Genesis: “A Trick Of The Tail” compie 45 anni, 2 febbraio 1976 – AUDIO, VIDEO & RICORDI

Storie e Memorie indimenticabili, attraverso audio, video, documenti e molto altro ancora.

By D.B.

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Il 2 febbraio 1976 esce A Trick Of The Tail, il primo album dei Genesis dopo l’uscita di Peter Gabriel. Ecco un racconto multimediale.

I Genesis raccontano l’album così:

“Con nostro grande sollievo si capisce piuttosto in fretta che possiamo cavarcela anche senza Peter”, racconta Phil Collins nella sua autobiografia.

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“Le canzoni ci vengono come ai vecchi tempi, ed è roba buona. Abbiamo pronta Dance on a Volcano. Seguono Squonk e Los Endos, per l’album che
sarà intitolato A Trick of the Tail.”

Il tutto mentre il Melody Maker butta la bomba: “Peter Gabriel esce dai Genesis”. La notizia è trapelata prima che loro avessero il tempo di rior-
ganizzarsi. Così, nell’ambiente musicale gira voce che i Genesis sono finiti.

Comporre A Trick of the Tail è stato come l’inizio di un nuovo capitolo emozionante. Non avrei voluto che Peter se ne andasse, ma sapevo che ci sarebbe stato un cambiamento”, racconta Mike Rutherford nella sua autobiografia.

“Ora che se n’era andato ci siamo sentiti come una nuova band – racconta Mike -. Sembra strano da dire ora, ma la voce di Phil non era come sarebbe diventata. Stratton-Smith diceva che Phil sembrava più Pete di Pete, ma in realtà le loro voci non erano affatto simili. Sembrava così solo se stavano cantando la stessa canzone, la stessa melodia in stile Genesis.

Spesso mi sembra che la vita nei Genesis sia divisa in due metà – gli anni di Pete e gli anni di Phil. Durante gli anni di Pete eravamo come bambini di scuola. È cambiato tutto quando Pete se n’è andato – continua Mike -. La partenza di Pete ci aveva fatto crescere un po’ come persone, anche se per Tony e me significava anche imparare a rilassarsi un po’.”

Ma i quattro non si danno per vinti. Ogni settimana fanno il provino a  potenziali cantanti. Phil insegna loro le parti vocali, cantando con loro. Firth of Fifth, The Knife, brani difficili per qualsiasi aspirante frontman.

I Genesis fanno provini per cinque o sei settimane. Vedono una trentina di ragazzi. Ma il tempo che passa rapidamente, si parla già di un altro tour,
bisogna andare in studio di registrazione

Ma quando i brani sono registrati e non c’è ancora nessun cantante, il tempo stringe. Mick Strickland è un po’ più bravo degli altri e i Genesis gli chiedono di andare ai Trident per provare. “Gli diamo da cantare Squonk – ricorda Phil -. Il primo verso di quel cantato è bastardissimo: «Like father, like son…». Tale padre, tale figlio… Non gli chiediamo la sua tonalità o la sua estensione. Gliela diamo e basta. Attacca! Poveretto. Non è neanche lontanamente la sua
tonalità. Ci tocca dirgli: «Grazie e arrivederci…». A ripensarci ora, mi sento in colpa per Mick.”

Intanto le ore in studio si stanno accumulando. Allora dico: «Che ne pensate se ci provo io?» – continua Phil -. E i ragazzi fanno spallucce: «Tanto vale». Dentro di me so che posso riuscirci, ma cantarlo sul serio è tutta un’altra cosa. A volte il cervello dice di sì, ma la voce urla «No!».

Ma Phil ci prova.Mike e Tony in seguito mi diranno che è come uno di quei momenti dei cartoni animati in cui si accende la lampadina. Si guardano in cabina di regia e le sopracciglia dicono tutto: «Accidenti, è perfetto!».”

Un momento decisivo per Collins.

Dopo aver esplorato ogni altro punto di vista, sembra che quella del batterista che si mette davanti al microfono sia la scelta definitiva. Phil è combattuto, soprattutto perché gli piace suonare la batteria. “Ecco il mio punto dolente – rivela –. Eppure non si può negare la verità: so cantare quelle canzoni.”

