“Ecco come racconto i Genesis agli inglesi”. Mario Giammetti parla di “Genesis – 1967 to 1975, The Peter Gabriel Years”

“Genesis 1967 to 1975: The Peter Gabriel Years” è la versione inglese, arricchita di nuovi contenuti, di “Gli anni Prog” di Mario Giammetti. L’autore ce ne parla in questa intervista.

By Eugenio Delmale

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Il libro è pubblicato da Kingmaker.

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Mario Giammetti ha accettato di parlarne con Horizons Radio.

H.R.: Chiunque abbia letto la notizia dell’uscita del tuo libro ha pensato la stessa cosa: “non capita spesso che un saggio in italiano diventi una pubblicazione in inglese”. Ci racconti com’è andata?

Mario Giammetti: Erano alcuni anni che cercavo un editore internazionale per i miei libri sui Genesis. Durante questo percorso mi sono scontrato con ostacoli di vario tipo, qualcuno condivisibile (come può un editore inglese, per esempio, giudicare la qualità di un lavoro scritto in una lingua che non è in grado di capire?), altri molto meno. Ad esempio, ho appreso che in Inghilterra difficilmente viene dato ascolto a uno scrittore sprovvisto di agente: voglio dire, in Italia un agente potrà forse permetterselo Elena Ferrante, non certo chi scrive di musica! A tutto ciò andava poi aggiunto un problema non da poco, ossia che qualunque mio scritto avrebbe dovuto essere tradotto, con conseguente aggravio delle spese. Infine, anche se nessuno me lo ha mai detto espressamente, sotto sotto, da parte di qualche editore straniero ho anche percepito una sorta di diffidenza: tipo, cosa ne sa un italiano, dei Genesis?

Alla fine mi sono finalmente imbattuto nelle persone giuste: due appassionati veri (il giornalista della rivista inglese Prog, Nick Shilton, e il fondatore dei Big Big Train, Greg Spawton) che intendevano avviare una casa editrice musicale che prestasse particolare attenzione alla qualità del prodotto, mettendo in secondo piano i discorsi di cassetta.

Cosa ha colpito del tuo libro rispetto ai tanti scritti su di loro nella madrepatria dei Genesis?

Il focus è sulla musica, più che sulla storia, che è già stata sviscerata più che sufficientemente, da Armando Gallo in primis. Alla resa dei conti, ciò che ci fa amare i Genesis è la loro produzione artistica, no?

Il tocco di classe sono però gli ascolti che una parte del gruppo ha accettato di fare con me: ho ascoltato l’intero The Lamb con Tony Banks negli studi the Farm, From Genesis To Revelation e Trespass con Ant Phillips (che non lo aveva fatto per 40 anni!), gli altri tre con Steve Hackett. Prova solo a immaginare cosa possa significare, dopo avere assimilato ogni passaggio in decenni di passione, riascoltare quelle note magiche spalla a spalla con chi le ha composte e registrate: i loro commenti quasi minuto per minuto sono diventati qualcosa di realmente nuovo per la bibliografia sui Genesis.

Tengo poi a precisare che tutte le dichiarazioni incluse nel libro sono inedite, dato che solo una piccola parte delle interviste che Gabriel, Collins e Rutherford hanno rilasciato al giornalista inglese Mike Kaufmann erano state incluse nei video bonus dei remaster 2008.

Quali difficoltà hai incontrato nel far tradurre il tuo libro dall’italiano in inglese?

Nessuna. Merito di Octavia Brown, che è stata incaricata direttamente dall’editore. Octavia è bilingue ma è anche molto preparata a livello musicale, essendo peraltro coinvolta in diverse situazioni anche in Italia (a cominciare dal famoso Prog Festival di Veruno). Quindi è stata bravissima anche nelle parti più tecniche, che mi davano qualche preoccupazione. Ho letto da qualche parte il commento di un lettore inglese, il quale sostiene che non sembra un libro tradotto da un’altra lingua, e questa credo sia una grande soddisfazione per tutti.

