Storie d’estate: 16 agosto 1975, Peter Gabriel dà l’addio ai Genesis

Storie e Memorie indimenticabili, attraverso audio, video, documenti e molto altro ancora.

By D.B.

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Il 16 agosto 1975 i giornali pubblicano una dichiarazione di Peter Gabriel, il quale rende nota così la sua decisione di lasciare la band

Eccola in versione originale:

I had a dream, eye’s dream. Then I had another dream with the body and soul of a rock star. When it didn’t feel good I packed it in. Looking back for the musical and non-musical reasons, this is what I came up with:

OUT, ANGELS OUT – an investigation.

The vehicle we had built as a co-op to serve our songwriting became our master and had cooped us up inside the success we had wanted. It affected the attitudes and the spirit of the whole band. The music had not dried up and I still respect the other musicians, but our roles had set in hard. To get an idea through “Genesis the Big” meant shifting a lot more concrete than before. For any band, transferring the heart from idealistic enthusiasm to professionalism is a difficult operation. I believe the use of sound and visual images can be developed to do much more than we have done. But on a large scale it needs one clear and coherent direction, which our pseudo-democratic committee system could not provide. As an artist, I need to absorb a wide variety of experiences. It is difficult to respond to intuition and impulse within the long-term planning that the band needed. I felt I should look at/learn about/develop myself, my creative bits and pieces and pick up on a lot of work going on outside music. Even the hidden delights of vegetable growing and community living are beginning to reveal their secrets. I could not expect the band to tie in their schedules with my bondage to cabbages. The increase in money and power, if I had stayed, would have anchored me to the spotlights. It was important to me to give space to my family, which I wanted to hold together, and to liberate the daddy in me. Although I have seen and learnt a great deal in the last seven years, I found I had begun to look at things as the famous Gabriel, despite hiding my occupation whenever possible, hitching lifts, etc. I had begun to think in business terms; very useful for an often bitten once shy musician, but treating records and audiences as money was taking me away from them. When performing, there were less shivers up and down the spine. I believe the world has soon to go through a difficult period of changes. I’m excited by some of the areas coming through to the surface which seem to have been hidden away in people’s minds. I want to explore and be prepared to be open and flexible enough to respond, not tied in to the old hierarchy. Much of my psyche’s ambitions as “Gabriel archetypal rock star” have been fulfilled – a lot of the ego-gratification and the need to attract young ladies, perhaps the result of frequent rejection as “Gabriel acne-struck public school boy”. However, I can still get off playing the star game once in a while. My future within music, if it exists, will be in as many situations as possible. It’s good to see a growing number of artists breaking down the pigeonholes. This is the difference between the profitable, compartmentalized, battery chicken and the free-range. Why did the chicken cross the road anyway? There is no animosity between myself and the band or management. The decision had been made some time ago and we have talked about our new direction. The reason why my leaving was not announced earlier was because I had been asked to delay until they had found a replacement to plug up the hole. It is not impossible that some of them might work with me on other projects. The following guesswork has little in common with truth: Gabriel left Genesis. 1) To work in theatre. 2) To make more money as a solo artist. 3) To do a “Bowie”. 4) To do a “Ferry”. 5) To do a “Furry Boa round my neck and hang myself with it”. 6) To go see an institution. 7) To go senile in the sticks. I do not express myself adequately in interviews and I felt I owed it to the people who have put a lot of love and energy supporting the band to give an accurate picture of my reasons.

I giornali pubblicano la lettera recapitata a mano nelle redazioni.

Colleziona su Ebay gli articoli di quel periodo – Clicca sull’immagine

Peter ha già comunicato ai compagni la sua decisione di lasciare la band il 25 novembre 1974 all’Hotel Swingos di Cleveland, in USA, tra le prime tappe del tour. ASCOLTA QUEL CONCERTO:

La band è dapprima incredula, poi sconcertata, quindi preoccupata per proprio futuro.  

Inoltre c’è un tour impegnativo da portare avanti, con brani poco conosciuti dal pubblico – la scaletta prevede tutto The Lamb, uscito solo pochi giorni prima + due bis: The Musical Box  e Watcher Of The Skies, talvolta sostituita da The Knife – e il timore che l’abbandono di Peter potesse trapelare e causare un crollo nella vendita dei biglietti.

Ecco l’ultima registrazione di un concerto nei Genesis di Peter Gabriel. Precede di 4 giorni il concerto finale del 22 maggio 1975:

https://www.youtube.com/watch?v=MNa2XRnkgrc&t=9s

Il 26 agosto, quindi, i Genesis sono costretti a  far uscire una dichiarazione ufficiale, per integrare quella di Peter.  In questa scrivono che la band è in cerca di un nuovo cantante, che sta componendo un nuovo album e a breve inizierà a inciderlo. Il disco uscirà a Natale e il tour partirà all’inizio dell’anno nuovo.

