Peter Gabriel: il libro “Attaccati alle radici” con la sua prefazione – COMPRA

Peter Gabriel ha scritto l’introduzione al libro “Attaccati alle radici – Immagini e storie degli alberi della Sardegna” di Enrico Spanu. 

[siteorigin_widget class=”GTranslateWidget”][/siteorigin_widget]

La pubblicazione è a emissioni zero e, su richiesta di Peter, per ogni copia stampata sono stati piantati nuovi alberi.

La tiratura iniziale era esaurita, ma ora è di nuovo disponibile, stampata in collaborazione con Simbiosi Magazine – rivista dedicata al rimboschimento e al ripristino dell’equilibrio tra uomo e natura.

Ha detto Peter:

«Queste bellissime e drammatiche fotografie in bianco e nero hanno catturato la forza, la presenza e le tante personalità dei nostri compagni di vita e radicati in questa meravigliosa isola della Sardegna.»

Compralo qui:

[siteorigin_widget class=”WP_Widget_Custom_HTML”][/siteorigin_widget]

Ascolta Peter Gabriel:

Horizons Radio News

[siteorigin_widget class=”ai_widget”][/siteorigin_widget]
[siteorigin_widget class=”MailPoet\\Form\\Widget”][/siteorigin_widget]
[siteorigin_widget class=”MailPoet\\Form\\Widget”][/siteorigin_widget]

Aiuta Horizons Radio




LEGGI PERCHE’

Phil Collins: per i 40 anni di “Face Value” uno speciale Picture Disc – DETTAGLI & COMPRA

Un Picture Disc speciale per festeggiare i 40 anni di “Face Value” di Phil Collins.

Il nuovissimo picture disc da 12″ in edizione limitata, che celebra il 40° anniversario del primo album solista di Phil Collins ‘Face Value’.

Compralo qui (clicca sull’immagine qui sotto):

“Face Value” è diventato un successo multi-platino internazionale con l’aiuto del singolo di successo ‘In The Air Tonight’. Altri brani degni di nota dell’album sono i singoli successivi ‘I Missed Again’ e ‘If Leaving Me Is Easy’, così come ‘Behind The Lines’, scritto insieme agli altri Genesis, Tony Banks e Mike Rutherford.

Questo Picture disc da 12″ in edizione limitata presenta l’album rimasterizzato del 2016 e una copertina a libro fustellato, mentre la busta interna originale sarà caratterizzata da un inserto stampato su due lati.

Il 13 febbraio 1981 esce Face Value, album d’esordio della carriera solista di Phil Collins. Ecco alcune versioni live dei brani del disco.

 


Ascolta Phil Collins:


Horizons Radio News


Aiuta Horizons Radio




LEGGI PERCHE’

Steve, Jo e John Hackett nel nuovo “The Rome Pro(G)ject” di Vincenzo Ricca – COMPRA

Torna “The Rome Pro(G)ject”, con Steve, Jo, John Hackett e altri artisti Prog, nel nuovo progetto di Vincenzo Ricca.

[siteorigin_widget class=”GTranslateWidget”][/siteorigin_widget]

“III – EXEGI MONVMNTVM AERE PERENNIVS” (2017), sembrava il “possibile” ultimo album di “The Rome Pro(G)ject”, fine di un’emozionante trilogia.

Quel “possibile”, però, non ha mai convinto del tutto Vincenzo Ricca che, al contrario, subito dopo l’uscita del terzo album, ha deciso di mettere insieme la band per un tour che avrebbe dovuto essere seguito dall’uscita di un album dal vivo intitolato “Miliarvm Avrevm”.

A causa del “Covid-19”, i programmi sono cambiati: ed ecco un album che celebra i dieci anni di “The Rome Pro (G) ject”.

E così, ancora una volta sotto la bandiera indipendente della “TRP Records”, l’ideatore, compositore, polistrumentista e produttore della Pro(G)ject, pubblica “IV – Beaten Paths Different Ways”, 13 brani divisi in tre parti: inedito, riarrangiato (e/o riprodotto), cantato.

Acquistalo qui:

Troviamo tutti gli artisti che hanno contribuito ai tre album, per la prima volta riuniti in un unico disco, che si impreziosisce così delle inconfondibili sonorità delle chitarre elettriche di Steve Hackett, della voce narrante della moglie Jo Lehmann, del flauto magico del fratello John Hackett, del romanticismo pianistico del primo tastierista della Hackett Band, Nick Magnus, la narrazione inconfondibile del compianto Francesco di Giacomo (Banco), il più che unico basso fretless di Richard Sinclair (Caravan, Camel, Hatfield), David Jackson (Van Der Graaf Generator), Billy Sherwood (YES, Circa), il fantastico violino elettrico di David Cross (King Crimson), Bernardo Lanzetti (PFM, Acqua Fragile).

Accanto a questi Giganti del Prog Rock, le migliori promesse del nuovo progressive: Franck Carducci, Jerry Cutillo (OAK), Daniele Pomo (RaneStrane), Riccardo Romano (RaneStrane), Roberto Vitelli (Ellesmere, Taproban), Mauro Montobbio (Narrow Pass), Paolo Ricca, Giorgio Clementelli, Lorenzo Feliciati, Danilo Chiarella e Maurizio Mirabelli.

Sebbene il “prog romantico” di Vincenzo Ricca sia stato finora proposto e distinto con tre album tutti composti da brani esclusivamente strumentali, questa volta cinque di essi sono stati cantati.