Ci sono differenze tra la versione italiana e quella inglese? Quali?

Molto poche, in quanto la Kingmaker ha acquistato i diritti dalla Giunti con l’obbligo di rispettare il più possibile l’edizione italiana. Naturalmente però è stato sistemato qualche refuso ed è stata ulteriormente migliorata la lista dei concerti grazie a un maniacale lavoro di revisione fatto insieme a George German e Alessandro Borri.

E poi, su mia richiesta, sono ora indicate le fonti di ciascuna dichiarazione, frase per frase, che la Giunti aveva preferito invece raggruppare a fine capitolo. Infine, abbiamo aggiunto brevi estratti di interviste che ho realizzato dopo il 2013 ed anche qualche foto.

Cosa si prova a vedere il proprio libro in versione inglese?

Era il mio sogno ed è una grande emozione. Il libro è stampato su carta di altissima qualità e sinceramente non potevo chiedere di meglio.

Qualche membro dei Genesis ha avuto modo di vedere già la pubblicazione?

Mi risulta sia stato inviato a tutti, ma non so se sia giunto alle varie destinazioni. Il coronavirus ha creato molte difficoltà organizzative e anche le solitamente efficientissime poste inglesi sono andate in tilt. Io stesso ho ricevuto le mie copie solo ieri (e nel mio caso è stato usato un corriere).

Non credo che Tony o Mike siano molto interessati a leggere in materia Genesis, ma spero facciano un’eccezione questa volta trattandosi di una prospettiva differente dove è anche divertente mettere a confronto i diversi ricordi e opinioni da parte dei membri della band.

Spero che Ant legga almeno i primi due capitoli, dato che credo sia il primo libro in assoluto che mette così in risalto la sua figura.

In quanto a Steve, sono certo che lo leggerà dall’inizio alla fine!

In Italia sarà reperibile il tuo libro? Come?

Non credo si troverà nelle librerie, non avrebbe nemmeno molto senso essendo la versione italiana “Gli anni Prog” tuttora in catalogo. Si potrà certamente ordinare via Internet.

Al momento è disponibile sul sito della Burning Shed, ma mi risulta che più avanti la vendita sarà allargata anche alle altre piattaforme, tipo Amazon.

Ti aspetti di vendere molto, in Inghilterra? Come sono percepiti là, oggi, i nostri amati Genesis? Suscitano ancora interesse?

Ti racconto un aneddoto. Una decina di anni fa riuscii faticosamente ad arrivare a Chris Charlesworth, notissimo giornalista inglese che, al tempo, era a capo dell’ancor più famosa Omnibus Press (secondo Wikipedia, addirittura il più grande editore musicale del mondo!). Gli avevo proposto il progetto ‘Genesis Files’ (una collana di sette libri, uno per ciascun membro dei Genesis, anche se all’epoca ero solo a poco più di metà dell’opera, che avrei completato solo nel 2016 ed è tuttora disponibile in italiano per le Edizioni Segno), sottolineando il fatto che non è mai stato realizzato niente di simile in nessuna parte del mondo. Charlesworth, dopo averci pensato un attimo, mi rispose che la forza commerciale dei Genesis non era sufficiente per giustificare un’operazione di questo tipo.

Per quanto la cosa possa sembrarci strana, dobbiamo rassegnarci di fronte al fatto che i Genesis non saranno mai considerati alla stregua di Beatles, Stones, Zeppelin, Queen, Pink Floyd, U2 eccetera, la cui popolarità in termini di vendite è abissalmente superiore. Questo, ovviamente, vale a maggior ragione in Italia. E tuttavia, la risposta dei fan inglesi alla reunion della fine di quest’anno, nonostante i costi proibitivi dei biglietti, è stata entusiasmante.

