Ray Wilson: l’album “The Weight Of Man” – GUARDA tutti i VIDEO & COMPRA

I singoli e i video estratti e tutte le informazioni sul nuovo album “The Weight Of Man” di Ray Wilson.

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Compralo qui e, oltre all’autore, aiuti Horizons Genesis – LEGGI COME:

Il 23 settembre è uscito “The Last Laugh”, il nuovo video tratto dall’album:

Il 2 settembre è uscito “Amelia”, il sesto singolo. Ecco il video:

Il 17 agosto è uscito “I, Like You”, quinto singolo. Ecco il video:

Acquistalo qui in Mp3:

“Almost Famous” è il quarto singolo, uscito il 16 luglio 2021. Acquistalo qui in Mp3:

Ed ecco il video:

“We Knew The Truth Once” è il terzo singolo, uscito il 7 febbraio 2021. Ecco il video:

“You Could Have Been Someone” è il secondo singolo estratto dall’album, uscito il 4 dicembre 2020. Acquistalo qui in Mp3:

Questo è il video:

“Mother Earth” è il primo singolo estratto dall’album, uscito il 9 ottobre. Acquistalo qui in Mp3:

Questo è il video:

Il 15 settembre Ray aveva pubblicato il seguente post:

Strings being recorded on 2 new songs tomorrow, by these very talented ladies 🙂

Pubblicato da Ray Wilson su Martedì 15 settembre 2020

Questa era stata la prima notizia sulle fasi della registrazione:

Nel video Nir Z (batterista di Callling All Stations Album & Tour) sta registrando per l’album di Ray.

Per finanziare il progetto è partito un crowdfunding.

Pagando ora, è possibile supportare il processo di registrazione.

Inoltre si riceve in anteprima una copia del CD, firmata personalmente da Ray.

Ray è tornato in tour. Guarda qui tutte le date riprogrammate:

https://www.horizonsradio.it/2020/03/14/ray-wilson-live-idate-cancellate/

Le altre notizie su Ray Wilson:

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Nick D’Virgilio (Calling All Stations & Steve Hackett): è uscito l’album solista “Invisible” – COMPRA

Nick D’Virgilio, uno dei batteristi di Calling All Stations dei Genesis e degli ultimi due album di Steve Hackett, ha pubblicato un nuovo album solista.

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Con il nome NDV, il batterista americano ha pubblica to su etichetta English Electric un nuovo album dal titolo “Invisible”.

Compralo qui:

E’ un concept album al quale partecipano numerose guest star, tra cui due bassisti della galassia Genesis come Tony Levin e Jonas Reingold.

Ascolta il singolo “I Know The Way”:

Questa canzone è brano centrale del disco. La melodia del coro è un tema ricorrente in tutto l’album:

 

Batteria, loop, voce: Nick D’ Virgilio

Basso: Jonas Reingold

Chitarre: Randy McStine

Piano e Sintetizzatori: Jordan Rudess

Background Vocals: Nick D’ Virgilio, Kat Bower, Beth Cohen, Nathan Heironimus, Sophia D’ Virgilio

Ottoni / Archi: Orchestra agli Abbey Road Studios

Così NDV racconta la nascita del disco nel suo sito web:

«L’idea di questa storia mi è venuta per la prima volta quando ho iniziato i concerti con lo spettacolo Totem del Cirque Du Soleil.

Sarebbe stata la prima volta nella mia carriera musicale in cui sarei stato ascoltato ma non visto. Non avevo mai suonato in spettacoli in stile “Broadway” dove mi trovavo nella “buca” con il resto della band. Sono e sono sempre stato un rocker. Forte e orgoglioso sul palco con la band. Ma per Totem ho suonato la batteria e ho cantato da uno stand dietro il palco.

La musica per gli spettacoli del Cirque serve a sostenere gli incredibili artisti che mettono letteralmente in gioco la loro vita in nome dell’intrattenimento fino a 10 spettacoli a settimana.

Alla fine è stato un momento molto speciale non solo per me, ma anche per la mia famiglia. Non ho dovuto suonare solo la batteria, ma anche la chitarra e poi cantare una canzone proprio al centro del palco, oltre a qualche altra piccola parte. Sono anche diventato assistente del leader della band, il che significava che la dirigevo un paio di spettacoli a settimana.