La notizia provoca uno shock nel mondo musicale e i media iniziano a dare per finita l’esperienza Genesis. Ma, come afferma Gail Colson, per anni sua stretta collaboratrice,

“Tony Stratton-Smith (fondatore e manager della Charisma Records N.d.R) era l’unico che credeva in loro al 100% e prevedeva che sarebbero diventati ancora più grandi senza Peter. Diceva sempre che finché c’erano Tony Banks e le sue melodie, allora c’erano i Genesis”. Da: Senza frontiere. Vita e musica di Peter Gabriel, di Daryl Easlea

Stratt sembra aver ragione. A Trick Of Th Tail, primo album senza Gabriel e con Phil Collins cantante, uscito nel marzo 1976, vende più dei dischi precedenti e spiana ai Genesis la strada del successo e di una carriera lontana dalla fine. Anche se per milioni di fan la band senza Gabriel non è più la loro.

Peter al momento si ritira a vita privata, anche se, come sappiamo, non definitivamente. Ma questa è un’altra storia.

Se hai racconti, ricordi e materiale di questo periodo scrivi a Horizons Radio [su_button url=”http://www.horizonsradio.it/contatti” style=”3d” background=”#dc0505″ size=”5″]Clicca qui[/su_button]

Angolo del Collezionista:

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Storie d’estate: agosto 1972, Genesis in Italia tra problemi e concerti

Storie e Memorie indimenticabili, attraverso audio, video, documenti e molto altro ancora.

By D.B.

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Dopo l’esordio in Italia, nell’aprile 1972, i Genesis fanno ritorno nel nostro paese in agosto. Ecco le tappe con ricordi, suoni e immagini di quell’avventura storica.

Ascolta anche il podcast (in italiano) – CLICCA QUI.

La parte estiva in Italia del Nursery Cryme Tour inizia con alcuni intoppi. Infatti, salta la data di Rimini, prevista il 14 agosto e rimandata al 23, a causa del ritardo provocato dai controlli doganali un po’ a rilento a Ferragosto.

E probabilmente per lo stesso motivo viene cancellata anche la data di Fano (Pesaro) prevista il 16. Per un’accurata ricostruzione di questi eventi leggi Genesis in Italia. I concerti 1972-1975 di Mino Profumo.

E anche la location del concerto del 18 agosto non è quella originale. Programmato infatti al Dancing Lago delle Rose di Arquà Petrarca (Padova), il live invece si svolge al Campo Sportivo di Feltre (Belluno). Una variazione apparentemente senza spiegazioni, anche se qualcuno afferma che fu a causa di incidenti avvenuti qualche giorno prima durante un concerto dei Van der Graaf Generator. 

Ma anche qui il concerto è stato in forse fino all’ultimo a causa del tempo incerto. Ma poi i Genesis finalmente si possono esibire. Ecco la registrazione:

Questo è il racconto di Piero Gai a Horizons Radio:

“Purtroppo, anche se avvenne a 800 metri da casa mia, ho dovuto raccogliere le informazioni dato che ero troppo piccolo per andarci.
Nel pomeriggio, ci fu anche il tempo per una partitella di calcio a squadre miste tra i presenti e loro, con un pallone di recupero e sfruttando una delle porte del campo. Dopo aver colpito la rete più volte, Peter scagliò l’asta del microfono ancora sulla povera rete, che si vendicò ingarbugliandosi intorno ad essa. Ci volle del bello e del buono per recuperarla.
L’intro di “Watcher of the skies” provocò nel limitrofo  ospedale civile (a pochissimi metri di distanza) un fuggi fuggi tra personale e parenti dei malati, dato che si pensò al rombo che precede il terremoto.
Ultima cosa, ma non sono riuscito a verificarla.Per i  problemi accaduti durante il concerto, Peter fece restituire i soldi ai  presenti. Ad alcuni, li consegnò di persona.”

