28 settembre 1972, i Genesis e la testa di volpe – LEGGI e ASCOLTA

Il 28 settembre 1972, al National Stadium di Dublino, durante il Foxtrot Tour, Peter Gabriel si presenta sul palco indossando una testa di volpe e un vestito rosso da donna, all’insaputa dei compagni. 

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By D.B.

Lo show al National Stadium di Dublino, il 28 settembre, resterà nella storia dei Genesis perché, nel finale di The Musical Box, Peter Gabriel si presenta sul palco indossando una testa di volpe e un vestito rosso da donna di sua moglie Jill, all’insaputa dei compagni. L’inizio di un’epoca di teatralità e costumi, che ha dato alla band una visibilità e un popolarità finora sconosciute.  

Ascolta l’audio del concerto:

Ed ecco l’effetto tratto dal concerto al Bataclan di Parigi il 10 gennaio 1973:

Ecco il commento di Phil Collins nella sua autobiografia “No, non sono ancora morto”, Mondadori:

“Prima di questo non c’erano stati indizi del fatto che Peter volesse cominciare a travestirsi. Come, più avanti, non ci avvertirà della maschera da fiore che indosserà per la parte di Willow Farm in Supper’s Ready, e nemmeno per la scatola triangolare che si mette in testa per la parte successiva, Apocalypse in 9/8. Le vediamo anche noi nello stesso momento in cui le vede il pubblico. Lui non vuole saperne di decidere in gruppo, in questi casi. (…) Queste sono le cose molto fuori dagli schemi che fa ora Peter Gabriel sul palco con i Genesis. Dopo Dublino, la signora Volpe ricompare in ogni concerto, sempre nello stesso punto. Ci abituiamo presto, ed è meglio per noi: una foto di Peter con il nuovo costume finisce dritta sulla copertina del «Melody Maker», e fa aggiungere uno zero alla tariffa di ingaggio dei Genesis. Passiamo da trentacinque sterline a trecentocinquanta sterline a serata.”

Racconta Mike Rutherford nella sua autobiografia The Living Years, Arcana:

“Eravamo stati tenuti completamente all’oscuro delle intenzioni di Pete; lui sapeva bene, del resto, che se ci avesse anticipato qualcosa avremmo tentato di fermarlo.”

Ricorda Tony Banks in Senza Frontiere. Vita e musica di Peter Gabriel di Daryl Easlea, Arcana:

“Altri facevano qualcosa con i costumi, ma noi sfruttavamo tutto lo spazio del palco. Quando andavi a uno spettacolo dei Genesis vedevi le tende velate, e poi il fumo artificiale, che sì adesso è un cliché ma allora non lo era affatto. Vedevi le ali di pipistrello e gli occhi  truccati. Sentivi il suono del Mellotron, praticamente il primo effetto in stereo. Non c’erano altri concerti di quel livello al mondo. I primi dieci minuti erano di una potenza incredibile. Penso che fummo tra i primi gruppi a cogliere la bellezza della fusione di musica ed effetti visivi. Un po’ successe per caso e per fortuna, un po’ perché l’abilità di Peter in quel senso era davvero unica.”

Infatti, il 9 febbraio 1973, al Rainbow Theatre di Londra, Peter Gabriel si porta in camerino un intero baule pieno e indossa sul palco i suoi famosi costumi e le maschereSulle note di mellotron di Watcher Of The Skies, Peter esce per la prima volta con il vestito nero e le ali da pipistrello sulla testa.  

Ecco l’effetto (in un video del tour successivo, ottobre 1973 Live Shepperton Studios):

E poi ancora, nuovi colpi di scena durante tutto il concerto. Immagini che segneranno, nel bene e nel male, la band per sempre.

LEGGI E ASCOLTA GLI SPECIALI DI HORIZONS RADIO SULL’ARGOMENTO:

ARCHIVIO – Genesis ’73 – La prima volta dei costumi di Peter Gabriel

I Fiori Delmale: I costumi di Peter Gabriel

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by D.B.