Durante il tempo libero, scrivevo musica e dopo un po’ ho iniziato ad accumulare un mucchio di riff, melodie, idee per le canzoni e altro ancora. La parola “invisibile” continuava a venirmi in mente. Mi ha fatto pensare alle persone che fanno davvero un lavoro duro nel mondo. O che non hanno affatto un lavoro. Gli outliers. Quelli che tutti noi diamo per scontati. Quelli che non conosceremo mai, ma se non ci fossero, le nostre vite non sarebbero quasi più le stesse.

È stato a quel punto che ho capito di voler scrivere un concept album. Qualcosa che non avevo mai fatto prima. Ho avuto l’idea e sapevo che era un concetto che volevo approfondire. Ho studiato, ho fatto domande, ho guardato, ho ascoltato e ho imparato il meglio che potevo. Anche se questa storia è finzione, ho attinto ad alcune delle mie esperienze personali e le ho disseminate ovunque.

La cosa principale che questo disco ha fatto per me è riaffermare la mia forte convinzione che siamo tutti qui per qualcosa. Che sia piccolo o grande. Che tutti conoscano o meno il tuo nome. Tutti abbiamo uno scopo. Trova il tuo.»

D’Virgilio ha suonato con i Genesis, nell’album “Calling All Stations” (in “Alien Afternoon” (prima parte), “If That’s What You Need”, “Uncertain Weather”, e “Small Talk” alle percussioni)…

E ha suonato la batteria anche negli album “The Night Siren” (nel brano “Martian Sea“) e “At The Edge of Light” (in “Those Golden Wings“) di Steve Hackett.

L’album di debutto da solista di NDV, “Karma” (2001), è uscito mentre è impegnato con i titani del progressive rock statunitense Spock’s Beard, con i quali ha iniziato come batterista all’inizio degli anni ’90, prima di assumere altri ruoli di cantante solista e frontman dal vivo nel 2002 per quattro album in studio prima della sua partenza nel 2011.

Si è esibito con i Tears For Fears, con i quali è stato in tour per oltre un decennio, e dal 2007 è anche batterista della band britannica Big Big Train.

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Steve Hackett “Live At The Royal Albert Hall 2013” – COMPRA & AUDIO

Steve Hackett Live At The Royal Albert Hall 2013 è uscito in versione 3LP & 2CD set.

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Live At The Royal Albert Hall 2013 è stato pubblicato da InsideOut Music come set speciale 3LP & 2CD. 

Questa è la versione in vinile e CD:

Questa è la versione streaming in Mp3:

É la prima volta che questo spettacolo è disponibile su vinile e l’audio è stato rimasterizzato per la nuova edizione.

Il leggendario concerto ha visto la partecipazione di Amanda Lehmann, Roine Stolt, John Wetton & Ray Wilson.

Ecco un estratto dell’album – “Dancing with the Moonlit Knight”:

Ecco alcuni video ufficiali del concerto:

 

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Un nuovo libro: “The Songs of Genesis: A Complete Guide to the Studio Recordings” – COMPRA

Un nuovo libro sui Genesis: “The Songs of Genesis: A Complete Guide to the Studio Recordings”, di Steve Aldous. Doppio formato.

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“The Songs of Genesis: A Complete Guide to the Studio Recordings”, di Steve Aldous è la storia cronologica della band, con l’analisi critica e i dettagli chiave di ciascuna delle 204 canzoni dei Genesis registrate e pubblicate.

Sono previsti due formati, per ora solo in inglese.

Acquistalo qui in formato Kindle:

Acquistalo qui in formato copertina flessibile:

Nato a Bury, nel Lancashire, nel Regno Unito, nel 1960, Steve Aldous si è interessato per tutta la vita al cinema, alla musica e alla narrativa poliziesca.

Negli ultimi anni si è dedicato alla scrittura. Il suo primo libro pubblicato, “The World of Shaft: A Complete Guide to the Novels, Comic Strip, Films and Television Series”, è una storia e un’analisi dell’investigatore privato nero di Ernest Tidyman, John Shaft ed è stato ben accolto dagli appassionati del genere.

Il suo ultimo libro è “The Songs of Genesis: A Complete Guide to the Studio Recordings”.

Ecco un estratto dalla prefazione:

Le canzoni dei Genesis sono state una parte enorme della mia vita, e questo libro è stato pensato per raccontare la storia dietro a ognuna di loro.