Lo ricorda così il batterista bellunese Franco De Poli al Gazzettino del Nordest e citato da Rael Matrix in Genesis Forum Italia:

“Era al campo sportivo, con il prato coperto da fogli di panforte e in mezzo al campo una specie di casetta di legno col tetto in cellophane che faceva da palco con dentro gli strumenti dei Genesis, col Mellotron già acceso perché aveva bisogno di scaldarsi. In tutto saremo stati in duecento. una ventina arrivati da Belluno, dieci da Feltre, il resto da tutto il Veneto. Vederli in quella situazione così povera… è bellissimo a ricordarsi. Gabriel si era già rapato la fronte, si truccava gli occhi, non usava ancora le maschere… e nel crescendo di “Musical Box“, il palco era a sei metri dalla rete che lo divideva dal pubblico, cominciò a correre verso di noi e a dare grandi colpi alla rete con l’asta del microfono. Molti scapparono via impauriti! Ricordo che fecero tutto “Nursery Crime“, due brani da “Foxtrot” e qualcosa in anteprima da “Selling England By The Pound”.

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A Marina di Ravenna, il 19 agosto, sono due gli show e in quello pomeridiano i Genesis eseguono per la prima volta (lo rifaranno a Genova tre giorni dopo) Seven Stones.

Purtroppo non esistono testimonianze audio o video, ma alcune interviste e qualche aneddoto sono riportati nel libro Genesis in Italia. I concerti 1972-1975 di Mino Profumo.

Doppio concerto anche al Piper 2000 di Viareggio, il 20 agosto, alle 18 e alle 21.  Quello serale ha un bis che molto probabilmente viene proposto solo in questa occasione: Harold The Barrel.

Ascolta lo speciale di Horizons Radio: CLICCA QUI

Un appuntamento magistralmente descritto da Silvano Martini nel suo Blog “Last Music Rebel”, dove racconta entrambe le serate da spettatore in prima fila e anche un retroscena fuori da palco. LEGGI L’ARTICOLO DI SILVANO MARTINI

I brani tratti da Foxtrot, album in fase di registrazione ed espressamente citato durante il concerto, sono ormai nella versione definitiva, tranne alcune eccezioni, come ricorda il libro Genesis in Italia. I concerti 1972-1975 di Mino Profumo, dove sono raccontati altri aneddoti di questa data.

21 agosto. Il concerto di Albenga, primo dei due in Liguria, non ha registrazioni musicali o memorabilia da sfoggiare. Ma le testimonianze riportate dell’ottimo Genesis in Italia. I concerti 1972-1975 di Mino Profumo, raccontano di un Palasport che in realtà è una bocciofila, con tanto di urla dei giocatori, poche centinaia di persone e uso di materiale pirotecnico, prima mai utilizzato.

Quasi 900 persone fanno parte del pubblico del concerto dei Genesis al Teatro Alcione di Genova, una delle maggiori platee di questo tour. 

Ecco la registrazione audio della serata del 22 agosto (non integrale):

https://youtu.be/lYAGR4ly0N4

E alcuni momenti del concerto, la presentazione di Can-utility  And The Coastliners:

E la rarità assoluta, l’esecuzione di Seven Stones, mai registrata live in altri concerti, al posto di Get’em Out By Friday:

Il concerto è aperto dal gruppo milanese Jumbo e dai napoletani Osanna, il cui cantante e tastierista Lino Vairetti ha raccontato:

“Ricordo che Peter rimase particolarmente colpito dai nostri travestimenti e dal fatto che andavamo in scena con i visi pitturati e quando due anni dopo al concerto di Napoli  vidi le maschere di Gabriel pensai che forse aveva almeno in parte preso spunto da noi”. (da Dusk del 28 aprile 1999, citato in: Genesis in Italia. I concerti 1972-1975 di Mino Profumo)

Ed ecco il ricordo a Horizons Radio di  Nanni Iguera:

Sogno di una notte di mezza estate: Genesis a Genova il 22 agosto 1972 al Teatro Alcione

Materiali da collezione di questo concerto (clicca sull’immagine):

Copertine di bootleg del concerto:

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Dei due concerti di Rimini, tappa spostata dal 14 al 23 agosto per problemi alla dogana in entrata in Italia, restano solo alcune foto realizzate da Giorgio Tagliabue  – GUARDALE  su Genesis The Movement e da Armando Gallo – GUARDALE sui suoi libri.

Rimini, La Locanda del Lupo, dove si sono esibiti i Genesis il 23 Agosto 1972.

Peccato che non esistano registrazioni audio, visto che alla fine del concerto, insieme al gruppo spalla Osanna, i Genesis (o meglio, tre di loro) hanno improvvisato una jam session, come racconta dettagliatamente e con varie testimonianze dei protagonisti Genesis in Italia. I concerti 1972-1975 di Mino Profumo.