In definitiva, i Genesis restano sicuramente degni, anche in patria, di essere annoverati tra i grandi del rock, ma forse non tra i grandissimi. Sia chiaro che questa non è la mia opinione, ma solo quello che credo di aver percepito da quelle parti.

Ora che il dado è tratto, pubblicherai altro in inglese, su di loro, per esempio, il secondo volume, il post-Gabriel?

Sì, c’è già un accordo con Kingmaker per pubblicare il seguito della storia dei Genesis, che del resto avevo già completato alla fine del 2017. Ci ho dato già una controllata e ora è tutto nelle mani di Octavia Brown per una pubblicazione nel corso del prossimo anno. Magari con l’aggiunta di un capitolo finale dedicato al Last Domino tour.

Intanto è appena uscito il nuovo numero di Dusk, il Genesis Magazine di cui, ricordiamolo per i pochissimi che non lo sanno, sei ideatore e direttore.

Con leggero ritardo, per via della pandemia che ha rallentato la lavorazione e la spedizione.

In copertina ovviamente la reunion dei Genesis, sulla quale con trasparenza esprimiamo i nostri legittimi dubbi, ma questa volta ci siamo focalizzati in particolare sulla figura di Phil Collins: con la scusa di due recenti ristampe in vinile e di un libro, Francesco Gazzara ha stilato un godibilissimo dizionario sul grande artista.

Inoltre ricordiamo i 25 anni dei Musical Box e abbiamo rintracciato alcuni personaggi tangenziali, ma oltremodo interessanti, che hanno gravitano intorno all’orbita Genesis.

Per ragioni di spazio, delle quattro interviste già realizzate, questo numero contiene solo le prime due: ad Allan Schwartzberg, batterista del primo album e del primo tour solista di Peter Gabriel, e a Harry Kim, trombettista al fianco di Collins da trent’anni.

Un grazie e un “in bocca al lupo” a Mario Giammetti per tutto il suo lavoro. Ed ecco la copertina di Dusk

Il libro comprende, oltre interviste esclusive ai membri del gruppo e ai principali collaboratori, come ci ha raccontato Mario, alcune foto inedite.

Kingmaker Publishing è stata lanciata l’anno scorso dal giornalista Prog Nick Shilton e dal fondatore dei Big Big Train Greg Spawton.

Dice Spawton al Magazine Prog:

«Sono un grande fan dei Genesis sin dalla mia giovinezza e ho letto ogni libro esistente sulla band. Tuttavia, il libro di Mario contiene una grande quantità di dettagli sull’era di Peter Gabriel dei Genesis che prima mi erano sconosciuti. Sentivo che queste intuizioni dovevano essere condivise con la base di fan dei Genesis e quindi ero desideroso che il libro di Mario fosse la prima pubblicazione di Kingmaker».

Non hai la versione italiana del libro di Mario Giammetti? Comprala qui:

Questo è il suo primo libro di Mario Giammetti in lingua inglese. GUARDA GLI ALTRI LIBRI DI GIAMMETTI SU AMAZON.

Le ultime della Band su Horizons Genesis:

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Steve Hackett: “A Genesis In My Bed” paperback – COMPRA

Steve Hackett: A Genesis In My Bed,  l’autobiografia del grande chitarrista ed ex membro dei Genesis, anche in paperback edition

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Una nuova versione paperback edition in inglese. 

Comprala qui:

Sul suo sito puoi ordinare le copie firmate da Steve – CLICCA QUI.

Ecco l’edizione italiana:

E la precedente edizione inglese:

In questo breve video Steve ringrazia tutti «per l’ottimo feedback sull’autobiografia, e per chi ancora non l’ha letta»:

Come per la sua musica, Steve ha scritto un tomo molto dettagliato, divertente e avvolgente che traccia il grafico della sua vita, ma con enfasi sui suoi anni con i Genesis, dall’ascesa fulminea della band fino al successo.

Steve parla con franchezza dei suoi primi anni di vita, del periodo con i Genesis e dei suoi rapporti personali con gli altri quattro membri della band, con una aneddoti sul quotidiano di questa importante rock band.

