Peter Gabriel photo book explores singer’s career from Genesis to present day.
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A Life In Vision,128 page A4 Hardback, is a chronological, visual biography of his extraordinary and colourful career. From the early days of Genesis through to the present day.
Housed in a custom-made presentation box with a set of prints, it is strictly limited to 1000 copies.
The synopsis reads:
“Never one to stand still, Gabriel has constantly reinvented himself, never afraid to experiment and explore new musical avenues.
His willingness to collaborate with all manner of people has also resulted in film scores and joint projects with a diverse range of artists from Kate Bush to Martin Scorcese, as well as Sinéad O’Connor, King Crimson’s Robert Fripp and Coldplay’s Chris Martin.
His passion for World Music has seen his long-standing commitment to the WOMAD Festival and outside of music political activism and humanitarian issues have played a big part in his life.
The book is crammed full of glorious photography, much of which is previously unpublished, along with a timeline narrative by Genesis aficionado Alan Hewitt.
This limited edition hardback book is a wonderful collector’s item for any self-confessed Gabriel fan.”
Place your order by 1st October and you can have your name printed on a dedicated fan page.
E’ il primo volume della serie The Sound of Genesis.
Questo è il primo volume della serie The Sound of Genesis e presenta, per la prima volta, le trascrizioni per chitarra dell’intero album Foxtrot, compresa la spiegazione delle attrezzature utilizzate in studio, insieme all’adattamento per chitarra di alcune parti per il flauto e le tastiere.
Steve Hackett ha aiutato a trascrivere tutti i pezzi.
Paulo De Carvalho ha raccolto anche le trascrizioni complete per chitarra degli album della carriera solista di Steve Hackett. Please Don’t Touch!: The Sound of Steve Hackett è il terzo e ultimo.
Compralo qui:
Il progetto presenta per la prima volta le trascrizioni dell’intero album Please Don’t Touch!
Il libro ha una grafica senza precedenti, descrive l’attrezzatura che Steve ha usato in studio, insieme all’adattamento per chitarra, di alcune parti del flauto, dell’ottavino e di altri strumenti.
Hackett stesso ha recensito il libro e ne ha scritto una prefazione.
“Nursery Cryme” compie 50 anni. Ci avviciniamo al compleanno attraverso le tappe che hanno portato a questo album di svolta nella storia dei Genesis, con audio, video, documenti e molto altro ancora.
L’ottava tappa percorre le diverse edizioni in cui è stato stampato l’album e mostra i video delle canzoni nei live.
Come abbiamo visto nelle precedenti puntate, hanno fatto il loro ingresso nei Genesis Phil Collins – LEGGI – e SteveHackett nella seconda metà del 1970 – LEGGI -.
Dopo i primi concerti della nuova formazione– LEGGI –, la band ha composto e registrato il nuovo album – LEGGI –.
In Inghilterra la versione di Nursery Cryme è Pink Scroll Label della Charisma. La vedi qui in alto. Un rotolo di pergamena rosa con la scritta “The Famous Charisma Label“.GUARDA LE VERSIONI DA COLLEZIONE DISPONIBILI. La copertina è apribile e contiene i testi.
In Italia è ancora la Philips, come per Trespass, a mettere sul mercato l’album. La distribuzione avviene nel gennaio 1972. La copertina non è apribile ed è lucida. All’interno la busta contiene i testi. Eccola:
Clicca qui per COLLEZIONARE UNA COPIA
Nel maggio 1972 esce il primo e unico singolo tratto dall’album: Happy The Man / Seven Stones.
Rare e quindi molto quotate le versioni con etichetta Charisma del singolo. Quella italiana è praticamente introvabile, altre sono più diffuse, come questa:
“I Genesis iniziarono il tour di Trick Of A Tail con diversi spettacoli in Ontario e Buffalo, New York in marzo e guadagnarono fiducia nel nuovo set e nella nuova formazione prima di suonare davanti al pubblico di casa.”
“Suonarono due spettacoli all’Hammersmith Odeon il 10 e l’11 giugno.