La tappa di Travagliato, forse il 24 agosto, segna la fine delle due incursioni italiane dei Genesis nel loro Nursery Cryme Tour. Ma la prova che questo concerto sia realmente avvenuto sta nella ricerche svolte da Mino Profumo negli archivi del Giornale di Brescia, dove ha scovato due box pubblicitari del 20 e del 24 agosto e ri-pubblicati su Genesis in Italia. I concerti 1972-1975.

travagliato-brescia-dancing-supertivoli-24-agosto-1972

Il Tivoli Music Hall – foto dal web

Inoltre c’è la testimonianza su metallized.it di Richard Milella, presente al primo concerto a Travagliato, il 16 aprile.

A proposito dell’esecuzione di Watcher Of The Skies, Milella non può che riferirsi ad agosto, periodo in cui il brano è inserito stabilmente in scaletta già nella forma che lo vedrà aprire l’imminente Foxtrot, mentre in aprile, come è noto, il brano è in fase di gestazione proprio durante il tour italiano. Ecco cosa scrive:

Peter parla nella sua lingua ma fa capire che eseguirà ora un brano registrato da pochi giorni e che uscirà sul prossimo Lp dal titolo Foxtrot. Il brano lo ricordo benissimo perché ci emozionò tutti sin dal primo ascolto con quel suo incedere maestoso fra i tasti dell’Hammond: Watcher of the Skies è una pietra miliare e Gabriel lo interpretò anche teatralmente accucciandosi nei chiaro-scuri dell’organo e saltando letteralmente in alto nelle esplosioni orchestrali.
Certa letteratura dice che il brano fu concepito durante questo primo tour in casa nostra; sbagliato, quando lo eseguirono nelle date italiane era già così bello, così completo e così arrangiato da certificare una certosina preparazione anche se su disco uscirà effettivamente mesi dopo.”

Se hai ricordi di uno di questi concerti scrivi a horizonsradio.it

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Storie d’estate: la telefonata che allungò la vita dei Genesis

Storie e Memorie indimenticabili, attraverso audio, video, documenti e molto altro ancora.

By D.B.

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L’8 agosto 1970 una telefonata allunga la vita dei Genesis, che, dopo l’addio di Anthony Phillips, sembrano già vicini alla fine. Ecco il racconto di quei giorni d’estate. 

Da genesisfan.net

By D.B.

Suona il telefono al 453 di Hanworth Road, quartiere di Hounslow, sobborgo occidentale di Londra. Una voce dice: «Pronto Phil? Sono Peter Gabriel. Quello dei Genesis. Il posto è tuo, se lo vuoi».

E’ l’8 agosto 1970. Nei giorni precedenti Phil Collins ha sostenuto un “provino” con i Genesis. La band è stata vicinissima a sciogliersi e tuttora è in un equilibrio molto instabile. La simmetria creativa non c’è più, da quando Anthony Phillips ha lasciato i compagni d’avventura. Prima i Genesis avevano due coppie di autori, Mike Rutherford e Ant da una parte, Tony Banks e Peter Gabriel dall’altra. Ma soprattutto erano amici. Adesso uno di loro se ne va.

Da genesismuseum.com

Perché il 18 luglio alla Sussex Hall di Haywards Heath, Anthony Phillips è salito sul palco per l’ultimo concerto con il gruppo di cui è il fondatore. Guarda e ascolta i ricordi di quella data nello SPECIALE DI HORIZONS RADIO. 

La fobia del palco si è rivelata molto più di una semplice paura, è terrore. Ant è molto dimagrito e appare distrutto, ma la band non ha il tempo per accorgersi di ciò che sta accadendo nell’animo dell’amico. E’ un momento in cui le cose sembrano muoversi. Hanno appena registrato Trespass (uscirà in autunno) e sono in tour in Inghilterra.

La musica che Ant ama tanto sta diventando invece causa di infelicità. Rutherford è il primo a conoscere le sue intenzioni. Poco prima di un concerto precedente, si sono appartati ed è arrivata, come una doccia fredda, la rivelazione. Rutherford sa che l’amico ha paura del palco, ma non c’è stato tempo per approfondire il discorso e Phillips non ha più fatto cenno alla sua fobia.

Quel 18 luglio ad Haywards Heath i Genesis suonano davanti a 25 persone. Il tragitto verso casa Mike e Peter lo compiono nella nuova auto di Gabriel, una Hillman Imp. Insieme prendono in considerazione la situazione. Anthony sembra insostituibile, i Genesis appaiono come indivisibili, la voglia di smettere sta per prendere il sopravvento.

Eppure durante quel viaggio qualcosa di diverso matura, l’idea di potercela fare anche senza l’amico. Bisogna andare avanti.

E così i Genesis ne approfittano per operare una piccola rivoluzione. Con Anthony viene fatto uscire dalla band anche l’ennesimo batterista: John Mayhew.