Il libro cataloga cronologicamente tutte le canzoni della band dai loro primi demo nel 1967 fino all’ultima registrazione in studio nel 1997, un periodo di trent’anni, che ha visto i Genesis progredire dalle origini di schoolboy band in uno dei più grandi gruppi rock del mondo.

Oltre ad offrire opinioni su ciascuna delle canzoni della band, fornisco informazioni sulle registrazioni basate su un’ampia ricerca di materiale d’archivio.

Lungo il percorso contrappongo le mie  opinioni con quelle degli stessi membri della band e della stampa musicale, che nei giorni post-punk, spesso arricciano il naso al solo accenno ai Genesis.

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Peter Gabriel: “Rated PG”, l’edizione CD e vinile – COMPRA

É uscita l’edizione in CD e vinile nero di Rated PG di Peter Gabriel.

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Il CD ha una confezione digi-pack, mentre l’LP è in vinile nero pesante, ha una borsa interna stampata e contiene un codice di download ad alta risoluzione.

Compralo qui:

L’LP è stato masterizzato a mezza velocità da Matt Colton alla Metropolis Mastering.

Negli Stati Uniti il vinile è stato stampato da Record Technology Inc, mentre il vinile per il resto del mondo è stampato da Optimal.

«Sappiamo che molti di voi si sono chiesti che fine avesse fatto questa uscita, ma, come per il “Libro dell’amore”, le ragioni del ritardo sono lunghe e noiose. Basti dire che ci dispiace per l’attesa.», è scritto sul sito di Peter Gabriel.

C’è stata anche la possibilità di vincere una prova di artwork, firmata personalmente da Peter Gabriel.

E’ stata generata una prova di artwork per controllare il processo di stampa. Peter ha accettato di firmare personalmente la prova per un fortunato vincitore. Il quale riceverà anche l’album su CD e LP.

Clicca qui per conoscere le altre versioni dell’album in commercio.

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Steve Hackett: tutti i libri “The Sound of Steve Hackett”, di Paulo De Carvalho – COMPRA

Please Don’t Touch!: The Sound of Steve Hackett, di Paulo De Carvalho, è l’ultimo dei tre volumi della raccolta di trascrizioni complete per chitarra degli album della carriera solista di Steve Hackett.

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Questo è il terzo libro/canzone sul sound di Steve Hackett: una selezione di trascrizioni per chitarra della sua carriera solista.

Il progetto presenta per la prima volta le trascrizioni dell’intero album Please Don’t Touch!

Il libro ha una grafica senza precedenti, descrive l’attrezzatura che Steve ha usato in studio, insieme all’adattamento per chitarra, di alcune parti del flauto, dell’ottavino e di altri strumenti.

Hackett stesso ha recensito il libro e ne ha scritto una prefazione.

Guarda gli altri due libri della serie The Sound of Steve Hackett:

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“Ecco come racconto i Genesis agli inglesi”. Mario Giammetti parla di “Genesis – 1967 to 1975, The Peter Gabriel Years”

“Genesis 1967 to 1975: The Peter Gabriel Years” è la versione inglese, arricchita di nuovi contenuti, di “Gli anni Prog” di Mario Giammetti. L’autore ce ne parla in questa intervista.

By Eugenio Delmale

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Il libro è pubblicato da Kingmaker.

Acquistalo qui:

Mario Giammetti ha accettato di parlarne con Horizons Radio.

H.R.: Chiunque abbia letto la notizia dell’uscita del tuo libro ha pensato la stessa cosa: “non capita spesso che un saggio in italiano diventi una pubblicazione in inglese”. Ci racconti com’è andata?

Mario Giammetti: Erano alcuni anni che cercavo un editore internazionale per i miei libri sui Genesis. Durante questo percorso mi sono scontrato con ostacoli di vario tipo, qualcuno condivisibile (come può un editore inglese, per esempio, giudicare la qualità di un lavoro scritto in una lingua che non è in grado di capire?), altri molto meno. Ad esempio, ho appreso che in Inghilterra difficilmente viene dato ascolto a uno scrittore sprovvisto di agente: voglio dire, in Italia un agente potrà forse permetterselo Elena Ferrante, non certo chi scrive di musica! A tutto ciò andava poi aggiunto un problema non da poco, ossia che qualunque mio scritto avrebbe dovuto essere tradotto, con conseguente aggravio delle spese. Infine, anche se nessuno me lo ha mai detto espressamente, sotto sotto, da parte di qualche editore straniero ho anche percepito una sorta di diffidenza: tipo, cosa ne sa un italiano, dei Genesis?