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Angolo del Collezionista: Genesis su

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Genesis, la versione di Macphail e la prefazione di Peter Gabriel

A novembre esce un libro dell’ex tour manager della band con la prefazione di Peter Gabriel.

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Si intitola “Richard Macphail: My Book Of Genesis”, la biografia dell’ex road manager del periodo che va dal 1969 al 1973, dei primi giorni della band e delle sessioni per la registrazione dell’album Trespass , che prese vita proprio nel leggendario Cottage di proprietà dei suoi genitori.

Figura sempre più importante all’interno dei Genesis, fino al clamoroso addio dopo Foxtrot. Ufficialmente per occuparsi d’altro, ma pare che fosse sempre più in difficoltà di fronte agli appetiti del music business nei confronti della band.

Un ultimo e caldo saluto lo si può trovare nel retro di copertina dell’album Genesis Live, tanto da mettere in allarme i fan e far loro temere la morte di Richard. Il quale è invece vivo e vegeto, ancora in contatto con Genesis & Co. e partecipa spesso ai Genesis Day in tutto il mondo, Italia compresa.

Ora arriva “My Book Of Genesis e la prefazione di Peter Gabriel dimostra gli ottimi rapporti di Macphail con gli ex compagni d’avventura. 

Il libro è scritto con Chris Charlesworth e darà ai lettori un quadro nella vita della band di quel periodo, vista dalla sua angolazione. Oltre a Gabriel ci saranno interventi degli altri membri della band e 30 foto inedite.

Al momento l’unica anticipazione concessa è un gruppo di titoli di alcuni capitoli. Eccoli: In The BeginningMick Jagger – The Devil IncarnateThe Wilderness YearsThe Guy In The Top HatWhy Did You Leave GenesisBusted In St Gallen and The Reunion.

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Storie d’estate: Phil Collins inizia le prove con i Genesis

Alla fine di agosto 1970 i Genesis iniziano le prove con il loro nuovo batterista: Phil Collins. Ecco il racconto di quei giorni d’estate. 

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By D.B.

Ascolta la versione radio:

  1. Storie d'estate - Phil Collins inizia le prove con i Genesis D.B. 8:05

Come abbiamo visto, l’8 agosto 1970 una telefonata ha allungato la vita dei Genesis, che, dopo l’addio di Anthony Phillips, sembravano già vicini alla fine. LEGGI LO SPECIALE DI HORIZONS RADIO SU QUEI GIORNI D’ESTATE.

«Pronto Phil? Sono Peter Gabriel. Quello dei Genesis. Il posto è tuo, se lo vuoi».

Nei giorni precedenti Phil Collins ha sostenuto un “provino” con i Genesis, dopo aver risposto al loro annuncio.  

Da genesisfan.net

La band è stata vicinissima a sciogliersi, perché Anthony Phillips ha lasciato i compagni d’avventura e loro hanno deciso di sostituire anche John Mayhew, l’attuale batterista. 

Qualche giorno dopo la telefonata, i Genesis e Phil Collins si incontrano nell’ufficio di Tony Stratton-Smith alla Charisma a Soho. Racconta Phil nella sua autobiografia:

“L’incontro va benone. Mi piace soprattutto la parte in cui scopro che i Genesis hanno un salario settimanale di dieci sterline, perché raddoppia il livello di reddito a cui sono abituato.”

 Ma c’è anche una brutta notizia: Tony, Mike e Peter hanno intenzione di prendersi due settimane di vacanza. Collins sperava di iniziare subito e non solo per l’entusiasmo. Ha bisogno di soldi.

E così, come rivela sempre nella sua autobiografia, Phil si mette a fare l’imbianchino per due settimane.

Clicca per acquistare l'autobiografia di Phil Collins

No, non sono ancora morto di Phil Collins. Retro-copertina – CLICCA SULL’IMMAGINE PER ACQUISTARE IL LIBRO.