Ora il nodo da sciogliere è l’imminente tour.

“Badate bene, io non ero ancora intenzionato ad andare sul palco a cantare da frontman – racconta Phil -. Sul palco sarà tutta un’altra cosa. Quindi, in realtà, siamo ancora senza cantante.

Il canto era una cosa, ma il vero problema per me era se Phil avrebbe accettato di essere il nostro frontmanammette Mike Rutherford. I batteristi
generalmente tendono a pensare che i cantanti siano la ciliegina sulla
torta, e non proprio dello stesso calibro di musicista di tutti gli altri della band.”

Per la prima volta i Genesis realizzano tre videoclip delle loro canzoni. Due li abbiamo già visti sopra. Ecco il terzo:

Il primo concerto dei Genesis con Phil Collins come cantante si è svolto alla London Arena di London nell’Ontario, in Canada, il 26 marzo 1976.

C’erano 2.200 fan alla vecchia arena di Bathurst Street per il  debutto di Collins come frontman.

Leggi com’è andata – CLICCA QUI.

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Eugenio Delmale racconta A Trick of the Outtakes, ovvero quando i Genesis non avevano ancora scelto il nuovo cantante, al posto di Peter Gabriel, nel 1975 (in italiano).

Guarda le versioni rimasterizzate di A Trick of the Tail. Clicca qui

Salva

Ed ecco una playlist di Horizons Radio da YouTube dedicata a A Trick Of The Tail:

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright Horizons Radio MAIL: CLICCA QUI

Ascolta “A Trick of the Tail”:

Ascolta i Genesis:

Horizons Radio News

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Steve Hackett: 50 anni fa l’esordio sul palco con i Genesis, 14 gennaio 1971 – VIDEO & MEMORIE

Storie e Memorie indimenticabili, attraverso audio, video, documenti e molto altro ancora.

By D.B.

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50 anni fa, il 14 gennaio 1971 Steve Hackett esordisce in concerto con i Genesis, all’University College di Londra.  Ecco il racconto di quei giorni movimentati. 

Da genesisfan.net

By D.B.

Come abbiamo visto (LEGGI LO SPECIALE DI HORIZONS RADIO SU QUEI GIORNI), la band è stata vicinissima a sciogliersi, perché Anthony Phillips ha lasciato i compagni d’avventura e loro hanno deciso di sostituire anche John Mayhew, l’attuale batterista. 

I Genesis hanno già ingaggiato Phil Collins alla batteria – LEGGI, ora devono trovare un valido sostituto alla chitarra.

Hanno già provato in concerto sia Ronnie Caryl, grande amico di Phil (ha fatto l’audizione con lui –LEGGI) e chitarrista dei Flaming Youth, che Mick Barnard, membro dei Farm, ma entrambi  non hanno convinto gli esigenti membri della band.

Dopo l’addio di Anthony Phillips – LEGGI e poi con l’arrivo di Phil, i Genesis hanno quindi continuato come quartetto, con Tony che suonava tutte le parti di chitarra su un piano elettrico Hohner filtrato con un fuzz box. La ricerca continua.

Il 14 dicembre, scorrendo il Melody Maker, Peter viene incuriosito dall’insolito annuncio di un certo Steve. Eccolo:

Da newslines.org

Ricorda Tony Banks in Genesis. Il fiume del costante cambiamento, di Mario Giammetti, Editori riuniti:

«Mike aveva fatto audizioni per lungo tempo, ma io e Peter ci convincemmo che stava cercando di trovare qualcuno che suonasse proprio come Ant, il che era ovviamente impossibile. Così andammo noi due a sentire Steve. Era veramente in gamba, a guardarlo sembrava uno dei tanti, invece sapeva comporre, sperimentare, non era il classico chitarrista scalmanato».

E ricorda Steve nello stesso preziosissimo libro di Giammetti:

«Suonavo un po’ alla Jimmy Page, con assolo veloci che mal si sposavano alla delicatezza delleloro canzoni. I primi tempi furono davvero difficili». 