Alla fine mi sono finalmente imbattuto nelle persone giuste: due appassionati veri (il giornalista della rivista inglese Prog, Nick Shilton, e il fondatore dei Big Big Train, Greg Spawton) che intendevano avviare una casa editrice musicale che prestasse particolare attenzione alla qualità del prodotto, mettendo in secondo piano i discorsi di cassetta.

Cosa ha colpito del tuo libro rispetto ai tanti scritti su di loro nella madrepatria dei Genesis?

Il focus è sulla musica, più che sulla storia, che è già stata sviscerata più che sufficientemente, da Armando Gallo in primis. Alla resa dei conti, ciò che ci fa amare i Genesis è la loro produzione artistica, no?

Il tocco di classe sono però gli ascolti che una parte del gruppo ha accettato di fare con me: ho ascoltato l’intero The Lamb con Tony Banks negli studi the Farm, From Genesis To Revelation e Trespass con Ant Phillips (che non lo aveva fatto per 40 anni!), gli altri tre con Steve Hackett. Prova solo a immaginare cosa possa significare, dopo avere assimilato ogni passaggio in decenni di passione, riascoltare quelle note magiche spalla a spalla con chi le ha composte e registrate: i loro commenti quasi minuto per minuto sono diventati qualcosa di realmente nuovo per la bibliografia sui Genesis.

Tengo poi a precisare che tutte le dichiarazioni incluse nel libro sono inedite, dato che solo una piccola parte delle interviste che Gabriel, Collins e Rutherford hanno rilasciato al giornalista inglese Mike Kaufmann erano state incluse nei video bonus dei remaster 2008.

Quali difficoltà hai incontrato nel far tradurre il tuo libro dall’italiano in inglese?

Nessuna. Merito di Octavia Brown, che è stata incaricata direttamente dall’editore. Octavia è bilingue ma è anche molto preparata a livello musicale, essendo peraltro coinvolta in diverse situazioni anche in Italia (a cominciare dal famoso Prog Festival di Veruno). Quindi è stata bravissima anche nelle parti più tecniche, che mi davano qualche preoccupazione. Ho letto da qualche parte il commento di un lettore inglese, il quale sostiene che non sembra un libro tradotto da un’altra lingua, e questa credo sia una grande soddisfazione per tutti.

Ci sono differenze tra la versione italiana e quella inglese? Quali?

Molto poche, in quanto la Kingmaker ha acquistato i diritti dalla Giunti con l’obbligo di rispettare il più possibile l’edizione italiana. Naturalmente però è stato sistemato qualche refuso ed è stata ulteriormente migliorata la lista dei concerti grazie a un maniacale lavoro di revisione fatto insieme a George German e Alessandro Borri.

E poi, su mia richiesta, sono ora indicate le fonti di ciascuna dichiarazione, frase per frase, che la Giunti aveva preferito invece raggruppare a fine capitolo. Infine, abbiamo aggiunto brevi estratti di interviste che ho realizzato dopo il 2013 ed anche qualche foto.

Cosa si prova a vedere il proprio libro in versione inglese?

Era il mio sogno ed è una grande emozione. Il libro è stampato su carta di altissima qualità e sinceramente non potevo chiedere di meglio.

Qualche membro dei Genesis ha avuto modo di vedere già la pubblicazione?

Mi risulta sia stato inviato a tutti, ma non so se sia giunto alle varie destinazioni. Il coronavirus ha creato molte difficoltà organizzative e anche le solitamente efficientissime poste inglesi sono andate in tilt. Io stesso ho ricevuto le mie copie solo ieri (e nel mio caso è stato usato un corriere).

Non credo che Tony o Mike siano molto interessati a leggere in materia Genesis, ma spero facciano un’eccezione questa volta trattandosi di una prospettiva differente dove è anche divertente mettere a confronto i diversi ricordi e opinioni da parte dei membri della band.

Spero che Ant legga almeno i primi due capitoli, dato che credo sia il primo libro in assoluto che mette così in risalto la sua figura.

In quanto a Steve, sono certo che lo leggerà dall’inizio alla fine!

In Italia sarà reperibile il tuo libro? Come?