Naturalmente A Genesis In My Bed racconta anche la carriera solista di Steve, da quando ha lasciato i Genesis e i molti diversi viaggi che ha intrapreso.

Con il suo talento creativo e la sua grande leggerezza, A Genesis In My Bed è una lettura avvincente.

Indispensabile per i fan dei Genesis, ma anche per gli amanti della musica in generale e per i lettori accaniti di autobiografie ricche di racconti sentiti ed emotivi.

Dice Steve: «Esploro i sentimenti personali. Ho risposto a molte domande che i fan mi hanno posto nel corso degli anni, come il motivo per cui ho lasciato i Genesis. Ci sono voluti quindici anni per portare a compimento questo libro, scrivendo tra tour, registrazioni e sfide legali, ma questo mi ha dato il tempo di svilupparlo davvero».

Ecco alcune citazioni di Steve tratte dal libro (dal sito web di Steve Hackett):

L’arrivo nei Genesis:

«Alzò la testa e mi guardò con uno sguardo d’acciaio … “Ne hai sentito parlare, vero?”

Ancora una volta ero contro quel muro invisibile, consapevole che avrei potuto scegliere di sedermi lì e cedere o scavalcarlo. Ma una volta oltre il muro, non puoi più tornare indietro. Sapevo che stavo per fare un salto in quel nuovo mondo e che la mia vita stava per cambiare per sempre. Stavo per salire a bordo di un’astronave su un nuovo pianeta con un gruppo di alieni. Svuotai il mio bicchiere, lo posai e uscii dalla porta al sole, stringendo quel biglietto per Marte.»

La creazione di The Lamb Lies Down On Broadway:

«Stavamo scrivendo e registrando ad alta intensità. The Lamb è un album denso con tonnellate di dettagli. Tutti pieni di idee, il disco era pieno di temi come “Times Square è piena di gente in una notte frenetica, la voce improvvisamente abrasiva come il clacson di un camion dei pompieri di New York. Dimentica sogni d’oro … il dramma si svolge giorno e notte”.

The Lamb sembrava un’avventura titanica che stavamo cercando di sopravvivere … Abbiamo colpito gli iceberg, ma coraggiosamente ci trascinò in acque infestate da squali e inesplorate.»

L’uscita dai Genesis:

«Avevo fatto la cosa giusta? Era un grosso rischio e un enorme passo verso l’ignoto. Stavo lasciando una band di livello mondiale che ormai stava riempiendo arene a livello internazionale. Ho dovuto fidarmi del potere del mio istinto e e della mia ispirazione …»

Aneddoto su un’esperienza doganale al confine:

«In un’occasione, dopo che la dogana aveva trovato una sostanza illegale residua lasciata da una precedente band nell’auto che avevamo noleggiato, fummo portati in stanze separate. I doganieri erano combattivi e aggressivi, mi sfidavano con cani di grossa taglia mentre ero lì senza i miei vestiti addosso. Poi improvvisamente un allarme fece sussultare questi personaggi nervosi che tirarono fuori rapidamente le loro pistole e si girarono selvaggiamente, le narici che fiutavano…»

Un concerto dei Genesis coinvolto in una rivoluzione:

«Il governo stava per essere rovesciato il giorno seguente ed era come un’esplosione. Ci fu una rivolta fuori dal locale con pistole e petardi che esplodevano e ribaltarono jeep dell’esercito in strada. Ho sentito che ci sono stati incidenti mortali. Il concerto è stato venduto all’eccesso. Piramidi di persone che si arrampicavano l’una sull’altra, eravamo pericolosamente vicini ai balconi.»

E dei suoi ultimi lavori, Steve afferma: 

«Musicalmente, sono orgoglioso dell’album più recente ‘At The Edge Of Light’, con il coinvolgimento creativo di Roger e Jo, oltre all’apporto di membri della band, musicisti orchestrali, cantanti e strumentisti di mondi lontani…»

Il lancio di A Genesis In My Bed arriva quando Steve è bloccato a casa, come tutti noi, dopo aver dovuto abbandonare il suo tour negli Stati Uniti con breve preavviso. 

