“From Genesis to Revelation” compie 55 anni, 7 marzo 1969 – AUDIO, VIDEO & RICORDI

From Genesis To Revelation è l’album di esordio dei Genesis, uscito il 7 marzo 1969. Ecco curiosità e ricordi legati al primo lavoro della band.

 

Dopo aver inciso due 45 giri con Chris Stewart alla batteria (The Silent Sun/That’s Me e A Winter’s Tale/One-Eyed Hound), nell’estate del 1968 la band entra in studio per preparare From Genesis To Revelation, approfittando delle vacanze estive dal college. A Stewart è subentrato Jonathan Silver.

E’ il produttore Jonathan King a operare l’avvicendamento alla batteria. Il compito di dare il triste benservito a Chris tocca all’amico Mike Rutherford, ma non deve faticare troppo. Stewart sa di non essere all’altezza della situazione.

“Non piacevo a Jonathan King e lui non piaceva a me. E’ stato lui che mi ha fatto buttare fuori dalla band, il che era comunque la cosa giusta da fare perché io non ero un bravo batterista”.

(da Mario Giammetti, Genesis. Il fiume del costante cambiamento, Editori riuniti).

Nell’ultima strofa di Where The Sour Turns To Sweet troviamo anche un primo riferimento alle velleità da trasformista di Peter… Paint your face all white To show the peace inside […] Dipingiti il viso tutto di bianco Per mostrare la pace che hai dentro […] …

Già ai tempi della scuola, il futuro frontman dei Genesis amava infatti stupire i compagni con iniziative stravaganti. Ce lo ricorda anche Anthony Phillips:

“A Peter piaceva qualsiasi cosa: era un ragazzo intelligente, aveva certi cappelli fatti da Dunns […] Tutti compravano i suoi cappelli. Tingeva anche le magliette, alla Charterhouse: le nostre maglie bianche diventavano turchesi. Un uomo colorito, Peter. E aveva sempre un sacco di trovate creative”.

(da Giovanni De Liso, Genesis. Once upon a time. Testi commentati (1969-1974), Arcana Ed.)

In realtà sono pochi i brani con riferimenti biblici diretti. I Genesis infatti si prendono alcune pause dal concept con canzoni d’amore (One Day, Silent Sun), temi introspettivi (Am I Very Wrong?, In Limbo), ambientazione quasi western (The Conqueror).

A causa di una disputa sul nome Genesis, utilizzato all’epoca anche da una band californiana, il produttore Jonathan King fa pubblicare il disco con la copertina completamente nera e senza il nome del gruppo. Così  alcuni negozi espongono l’album nelle sezioni di musica religiosa.

Il serpente tentatore e l’Eden perduto del brano, appunto The Serpentsono destinati a tornare nelle canzoni dei membri dei Genesis, anche nella loro carriera da solisti:

“Nella mente di Peter Gabriel l’immagine di questo luogo rimarrà forte, tanto che il cantante la recupererà nel 1993 per il suo album solista Us, quando, accompagnato dalla voce suadente di Sinead O’Connor, intonerà: “In the blood of Eden lays a woman and a man / With the man in the woman and the woman in the man”. Il mito del serpente tentatore sarebbe stato ripescato in un lavoro di Tony Banks (Strictly Inc., del 1995) dove figura un brano intitolato The Serpent Said; ma soprattutto era già comparso nel 1974 in un brano tratto da The Lamb Lies Down On Broadway dedicato ad alcune figure mitologiche per metà donna e per metà serpente: il pezzo si chiamava The Lamia.” 

(da Giovanni De Liso, Genesis. Once upon a time. Testi commentati (1969-1974), Arcana Ed.)

Anche a causa della sbagliata collocazione nei negozi, l’album ha venduto inizialmente solo poco più di 600 copie.

Ma dopo che i Genesis hanno raggiunto il successo, nei decenni seguenti, la Decca lo ha ristampato moltissime volte, nei vari formati, anche cambiandone il titolo o modificandone la scaletta.

Guarda le copie di From Genesis To Revelation da collezione.

 

Lo scarso numero di vendite di From Genesis to Revelation desta sconforto fra i membri del gruppo.