E così si arriva a quel 14 gennaio 1971, quando all’University College di Londra, Steve Hackett fa il suo esordio in concerto con i Genesis. Ma non sarà un momento facile.

Racconta Steve riportato da Richard Macphail in My book of Genesis:

“Il primo concerto per me è stato un disastro. Fino ad allora avevo usato un fuzzbox preso in prestito o il Marshall Superfuzz di Tony. Quindi tutto ha funzionato bene, ma quella sera mi hanno dato uno Shaftesbury Duo Fuzz che è un grande fuzzbox. Non riuscivo ad avere un Marshall Superfuzz e pensai, ‘Oh, questo suona bene’.

E quando abbiamo fatto il sound check sembrava tutto a posto, ma ovviamente quando tutti stavano suonando, era molto più forte e il ritorno un disastro.  Mi sono scoraggiato e ho dimenticato tutte le mie parti. Mi ricordo di una lite accesa dopo lo spettacolo e pensavo che fosse tutta colpa mia.

Col senno di poi, non lo era. Quello fu il mio momento più imbarazzante sul palco, essere sul palco con musica profondamente arrangiata e con la totale incapacità di ricordare una nota, perché non potevo controllare il mio suono. Non è un buon inizio, ho pensato.”

Racconta Steve a TWR #33 riportato da genesis-movement.org:

“E’ stato un concerto spaventoso… un’esperienza non piacevole… ci sono stati molti errori ed io avevo una fuzz  box che stavo provando da settimane e improvvisamente quella sera ho dovuto utilizzarne una diversa ed era come… era la differenza tra un amatore e un professionista e con questa fuzz box  e il suo feedback io ho suonato male per tutto lo show e ho pensato di aver sbagliato tutto e che sarebbe stato l’ultimo concerto con loro.” 

In realtà Steve non è il solo a suonare poco bene quella sera. Ricorda Mike Rutherford nella sua autobiografia, The Living Years, Arcana:

“Come avremmo scoperto negli anni, Phil aveva la grande capacità di bere tanto senza darlo a vedere. Al primo concerto di Steve – University College London, gennaio 1971 – si verificò un’eccezione. Ci eravamo fatti qualche pinta ma nessuno si era accorto che Phil se n’era scolata qualcuna in più degli altri ed era sbronzo. Phil era un batterista così in gamba che poteva fare praticamente di tutto, ma quella sera si preparò per una delle sue grandi rullate e non successe niente. Silenzio. L’aveva eseguita alla perfezione, peccato che fosse spostato di venti centimetri da ciascun pezzo della batteria.

Povero Steve: era il suo primo concerto, era nervoso e noi avevamo un batterista ubriaco. A fine serata io e Tony facemmo passare un brutto momento a Phil, il che a Phil non diede alcun disturbo, ma sfortunatamente Steve pensò che stessimo litigando per causa sua: lo odiavamo e volevamo sbatterlo fuori. Come sempre, a nessuno passò per la testa di mettere al corrente il nuovo arrivato su come stavano le cose.”

E racconta Phil Collins nella sua autobiografia:

“Per la maggior parte dei casi i concerti sono condotti in modo piuttosto professionale: arriviamo, suoniamo e torniamo a casa. Fumiamo qualche canna, ma niente bagordi esagerati. L’unica volta che succede è a un concerto alla City University di Londra, il primo di Steve con i Genesis. Suoniamo più tardi del previsto, quindi passo il tempo scolandomi un po’ di birre Newcastle Brown. Quando saliamo sul palco sono completamente sconclusionato. Faccio tutti i fill giusti, ma otto centimetri più a destra di dove dovrei. Altro che air-guitar, questa è air-drums. E dopo sono pentito: «Cosa penserà il nuovo chitarrista? Il suo primo concerto e il batterista è ubriaco fradicio». È la prima volta che suono da ubriaco, e sarà anche l’ultima.”

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No, non sono ancora morto di Phil Collins. Retro-copertina – CLICCA SULL’IMMAGINE PER ACQUISTARE IL LIBRO.