«Non avevo mai dovuto interrompere un tour a metà strada prima … Comunque i concerti sono stati posticipati, quindi torneremo!

Essere sull’ultimo volo da Philadelphia a Londra mi ha fatto venire in mente la mia canzone “L’ultimo treno per Istanbul”. Siamo stati fortunati a tornare a casa…

Abbiamo di fronte il tour “Seconds Out”, così possiamo guardare oltre questi tempi bui. Abbiamo tutte le intenzioni di suonare non appena gli spazi saranno di nuovo aperti.»

In occasione dell’uscita del libro, Steve ha pubblicato alcuni video che raccontano brani della sua carriera strettamente legati alla sua autobiografia. Eccoli:

Leggi qui sotto alcune interviste (leggi qui le interviste riportate nel sito di Steve):

Le recensioni raccolte nel sito di Steve – LEGGI QUI.

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“Gli incroci del rock”, anche i Genesis nel libro di Giuseppe Scaravilli

By Antonio Filippi – 

Giuseppe Scaravilli ripercorre l’irripetibile stagione dei grandi gruppi del rock anni Settanta, tra cui anche i Genesis.

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Con questo volume Giuseppe Scaravilli, leader dei Malibran, ripercorre l’irripetibile stagione del rock anni Settanta, utilizzando l’escamotage narrativo dell’incrocio tra le biografie delle varie band, progressive e non, mettendo insieme una documentazione esaustiva, frutto di decenni di passione, e una scrittura scorrevole e avvincente, ricca di testimonianze dettagliate e di aneddoti interessanti.

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Non mancano i resoconti degli eventi che hanno segnato la musica degli anni Settanta in Italia, dai grandi festival agli scontri per la musica gratis.

A completare il tutto, il volume presenta un inserto fotografico che racconta per immagini quanto si può leggere nel testo, con inedite foto d’epoca – preparate e restaurate per l’occasione – che ritraggono le band mentre sono impegnate sul palco.

Sono trascorsi ormai decenni da tutto questo, ma è rimasta la musica a testimoniare una delle stagioni più creative della nostra storia, una stagione che non è semplicemente alle nostre spalle, ma risuona forte al presente nei sogni, negli ideali e nel desiderio di scoprire cose nuove che animavano i giovani del tempo.

E che ancora ci indicano la via.

Con Led Zeppelin, Black Sabbath, Deep Purple, Genesis, King Crimson, Malibran, Jethro Tull, Banco del Mutuo Soccorso, Van der Graaf Generator, Premiata Forneria Marconi, Area, Pink Floyd, Gentle Giant, Yes, Free, The Who, Traffic, Supertramp, Camel e tanti altri.

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Due libri per quattro gruppi Prog (Genesis compresi) – INTERVISTA a Max Stèfani

By Antonio Filippi e Eugenio Delmale – 

Due volumi, quattro gruppi Prog, ma anche tutta la scena rock del periodo fino al 1975. 384 pagine l’uno con molte foto. E’ il nuovo “doppio” lavoro di Max Stèfani. Gli abbiamo fatto qualche domanda.

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Horizons Radio: Come hai scelto e abbinato le due band e perché?

Max Stèfani: Quattro band per un solo libro veniva con troppe pagine. Mi è venuto naturale abbinare ELP con King Crimson per via di Greg Lake. Meno per Genesis e Jethro Tull, ma dopotutto si parla dello stesso periodo, anche se Anderson ha cominciato prima.

I libri arrivano fino al 1975. Perché?

E’ il loro periodo di maggiore qualità, anche se alcuni sostengono che i Genesis con Collins sono migliori. Questione di gusti. E comunque dal 1975 il genere ha perso la rotta.