La band è in condizioni disperate dal punto di vista finanziario, addirittura pare che saltino i pasti. Ma rifiutano, comunque, gli aiuti in denaro forniti dalle rispettive famiglie. Nessuno dei componenti si perde d’animo, nella convinzione che il successo sarebbe arrivato.

Benché con il termine Revelation si può intendere anche l’ultimo libro della Bibbia, l’Apocalisse di San Giovanni, nel disco non si fa mai cenno al testo dell’evangelista, che verrà invece citato in Supper’s Ready su Foxtrot e in alcune parti di The Lamb.

Con In Hiding Peter Gabriel si scaglia contro la sua scuola, la tetra Charterhouse e i violenti metodi educativi dei suoi insegnanti.

Le parole che usano i Genesis saranno poi rintracciabili anche nella denuncia del sistema scolastico britannico dei Pink Floyd in The Wall. Ma mentre Roger Waters scrive ricordando gli anni dell’adolescenza, i Genesis compongono quando sono ancora studenti e “vittime” di quel sistema. Un tema che poi abbandoneranno definitivamente una volta “affrancati” dalla Charterhouse.

Nonostante i problemi economici, i Genesis prendono bene la pessima accoglienza dell’album, sia di pubblico che di critica.

“E’ stata una fortuna che il disco sia stato un fiasco commerciale – ha detto Tony Banks -. Fosse stato un successo, probabilmente non ci avrebbe spinti a cambiare registro”. (da Mario Giammetti, Genesis. Il fiume del costante cambiamento, Editori riuniti). “Grazie a Dio non funzionò – ha detto Richard Macphail -. Sarebbe stato un disastro se i Genesis avessero avuto un hit in quel momento, perché erano troppo giovani”. (Daryl Easlea, Senza frontiere. Vita e Musica di Peter Gabriel, Arcana Ed.).

Visions Of Angels, del successivo album Trespass, è un’outtake di From Genesis To Revelation.

Una prima versione del brano è stata ritrovata in una bobina nella soffitta di casa Phillips quasi trenta anni dopo ed è rimasta inedita.

Anthony Phillips la scrisse come canzone d’amore per la futura moglie di Peter Gabriel, Jill, di cui anche lui era innamorato.

I testi vennero riadattati per inserirli nel disco d’esordio, quindi aggiungendo alla love song motivi religiosi.

Del resto vari brani dei successivi album dei Genesis riprendono gli argomenti biblici, affrontati da From….

Nel 1999 il primo batterista Chris Stewart diventa scrittore di successo con il libro Una casa tra i limoni, in cui racconta la sua decisione di lasciare tutto e di trasferirsi in una fattoria dell’Andalusia, in Spagna.

Il romanzo viene tradotto in dieci lingue e seguito da un altro successo, Un pappagallo sull’albero del pepe.

The Silent Sun è ispirato deliberatamente ai Bee Gees, una delle band preferite di Jonathan King e vista come un possibile modello per lo stile della nascente band.

E fu sempre il produttore a decidere sia di fare dell’album un concept di sapore biblico, anche se non tutti i brani hanno contenuto religioso, sia l’aggiunta degli archi di accompagnamento, arrangiati e diretti da Arthur Greenslade & Lou Warburton.

Ricorda Mike Rutherford:

“Ci aspettavamo un suono di archi lussuoso,ma evidentemente il budget non era così alto. Con una grande orchestra alcune delle canzoni probabilmente sarebbero venute meglio”.

(da Mario Giammetti, Genesis. Il fiume del costante cambiamento, Editori riuniti).

From Genesis to Revelation è anche il titolo di una trasmissione radiofonica settimanale italiana, dedicata al prog, di Popolare Network,  in onda regolarmente a partire dall’estate del 1999. La redazione è composta da Renato Scuffietti e  Matthias Scheller.

Ed ecco lo speciale di Horizons Radio Tube:

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Angolo del Collezionista – Genesis: “Seconds Out” esce il 14 ottobre 1977 – GUARDA LE OFFERTE e i VIDEO

Seconds Out (GUARDA QUI TUTTE LE OFFERTE SU AMAZON)” è il secondo album dal vivo dei Genesis.

E’ un doppio album costituito per gran parte di registrazioni tratte da concerti tenuti dai Genesis presso il Palais des Sports di Parigi dall’11 al 14 giugno 1977, nel corso della tournée europea di “Wind & Wuthering” (vedi sotto i video).