Ecco perché i tre rimasti sono alle prese con le audizioni, quell’estate del 1970. E’ urgente trovare un nuovo batterista, ma si cerca pure un chitarrista, ovviamente, anche se al momento le parti di Phillips sono affidate al piano Hohner e al fuzzbox di Tony, con Rutherford a chitarra e basso a pedali. Nel dopo-Ant i Genesis stanno infatti effettuando diverse date in quartetto, anche importanti, come questa, al Marquee Club di Londra:

Da genesis-movement.org

L’atmosfera è quindi tesissima. La posta in gioco è la sopravvivenza e potrebbe non essere facile trovare qualcuno all’altezza delle aspettative.

All’annuncio sul Melody Maker risponde tra gli altri Phil Collins.

Phil è appena stato ad Abbey Road per incidere le congas nel brano All Things Must Pass di George Harrison, anche se poi nei crediti non c’è il suo nome e nella registrazione non si notano affatto le sue percussioni. ASCOLTA:

E il suo gruppo attuale, Flaming Youth, vacilla. L’album Ark 2 non ha dato i risultati di vendita sperati. Collins ha un disperato bisogno lavorare.

Ogni giovedì compra tutte le riviste musicali, ed ecco che l’annuncio «Tony Stratton-Smith cerca chitarrista dodici corde e batterista sensibile alla musica acustica» attira la sua attenzione. Phil non conosce granché i Genesis, ma li vede spesso nelle pubblicità dei concerti sui giornali. Buon segno – pensa – vuol dire che ne fanno tanti.

Invece Collins conosce già Strat dai tempi dei Freehold, una band in cui ha militato per poco tempo. I Freehold vivevano in un albergo in Russell Square a Bloomsbury. Quell’albergo è anche il posto dove Phil ha incontrato per la prima volta Tony Stratton-Smith. Diventano amici, si stanno simpatici a vicenda, secondo lui. Quindi pensa di poter avere una corsia preferenziale, una buona parola, per entrare nei Genesis, senza passare dalle audizioni. Rintraccia Stratton-Smith al Marquee Club. Gli offre un drink e gli parla dell’annuncio. 

«No, no, no, ragazzo mio, – risponde Strat – sono tipi esigenti. Devi richiamarli. Devi andare a fare l’audizione.»

Anche per farsi forza, Phil invita il suo amico Ronnie Caryl, pure lui alla ricerca di una via di fuga dai Flaming Youth e aspirante al ruolo che fu di Ant. L’appuntamento è a casa dei genitori di Peter a Chobham, nel Surrey, la settimana dopo. Apre la porta una signora di mezza età. E’ la signora Gabriel.
«Entrate, entrate. – dice – Siete un po’ in anticipo. Fatevi pure una nuotata, mentre aspettate.»

Anche la piscina! – pensa Phil – Le cose nella sua vita stanno proprio migliorando. Se solo avesse pensato di portarsi il costume da bagno. Comunque decide di farsi un tuffo. Negli ultimi due anni ha imparato a cogliere qualsiasi opportunità. Chissà  – si chiede – se gli offriranno mai più di fare un tuffo in una piscina privata riscaldata. Si toglie i jeans e rimane solo con gli slip, poi si tuffa. È un lusso di prima classe a cui non affatto è abituato.

Mentre sguazza in piscina, Phil sente le prove dei due batteristi suoi rivali. Lo standard è accettabile e ascoltandoli capisce con chi deve contendere il posto. Ma intanto continua a godersi la piscina, per calmare i nervi. Poi è il suo turno. Arriva Peter, con in mano l’ancora inedito Trespass.

Gli  fa sentire tre pezzi: Stagnation, Looking for Someone, The Knife. Ma quando siede alla batteria, Collins ha già memorizzato la parte che loro stanno utilizzando nelle audizioni e mostra una sicurezza che colpisce tutti. E alla fine della prova, è sicuro di aver fatto bene.

E’ anche l’ultimo batterista della giornata e quindi, tra una chiacchiera e l’altra, cerca di capire com’è andato il suo provino. Ma invano. Tutto quello che riesce a ricevere è un classico «ti faremo sapere».

Quasi non ci pensa più quando l’8 agosto suona il telefono al 453 di Hanworth Road. Phil ce l’ha fatta. In seguito scoprirà che Peter ha capito subito che lui è il tipo giusto per i Genesis, Mike è meno convinto. Tony fiducioso, ma riservato.

Cerca di fare l’indifferente, ma dentro di sé fa salti di gioia. Finalmente ha trovato un gruppo. Ronnie invece non passa l'”esame”. Per il nuovo chitarrista la ricerca continua.