Il 24 agosto, Peter, Mike e Tony tornano dalle vacanze. Le prove possono iniziare e quindi il nuovo impiego di Phil, anche se la band deve ancora onorare alcune date nella vecchia formazione, come al mitico Marquee Club.

Da genesis-movement.org

Dato che loro vivono tutti dalle parti del Surrey e Collins nella periferia ovest di Londra, Mike lo invita a stare a casa dei suoi a Farnham. Phil racconta:

“È un’altra casa grandiosa, anche se con un’atmosfera molto calda e alla mano. Mi congedo felicemente da Londra e mi trasferisco da Mike (…) Mi piace vivere a casa dei genitori di Mike. A colazione ci sono le uova sode e c’è sempre qualcosa che cuoce sulla cucina economica”.

Le prove della nuova formazione dei Genesis avvengono a Maltings, un complesso agricolo a Farnham, appunto. Ancora l’autobiografia di Phil:

“Il resto della mia vita inizia con le prime prove della nuova formazione dei Genesis nel settembre 1970, nell’ambiente ricoperto di guano di piccione di Maltings, un vecchio complesso agricolo a Farnham. Montiamo l’equipaggiamento e cominciamo a suonare con quello che descriverei un entusiasmo confuso: vari amici di Peter, Tony e Mike dalla scuola privata passano a trovarci, io scopro nuovi cibi esotici come il Marmite e la tahina, e spesso tutto è avvolto dal dolce profumo dell’erba”.

Oltre ai vari amici della Charterhouse, che passano a trovarli, a colpire Phil è la presenza costante di Richard MacPhail. Ricorda Phil:

“Era stato il cantante degli Anon, uno dei gruppi pre-Genesis alla Charterhouse. È il road manager e tecnico del suono, oltre che un gran fumatore di canne. Forse non ha altra scelta, dato che dorme a Maltings, condividendo la cuccetta con i piccioni e il loro guano, e sorvegliando gli strumenti. È lui a introdurmi al piacere dell’ascolto in cuffia da fumati. «Déjà Vu» di Crosby, Stills & Nash è uscito da poco e Richard porta il disco, prepara una canna gigantesca ed esorta me e Mike a immergerci nelle maestose armonie sonore di Carry On. Non è proprio come spalancare a calci le porte della percezione, ma almeno ci busso delicatamente.”

Maltings è un vecchio fienile molto confortevole, qui i nuovi Genesis si trovano a loro agio a suonare, improvvisare. E qui preparano i concerti futuri con la nuova formazione. L’atmosfera è apparentemente distesa, anche se, nella sua autobiografia, The Living Years, Mike Rutherford sottolinea le differenze tra loro:

“Noi e Phil non vivevamo sullo stesso pianeta. Lui aveva sempre l’atteggiamento spensierato da ragazzo della porta accanto: andiamo al bar a farci un drink, raccontiamo una barzelletta, fumiamoci una sigaretta o uno spinello. La vita è bella. E penso che uno dei motivi per cui piaceva a Pete fosse proprio che Phil non aveva il nostro background, non proveniva come noi da un mondo ristretto e limitato. Pete  era meno rigido di me e Tony, assai più incline alle emozioni e ai sentimenti; molto più curioso verso il mondo in generale.”

E Phil rivela che:

“A ogni modo, le consuetudini apprese a scuola sono dure a morire, e la gerarchia sociale presto è evidente. Non c’è da stupirsi: io sono l’ultimo.”

Anche se non è solo a “contrapporsi” ai tre, perché con loro c’è un altro chitarrista, Mick Barnard. Abbiamo visto che, dopo l’addio di Anthony Phillips e poi con l’arrivo di Phil, i Genesis hanno continuato come quartetto, senza chitarrista, con Tony che suonava tutte le parti di chitarra su un piano elettrico Hohner filtrato con un fuzz box. Poi hanno trovato Mick, ma non è la persona giusta e la ricerca di un chitarrista continua.