Non credo si troverà nelle librerie, non avrebbe nemmeno molto senso essendo la versione italiana “Gli anni Prog” tuttora in catalogo. Si potrà certamente ordinare via Internet.

Al momento è disponibile sul sito della Burning Shed, ma mi risulta che più avanti la vendita sarà allargata anche alle altre piattaforme, tipo Amazon.

Ti aspetti di vendere molto, in Inghilterra? Come sono percepiti là, oggi, i nostri amati Genesis? Suscitano ancora interesse?

Ti racconto un aneddoto. Una decina di anni fa riuscii faticosamente ad arrivare a Chris Charlesworth, notissimo giornalista inglese che, al tempo, era a capo dell’ancor più famosa Omnibus Press (secondo Wikipedia, addirittura il più grande editore musicale del mondo!). Gli avevo proposto il progetto ‘Genesis Files’ (una collana di sette libri, uno per ciascun membro dei Genesis, anche se all’epoca ero solo a poco più di metà dell’opera, che avrei completato solo nel 2016 ed è tuttora disponibile in italiano per le Edizioni Segno), sottolineando il fatto che non è mai stato realizzato niente di simile in nessuna parte del mondo. Charlesworth, dopo averci pensato un attimo, mi rispose che la forza commerciale dei Genesis non era sufficiente per giustificare un’operazione di questo tipo.

Per quanto la cosa possa sembrarci strana, dobbiamo rassegnarci di fronte al fatto che i Genesis non saranno mai considerati alla stregua di Beatles, Stones, Zeppelin, Queen, Pink Floyd, U2 eccetera, la cui popolarità in termini di vendite è abissalmente superiore. Questo, ovviamente, vale a maggior ragione in Italia. E tuttavia, la risposta dei fan inglesi alla reunion della fine di quest’anno, nonostante i costi proibitivi dei biglietti, è stata entusiasmante.

In definitiva, i Genesis restano sicuramente degni, anche in patria, di essere annoverati tra i grandi del rock, ma forse non tra i grandissimi. Sia chiaro che questa non è la mia opinione, ma solo quello che credo di aver percepito da quelle parti.

Ora che il dado è tratto, pubblicherai altro in inglese, su di loro, per esempio, il secondo volume, il post-Gabriel?

Sì, c’è già un accordo con Kingmaker per pubblicare il seguito della storia dei Genesis, che del resto avevo già completato alla fine del 2017. Ci ho dato già una controllata e ora è tutto nelle mani di Octavia Brown per una pubblicazione nel corso del prossimo anno. Magari con l’aggiunta di un capitolo finale dedicato al Last Domino tour.

Intanto è appena uscito il nuovo numero di Dusk, il Genesis Magazine di cui, ricordiamolo per i pochissimi che non lo sanno, sei ideatore e direttore.

Con leggero ritardo, per via della pandemia che ha rallentato la lavorazione e la spedizione.

In copertina ovviamente la reunion dei Genesis, sulla quale con trasparenza esprimiamo i nostri legittimi dubbi, ma questa volta ci siamo focalizzati in particolare sulla figura di Phil Collins: con la scusa di due recenti ristampe in vinile e di un libro, Francesco Gazzara ha stilato un godibilissimo dizionario sul grande artista.

Inoltre ricordiamo i 25 anni dei Musical Box e abbiamo rintracciato alcuni personaggi tangenziali, ma oltremodo interessanti, che hanno gravitano intorno all’orbita Genesis.

Per ragioni di spazio, delle quattro interviste già realizzate, questo numero contiene solo le prime due: ad Allan Schwartzberg, batterista del primo album e del primo tour solista di Peter Gabriel, e a Harry Kim, trombettista al fianco di Collins da trent’anni.

Un grazie e un “in bocca al lupo” a Mario Giammetti per tutto il suo lavoro. Ed ecco la copertina di Dusk

Il libro comprende, oltre interviste esclusive ai membri del gruppo e ai principali collaboratori, come ci ha raccontato Mario, alcune foto inedite.

Kingmaker Publishing è stata lanciata l’anno scorso dal giornalista Prog Nick Shilton e dal fondatore dei Big Big Train Greg Spawton.