Ma questa è un’altra storia.

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Storie d’estate: Anthony Phillips e l’ultimo concerto con i Genesis

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Il 18 luglio 1970, alla Sussex Hall di Haywards Heath, Anthony Phillips sale sul palco per l’ultimo concerto con i Genesis. Ecco i ricordi di quella data. 

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By D.B.

“La fobia del palco era molto più che una semplice paura, era terrore”, racconta Mike Rutherford nella sua autobiografia The living years.

Ant è molto dimagrito e appare distrutto, ma la band non ha il tempo per accorgersi di ciò che sta accadendo nell’animo dell’amico. E’ un momento in cui le cose sembrano muoversi. Hanno appena registrato Trespass (uscirà in autunno) e sono in tour, anche se le date non sono da grandi numeri, come vedremo più avanti.

Tra i tanti impegni dei Genesis in quel periodo c’è la registrazione dei Jackson Tapes il 9 gennaio 1970 ai BBC Studios Shepherds Bush di Londra. ASCOLTA LO SPECIALE DI HORIZONS RADIO.

“Dopo le session di registrazione mi sentivo come uno  zombie“, ha raccontato  Phillips nel 2007. In più ha avuto problemi di salute, probabilmente legati al troppo lavoro. 

Ero mentalmente e fisicamente debilitato – ha raccontato sette anni dopo Ant ad Armando Gallo e riportato nel suo libro Genesis: I Know What I Like -.  Eravamo un branco di perfezionisti.  Dopo ogni concerto c’erano sempre lunghe, lunghe, lunghe autopsie”.

La musica che ama tanto sta diventando per Ant causa di infelicità e la sua buona educazione inglese gli impedisce di affrontare a muso duro i compagni per cercare di cambiare le dinamiche della band. “Non mi sentivo più amico di nessuno – continua Ant – ero come alienato. Eravamo ormai divisi in due gruppi che avevano perso la loro strada”. 

Mike è il primo a conoscere le intenzioni di Ant. Poco prima di un concerto al Richmond Rugby Club si sono appartati ed è arrivata, come una doccia fredda, la rivelazione. Rutherford sa che l’amico ha paura del palco, ma non c’è stato tempo per approfondire il discorso e Ant non ne aveva più fatto cenno alla sua fobia.

Ecco un rarissimo video dei Genesis in concerto in quel periodo.  E’ girato all’Atomic Sunrise Festival, l’11 marzo 1970 al Roundhouse Club di Londra:

Quel 18 luglio ad Haywards Heath i Genesis suonano davanti a 25 persone. Il tragitto verso casa Mile Rutherford e Peter Gabriel lo compiono nella nuova auto di Pete, una Hillman Imp. Insieme prendono in considerazione la situazione.

“Per me non c’era dubbio che senza Ant i Genesis non avevano ragione di esistere”, ricorda Mike nell’autobiografia.  Anthony sembra insostituibile, i Genesis appaiono come indivisibili, la voglia di smettere sta per prendere il sopravvento.

Eppure durante il viaggio qualcosa di diverso matura, l’idea di potercela fare anche senza l’amico prende il sopravvento. “Si trattava piuttosto di sviluppare una nuova filosofia basata sull’assunto ‘proviamoci e vediamo che succede’”, scrive Mike. Così non viene presa in considerazione una pausa per consentire ad Anthony di raccogliere le idee. Bisogna andare avanti.

Ecco i Genesis  che eseguono l’inedita “The Shepherd” live al programma radio della BBC “NightRide” il 22 Aprile 1970. Probabilmente il più antico live dei Genesis registrato in un disco, il bootleg omonimo:

Una decisione condivisa poi anche da Tony Banks e che oggi appare giusta, ma molto sofferta: “E’ stato il colpo più duro che abbiamo mai ricevuto“, ha detto Gabriel a una rivista l’anno dopo e citato in Without Frontiers: The Life and Music of Peter Gabriel by Daryl Easlea. Ci sarebbero state altre dipartite – rivela Mike -, ma nessuna avrebbe avuto su di me l’effetto che ebbe l’abbandono di Ant.

I Genesis ne approfittano per operare una piccola rivoluzione. Stanno per entrare nella band Phil Collins e Steve Hackett. 

Un legame con Ant che però non si è spezzato. Nel suo primo album solista The Geese And The Ghost, c’è diverso materiale composto con Mike. Phil Collins canta in due brani e John Hackett vi suona il flauto. E nei primi demo di Peter Gabriel dopo aver lasciato i Genesis c’è lo zampino di Ant.