Fotografie, tour, interviste, recensioni americane, inglesi, francesi e italiane. Da dove proviene tutto il materiale che hai usato?

Da mie collezioni, contatti nel mondo, amici.. una lunga ricerca.

C’è anche un inserto dei gruppi Prog ‘minori’ del periodo: tedeschi, inglesi, australiani, americani, francesi. Come si legano ai quattro ‘maggiori’?

Volevo dare uno sguardo ai gruppi meno conosciuti, perché molti si sono fermati a quelli che hanno fatto più vendite. Spesso capita che band altrettanto valide, per tutta una serie di ragioni, non abbiamo successo. Ma i fischi, quando si trovano, rimangono.

In che senso questi volumi sono “fatti in casa, genuini”, come li definisci tu? Come hai lavorato a essi?

“Fatti in casa” nel senso per la mia casa editrice. Completa libertà su tutto: testi, foto e copertine, decisione di saltare librerie e Amazon, perché sono prodotti di qualità per pochi e non mi va di regalare i soldi a una casa editrice esterna solo per la soddisfazione di vederlo 15 giorni nelle librerie. Copie numerate con dedica personale; sarebbe impensabile sul mercato.

Quindi attraverso quali canali vengono vendute?

Solo per posta. Basta contattarmi sui social… Facebook, Instagram, passa parola..

Qual è il pubblico di riferimento dei tuoi libri?

Un migliaio di persone anziane, miei ex lettori sul Mucchio, Rumore, Suono, Outsider, etc…

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“Genesis The Lamb”, il nuovo libro di Mino Profumo – INFO & COMPRA

“Genesis The Lamb” è il nuovo libro di Mino Profumo. COMPRALO QUI, DIRETTA FACEBOOK, LAUNCH PARTY, VIDEO & SOCIAL.

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COMPRA QUI il libro.

Edizione normale:

Edizione speciale:

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Mino Profumo a Savignone (GE), con Richard Macphail e Marina Montobbio, ha parlato del suo nuovo libro, “Genesis The Lamb”.

Guarda il video:

Social:

https://www.facebook.com/Genesis.TheLamb/videos/2333792853356600/

https://www.facebook.com/Genesis.TheLamb/videos/2350090301753596/

https://www.facebook.com/OfficialTheMusicalBox/videos/647808902373728/

https://www.facebook.com/OfficialTheMusicalBox/videos/936271166719105/

“Per la copertina di The Lamb abbiamo scattato centinaia di foto, talmente tante che non c’è da stupirsi se in tutti questi anni mi hanno fatto mille volte la stessa domanda: ‘Ne è sopravvissuta qualcuna?’. E la risposta, purtroppo, è sempre la stessa: ‘Nemmeno una’.” questa era la risposta di Aubrey “PO” Powell fino ad oggi, che sono stati fortunosamente ritrovati oltre settanta provini della copertina di “The Lamb Lies Down On Broadway”, tutti contenuti nel libro.”

Dalla pagina Faceboock Genesis The Lamb

https://www.facebook.com/Genesis.TheLamb/videos/3556240214402323/

https://www.facebook.com/Genesis.TheLamb/photos/rpp.100326494654795/105164470837664/?type=3&theater

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Genesis, ”And The Lamb, Lies Down, On Broadway” Limited Edition

Genesis: ”And The Lamb, Lies Down, On Broadway” Limited Edition, the Jon Kirkman’s new book.

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“For almost everyone who saw The Lamb Lies Down On Broadway tour, the show remains etched in their memory thanks to the combination of the clever music and the ground-breaking stage performance. This new book takes a very detailed look at this particular period in the history of Genesis. Through the bringing together of many rare photographs, memorabilia, recollections from people in the audience, band members, designers, photographers and crew the book brings this largely undocumented tour to light in impressive style.”