Una volta, scorrendo il Melody Maker, trovano l’annuncio di Steve Hackett.  

Ma questa è un’altra storia.

by D.B.

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Genesis & Co. non vanno in ferie, rivivi le storie d’estate proposte da Horizons Radio. Eccole.

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Genesis, arriva l’edizione “economica” (e limitata) di “The Lamb Book”

Arriva anche l’edizione “economica” del libro di The Lamb Lies Down On Broadway. Ecco dove prenotare le 500 copie uniche.

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Prenota qui: Genesis / Softback Edition Pre-sale

Ci sarà anche una “Signature Edition”, firmata Steve Hackett, numerata e con il nome dell’acquirente, limitata a 350 copie. Clicca qui per prenotare.

L’altra sarà una “Collectors Edition” che può anche essere richiesta in formato limitato e personalizzato.

Il libro si presenta in grande formato, alta qualità della stampa e della carta, per garantire la migliore riproduzione del materiale di archivio, fotografico e altro. Grande spazio ovviamente alle immagini inedite. 

Per vedere in anteprima alcune pagine del libro CLICCA QUI.

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Angolo del Collezionista: Genesis, Foxtrot

L’Angolo del Collezionista di Horizons Radio in viaggio nella discografia dei Genesis. Quarta puntata: Foxtrot.

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By Antonio Filippi

Foxtrot esce il 6 ottobre 1972 e,  sia in Inghilterra che in Italia, è nella nuova  versione Cappellaio Matto della Charisma, disegnato da John Tiennel.  GUARDA SU EBAY LE VERSIONI DA COLLEZIONE DISPONIBILI.

La copertina stavolta è apribile anche in Italia e contiene foto e testi. Eccola:

Elenco delle tracce:
A1 Watcher Of The Skies
A2 Time Table
A3 Get ‘Em Out By Friday
A4 Can-Utility And The Coastliners
B1 Horizons
B2 Supper’s Ready
B2.1 Lover’s Leap
B2.2 The Guaranteed Eternal Sanctuary Man
B2.3 Ikhnaton And Itsacon And Their Band Of Merry Men
B2.4 How Dare I Be So Beautiful?
B2.5 Willow Farm
B2.6 Apocalypse In 8/9 (Co-strarring the delicious talents of Gabble Ratchet)
B2.7 As Sure As Eggs Is Eggs (Aching Men’s Feet)

Nel febbraio 1973 e in esce il singolo estratto dall’album: Watcher Of The Skies / Willow Farm.  Il lato A è una versione di 4 minuti dell’originale. Il lato B è uno dei segmenti di Supper’s Ready

La tiratura è molto bassa e ciò rende il 45 giri raro e di valore.  Ecco le due versioni: inglese e italiana (clicca sulle immagini per collezionare):

Ed ecco le versioni juke box (clicca sulle immagini per collezionare):

QUESTE NON SONO PIU’ DISPONIBILI? Clicca qui per ALTRE RICERCHE DEL DISCO SU EBAY.

Ascolta l’album:

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Angolo del Collezionista: Genesis, Nursery Cryme – SPECIALE COMPLEANNO

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L’Angolo del Collezionista di Horizons Radio in viaggio nella discografia dei Genesis: Nursery Cryme.

Nursery Cryme esce il 12 novembre 1971 e, in Inghilterra, in versione Pink Scroll Label della Charisma.  Eccola. Un rotolo di pergamena rosa con la scritta The Famous Charisma Label. GUARDA SU LE VERSIONI DA COLLEZIONE DISPONIBILI.

Clicca qui per COLLEZIONARE NURSERY CRYME

La copertina è apribile e contiene i testi. In Italia è sempre la Philips, come per Trespass, a  mettere sul mercato l’album. La copertina non è apribile ed è lucida.  All’interno la busta contiene i testi. Eccola:

Clicca qui per COLLEZIONARE UNA COPIA

In Italia la distribuzione avviene nel gennaio 1972 e in maggio esce il primo singolo: Happy The Man / Seven Stones

COLLEZIONALO SU EBAY

Rare e quindi molto quotate le versioni con etichetta Charisma del singolo. Quella italiana è praticamente introvabile, altre sono più diffuse, come questa:

Clicca qui per COLLEZIONARLA

Clicca qui per COLLEZIONARLA SU EBAY.