Dice Spawton al Magazine Prog:

«Sono un grande fan dei Genesis sin dalla mia giovinezza e ho letto ogni libro esistente sulla band. Tuttavia, il libro di Mario contiene una grande quantità di dettagli sull’era di Peter Gabriel dei Genesis che prima mi erano sconosciuti. Sentivo che queste intuizioni dovevano essere condivise con la base di fan dei Genesis e quindi ero desideroso che il libro di Mario fosse la prima pubblicazione di Kingmaker».

Non hai la versione italiana del libro di Mario Giammetti? Comprala qui:

Questo è il suo primo libro di Mario Giammetti in lingua inglese. GUARDA GLI ALTRI LIBRI DI GIAMMETTI SU AMAZON.

Le ultime della Band su Horizons Genesis:

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Steve Hackett: “A Genesis In My Bed” paperback – COMPRA

Steve Hackett: A Genesis In My Bed,  l’autobiografia del grande chitarrista ed ex membro dei Genesis, anche in paperback edition

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Una nuova versione paperback edition in inglese. 

Comprala qui:

Sul suo sito puoi ordinare le copie firmate da Steve – CLICCA QUI.

Ecco l’edizione italiana:

E la precedente edizione inglese:

In questo breve video Steve ringrazia tutti «per l’ottimo feedback sull’autobiografia, e per chi ancora non l’ha letta»:

Come per la sua musica, Steve ha scritto un tomo molto dettagliato, divertente e avvolgente che traccia il grafico della sua vita, ma con enfasi sui suoi anni con i Genesis, dall’ascesa fulminea della band fino al successo.

Steve parla con franchezza dei suoi primi anni di vita, del periodo con i Genesis e dei suoi rapporti personali con gli altri quattro membri della band, con una aneddoti sul quotidiano di questa importante rock band.

Naturalmente A Genesis In My Bed racconta anche la carriera solista di Steve, da quando ha lasciato i Genesis e i molti diversi viaggi che ha intrapreso.

Con il suo talento creativo e la sua grande leggerezza, A Genesis In My Bed è una lettura avvincente.

Indispensabile per i fan dei Genesis, ma anche per gli amanti della musica in generale e per i lettori accaniti di autobiografie ricche di racconti sentiti ed emotivi.

Dice Steve: «Esploro i sentimenti personali. Ho risposto a molte domande che i fan mi hanno posto nel corso degli anni, come il motivo per cui ho lasciato i Genesis. Ci sono voluti quindici anni per portare a compimento questo libro, scrivendo tra tour, registrazioni e sfide legali, ma questo mi ha dato il tempo di svilupparlo davvero».

Ecco alcune citazioni di Steve tratte dal libro (dal sito web di Steve Hackett):

L’arrivo nei Genesis:

«Alzò la testa e mi guardò con uno sguardo d’acciaio … “Ne hai sentito parlare, vero?”

Ancora una volta ero contro quel muro invisibile, consapevole che avrei potuto scegliere di sedermi lì e cedere o scavalcarlo. Ma una volta oltre il muro, non puoi più tornare indietro. Sapevo che stavo per fare un salto in quel nuovo mondo e che la mia vita stava per cambiare per sempre. Stavo per salire a bordo di un’astronave su un nuovo pianeta con un gruppo di alieni. Svuotai il mio bicchiere, lo posai e uscii dalla porta al sole, stringendo quel biglietto per Marte.»

La creazione di The Lamb Lies Down On Broadway:

«Stavamo scrivendo e registrando ad alta intensità. The Lamb è un album denso con tonnellate di dettagli. Tutti pieni di idee, il disco era pieno di temi come “Times Square è piena di gente in una notte frenetica, la voce improvvisamente abrasiva come il clacson di un camion dei pompieri di New York. Dimentica sogni d’oro … il dramma si svolge giorno e notte”.

The Lamb sembrava un’avventura titanica che stavamo cercando di sopravvivere … Abbiamo colpito gli iceberg, ma coraggiosamente ci trascinò in acque infestate da squali e inesplorate.»