Collins saluta il pubblico dicendo: ‘Buona sera Londra… La prossima cosa che vi suoneremo, se vi ricordate l’ultima volta che ci avete visto che era probabilmente a Wembley vi abbiamo suonato Lamb Lies Down On Broadway. E stasera abbiamo preso tre pezzi dalla storia… e l’abbiamo ribattezzata piuttosto casualmente ‘Lamb Stew”.
Per “White Mountain” Rutherford dice: ‘E ai tempi in cui durante i brani acustici si sentiva il tintinnio dei boccali di birra, suonavamo canzoni dell’album Trespass. Canzoni acustiche dall’album Trespass. Quindi stasera dovremmo suonarne una chiamata ‘White Mountain”.
Steve Hackett introduce la sua canzone “Entangled” dicendo: ‘È un valzer, un lento a tre tempi quindi prendete i vostri partner’.
Prima di “Los Endos” Collins annuncia che hanno registrato lo show per un album. ‘Suppongo che, visto che ci siete tutti, lo comprerete’.
Il bis è il medley di “It” e “Watcher Of The Skies”. Quest’ultima è strumentale e non è mai stata cantata da Collins dal vivo.”
2 ottobre 1982. Su consiglio del manager dei Genesis, Tony Smith, Peter Gabriel e i suoi ex compagni della band si accordano per suonare insieme in un unico e indimenticabile show che verrà chiamato ‘Six of the Best’.
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Una reunion in realtà “solidale” visto che l’ex cantante dei Genesis e la società che aveva fondato, WOMAD, stavano affrontando un momento economico disastroso, dopo l’altrettanto fallimentare organizzazione di un festival nel luglio dello stesso anno.
Con Daryl Stuermer alla chitarra, Chester Thompson alla batteria e l’arrivo per i bis dell’ex membro Steve Hackett (che era in vacanza in Sud America ma che non volle mancare), e nel giorno del compleanno di Mike Rutherford (con tanto di coro del pubblico), il concerto, tenuto al National Concert Bowl, a Milton Keynes, Buckinghamshire, UK, è stato un evento unico ed eccezionale per i quasi sessantamila fortunati che, sotto una pioggia incessante, erano davanti al palco.
GENESIS – Reggio Emilia 1973 – 2 vinili – Clicca sull’immagine e vedi se ci sono ancora copie disponibili.
Il 20 gennaio 1973 inizia a Reggio Emilia la parte italiana del Foxtrot Tour dei Genesis (seconda data il 22 a Roma – GUARDA). Ecco note e immagini di quella serata.
La prima famosissima foto del terzo sbarco nella penisola dei Genesis, dopo le due dell’anno precedente è questa, al Circolo Cral dell‘Aeroporto di Linate a Milano, in una conferenza stampa insieme ai Lindisfarne, appena arrivati in Italia. Eccola:
Il concerto fa parte del Charisma Festival, come la successiva data di Roma – sul palco con i Genesis altre band, con una variazione di date all’ultimo minuto come si vede dalla locandina qui sopra -. Ed ecco quella “giusta”:
Ora la registrazione del concerto:
00:00 – Watcher Of The Skies; 11:53 – The Musical Box; 23:28 – The Fountain Of Salmacis; 33:20 – Get ‘Em Out By Friday; 44:13 – Supper’s Ready; 01:09:55 – The Return Of The Giant Hogweed; 01:21:28 – The Knife.
Uno sguardo ai costumi di Peter. Per Watcher Of The Skies non ha ancora adottato le ali da pipistrello, ma si presenta in scena cosi:
Immagine tratta dal Web e utilizzata per diritto di cronaca. Copyright dell’autore. Per chiederne la rimozione CLICCA QUI
Sul finale di The Musical Box, poi, il colpo di scena. Peter appare conil vestito da donna rosso della moglie Jill e lamaschera da volpe.
Immagine tratta dal Web e utilizzata per diritto di cronaca. Copyright dell’autore. Per chiederne la rimozione CLICCA QUI
Un momento storico, questo, per i Genesis, inaugurato il 28 settembre dell’anno precedente a Dublino, inizio di un’era di maschere e travestimenti, anche se non completamente condivisi dagli altri membri della band.