Ma Steve, nonostante le sue preoccupazioni, passa l’esame. E la conferma viene da Peter Gabriel, che dichiara, riportato nel libro di Giammetti sopra citato:

“Abbiamo avuto due chitarristi negli ultimi mesi ma questo spero sia quello definitivo, lo abbiamo trovato attraverso il Melody Maker e sembra essersi adattato benissimo”. (Peter Gabriei, Zig Zag n. 19, 5/71, «Genesis», anonimo). 

Ecco cosa ne pensa oggi Anthony Phillips:

Steve diventerà una colonna dei Genesis, nella formazione che molti considerano “quella vera” e oltre. Fino al clamoroso addio.

Ma questa è un’altra storia – LEGGILA QUI-.

by D.B.

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Le ultime di Steve su Horizons Genesis

Ascolta Steve Hackett:

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Genesis: 55 anni fa il primo concerto degli Anon alla Charterhouse, 16 dicembre 1965

Storie e Memorie indimenticabili, attraverso audio, video, documenti e molto altro ancora.

By D.B.

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Richard Macphail, Mike Rutherford, Anthony Phillips, prima dei Genesis, hanno formato la band Anon.

Il 16 dicembre 1965 gli Anon hanno fatto il loro primo concerto alla Charterhouse che, come tutti sanno, era la loro scuola, frequentata anche dai futuri compagno di band Peter Gabriel e Tony Banks.

La loro canzone “Pennsylvania Flickhouse” è disponibile per il download. Comprala qui:

“Pennsylvania Flickhouse”, scritta da Anthony Phillips, è l’unica canzone originale composta dalla band.

Ascoltala qui:

La band:

  • Rivers Jobe – bass guitar (May 1965 – July 1966; died 1979)
  • Richard Macphail – lead vocals (May 1965 – Spring 1966, Spring 1966 – July 1966)
  • Anthony Phillips – lead guitar (May 1965 – December 1966)
  • Rob Tyrrell – drums (May 1965 – December 1966)
  • Mike Rutherford – rhythm guitar (May 1965 – Spring 1966, Spring 1966 – December 1966), lead vocals (Spring 1966, July 1966 – December 1966)
  • Mike Colman – rhythm guitar (Spring 1966; died 2010)

Per saperne di più:

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Ascolta i Genesis:

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Video Memories: Chester Thompson compie 72 anni, 11 dicembre 1948 – VIDEO

Storie e Memorie indimenticabili, attraverso audio, video, documenti e molto altro ancora.

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Chester Cortez Thompson (Baltimora, 11 dicembre 1948). 

Ecco alcuni video indimenticabili di Chester con i Genesis e non solo:

L’ultimo album di Chester Thompson “Steppin'” è su iTunes, Spotify & Amazon – compralo QUI.

cover steppin'

Features Alphonso Johnson on bass, Joe Davidian on piano/keyboards, Rod McGaha on trumpet and flugelhorn and Tony “Toca” Carpenter on percussion.

Press Review:

Sweetwater Music su “Steppin’”

Altri album du Chester su AMAZON.

Ascolta i Genesis:

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Prog Italia: Genesis in copertina per i 40 anni di “Duke” – SOMMARIO

Prog Italia ha i Genesis in copertina, in occasione dei 40 anni di “Duke”. Ecco il sommario.

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Dal 19 novembre in edicola Prog Italia 33.
«Questo numero mi è particolarmente caro perché amo il “vetusto ma affascinante” 33 giri, perché da bambino il medico mi faceva dire la magica parola: “Dica 33”… scandendola bene per valutare la trasmissione della vibrazione delle corde vocali alla parete toracica. Per noi, invece, contraddistingue la 33esima uscita della nostra rivista, che come al solito, mischia le carte tra “cose” vintage e nuove, conosciute e oscure, di successo e meno.», scrive su Facebook Guido Bellachioma, il direttore.
La copertina è incentrata sullo speciale per i 40 anni di DUKE dei Genesis. 
E ancora: Judy Dyble, David Longdon, Noel Redding, Once and Future Band, Homunculus Res, Trees, Emergency, Fish, OAK, Submarine Silence, La Maschera di cera, Prog 80 made in UK, Paolo Tarsi, Jon Anderson, John Greaves, Rikard SjöBlom Gunfly, Lonely Robot, Mark Kelly, Solstice, Sintonia Distorta, Simon Collins, Be Bop Deluxe, John Petrucci.