Fa eccezione il brano “The Cinema Show”, tratto dal concerto al Pavillon de Paris il 23 giugno 1976, durante il tour in di “A Trick of the Tail“, con Bill Bruford alla batteria.

Guarda il video live:

Formazione:

Phil Collins – voce, batteria
Steve Hackett – chitarra
Mike Rutherford – basso, chitarra
Tony Banks – tastiera, chitarra

Chester Thompson – batteria
Bill Bruford – batteria (The Cinema Show)

Tracce:

Lato A
Squonk – 6:39
The Carpet Crawl – 5:27
Robbery, Assault and Battery – 6:02
Afterglow – 4:29
Lato B
Firth of Fifth – 8:56
I Know What I Like – 8:45
The Lamb Lies Down on Broadway – 4:59
The Musical Box (Closing Section) – 3:18
Lato C
Supper’s Ready – 24:33
Lato D
The Cinema Show – 10:58
Dance on a Volcano – 5:09
Los Endos – 6:20

Guarda il video del “Wind & Wuthering” tour:

Nel 2019 è stato pubblicato in un 2LP gatefold half speed remaster, acquistabile qui su AMAZON.

E’ la prima volta che l’album viene completamente masterizzato per il vinile.

Il lavoro è a opera di Miles Showell agli Abbey Road Studios.

Questo leggendario album dal vivo è stato stampato su doppio vinile da 180 grammi con copertina apribile e buste interne stampate e viene fornito completo di Obi-Strip e di un certificato ufficiale Half Speed Mastered.


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Genesis, 50 anni di ” Selling England By The Pound”, 13 ottobre 1973 – RICORDI, AUDIO & VIDEO LIVE

13 ottobre 1973 – 13 ottobre 2023. 50 anni di Selling England By The Pound.

I Genesis lo ricordano così.

Ecco l’album nelle versioni live.

 

Selling England By The Pound Import e da collezione su AMAZON – CLICCA QUI

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Peter Gabriel ai giornali: “Lascio i Genesis”, 16 agosto 1975 – PODCAST & RICORDI

Storie e Memorie indimenticabili, attraverso audio, video, documenti e molto altro ancora.

By D.B.

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Il 16 agosto 1975 i giornali pubblicano una dichiarazione di Peter Gabriel, il quale rende nota così la sua decisione di lasciare la band

Ascolta il Podcast (in Italiano) – CLICCA QUI.

Eccola in versione originale:

I had a dream, eye’s dream. Then I had another dream with the body and soul of a rock star. When it didn’t feel good I packed it in. Looking back for the musical and non-musical reasons, this is what I came up with:

OUT, ANGELS OUT – an investigation.

The vehicle we had built as a co-op to serve our songwriting became our master and had cooped us up inside the success we had wanted. It affected the attitudes and the spirit of the whole band. The music had not dried up and I still respect the other musicians, but our roles had set in hard. To get an idea through “Genesis the Big” meant shifting a lot more concrete than before. For any band, transferring the heart from idealistic enthusiasm to professionalism is a difficult operation. I believe the use of sound and visual images can be developed to do much more than we have done. But on a large scale it needs one clear and coherent direction, which our pseudo-democratic committee system could not provide. As an artist, I need to absorb a wide variety of experiences. It is difficult to respond to intuition and impulse within the long-term planning that the band needed. I felt I should look at/learn about/develop myself, my creative bits and pieces and pick up on a lot of work going on outside music. Even the hidden delights of vegetable growing and community living are beginning to reveal their secrets. I could not expect the band to tie in their schedules with my bondage to cabbages. The increase in money and power, if I had stayed, would have anchored me to the spotlights. It was important to me to give space to my family, which I wanted to hold together, and to liberate the daddy in me. Although I have seen and learnt a great deal in the last seven years, I found I had begun to look at things as the famous Gabriel, despite hiding my occupation whenever possible, hitching lifts, etc. I had begun to think in business terms; very useful for an often bitten once shy musician, but treating records and audiences as money was taking me away from them. When performing, there were less shivers up and down the spine. I believe the world has soon to go through a difficult period of changes. I’m excited by some of the areas coming through to the surface which seem to have been hidden away in people’s minds. I want to explore and be prepared to be open and flexible enough to respond, not tied in to the old hierarchy. Much of my psyche’s ambitions as “Gabriel archetypal rock star” have been fulfilled – a lot of the ego-gratification and the need to attract young ladies, perhaps the result of frequent rejection as “Gabriel acne-struck public school boy”. However, I can still get off playing the star game once in a while. My future within music, if it exists, will be in as many situations as possible. It’s good to see a growing number of artists breaking down the pigeonholes. This is the difference between the profitable, compartmentalized, battery chicken and the free-range. Why did the chicken cross the road anyway? There is no animosity between myself and the band or management. The decision had been made some time ago and we have talked about our new direction. The reason why my leaving was not announced earlier was because I had been asked to delay until they had found a replacement to plug up the hole. It is not impossible that some of them might work with me on other projects. The following guesswork has little in common with truth: Gabriel left Genesis. 1) To work in theatre. 2) To make more money as a solo artist. 3) To do a “Bowie”. 4) To do a “Ferry”. 5) To do a “Furry Boa round my neck and hang myself with it”. 6) To go see an institution. 7) To go senile in the sticks. I do not express myself adequately in interviews and I felt I owed it to the people who have put a lot of love and energy supporting the band to give an accurate picture of my reasons.