Anche in Supper’s Ready non sono ancora comparsi i famosissimi costumi. Peter li inserirà tra un mese nella parte inglese del tour. In Italia, alla fine di Apocalipse in 9/8 si presenta così:
Immagine tratta dal Web e utilizzata per diritto di cronaca. Copyright dell’autore. Per chiederne la rimozione CLICCA QUI
Per il bis, The Knife, torna il vestito nero, ma senza il giro di gioielli intorno al collo:
Immagine tratta dal Web e utilizzata per diritto di cronaca. Copyright dell’autore. Per chiederne la rimozione CLICCA QUI
Non sono disponibili registrazioni video di questi concerti. Ma l’effetto scenico dei Genesis lo si può vedere nel filmato di dieci giorni prima al Bataclan di Parigi. Eccolo:
Ed ecco il Tour Programme:
Concerto mirabilmente e dettagliatamente ricostruito da:
“Il pubblico italiano ha l’opportunità non solo di assistere ad una performance di alto livello tecnico, ma anche di essere testimone dell’inesorabile cammino della band verso una proposta musical/teatrale che troverà il suo compimento negli anni immediatamente successivi”.
“Il successo è senza precedenti, con 8mila persone presenti a Reggio Emilia in una sala al limite della capienza e addirittura 18mila a Roma, quando in patria sono soliti suonare davanti a poche centinaia di spettatori.”
1° gennaio 1977, storico concerto per i Genesis, con il Live al Rainbow Theatre di Londra, in Finsbury Park, il giorno della riapertura dopo 3 anni. L’esordio alla batteria di Chester Thompson.
Tre date consecutive, di fatto l’inizio di un nuovo tour di sei mesi, con l’album Wind & Wuthering fresco fresco di uscita.
Nella formazione c’è una variazione non da poco. Alla batteria non c’è più Bill Bruford, che aveva affrontato il Trick Tour, sostituito da Chester Thompson, che, come sappiamo, resterà fedele a Genesis & Co. fino a oggi.
Chester ha avuto pochissimo tempo per imparare i brani dei Genesis, visto che è arrivato dagli USA a metà dicembre.
I biglietti e il tour programme non ufficiale:
Clicca sulle immagini per vedere le altre pagine e collezionare il tour programme non ufficiale
Ecco la registrazione audio della data di Capodanno. Una scaletta che resterà unica, inaugurata da Eleventh Earl of Mar e con un medley tra Lilywhite Lilith, The Waiting Room e Wot Gorilla, mai più riproposto. Proprio prima di iniziare i tre brani, uno strumento smette di funzionare e, mentre qualcuno inizia ad armeggiarci, si sente Phil che ci scherza su e dice: “Certo che per 3000 sterline ‘sta cosa poteva pure funzionare!”
Dalla seconda data la scaletta cambia e inizia una trasformazione che resterà tale per tutto il tour inglese. Ecco la registrazione audio del 3 gennaio:
00:00 – Eleventh Earl Of Mar; 08:31 – The Carpet Crawlers; 14:48 – Robbery, Assault & Battery; 21:16 – Your Own Special Way; 27:28 – Squonk; 34:48 – One For The Vine; 45:41 – Firth Of Fifth; 55:17 – All In A Mouse’s Night; 01:03:17 – Supper’s Ready; 01:27:42 – I Know What I Like; 01:35:21 – Dance On A Volcano; 01:39:43 – Los Endos; 01:45:31 – The Lamb Lies Down On Broadway/The Musical Box.
Ed ecco un audio dell’intervista rilasciata alla vigilia di Natale, a Londra, pochi giorni prima dell’inizio del tour.
La scenografiadel concerto e del tour è quella famosissima della copertina di Seconds Out.
Un muro di luci, laser, proiettori, colonne di amplificatori, per supportare una band che non possiede più un leader carismatico com’era Peter Gabriel e punta sulla qualità musicale e visiva.