Prog 33 è disponibile nelle edicole (si può ordinare presso il giornalaio di fiducia) e prenotabile online a www.sprea.it/genesis.

Ascolta i Genesis:

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Horizons Radio News:

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Il libro “The Genesis Family Photo Album” – COMPRA

Il libro fotografico celebra l’universo della band dagli anni Settanta a oggi.

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Oltre ad essere ricco di immagini dei Genesis dai tempi di Peter Gabriel fino alla reunion del 2007, il libro include foto della carriera solista di Peter Gabriel, Phil Collins, Steve Hackett, Mike & The Mechanics, Ray Wilson e Anthony Phillips.

Compralo qui:

Include foto inedite di concerti che risalgono al Lyceum, Londra, nel 1971; Plymouth, 1972; Brighton, 1973 e foto uniche scattate a Headley Grange, Hampshire, nel 1974 durante la registrazione di The Lamb Lies Down On Broadway – l’ultimo album con Peter Gabriel.

Il viaggio continua con le foto mai viste prima del primo tour dopo la partenza di Gabriel e del primo tour solista di Gabriel.

Dopo la partenza di Steve Hackett nel 1977 la band viene catturata al massiccio concerto di Knebworth del ’78.

Ci sono anche foto di Hackett e Gabriel dalle loro apparizioni al Reading Festival dove Peter ha duettato con Phil Collins.

Passando al decennio successivo e oltre, ci sono molti scatti della band durante il periodo di grande successo con Phil Collins al timone e anche il breve periodo con il suo successore Ray Wilson.

Così come la riunione una tantum con Gabriel e Hackett al concerto Six Of The Best a Milton Keynes nel 1982.

Ulteriori immagini dei tour solisti di Collins e della band Mike & The Mechanics di Mike Rutherford completano il libro insieme a molte foto che continuano a documentare le carriere soliste di Hackett e Gabriel negli ultimi tempi, oltre a rendere omaggio al chitarrista originale della band, Anthony Phillips, che copre così tutte le anime della band.

Ascolta i Genesis:

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Genesis: “The Last Domino? Tour” – DIARIO SOCIAL

The Last Domino? Tour: il diario social, i video e le dichiarazioni dei Genesis.

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Diario Social:

Riprogrammate la date di Londra e aggiunte nuove date a New York e in Europa. Ecco i post:

L’8 ottobre i Genesis avevano dovuto comunicare l’interruzione del tour causa Covid. Ecco il comunicato:

Il 5 ottobre i Genesis hanno aggiunto una registrazione completa dello show di Newcastle del 1° ottobre sul loro canale YouTube:

Il 2 ottobre i Genesis avevano aggiunto la registrazione completa dello show di Leeds del 28 settembre:

 

La setlist del primo show a Birmingham:

Set 1

Behind the Lines / Duke’s End
Turn It On Again
Mama
Land of Confusion
Home by the Sea
Second Home by the Sea
Fading Lights / The Cinema Show / Afterglow

Acoustic Set

That’s All
The Lamb Lies Down on Broadway
Follow You Follow Me

Set 2

Duchess
No Son of Mine
Firth of Fifth / I Know What I Like (In Your Wardrobe)
Domino
Throwing It All Away
Tonight, Tonight, Tonight
Invisible Touch

BIS

I Can’t Dance
Dancing With the Moonlit Knight / The Carpet Crawlers

I video:

 

Ecco le date riprogrammate nel 2022.