I giornali pubblicano la lettera recapitata a mano nelle redazioni.

Colleziona su Ebay gli articoli di quel periodo – Clicca sull’immagine

Peter ha già comunicato ai compagni la sua decisione di lasciare la band il 25 novembre 1974 all’Hotel Swingos di Cleveland, in USA, tra le prime tappe del tour. ASCOLTA QUEL CONCERTO:

La band è dapprima incredula, poi sconcertata, quindi preoccupata per proprio futuro.  

Inoltre c’è un tour impegnativo da portare avanti, con brani poco conosciuti dal pubblico – la scaletta prevede tutto The Lamb, uscito solo pochi giorni prima + due bis: The Musical Box  e Watcher Of The Skies, talvolta sostituita da The Knife – e il timore che l’abbandono di Peter potesse trapelare e causare un crollo nella vendita dei biglietti.

Ecco l’ultima registrazione di un concerto nei Genesis di Peter Gabriel. Precede di 4 giorni il concerto finale del 22 maggio 1975:

https://www.youtube.com/watch?v=MNa2XRnkgrc&t=9s

Il 26 agosto, quindi, i Genesis sono costretti a  far uscire una dichiarazione ufficiale, per integrare quella di Peter.  In questa scrivono che la band è in cerca di un nuovo cantante, che sta componendo un nuovo album e a breve inizierà a inciderlo. Il disco uscirà a Natale e il tour partirà all’inizio dell’anno nuovo.

La notizia provoca uno shock nel mondo musicale e i media iniziano a dare per finita l’esperienza Genesis. Ma, come afferma Gail Colson, per anni sua stretta collaboratrice,

“Tony Stratton-Smith (fondatore e manager della Charisma Records N.d.R) era l’unico che credeva in loro al 100% e prevedeva che sarebbero diventati ancora più grandi senza Peter. Diceva sempre che finché c’erano Tony Banks e le sue melodie, allora c’erano i Genesis”. Da: Senza frontiere. Vita e musica di Peter Gabriel, di Daryl Easlea

Stratt sembra aver ragione. A Trick Of Th Tail, primo album senza Gabriel e con Phil Collins cantante, uscito nel marzo 1976, vende più dei dischi precedenti e spiana ai Genesis la strada del successo e di una carriera lontana dalla fine. Anche se per milioni di fan la band senza Gabriel non è più la loro.

Peter al momento si ritira a vita privata, anche se, come sappiamo, non definitivamente. Ma questa è un’altra storia.

Se hai racconti, ricordi e materiale di questo periodo scrivi a Horizons Radio [su_button url=”http://www.horizonsradio.it/contatti” style=”3d” background=”#dc0505″ size=”5″]Clicca qui[/su_button]

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Genesis: 50 anni fa il primo concerto senza Anthony Phillips, 6 agosto 1970 – AUDIO, VIDEO & RICORDI

Storie e Memorie indimenticabili, attraverso audio, video, documenti e molto altro ancora.