L’uscita dai Genesis:

«Avevo fatto la cosa giusta? Era un grosso rischio e un enorme passo verso l’ignoto. Stavo lasciando una band di livello mondiale che ormai stava riempiendo arene a livello internazionale. Ho dovuto fidarmi del potere del mio istinto e e della mia ispirazione …»

Aneddoto su un’esperienza doganale al confine:

«In un’occasione, dopo che la dogana aveva trovato una sostanza illegale residua lasciata da una precedente band nell’auto che avevamo noleggiato, fummo portati in stanze separate. I doganieri erano combattivi e aggressivi, mi sfidavano con cani di grossa taglia mentre ero lì senza i miei vestiti addosso. Poi improvvisamente un allarme fece sussultare questi personaggi nervosi che tirarono fuori rapidamente le loro pistole e si girarono selvaggiamente, le narici che fiutavano…»

Un concerto dei Genesis coinvolto in una rivoluzione:

«Il governo stava per essere rovesciato il giorno seguente ed era come un’esplosione. Ci fu una rivolta fuori dal locale con pistole e petardi che esplodevano e ribaltarono jeep dell’esercito in strada. Ho sentito che ci sono stati incidenti mortali. Il concerto è stato venduto all’eccesso. Piramidi di persone che si arrampicavano l’una sull’altra, eravamo pericolosamente vicini ai balconi.»

E dei suoi ultimi lavori, Steve afferma: 

«Musicalmente, sono orgoglioso dell’album più recente ‘At The Edge Of Light’, con il coinvolgimento creativo di Roger e Jo, oltre all’apporto di membri della band, musicisti orchestrali, cantanti e strumentisti di mondi lontani…»

Il lancio di A Genesis In My Bed arriva quando Steve è bloccato a casa, come tutti noi, dopo aver dovuto abbandonare il suo tour negli Stati Uniti con breve preavviso. 

«Non avevo mai dovuto interrompere un tour a metà strada prima … Comunque i concerti sono stati posticipati, quindi torneremo!

Essere sull’ultimo volo da Philadelphia a Londra mi ha fatto venire in mente la mia canzone “L’ultimo treno per Istanbul”. Siamo stati fortunati a tornare a casa…

Abbiamo di fronte il tour “Seconds Out”, così possiamo guardare oltre questi tempi bui. Abbiamo tutte le intenzioni di suonare non appena gli spazi saranno di nuovo aperti.»

In occasione dell’uscita del libro, Steve ha pubblicato alcuni video che raccontano brani della sua carriera strettamente legati alla sua autobiografia. Eccoli:

Leggi qui sotto alcune interviste (leggi qui le interviste riportate nel sito di Steve):

Le recensioni raccolte nel sito di Steve – LEGGI QUI.

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Steve Hackett è ospite in “All That I Am & All That I Was” di Ms Amy Birks – VIDEO & COMPRA

Steve Hackett (e la John Hackett Band) collabora con Amy Birks, che pubblicherà il suo album solista di debutto “All That I Am & All That I Was” il 17 aprile. 

By Antonio Filippi

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Steve Hackett è ospite del nuovo singolo di Ms Amy Birks, I Wish .

La canzone è tratta dall’album solista di debutto della cantante dei Beatrix Players, All That I Was & All That I Am.

Ecco il video del singolo:

Il video, creato da Susan Raybould, raffigura Birks e un chitarrista di flamenco, ognuno rappresentato attraverso origami stop motion.

Amy si è imbattuta in Steve ai Prog Awards, gli ha chiesto di suonare e lui ha accettato.

Il nuovo singolo si avvale delle parole Christina Rossetti – poetessa, attivista e artista preraffaellita.

Il singolo e l’album sono disponibili anche per lo streaming e il download:

Il nuovo album è stato prodotto da Birks e Wollage (che ha lavorato con Tony Banks in Seven (A Suite For Orchestra).

Disponibile il package cd in edizione limitata, con copertina apribile a sei pannelli da 7 “, accompagnata da un libro fotografico di dodici pagine. Questo formato è esclusivo per la vendita per corrispondenza e sarà disponibile presso lo stand di merchandising in tutti gli show dal 5 aprile (vedi sotto).

Previsto anche un album in vinile in una copertina apribile da 12″ e sarà inoltre disponibile tramite tutti i consueti servizi di download e streaming.

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Peter Gabriel’s albums now available in 24bit hi-res audio – LISTEN & BUY NOW

By Antonio Filippi –

Peter Gabriel’s audio catalogue has been released on high-resolution (HD) audio platforms.

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“Over recent years we have given access to hi-res audio files with the purchase of various LP and CD album releases, but those files have not been available as stand-alone digital releases.

Many of you have asked if they could be made available in their own right… and now they are, in 24bit.”

Listen in HD with Amazon HD:

Other platforms:
Bandcamp 
Qobuz
TIDAL Masters

From PeterGabriel.com

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