Come per i precedenti album, l’edizione russa, arriva dopo la fine dell’era sovietica e già in epoca post-vinile. 

Se hai informazioni da aggiungere o da rettificare e per qualunque altra comunicazione SCRIVI QUI.

Ascolta i Genesis:

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Genesis, 11 giugno: una data da ricordare

La data dell’11 giugno è legata, per i Genesis,  a un inizio e a una fine.  Ecco perché.

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1977, al Palazzo dello Sport di Parigi inizia una serie di cinque concerti che saranno registrati e che faranno parte (tranne The Cinema Show inserita nella versione dell’anno precedente) del doppio album live Seconds Out.

Ecco la registrazione della serata dell’11 giugno:

La line-up:

Phil Collins – lead vocals, drums, percussion;

Steve Hackett – lead guitars, effects;

Mike Rutherford – bass guitar, guitars, bass pedals, backing vocals;

Tony Banks – keyboards, 12 strings guitar, backing vocals;

Chester Thompson – drums, percussion.

Il 12 giugno lo spettacolo è doppio, mentre il 13 viene registrata una parte del concerto dalla Radio francese RTL.  Ecco i 42 minuti andati in onda (notare che, al minuto 38 circa, Phil Collins non ricorda le parole di The Lamb Lies Down On Broadway, ma riprende subito il filo del verso):

Lo show del 14 giugno fornisce gran parte del materiale a Seconds Out. Eccolo:

Ma i Genesis non sanno che questi sono gli ultimi concerti con questa formazione. Steve Hackett ha già deciso di lasciare la band. Come era successo con Peter Gabriel, all’apice del successo e del consenso, arriva una defezione. Guarda la rassegna stampa di questo periodo.

E insieme a lui uscirà di scena dalle scalette dei concerti il grandissimo cavallo di battaglia live Supper’s Ready.

L’11 giugno 2007, i Genesis partono da Helsinki con il Turn It On Again Tour. Ascolta:

La line-up:

Phil Collins – lead vocals, drums, percussion;

Mike Rutherford – guitars, bass, backing vocals;

Tony Banks – keyboards, backing vocals;

Daryl Stuermer – guitars, bass, backing vocals;

Chester Thompson – drums, percussion.

Uno show che vede uno dei palcoscenici più avveniristici della storia del rock.

Genesis, Turn it on Again Anatomy of a Tour – CLICCA SULL’IMMAGINE PER COLLEZIONARLO

Guardalo nei video:

Ed ecco un’intervista rilasciata dai Genesis il giorno dopo il primo show del tour:

Una settimana prima, i Genesis si erano sottoposti a una data zero davanti a 250 invitati all’Expo Centre di Bruxelles. Ecco i video di quella prova generale.

Agli addetti ai lavori la band appare subito un po’ arrugginita ed è evidente che ha avuto bisogno di rallentare o semplificare alcuni passaggi. Ma il Tour alla fine sarà un successo.  

Con il Turn It On Again Tour  (che il 14 luglio ha toccato Roma), però è calato il sipario sulla gloriosa storia dei Genesis dal vivo.

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Genesis, la data zero del Turn It On Again Tour – GUARDA I VIDEO

Il 4 giugno 2007, i Genesis si sottopongono a una data zero del Turn It On Again Tour, davanti a 250 invitati all’Expo Centre di Bruxelles. Ecco i video di quella prova generale.

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Agli addetti ai lavori la band appare subito un po’ arrugginita ed è evidente che ha avuto bisogno di rallentare o semplificare alcuni passaggi. Ma il Tour alla fine sarà un successo.