Packages Softback Edition, Softback Edition with a Year’s Membership to classicrockvaults.com, Hardback Signed Edition, Hardback Signed Edition with a Year’s Membership to classicrockvaults.com, 1 Softback + 1 Hardback Signed Edition, 1 Softback + 1 Hardback Signed Edition with a Year’s Membership to classicrockvaults.com

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Peter Gabriel, la bio di Daryl Easlea aggiornata – COMPRA

La biografia di Peter Gabriel, firmata da Daryl Easlea, è stata rivista e aggiornata ed è di nuovo in vendita.  

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“Peter Gabriel rose to fame as the lead vocalist and flautist of the progressive rock group Genesis. After leaving Genesis, Gabriel went on to a successful solo career. His 1986 album, So, is his most commercially successful, and the album’s biggest hit, Sledgehammer, won a record nine MTV Awards. He has also been involved in various humanitarian efforts and won numerous music awards throughout his career, including Brits and Grammies and was inducted into the Rock and Roll Hall of Fame as a member of Genesis in 2010. Includes hours of new interviews with key friends, musicians and aides. This new edition is fully updated.”

 

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Genesis, il libro di Richard Macphail (in inglese)

Il libro dell’ex tour manager della band con la prefazione di Peter Gabriel.

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Si intitola “My Book Of Genesis”, la “versione” di Richard Macphail, l’ex road manager del periodo che va dal 1969 al 1973, dei primi giorni della band e delle sessioni per la registrazione dell’album Trespass , che prese vita proprio nel leggendario Cottage di proprietà dei suoi genitori.

Si può comprare, sul sito del libro – CLICCA QUI o  su Amazon CLICCA QUI – al momento solo nella versione inglese (non c’è ancora notizia di un’edizione italiana).

Figura sempre più importante all’interno dei Genesis, fino al clamoroso addio dopo Foxtrot. Ufficialmente per occuparsi d’altro, ma pare che fosse sempre più in difficoltà di fronte agli appetiti del music business nei confronti della band.

Un ultimo e caldo saluto lo si può trovare nel retro di copertina dell’album Genesis Live, tanto da mettere in allarme i fan e far loro temere la morte di Richard. Il quale è invece vivo e vegeto, ancora in contatto con Genesis & Co. e partecipa spesso ai Genesis Day in tutto il mondo, Italia compresa.

Ora arriva “My Book Of Genesis e la prefazione di Peter Gabriel dimostra gli ottimi rapporti di Macphail con gli ex compagni d’avventura. 

Genesis, Richard Macphail racconta il suo libro – VIDEO

Il libro è scritto con Chris Charlesworth e darà ai lettori un quadro nella vita della band di quel periodo, vista dalla sua angolazione. Oltre a Gabriel ci saranno interventi degli altri membri della band e 30 foto inedite.

Al momento l’unica anticipazione concessa è un gruppo di titoli di alcuni capitoli. Eccoli: In The BeginningMick Jagger – The Devil IncarnateThe Wilderness YearsThe Guy In The Top HatWhy Did You Leave GenesisBusted In St Gallen and The Reunion.

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Steve Hackett e le ali della musica

Steve Hackett e le ali della musica

“La musica ha le ali e può volare per sempre”. Lo ha detto Steve Hackett ad Athos Enrile. E’ lo spirito di questo libro, scritto da un fan dei Genesis, con le interviste a Steve, appunto e a Richard Macphail.

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In vendita su AMAZON

Universo Peter Gabriel, un Audiolibro

Universo Peter Gabriel, un Audiolibro

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Si intitola Experiencing Peter Gabriel ed è un viaggio intorno all’ex Genesis in forma di audiolibro.

L’autore, Durrell Bowman, approfondisce l’analisi dei suoni e delle storie di Gabriel, sottolineando la sua verstilità e il suo spirito innovativo, nella musica e negli altri campi, come quello umanitario.

L’audiolibro indaga nella sua carriera per carpire i segreti delle sonorità di Peter, che continuano a conquistare nuove generazioni di fan da tutto il mondo.

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