By D.B.

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Il 6 agosto 1970 i Genesis riprendono per poche date il tour di From Genesis to Revelation nel Gaumont Cinema di Doncaster in UK, senza Anthony Phillips

Infatti, qualche giorno prima, il 18 luglio, alla Sussex Hall di Haywards Heath, Ant era si era esibito in concerto per l’ultima volta con i Genesis

“La fobia del palco era molto più che una semplice paura, era terrore”, racconta Mike Rutherford nella sua autobiografia The living years.

Ant è molto dimagrito e appare distrutto, ma la band non ha il tempo per accorgersi di ciò che sta accadendo nell’animo dell’amico. E’ un momento in cui le cose sembrano muoversi. Hanno appena registrato Trespass (uscirà in autunno) e sono in tour, anche se le date non sono da grandi numeri, come vedremo più avanti.

Tra i tanti impegni dei Genesis in quel periodo c’è la registrazione dei Jackson Tapes il 9 gennaio 1970 ai BBC Studios Shepherds Bush di Londra. ASCOLTA LO SPECIALE DI HORIZONS RADIO.

Dopo le session di registrazione mi sentivo come uno zombie“, ha raccontato  Phillips nel 2007. In più ha avuto problemi di salute, probabilmente legati al troppo lavoro. 

Ero mentalmente e fisicamente debilitato – ha raccontato sette anni dopo Ant ad Armando Gallo e riportato nel suo libro Genesis: I Know What I Like -.  Eravamo un branco di perfezionisti.  Dopo ogni concerto c’erano sempre lunghe, lunghe, lunghe autopsie“.

La musica che ama tanto sta diventando per Ant causa di infelicità e la sua buona educazione inglese gli impedisce di affrontare a muso duro i compagni per cercare di cambiare le dinamiche della band. “Non mi sentivo più amico di nessuno – continua Ant – ero come alienato. Eravamo ormai divisi in due gruppi che avevano perso la loro strada”

Mike è il primo a conoscere le intenzioni di Ant. Poco prima di un concerto al Richmond Rugby Club si sono appartati ed è arrivata, come una doccia fredda, la rivelazione. Rutherford sa che l’amico ha paura del palco, ma non c’è stato tempo per approfondire il discorso e Ant non ne aveva più fatto cenno alla sua fobia.

Ecco un rarissimo video dei Genesis in concerto in quel periodo.  E’ girato all’Atomic Sunrise Festival, l’11 marzo 1970 al Roundhouse Club di Londra:

Quel 18 luglio ad Haywards Heath i Genesis suonano davanti a 25 persone. Il tragitto verso casa Mile Rutherford e Peter Gabriel lo compiono nella nuova auto di Pete, una Hillman Imp. Insieme prendono in considerazione la situazione.

“Per me non c’era dubbio che senza Ant i Genesis non avevano ragione di esistere”, ricorda Mike nell’autobiografia.  Anthony sembra insostituibile, i Genesis appaiono come indivisibili, la voglia di smettere sta per prendere il sopravvento.

Eppure durante il viaggio qualcosa di diverso matura, l’idea di potercela fare anche senza l’amico prende il sopravvento. “Si trattava piuttosto di sviluppare una nuova filosofia basata sull’assunto ‘proviamoci e vediamo che succede’”, scrive Mike. Così non viene presa in considerazione una pausa per consentire ad Anthony di raccogliere le idee. Bisogna andare avanti.

Ecco i Genesis  che eseguono l’inedita “The Shepherd” live al programma radio della BBC “NightRide” il 22 Aprile 1970. Probabilmente il più antico live dei Genesis registrato in un disco, il bootleg omonimo:

Una decisione condivisa poi anche da Tony Banks e che oggi appare giusta, ma molto sofferta: E’ stato il colpo più duro che abbiamo mai ricevuto, ha detto Gabriel a una rivista l’anno dopo e citato in Without Frontiers: The Life and Music of Peter Gabriel by Daryl Easlea. Ci sarebbero state altre dipartite – rivela Mike –, ma nessuna avrebbe avuto su di me l’effetto che ebbe l’abbandono di Ant.

I Genesis ne approfittano per operare una piccola rivoluzione. Stanno per entrare nella band Phil Collins, che proprio in questi giorni sosterrà il provino, e Steve Hackett. 