E a proposito di Peter Gabriel. E’ presente alla serata inaugurale del Rainbow. E, come la critica, che accoglie con recensioni buone ma fredde i tre show di inizio anno, non ha parole di elogio per la prima esibizione del 1977. “Al Raimbow sono rimasto un po’ deluso – racconta Peter al Melody Maker, riportato in Genesis. Il fiume del costante cambiamentodi Mario Giammetti –“.
Neanche i Genesis sono soddisfatti, l’amalgama con il nuovo batterista è insufficiente e si consoliderà nelle settimane successive, ma l’occasione del Rainbow è ghiotta e non può essere persa. Miglioreranno, appunto, nel corso del tour, fino al mese di giugno, quando al Palazzo dello Sport di Parigi registreranno gli show che entreranno a far parte del magnifico album live Seconds Out.
Ma questa è un’altra, prossima, storia.
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Ecco il bootleg, registrato il giorno successivo:
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I Genesis su Wind & Wuthering:
Wind & Wuthering live:
Ascoltiamolo insieme nel programma di Horizons Radio:
Il compleanno di Wind & Wuthering - 1.a ParteEugenio Delmale0:39
Il compleanno di Wind & Wuthering - 2.a ParteEugenio Delmale0:20
Il compleanno di Wind & Wuthering - 3.a ParteEugenio Delmale0:33
Il compleanno di Wind & Wuthering - 4.a ParteEugenio Delmale0:19
Il compleanno di Wind & Wuthering - 5.a ParteEugenio Delmale0:37
Il compleanno di Wind & Wuthering - 6.a ParteEugenio Delmale0:30
Il compleanno di Wind & Wuthering - 7.a ParteEugenio delmale0:46
Il compleanno di Wind & Wuthering - 8.a ParteEugenio Delmale0:36
Aprile 1972, arrivano i Genesis in Italia, il paese che per primo ha capito la loro musica. Due tappe di quell’avventura rimarranno nella storia del gruppo, perché hanno visto nascere Watcher Of The Skies.
La data di Reggio Emilia il 12 aprile, infatti è ritenuta ufficialmente il luogo di nascita di Watcher Of The Skies.
Secondo i ricordi di Hackett, Rutherford e degli altri presenti, fu proprio nella città emiliana che venne eseguita per la prima volta una versione embrionale dell’indimenticabile brano durante il soundcheck.
Palasport di Reggio Emilia dalla pagina Facebook “Genesis 40th anniversary first Italian tour”
«Nel Palasport di Reggio Emilia, un enorme orribile posto pieno di eco, in mezzo al sound-check, Tony suonò quei due accordi iniziali sul suo mellotron. Funzionavano benissimo anche se, ancora oggi, non sono sicuro quanto fosse cosciente di come erano buoni.» (Da The Living Years di Mike Rutherford. Traduzione mia)
Nel tour per presentare Nursery Cryme, i Genesis approfittavano del tempo libero e anche delle prove sul palco per comporre parti di canzoni che poi avrebbero costituito l’album Foxtrot.
Richard Macphail in My Book of Genesis racconta il modo di comporre l’album da parte dei Genesis. Rich ricorda che Tony Banks ha dichiarato ufficialmente che si tratta di tanti pezzi che poi sono stati incollati insieme:
«Era una cosa normale nei Genesis. Alcuni dei pezzi erano composti da frammenti scritti da singoli membri e il problema era come riuscire ad adattarle. In Supper’s Ready, per esempio, Willow Farm, è in La bemolle maggiore, doveva portare a una piccola melodia di flauto in La minore. Quindi ci siamo dovuti mettere d’impegno per riuscire ad armonizzare i diversi accordi. A volte invece è un cambiamento del tutto naturale e avveniva senza che ce ne rendessimo conto.»
Profumo ricorda che«si tratta in effetti di un work in progress come conferma senza esitazioni Steve Hackett: “In realtà Watcher Of The Skies non venne composta esattamente in occasione delle prove per il concerto di Reggio Emilia, ne avevamo già preparato una versione molto rozza e un po’ diversa ma si può dire che la suonammo quasi compiutamente e per la prima volta durante quel soundcheck. Mi ricordo che ero in bagno, nel sotterraneo del palasport, sentii l’intro e l’intera struttura cominciò a tremare, erano note magnifiche e potenti. Tutto il gruppo si accodò all’esecuzione e fu in quel momento che, almeno per me, nella mia immaginazione la band suonava come e più di una orchestra”».