Genesis: “The Last Domino? Tour”

Il 30 aprile, in una intervista, Nic Collins aveva parlato del tour dei Genesis e anche della sua band, Better Strangers. Ascolta:

Il 18 aprile, Mike Rutherford aveva anticipato in una conversazione con Gary Kemp e Guy Pratt nel podcast Rockonteurs che la notizia, poi confermata il 29 settembre, degli show nordamericani del tour dei Genesis. Ascolta la sua intervista:

Il 3 aprile i Genesis hanno pubblicato il nuovo teaser del tour. Eccolo:

Il 22 gennaio i Genesis avevano pubblicato un primo teaser. Un assaggio del palco, della disposizione degli strumenti e degli effetti scenici.

Ecco nel dettaglio come si presenta la batteria di Nic Collins. Da un post su Facebook di Gretsch Drums del 12 gennaio:

Nic Collins with his new kit for the the next Genesis Tour. #gretschdrums

Pubblicato da Gretsch Drums su Martedì 12 gennaio 2021

Con un post su Facebook del 27 ottobre 2020, i Genesis avevano pubblicato le prime immagini della reunion per le prove del tour. Eccolo:

Phil, Tony Banks and Mike Rutherford have reunited in London and started rehearsals for the forthcoming Genesis ‘The…

Pubblicato da Phil Collins su Martedì 27 ottobre 2020

Angolo del Collezionista

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Genesis: “Invisible Touch Exclusive Orange Vinyl” – COMPRA

“Invisible Touch” dei Genesis in versione Exclusive Orange Vinyl.

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I Genesis hanno raggiunto l’apice del successo commerciale con “Invisible Touch” del 1986, ancora oggi il loro album più venduto.

Ora esce in versione vinile arancione – COMPRALO QUI:

Product code
745694
Format
Vinyl LP
Label
UMC / Virgin EMI

L’album ha portato la band a un enorme successo piazzando in classifica anche singoli come ‘Invisible Touch’, ‘Throwing It All Away’, ‘Land Of Confusion’, ‘In Too Deep’ e ‘Tonight, Tonight, Tonight, Tonight’ ed è generalmente considerato uno degli album di riferimento degli anni Ottanta.

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Foxtrot 50: la prima volta della testa di volpe (e del vestito rosso), 28 settembre 1972 – AUDIO, VIDEO & RICORDI

Il 6 ottobre 1972 i Genesis pubblicano l’album “Foxtrot”. Ecco alcune tappe di avvicinamento al compleanno.

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Il 28 settembre 1972, al National Stadium di Dublino, durante il Foxtrot Tour, Peter Gabriel si presenta sul palco indossando una testa di volpe e un vestito rosso da donna, all’insaputa dei compagni. 

Lo show al National Stadium di Dublino, il 28 settembre, resterà nella storia dei Genesis perché, nel finale di The Musical Box, Peter Gabriel si presenta sul palco indossando una testa di volpe e un vestito rosso da donna di sua moglie Jill, all’insaputa dei compagni. L’inizio di un’epoca di teatralità e costumi, che ha dato alla band una visibilità e un popolarità finora sconosciute.  

Ascolta l’audio del concerto:

Ed ecco l’effetto tratto dal concerto al Bataclan di Parigi il 10 gennaio 1973:

Ecco il commento di Phil Collins nella sua autobiografia “No, non sono ancora morto”, Mondadori:

“Prima di questo non c’erano stati indizi del fatto che Peter volesse cominciare a travestirsi. Come, più avanti, non ci avvertirà della maschera da fiore che indosserà per la parte di Willow Farm in Supper’s Ready, e nemmeno per la scatola triangolare che si mette in testa per la parte successiva, Apocalypse in 9/8. Le vediamo anche noi nello stesso momento in cui le vede il pubblico. Lui non vuole saperne di decidere in gruppo, in questi casi. (…) Queste sono le cose molto fuori dagli schemi che fa ora Peter Gabriel sul palco con i Genesis. Dopo Dublino, la signora Volpe ricompare in ogni concerto, sempre nello stesso punto. Ci abituiamo presto, ed è meglio per noi: una foto di Peter con il nuovo costume finisce dritta sulla copertina del «Melody Maker», e fa aggiungere uno zero alla tariffa di ingaggio dei Genesis. Passiamo da trentacinque sterline a trecentocinquanta sterline a serata.”