Un legame con Ant che però non si è spezzato. Nel suo primo album solista The Geese And The Ghost, c’è diverso materiale composto con Mike. Phil Collins canta in due brani e John Hackett vi suona il flauto. E nei primi demo di Peter Gabriel dopo aver lasciato i Genesis c’è lo zampino di Ant.

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Genesis: “Trespass” compie 50 anni – AUDIO, VIDEO & RICORDI

Storie e Memorie indimenticabili, attraverso audio, video, documenti e molto altro ancora.

By D.B.

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Il 23 ottobre 1970 usciva Trespass, secondo album in studio dei Genesis, il primo con la Charisma Label, l’ultimo con Anthony Phillips. Riviviamolo insieme attraverso audio & video. 

Genesis - Trespass

I Genesis lo raccontano così:

Genesis - Trespass

Ecco la formazione:

Peter Gabriel – voce solista, flauto, fisarmonica, tamburello, tamburello, grancassa
Anthony Phillips – chitarra acustica a 12 corde, chitarra elettrica solista, dulcimer, voce
Tony Banks – Organo Hammond, pianoforte, Mellotron, chitarra acustica a 12 corde, voce
Mike Rutherford – chitarra acustica a 12 corde, basso elettrico, chitarra classica, cello, voce
John Mayhew – batteria, percussioni, voce

Ascolta l’album:

L’album d’esordio, “From Genesis To Revelation” è stato un flop. Scopri di più:

“From Genesis to Revelation” è uscito il 7 marzo 1969 – SPECIAL

Lo scarso numero di vendite ha creato sconforto fra i membri del gruppo. 

Ma i Genesis decidono comunque di dare una chance alla musica e impegnarsi nello sviluppo della band.

Hanno bisogno di un posto adatto dove stare e vivere insieme. E dove far nascere il nuovo disco. Eccolo, leggi com’è andata:

I luoghi dei Genesis: il Christmas Cottage – il RICORDO della BAND

Le canzoni:

“Looking For Someone” apre l’album, e parte da uno spunto della voce di Gabriel accompagnata solo dall’organo. Il brano è stato poi ampliato e sviluppato da tutto il gruppo.

“White Mountain” e “Dusk” erano state composte da Banks e Rutherford prima di decidere di registrare l’album.

L’intero gruppo ha lavorato alla musica per “Stagnation”, originariamente chiamata “Movement”, a cui Gabriel ha aggiunto il testo.

“Visions of Angels” era stata registrata per “From Genesis to Revelation”, ma non utilizzata e fu ri-registrata per Trespass. Ha origine da un pezzo per pianoforte di Phillips.

“The Knife” è stata scritta da Gabriel e Banks. Originariamente si intitolava “The Nice” come tributo ai Nice, e la parte di organo sul brano è stata progettata in modo da assomigliare a Keith Emerson. 

E’ arrivata a durare fino a 19 minuti in concerto, ma fu ridotta a otto per l’album. Gabriel ha scritto il testo come parodia di una canzone di protesta.

Poco dopo la registrazione, Phillips decide di lasciare il gruppo, provocando una crisi nei Genesis.

ARCHIVIO – Unforgettable Gigs, Anthony Phillips: l’ultimo concerto con Genesis, 18/7/1970 – SPECIAL

Dopo varie discussioni la band decide di continuare, sostituendo Mayhew con Phil Collins e Phillips con Mick Barnard (che farà posto a Steve Hackett).

ARCHIVIO – 50 anni fa Phil Collins entrava nei Genesis, 8 agosto 1970 – AUDIO, VIDEO & RICORDI

Trespass non è stato un grande successo al momento dell’uscita, non è riuscito a classificarsi nel Regno Unito e negli Stati Uniti e ha ricevuto alcune recensioni contrastanti da parte della critica, ma ha avuto un successo commerciale in Belgio.

Una ristampa del 1984 ha raggiunto la posizione n. 98 in UK per una settimana.

Le canzoni dell’album sono state spesso reinterpretate (eccone alcune):

Angolo del Collezionista: Genesis, tutte le versioni di Trespass

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Ascolta i Genesis:

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70 ANNI!!! Peter Brian Gabriel, 13 febbraio 1950 – VIDEO-EVOLUZIONE di un PROFETA

Storie e Memorie indimenticabili, attraverso audio, video, documenti e molto altro ancora.

