione, peccato che fosse spostato di venti centimetri da ciascun pezzo della batteria.

Povero Steve: era il suo primo concerto, era nervoso e noi avevamo un batterista ubriaco. A fine serata io e Tony facemmo passare un brutto momento a Phil, il che a Phil non diede alcun disturbo, ma sfortunatamente Steve pensò che stessimo litigando per causa sua: lo odiavamo e volevamo sbatterlo fuori. Come sempre, a nessuno passò per la testa di mettere al corrente il nuovo arrivato su come stavano le cose.”

E racconta Phil Collins nella sua autobiografia:

“Per la maggior parte dei casi i concerti sono condotti in modo piuttosto professionale: arriviamo, suoniamo e torniamo a casa. Fumiamo qualche canna, ma niente bagordi esagerati. L’unica volta che succede è a un concerto alla City University di Londra, il primo di Steve con i Genesis. Suoniamo più tardi del previsto, quindi passo il tempo scolandomi un po’ di birre Newcastle Brown. Quando saliamo sul palco sono completamente sconclusionato. Faccio tutti i fill giusti, ma otto centimetri più a destra di dove dovrei. Altro che air-guitar, questa è air-drums. E dopo sono pentito: «Cosa penserà il nuovo chitarrista? Il suo primo concerto e il batterista è ubriaco fradicio». È la prima volta che suono da ubriaco, e sarà anche l’ultima.”

Clicca per acquistare l'autobiografia di Phil Collins

No, non sono ancora morto di Phil Collins. Retro-copertina – CLICCA SULL’IMMAGINE PER ACQUISTARE IL LIBRO.

Ma Steve, nonostante le sue preoccupazioni, passa l’esame. E la conferma viene da Peter Gabriel, che dichiara, riportato nel libro di Giammetti sopra citato:

“Abbiamo avuto due chitarristi negli ultimi mesi ma questo spero sia quello definitivo, lo abbiamo trovato attraverso il Melody Maker e sembra essersi adattato benissimo”. (Peter Gabriei, Zig Zag n. 19, 5/71, «Genesis», anonimo). 

Ecco cosa ne pensa oggi Anthony Phillips:

Steve diventerà una colonna dei Genesis, nella formazione che molti considerano “quella vera” e oltre. Fino al clamoroso addio.

Ma questa è un’altra storia – LEGGILA QUI-.

by D.B.

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Unforgettable Gigs: Genesis at Bataclan, 10 Jan. 1973 – VIDEO & RADIO SPECIAL

Storie e Memorie indimenticabili, attraverso audio, video, documenti e molto altro ancora.

By D.B.

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10 gennaio 1973, i Genesis si esibiscono al Bataclan di Parigi. Ecco le immagini della serata:

Setlist:

Watcher of the Skies

The Musical Box

Supper’s Ready

The Return of the Giant Hogweed

The Knife

Angolo del Collezionista:

DVD.GENESIS LIVE.BATACLAN 73/BELG TV 72/ITALIE TV 74/UK SHEPPER 73/ PARIS 74 TV/229 MINUTES. ALL ZONES. Formato: DVD. Compra:

Il 28 settembre 1972 al National Stadium di Dublino nel finale di The Musical BoxPeter Gabriel si era presentato sul palco indossando una testa di volpe e un vestito rosso da donna di sua moglie Jill, all’insaputa dei compagni. L’inizio di un’epoca di teatralità e costumi, che ha dato alla band una visibilità e un popolarità finora sconosciute.  

Nel video del concerto al Bataclan si vedono per la prima volta.

I Genesis e la testa di volpe – LEGGI e ASCOLTA

3 febbraio 1865 è il giorno ufficiale dell’ inaugurazione del Bataclan.

In origine denominata Ba-Ta-Clan, dal titolo di un’operetta di Jacques Offenbach, la salle de café-concert si è trasformata nel tempo, divenendo prima un teatro e poi un cinema. 

Nel 1969 il Bataclan diventa salle de spectacle, meta obbligata per la musica internazionale in Europa.

Il video del concerto, inserito nel box-set di 7 CD e 6 DVD Genesis 1970-1975, include un’intervista inedita alla band in francese.

Fonte sul Bataclan: Cafebabel

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ARCHIVIO – Video Memories Jan. 5: In the Air Tonight released on 1981

 Storie e Memorie indimenticabili, attraverso audio, video, documenti e molto altro ancora.