E cita le parole del promoter Maurizio Salvadori: «“Ricordo che ogni tanto facevano delle improvvisazioni nei soundcheck, perfino di mezz’ora e ci mettevano dentro delle cose appena provate, penso che lo facessero anche la reazione della gente che era sempre apprezzabile. Provarono in anteprima un paio di pezzi che avrebbero poi inserito nel disco successivo.”»
Il 19 Aprile i Genesis sono live al Teatro Mediterraneo di Napoli.
Un doppio concerto che chiude la prima parte del Nursery Cryme Tour dei Genesis in Italia.
Una seconda tappa in questa storia dei Genesis, perché sul tetto dell’Hotel Domitiana, che ospita la band, Mike e Tony scrivono il testo di Watcher Of The Sky. Dal terrazzo dell’albergo, infatti, si può vedere tutto il complesso della Mostra d’Oltremare, l’Arena Flegrea e il Teatro Mediterraneo, un corpo estraneo rispetto alla città, che poteva dare l’impressione di un paesaggio di un pianeta sconosciuto.
«Eravamo seduti in cima a questo edificio, era una calda giornata di sole e stavamo semplicemente guardando fuori attraverso una vasta area di edifici e campi; non c’era un’anima viva in giro. Sembrava che l’intera popolazione avesse appena disertato il pianeta e questo è ciò che racconta ‘Watcher of the Skies’: un essere alieno che viene sul pianeta e lo vede completamente deserto. E così la storia si sviluppa con un po ‘di fantascienza. Mi piace ‘Childhood’s End’ di Arthur Clarke e libri di questo genere.»
«Io e Tony insieme scrivemmo il testo, seduti sul tetto del nostro hotel a Napoli immaginando che il mondo fosse finito. Alquanto strano, considerando che era un giorno piacevolmente soleggiato.»
A Napoli quindi viene completato il brano e, come sappiamo, aprirà il successivo album dei Genesis, in uscita l’ottobre seguente: Foxtrot.
Ma nella sua autobiografia, Mike racconta un altro retroscena, accaduto a Napoli:
«A Napoli scoprimmo un altro passatempo terapeutico… Concludere un tour con una litigata di gruppo era un classico. La cosa insolita della lite-di-fine-tour a Napoli fu che c’era un parco dei divertimenti proprio dietro l’angolo dell’hotel dove dormivamo. Arrivammo al punto di essere talmente stufi l’uno degli altri che decidemmo che l’unica cosa da fare era di buttarci sulla pista dell’autoscontro e sbatterci contro reciprocamente e selvaggiamente e ripetutamente. Devo dire che non ho mai sperimentato un modo altrettanto efficace per chiarirsi.»
Il 14 luglio 2007 i Genesis si esibiscono al Circo Massimo a Roma, di fronte al pubblico più numeroso della loro carriera. Riguardiamo le immagini e il video.
Il numero degli spettatori è impressionante, qualcuno afferma mezzo milione. Essendo il concerto gratuito e la serata calda e invitante evidentemente molti sono lì per curiosare. Ma ciò non sminuisce l’evento.
Ecco alcuni artwork di bootleg e DVD realizzati dopo il concerto (da Genesis The Movement):
Il 12 maggio i Genesis avevano ricevuto il VH1 Rock Honors, al Mandalay Bay Resort di Las Vegas negli USA. La loro era stata la prima apparizione pubblica elettrica con Collins da 14 anni. E’ infatti dal Cowdray Concert del 18 settembre 1993, ultimo concerto con Phil che non si mostravano insieme.
Ecco il video dell’evento, con l’indimenticabile introduzione di Robin Williams:
Con il Turn It On Again Tourè calato il sipario sulla gloriosa storia dei Genesis dal vivo fino al The Last Domino? tour.