By D.B.

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Peter Brian Gabriel, 13 febbraio 1950, 70 ANNI!!!!!!!!

Ecco l’evoluzione musicale, fisica e artistica di Peter, attraverso i video:

https://www.youtube.com/watch?v=A_l1M_cpqKY

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[su_column size=”1/3″][/su_column][su_column size=”1/3″]
[/su_column][/su_row]

https://www.youtube.com/watch?v=5hZqtabiFeo

 

Rassegna stampa:

I 70 anni di Peter Gabriel: “Vivrò o morirò nudo ed esposto”

Dal gruppo più iconico dei Settanta alla carriera da solista: ritratto di un pioniere nella costruzione di musica senza frontiere. L’ex Genesis: «Aspettati l’inaspettato, tutto è possibile» – LEGGI TUTTO

Angolo del Collezionista:

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Cosa hanno in comune Peter Gabriel e Steve Hackett? Entrambi sono nati sotto il segno dell’Acquario. Ma condividono molto di più.

Peter Gabriel with Steve Photo © Maurizio Vicedomini da http://www.hackettsongs.com

Photo © Maurizio Vicedomini da http://www.hackettsongs.com

By Saimon P.

Entrambi hanno fatto parte di una delle maggiori band del panorama musicale mondiale e ne sono usciti all’apice del successo.

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Entrambi hanno poi realizzato carriere soliste post Genesis di grande successo.

Entrambi fanno tourSteve incessantemente – solo per amore della musica.

Entrambi intrattengono con il pubblico un rapporto che rasenta la sacralità. Ogni loro concerto è quasi un rito mistico. Guarda:

Entrambi perseguono una ricerca maniacale delle sonorità e introducono riferimenti colti nei loro album (dai tarocchi ai temi politici e ambientali, dai miti dell’antica Grecia all’apartheid).

Entrambi perseguono l’idea di una musica fine a se stessa, slegata dalle logiche di mercato e di profitto, continuando la ricerca iniziata con i Genesis e sviluppata negli anni di carriera solista.

Infine, entrambi condividono la stessa torta, a mezzanotte tra il 12 e 13 febbraio. Ieri Steve….

Oggi, con l’augurio di nuovi progetti sonori e artistici, buon compleanno, Peter!!!!

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Angolo del Collezionista

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Ascolta Peter Gabriel:

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Mike Rutherford con Eric Clapton, Roger Taylor e altri al concerto di beneficenza in onore di Gary Brooker dei Procol Harum

Remembering Gary Brooker si terrà al G Live di Guildford. Mike Rutherford, il batterista dei Queen Roger Taylor ed Eric Clapton sono alcuni dei nomi che parteciperanno ad un concerto di beneficenza in onore del cantante e pianista dei Procol Harum Gary Brooker, morto nel febbraio dello scorso anno . I compagni della band Procol …

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Prog Italia: i 50 anni di “Selling England By The Pound” su Prog Italia n° 50 – SOMMARIO

Su Prog Italia Francesco Gazzara racconta i 50 anni di “Selling England By The Pound”. Ecco il sommario.

Ecco il sommario:
GENESIS 1973-2023: SELLING ENGLAND BY THE POUND (Francesco Gazzara – Steve Hackett) disegno di copertina di Stefania Crivello. Grazie a Mino Profumo e Marcello Cirese pet l’aiuto a reperire immagini per questo speciale.
STEVEN WILSON: THE HARMONY CODEX (Marco Olivotto)
IL BACIO DELLA MEDUSA: IMILLA (Guido Bellachioma)
I VIAGGI DI MADELEINE: Seguendo rotte inesplorate (Franco Vassia)
NICK MASON: Pompei day & night (Carmine Aymone)
AMBOY DUKES: Viaggio al centro della mente (Giovanni Loria)
KODIAK EMPIRE: La nuova Australia prog (Lorenzo Barbagli)
PATRICK MORAZ-BILL BRUFORD: Ballando da soli (Paolo Carnelli – Andrea Pavoni)
ACQUA FRAGILE: MASS MEDIA STARS (Guido Bellachioma)
OPUS AVANTRA: Sospesi tra memoria e futuro (Guido Bellachioma)
AVIATIONS: Tecnica e cuore da Boston (Lorenzo Barbagli)
FRIPP & ENO/KRAFTWERK: Un tuffo nelle memorie rock? (Maurizio Baiata)
GLEB KOLYADIN: Prog, jazz e musica classica (Paolo Carnelli)
FLOWER KINGS: Tanti anni dopo (Antonio De Sarno)
STEVE ROTHERY: Intervista (Marco Olivotto)
YES: TALES FROM TOPOGRAPHIC OCEANS dalla A alla Z (Paolo Carnelli)