Ant ha avuto poi una carriera solista prolifica e di ottima qualità. In questo periodo sta mandando in ristampa una serie di chicche. Ecco la programmazione delle uscite:

Il 16 giugno scorso è uscito Slow Dance (3 CD) in versione Cofanetto, CD+DVD, Doppio CD, registrazione originale rimasterizzata mix in 5.1. 

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Arriva a settembre Invisible Men, in doppia versione e un intero CD bonus di materiale inedito.

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A dicembre arriva il terzo cofanetto di Anthony Phillips con gli album della serie “Private Parts & Pieces”. Stavolta i volumi sono 9, 10, 11 e un dodicesimo tutto nuovo la 12 corde grande protagonista.

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E’ di nuovo disponibile The Meadows Of Englewood Anthony Phillips & Guillermo Cazenave, nell’edizione doppia (CD+DVD), in occasione del XV anniversario del 2012.

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Le ultime uscite sono state: il cofanetto 1984 in 2CD/DVD formato digipak con 5.1-mix e bonus tracks (per i dettagli clicca qui).

E il secondo cofanetto della serie Private Parts & Pieces(per acquistarlo clicca qui).

I primi quattro album di questa serie sono usciti nel 2015 (per i dettagli clicca qui).

Nel cofanetto Private Parts & Pieces V-VIII troviamo gli album V: Twelve, VI: Ivory Moon, VII: Slow Waves, Soft Stars e VIII: New England.

In più, un bonus CD con materiale rimasto inedito da molti anni.

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Storie d’estate: Genesis, il grande live a Roma, 2007 – VIDEO

Il 14 luglio 2007 i Genesis si esibiscono al Circo Massimo a Roma, di fronte al pubblico più numeroso della loro carriera. Riguardiamo le immagini e il video. 

[GTranslate]

Il video del concerto:

Il numero degli spettatori è impressionante, qualcuno afferma mezzo milione. Essendo il concerto gratuito e la serata calda e invitante evidentemente molti sono lì per curiosare. Ma ciò non sminuisce l’evento.

Setlist (da Setlist.fm):

Duke’s Intro:

  1. Behind the Lines
  2. Duke’s End
  3. Turn It On Again
  4. Land of Confusion
  5. No Son of Mine
  6. Land of Confusion

    In the Cage Medley:

  7. In the Cage
  8. The Cinema Show
  9. Duke’s Travels
  10. Afterglow
  11. Follow You Follow Me
  12. Hold on My Heart
  13. Home by the Sea
  14. Second Home by the Sea
  15. Follow You Follow Me
  16. Firth of Fifth
    (only instrumental part)
  17. I Know What I Like (In Your Wardrobe)
  18. Mama
  19. Ripples…
  20. Throwing It All Away
  21. Domino
  22. Drum Duet
  23. Los Endos
  24. Tonight, Tonight, Tonight
  25. Invisible Touch

    Encore:

  26. I Can’t Dance
  27. The Carpet Crawlers

Ecco alcuni artwork di bootleg e DVD realizzati dopo il concerto (da Genesis The Movement):

Il 12 maggio i Genesis avevano ricevuto il VH1 Rock Honors, al Mandalay Bay Resort di Las Vegas negli USA. La loro era stata la prima apparizione pubblica elettrica con Collins da 14 anni. E’ infatti dal Cowdray Concert del 18 settembre 1993, ultimo concerto con Phil che non si mostravano insieme.

Ecco il video dell’evento, con l’indimenticabile introduzione di Robin Williams:

Con il Turn It On Again Tour  è calato il sipario sulla gloriosa storia dei Genesis dal vivo.

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Travagliato (Brescia), Dancing Supertivoli, 24 Agosto 1972

La tappa di Travagliato segna la fine delle due incursioni italiane dei Genesis nel loro Nursery Cryme Tour. Ma la prova che questo concerto sia realmente avvenuto sta nella ricerche svolte da Mino Profumo negli archivi del Giornale di Brescia, dove ha scovato due box pubblicitari del 20 e del 24 agosto e ri-pubblicati su Genesis in Italia. I concerti 1972-1975.

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Il Tivoli Music Hall – foto dal web

Inoltre c’è la testimonianza su metallized.it di Richard Milella, presente al primo concerto a Travagliato, il 16 aprile.