By D.B.

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Il singolo di In the Air Tonight è uscito il 5 Gennaio 1981. Video e ricordi di un enorme successo.

Nella sua autobiografia:

Phil Collins racconta che la canzone In The Air Tonight è stata composta al 99,9 per cento spontaneamente, le parole gli sono sgorgate fuori dal nulla.

Ancora dall’autobiografia, Phil ammette che dalla cruda emozione emerge la verità istintiva. In seguito infatti, si è reso conto che i testi e il messaggio di In The Air Tonight sono notevolmente superiori alla somma della loro
parti. C’è un aspetto subliminale, subconscio. Queste parole si adattano alla musica. I versi hanno un po’ di storyline, ma non c’è necessariamente un collegamento tra loro e la rabbia che provava allora, dopo la rottura con Andrea Bertorelli.

Collins ammette che le parole sono state studiate e dissezionate da molte persone più e più volte. Un tizio gli ha dato una tesi che aveva fatto per la sua laurea; aveva analizzato quante volte aveva usato l’articolo “il”. Altre persone suggeriscono teorie cospirazioniste su un annegamento vero e proprio a cui Phil ha assistito una volta. “Che cosa significa In The Air Tonight?”, dice Phil. “Significa che sto andando avanti con la mia vita, o cercando di farlo”, ci risponde.

Perche il brano non è entrato in un album dei Genesis? Nelle sue preziose memorie Phil ricorda che Tony Banks diceva abbastanza spesso che le sue canzoni hanno solo tre accordi e, come tali, fossero  indegne di essere “Genesisised“.  Per Banks In The Air Tonight è solo una drum machine e tre accordi. 

Il modo in cui Phil realizza l’album che diventerà il suo primo solista,  Face Value,

stabilisce un metodo per le composizioni future. Collins registra tutte le voci a casa sua. Canta in modo improvvisato. Riproduce e scrive ciò che canta. Annota ciò che ha appena cantato. A volte il materiale è quasi completamente formato, altre volte è inutile e da buttare. Una canzone si sviluppa, lentamente o rapidamente. 

Da dove arriva quel suono della batteria che caratterizzerà i futuri album di Phil Collins, ma inflenzerà buona parte del sound degli anni 80?

Il batterista e cantante ringrazia esplicitamente Hugh Padgham. Hugh è un bassista ma ama la batteria e ha sviluppato quel suono innovativo sul brano di Peter Gabriel Intruder. Con il senno di poi, Phil ammette che quel giorno o due che hanno trascorso lavorando al terzo album di Peter nel 1979 gli ha cambiato la vita.

Così, quando è stato il momento di trovare una sonorità per la batteria di In The Air Tonight, Phil vuole provare quel suono che erano riusciti a create con Gabriel.

Ma, ammette Phil, ciò che in realtà è il prodotto finito con è così estremo come in Intruder. Anche se si posizionano i microfoni nello stesso posto e si prova a ricreare gli effetti per lo stesso suono, sarà sempre qualcosa di diverso.  Per di più il risultato cambia ogni giorno. Giorno diverso, risultato diverso.

In ogni caso, quel Drum Fill è entrato nella storia del rock: la gente chiede sempre su di esso, dice Phil. Un punto di riferimento per le produzioni successive. 

In The Air Tonight ha raggiunto inizialmente il numero 1 in Olanda, diventando poi un successo in tutto il mondo. Anche le vendite di Face Value sono ottime.

Tony Banks ha rivelato nel 2014 nel documentario della BBC Sum of the parts

“Volevamo che Phil facesse bene. Ma non così bene.”

Una canzone che ha avuto moltissime cover version, come si può ascoltare in questi brani selezionati.

Racconta a Horizons Radio il tuo rapporto con In The Air Tonight. CLICCA QUI.

Segnalaci via mail le tue cover version preferite di In The Air Tonight, vai nella pagina CONTATTI di Horizons Radio.

Angolo del collezionista:

Italia:

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UK:

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Unforgettable Gigs: Genesis at Rainbow Theatre, 1 – 3 gennaio 1977

Storie e Memorie indimenticabili, attraverso audio, video, documenti e molto altro ancora.

By D.B.