Il 12 maggio i Genesis avevano ricevuto il VH1 Rock Honors, al Mandalay Bay Resort di Las Vegas negli USA. La loro era stata la prima apparizione pubblica elettrica con Collins da 14 anni. E’ infatti dal Cowdray Concert del 18 settembre 1993, ultimo concerto con Phil che non si mostravano insieme.

Ecco il video dell’evento, con l’indimenticabile introduzione di Robin Williams:

Con il Turn It On Again Tour  (che il 14 luglio ha toccato Roma) è calato il sipario sulla gloriosa storia dei Genesis dal vivo.

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Genesis, arrivano due edizioni di “The Lamb Book”

Sono in arrivo due edizioni del libro di The Lamb Lies Down On Broadway. Ecco i primi dettagli disponibili.

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Ci sarà una “Signature Edition”, firmata Steve Hackett, numerata e con il nome dell’acquirente, limitata a 350 copie.

L’altra sarà una “Collectors Edition” che può anche essere richiesta in formato limitato e personalizzato.

Il libro si presenta in grande formato, alta qualità della stampa e della carta, per garantire la migliore riproduzione del materiale di archivio, fotografico e altro. Grande spazio ovviamente alle immagini inedite. 

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Genesis & Co. a “Obiettivo Rock”, un concerto di immagini

Ci sono anche i Genesis e i loro ex membri tra i grandi della musica mondiale immortalati dai fotografi di Obiettivo Rock, un concerto di immagini, dal 2 giugno al 2 luglio 2017 ad Ameno, in provincia di Novara.

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By D.B.

“La più grande rassegna fotografica sulla musica Rock”, scrive l’organizzatore Massimo Bonelli sulla pagina Facebook dell’evento.

Ed effettivamente, con 11 fotografi coinvolti e oltre 300 immagini, la mostra è un vero e proprio evento. “11 professionisti della fotografia danno vita ad uno straordinario concerto di immagini  – continua Bonelli -. I principali artisti della scena Rock ‘suoneranno’ per il pubblico attraverso gli scatti di chi li ha immortalati nei momenti storici della loro carriera musicale.

Un vero e proprio happening dove la musica può essere ascoltata, guardata e vissuta, in una colorata fusione tra fantasia e realtà.

Un’esperienza unica, sensoriale, tra fantasia e realtà
Attraverso l’atmosfera più eccitante che il Rock possa offrire”, conclude Bonelli.

Ad Ameno (No), borgo sul Lago d’Orta, al Museo Tornielli – piazza Marconi 1, dal 2 giugno al 2 luglio 2017,  apertura ogni sabato e domenica 15:00 – 18:30, ingresso libero, un mese per vedere, tra gli altri anche i Genesis, nonché Peter Gabriel, Phil Collins, Steve Hackett

Un appuntamento imperdibile per tutti gli appassionati di musica e fotografia. “Uno spettacolo visivo con immagini di artisti, di concerti, di luoghi, oggetti e strumenti della musica”, racconta l’organizzatore Massimo Bonelli al bimestrale PROG

Gli obiettivi rock sono quelli di Paolo Brillo, Renzo Chiesa, Jill Furmanovsky, Giovanni Gastel, Bruno Marzi, Massimo Monghini, Moreno Nicoloso, Fabio Nosotti, Graziano Perotti, Rodolfo Sassano e Fabio Treves. Fotografi  che hanno fatto della musica uno dei temi della propria arte.

Massimo Bonelli è l’ex direttore generale della Sony Music, con oltre 30 anni di discografia alle spalle. Al suo attivo ha la mostra “Una Vita tra Pop & Rock” del 2014, opere e merchandising raccolti nei suoi anni di discografia. Nel 2016 ha organizzato la mostra “I Colori del Rock”, con la partecipazione di pittori, grafici, scultori.

Per informazioni: Massimo Bonelli – curatore:  massimo-bonelli@hotmail.it
Manuela Reggiori – ufficio stampa: reggiori.manuela@gmail.com