A proposito dell’esecuzione di Watcher Of The Skies, Milella non può che riferirsi ad agosto, periodo in cui il brano è inserito stabilmente in scaletta già nella forma che lo vedrà aprire l’imminente Foxtrot, mentre in aprile, come è noto, il brano è in fase di gestazione proprio durante il tour italiano. Ecco cosa scrive:

Peter parla nella sua lingua ma fa capire che eseguirà ora un brano registrato da pochi giorni e che uscirà sul prossimo Lp dal titolo Foxtrot. Il brano lo ricordo benissimo perché ci emozionò tutti sin dal primo ascolto con quel suo incedere maestoso fra i tasti dell’Hammond: Watcher of the Skies è una pietra miliare e Gabriel lo interpretò anche teatralmente accucciandosi nei chiaro-scuri dell’organo e saltando letteralmente in alto nelle esplosioni orchestrali. 
Certa letteratura dice che il brano fu concepito durante questo primo tour in casa nostra; sbagliato, quando lo eseguirono nelle date italiane era già così bello, così completo e così arrangiato da certificare una certosina preparazione anche se su disco uscirà effettivamente mesi dopo.”

Se hai ricordi di questo concerto scrivi a info@horizonsradio.it

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Rimini, La Locanda del Lupo, 23 Agosto 1972

Rimini, La Locanda del Lupo, dove si sono esibiti i Genesis il 23 Agosto 1972.

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Dei due concerti di Rimini, tappa spostata dal 14 al 23 agosto, come raccontato nella prima data del tour per problemi alla dogana in entrata in Italia, restano solo alcune foto realizzate da Giorgio Tagliabue  – GUARDALE  su Genesis The Movement e da Armando Gallo – GUARDALE sui suoi libri.

Peccato che non esistano registrazioni audio, visto che alla fine del concerto, insieme al gruppo spalla Osanna, i Genesis (o meglio, tre di loro) hanno improvvisato una jam session, come racconta dettagliatamente e con varie testimonianze dei protagonisti Genesis in Italia. I concerti 1972-1975 di Mino Profumo.

Se hai ricordi di questo concerto scrivi a info@horizonsradio.it

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Albenga (Savona), Palasport, 21 Agosto 1972

Il concerto di Albenga, primo dei due in Liguria, non ha registrazioni musicali o memorabilia da sfoggiare. Ma le testimonianze riportate dell’ottimo Genesis in Italia. I concerti 1972-1975 di Mino Profumo, raccontano di un Palasport che in realtà è una bocciofila, con tanto di urla dei giocatori, poche centinaia di persone e uso di materiale pirotecnico, prima mai utilizzato.

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Se hai ricordi di questo concerto scrivi a info@horizonsradio.it

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Genova, Teatro Alcione, 22 Agosto 1972

Quasi 900 persone fanno parte del pubblico del concerto dei Genesis al Teatro Alcione di Genova, una delle maggiori platee di questo tour. 

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Ecco la registrazione audio della serata (non integrale):

E alcuni momenti del concerto, la presentazione di Can-utility  And The Coastliners:


E la rarità assoluta, l’esecuzione di Seven Stones, mai registrata live in altri concerti, al posto di Get’em Out By Friday:

Il concerto è aperto dal gruppo milanese Jumbo e dai napoletani Osanna, il cui cantante e tastierista Lino Vairetti ha raccontato:

“Ricordo che Peter rimase particolarmente colpito dai nostri travestimenti e dal fatto che andavamo in scena con i visi pitturati e quando due anni dopo al concerto di Napoli  vidi le maschere di Gabriel pensai che forse aveva almeno in parte preso spunto da noi”. (da Dusk del 28 aprile 1999, citato in: Genesis in Italia. I concerti 1972-1975 di Mino Profumo)

Materiali da collezione di questo concerto (clicca sull’immagine):

Copertine di bootleg del concerto:

Se hai ricordi di questo concerto scrivi a info@horizonsradio.it

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Viareggio (Lucca), Piper 2000, 20 Agosto 1972

Doppio concerto anche al Piper 2000 di Viareggio, alle 18 e alle 21.  Quella serale ha un bis che molto probabilmente è proposto solo in questa occasione: Harold The Barrel.

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Ascolta lo speciale di Horizons Radio: CLICCA QUI

Un appuntamento magistralmente descritto da Silvano Martini nel suo Blog “Last Music Rebel”, dove racconta entrambe le serate da spettatore in prima fila e anche un retroscena fuori da palco. LEGGI L’ARTICOLO DI SILVANO MARTINI

I brani tratti da Foxtrot, album in fase di registrazione ed espressamente citato durante il concerto, sono ormai nella versione definitiva, tranne alcune eccezioni, come ricorda il libro Genesis in Italia. I concerti 1972-1975 di Mino Profumo, dove sono raccontati altri aneddoti di questa data.

Se hai ricordi di questo concerto scrivi a info@horizonsradio.it

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