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1° gennaio 1977, storico concerto per i Genesis, con il Live al Rainbow Theatre di Londra, in Finsbury Park, il giorno della riapertura dopo 3 anni. L’esordio alla batteria di Chester Thompson.

Tre date consecutive, di fatto l’inizio di un nuovo tour di sei mesi, con l’album Wind & Wuthering fresco fresco di uscita.

Nella formazione c’è una variazione non da poco. Alla batteria non c’è più Bill Bruford, che aveva affrontato il Trick Tour, sostituito da Chester Thompson, che, come sappiamo, resterà fedele a Genesis & Co. fino a oggi.

Chester ha avuto pochissimo tempo per imparare i brani dei Genesis, visto che è arrivato dagli USA a metà dicembre.

I biglietti e il tour programme non ufficiale:

Clicca sulle immagini per vedere le altre pagine e collezionare il tour programme non ufficiale

Ecco la registrazione audio della data di Capodanno. Una scaletta che resterà unica, inaugurata da Eleventh Earl of Mar e con un medley tra Lilywhite Lilith, The Waiting Room e  Wot Gorilla, mai più riproposto. Proprio prima di iniziare i tre brani, uno strumento smette di funzionare e, mentre qualcuno inizia ad armeggiarci, si sente Phil che ci scherza su e dice: “Certo che per 3000 sterline ‘sta cosa poteva pure funzionare!” 

00:00 – Eleventh Earl Of Mar;
08:35 – The Carpet Crawlers;
14:47 – Firth Of Fifth;
24:19 – Your Own Special Way;
31:21 – Robbery, Assault & Battery;
38:23 – In That Quiet Earth;
42:49 – Afterglow;
48:26 – Lillywhite Lillith;
51:51 – Wot Gorilla;
54:53 – One For The Vine;
01:04:36 – Squonk;
01:11:54 – All In A Mouse’s Night;
01:19:23 – Supper’s Ready;
01:44:22 – I Know What I Like;
01:50:51 – Dance On A Volcano/Drum Duet/Los Endos.

Dalla seconda data la scaletta cambia e inizia una trasformazione che resterà tale per tutto il tour inglese. Ecco la registrazione audio del 3 gennaio:

00:00 – Eleventh Earl Of Mar;
08:31 – The Carpet Crawlers;
14:48 – Robbery, Assault & Battery;
21:16 – Your Own Special Way;
27:28 – Squonk;
34:48 – One For The Vine;
45:41 – Firth Of Fifth;
55:17 – All In A Mouse’s Night;
01:03:17 – Supper’s Ready;
01:27:42 – I Know What I Like;
01:35:21 – Dance On A Volcano;
01:39:43 – Los Endos;
01:45:31 – The Lamb Lies Down On Broadway/The Musical Box.

Ed ecco un audio dell’intervista rilasciata alla vigilia di Natale, a Londra, pochi giorni prima dell’inizio del tour.

La scenografia del concerto e del tour è quella famosissima della copertina di Seconds Out.

Un muro di luci, laser, proiettori, colonne di amplificatori, per supportare una band che non possiede più un leader carismatico com’era Peter Gabriel e punta sulla qualità musicale e visiva.

E a proposito di Peter Gabriel. E’ presente alla serata inaugurale del Rainbow. E, come la critica, che accoglie con recensioni buone ma fredde i tre show di inizio anno, non ha parole di elogio per la prima esibizione del 1977. “Al Raimbow sono rimasto un po’ deluso – racconta Peter al Melody Maker, riportato in Genesis. Il fiume del costante cambiamento di Mario Giammetti“.

Neanche i Genesis sono soddisfatti, l’amalgama con il nuovo batterista è insufficiente e si consoliderà nelle settimane successive, ma l’occasione del Rainbow è ghiotta e non può essere persa. Miglioreranno, appunto, nel corso del tour, fino al mese di giugno, quando al Palazzo dello Sport di Parigi registreranno gli show che entreranno a far parte del magnifico album live Seconds Out.

Ma questa è un’altra, prossima, storia.

by D.B.

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Genesis: ARCHIVIO – Wind & Wuthering, 17 December 1976 – AUDIO & VIDEO

Il 17 dicembre 1976 usciva Wind & Wuthering (compralo su Amazon), l’ottavo album in studio dei Genesis.

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