Racconta Mike Rutherford nella sua autobiografia The Living Years, Arcana:

“Eravamo stati tenuti completamente all’oscuro delle intenzioni di Pete; lui sapeva bene, del resto, che se ci avesse anticipato qualcosa avremmo tentato di fermarlo.”

Ricorda Tony Banks in Senza Frontiere. Vita e musica di Peter Gabriel di Daryl Easlea, Arcana:

“Altri facevano qualcosa con i costumi, ma noi sfruttavamo tutto lo spazio del palco. Quando andavi a uno spettacolo dei Genesis vedevi le tende velate, e poi il fumo artificiale, che sì adesso è un cliché ma allora non lo era affatto. Vedevi le ali di pipistrello e gli occhi  truccati. Sentivi il suono del Mellotron, praticamente il primo effetto in stereo. Non c’erano altri concerti di quel livello al mondo. I primi dieci minuti erano di una potenza incredibile. Penso che fummo tra i primi gruppi a cogliere la bellezza della fusione di musica ed effetti visivi. Un po’ successe per caso e per fortuna, un po’ perché l’abilità di Peter in quel senso era davvero unica.”

Infatti, il 9 febbraio 1973, al Rainbow Theatre di Londra, Peter Gabriel si porta in camerino un intero baule pieno e indossa sul palco i suoi famosi costumi e le maschereSulle note di mellotron di Watcher Of The Skies, Peter esce per la prima volta con il vestito nero e le ali da pipistrello sulla testa.  

Ecco l’effetto (in un video del tour successivo, ottobre 1973 Live Shepperton Studios):

E poi ancora, nuovi colpi di scena durante tutto il concerto. Immagini che segneranno, nel bene e nel male, la band per sempre.

LEGGI E ASCOLTA GLI SPECIALI DI HORIZONS RADIO SULL’ARGOMENTO:

ARCHIVIO – Genesis ’73 – La prima volta dei costumi di Peter Gabriel

I Fiori Delmale: I costumi di Peter Gabriel

50 anni con i Genesis. Sette pietre miliari che li rendono (quasi) unici

 

Ascolta:

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Assegnati i Progressive Music Awards. 5 anni fa Prog God era Tony Banks (nel 2014 Peter Gabriel) – i VIDEO

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By D.B.

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I Progressive Music Awards quest’anno si sono svolti giovedì 24 settembre, in un evento presentato dal comico e fan del prog Al Murray e in cui il chitarrista degli Yes Steve Howe è stato designato Prog God 2020.

5 anni fa, ai Progressive Music Awards del 2015, il Prog God è stato Tony Banks.

Peter Gabriel, vincitore l’anno precedente, era presente alla cerimonia di premiazione e ha passato il testimone al suo vecchio compagno di scuola e compagno di band.

Guarda il video:

 

Nel presentare Banks, Gabriel ha ricordato di aver iniziato a scrivere canzoni con lui quando erano entrambi adolescenti e di aver discusso su quanto dovessero durare i suoi assoli di tastiera.

Peter ha descritto Tony come “una figura di primo piano nella musica inglese”, aggiungendo: “Ha creato straordinarie melodie, canzoni meravigliose, bellissime sequenze di accordi e sono ancora molto felice e orgoglioso di poterlo chiamare mio amico”.

Banks ha iniziato il suo discorso scherzando su come i cantanti dei Genesis, Gabriel e Phil Collins, avessero entrambi perso i capelli, mentre ha sottolineato che lui e altri noti tastieristi prog-rock – in particolare Rick Wakeman degli Yes e Keith Emerson degli ELP – hanno mantenuto i loro.

Tony ha ringrazieto i suoi vari compagni della band dei Genesis, sua moglie e il manager di lunga data del gruppo, Tony Smith. 

Come già accennato, nel 2014 Prog God è stato Peter Gabriel. Ecco il suo discorso di accettazione del riconoscimento:

La cerimonia di quest’anno sarà in diretta sulla pagina Facebook di Prog Magazine.

Ascolta:

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