Prog 47 è disponibile nelle edicole (si può ordinare presso il giornalaio di fiducia) e prenotabile online a www.sprea.it/genesis.

Ascolta i Genesis:

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Horizons Radio News:

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Selling 50: Francesco Gazzara Plays Genesis “Selling England By The Pound” – COMPRA

Francesco Gazzara torna ad affrontare il repertorio prog dei primi anni ’70 della leggendaria band inglese dedicandosi a interi album storici del gruppo.

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Dopo il successo dei precedenti lavori tributo Play Me My Song (2013), Here It Comes Again (2020) e Foxtrot (2022 – vedi sotto) – con l’apprezzamento di alcuni ex membri dei Genesis come Anthony Phillips e Steve Hackett – il tastierista e compositore Francesco Gazzara torna al repertorio prog rock della leggendaria band inglese con una nuova reinterpretazione su album completo.

Selling England By The Pound è stato pubblicato in edizione limitata su CD (formato gatefold digifile) il 13 ottobre 2023, esattamente 50 anni dopo l’uscita del capolavoro originale dei Genesis.

La tracklist originale di Selling England By The Pound è reinterpretata con passione, accuratezza e rispetto, sottolineando tutte le sfumature nascoste della musica dei Genesis: Dancing With The Moonlit Knight, I Know What I Like (In Your Wardrobe), Firth Of Fifth, The Cinema Show, After The Ordeal sono completamente orchestrate, mentre The Battle Of Epping Forest, More Fool Me e Aisle Of Plenty sono arrangiate per pianoforte, Fender Rhodes, organo Hammond, Mellotron, sintetizzatore ARP Pro-Soloist e chitarre acustiche.

Questo è il secondo tributo di Gazzara a un particolare album dei Genesis, pubblicato a 50 anni esatti dall’uscita originale: il primo è stato Foxtrot, uscito il 6 ottobre 2022. Anche il doppio LP/CD Play Me My Song e Here It Comes Again (CD) sono ancora disponibili su Amazon, vedi sotto.

Il 13 ottobre 1973 la leggendaria rock band Genesis pubblicava il suo capolavoro Selling England By The Pound. Cinquant’anni dopo, l’eredità di questo album sulla musica moderna è ancora enorme e la versione strumentale per pianoforte/orchestrale di Francesco Gazzara è solo un umile tributo a tanta bella musica scritta da Tony Banks, Phil Collins, Peter Gabriel, Steve Hackett e Mike Rutherford.


Dopo i fortunati tributi pianistico-orchestrali Play Me My Song (2013) e Here It Comes Again (2020), apprezzati anche da alcuni componenti originali dei Genesis, il tastierista e compositore ha pubblicato “Foxtrot“(release digitale su label IRMA Records – SCOPRI DI PIU’ QUI), che ha compiuto 50 anni il 6 ottobre 2022.

Sono inclusi i brani già presenti nei primi due tributi di Gazzara – “Watcher Of The Skies”, “Time Table” e l’intera suite “Supper’s Ready” preceduta da “Horizons” – ai quali si aggiungono ora anche “Get’Em Out By Friday” e “Can-Utility And The Coastliners” in due nuovi arrangiamenti con le consuete sonorità acustiche e vintage del tastierista romano (pianoforte e organo Hammond).

L’eredità di questo album sulla musica moderna è ancora enorme e Gazzara plays Genesis instrumental piano/orchestral version è un umile tributo a tanta bella musica scritta da Tony Banks, Phil Collins, Peter Gabriel, Steve Hackett e Mike Rutherford.

 


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