Il battesimo di questa nuova fase avviene con il brano eseguito da Bernardo Lanzetti: la sua voce leggendaria rappresenta la vera sorpresa nel collettivo dei maestri del progressive rock che da sempre ruota attorno al progetto.

Gli altri album:

Ecco il video di S.P.Q.R.:

https://youtu.be/H_TuMnpkRQ4

Ecco altri video di The Rome Pro(G)ject:

[siteorigin_widget class=”WP_Widget_Custom_HTML”][/siteorigin_widget]

Ascolta Steve Hackett:

Horizons Radio News

[siteorigin_widget class=”ai_widget”][/siteorigin_widget]
[siteorigin_widget class=”MailPoet\\Form\\Widget”][/siteorigin_widget]
[siteorigin_widget class=”MailPoet\\Form\\Widget”][/siteorigin_widget]

Aiuta Horizons Radio




LEGGI PERCHE’

Il libro “The Genesis Family Photo Album” – COMPRA

Il libro fotografico celebra l’universo della band dagli anni Settanta a oggi.

[siteorigin_widget class=”GTranslateWidget”][/siteorigin_widget]

Oltre ad essere ricco di immagini dei Genesis dai tempi di Peter Gabriel fino alla reunion del 2007, il libro include foto della carriera solista di Peter Gabriel, Phil Collins, Steve Hackett, Mike & The Mechanics, Ray Wilson e Anthony Phillips.

Compralo qui:

Include foto inedite di concerti che risalgono al Lyceum, Londra, nel 1971; Plymouth, 1972; Brighton, 1973 e foto uniche scattate a Headley Grange, Hampshire, nel 1974 durante la registrazione di The Lamb Lies Down On Broadway – l’ultimo album con Peter Gabriel.

Il viaggio continua con le foto mai viste prima del primo tour dopo la partenza di Gabriel e del primo tour solista di Gabriel.

Dopo la partenza di Steve Hackett nel 1977 la band viene catturata al massiccio concerto di Knebworth del ’78.

Ci sono anche foto di Hackett e Gabriel dalle loro apparizioni al Reading Festival dove Peter ha duettato con Phil Collins.

Passando al decennio successivo e oltre, ci sono molti scatti della band durante il periodo di grande successo con Phil Collins al timone e anche il breve periodo con il suo successore Ray Wilson.

Così come la riunione una tantum con Gabriel e Hackett al concerto Six Of The Best a Milton Keynes nel 1982.

Ulteriori immagini dei tour solisti di Collins e della band Mike & The Mechanics di Mike Rutherford completano il libro insieme a molte foto che continuano a documentare le carriere soliste di Hackett e Gabriel negli ultimi tempi, oltre a rendere omaggio al chitarrista originale della band, Anthony Phillips, che copre così tutte le anime della band.

Ascolta i Genesis:

Horizons Radio News

[siteorigin_widget class=”MailPoet\\Form\\Widget”][/siteorigin_widget]
[siteorigin_widget class=”MailPoet\\Form\\Widget”][/siteorigin_widget]

Aiuta Horizons Radio




LEGGI PERCHE’

Steve Hackett: il libro “Every Album, Every Song” – COMPRA

Steve Hackett: il libro “Every Album, Every Song” di Geoffrey Feakes. 

[siteorigin_widget class=”GTranslateWidget”][/siteorigin_widget]

Sonicbond, la casa editrice di libri prog-friendly, festeggia il suo secondo anniversario con una speciale edizione limitata di un nuovo libro su Steve Hackett: “Every Album, Every Song” di Geoffrey Feakes.

Compralo qui (in inglese):

Il libro offre un’analisi traccia per traccia di tutti gli album solisti di Steve Hackett da “Voyage Of The Acolyte” fino a “At The Edge Of Light”.

Viene ripercorsa la lunga e variegata storia di Steve. Vengono prese in considerazione anche le collaborazioni, gli album live e le compilation, rendendo questa la guida più completa sulla musica di Steve Hackett mai pubblicata.

“Every Album, Every Song” di Geoffrey Feakes sarà disponibile in una speciale edizione limitata, firmata dall’autore.

Questa versione sarà prodotta in una tiratura limitata di 250 copie e sarà disponibile solo presso il rivenditore online Burning Shed. Un’edizione standard in brossura sarà pubblicata nel 2021.

Nel 2019, nella stessa collana “On Track”, è uscito un libro analogo sui Genesis. Compralo qui:

E non solo. Guarda gli altri libri della collana “Every Album, Every Song” – CLICCA QUI.

Ascolta Steve Hackett:

[siteorigin_widget class=”WP_Widget_Custom_HTML”][/siteorigin_widget]

Horizons Radio News

[siteorigin_widget class=”ai_widget”][/siteorigin_widget]
[siteorigin_widget class=”MailPoet\\Form\\Widget”][/siteorigin_widget]
[siteorigin_widget class=”MailPoet\\Form\\Widget”][/siteorigin_widget]

Aiuta Horizons Radio




LEGGI PERCHE’

Genesis: “Invisible Touch Exclusive Orange Vinyl” – COMPRA

“Invisible Touch” dei Genesis in versione Exclusive Orange Vinyl.

[siteorigin_widget class=”GTranslateWidget”][/siteorigin_widget]

I Genesis hanno raggiunto l’apice del successo commerciale con “Invisible Touch” del 1986, ancora oggi il loro album più venduto.

Ora esce in versione vinile arancione – COMPRALO QUI:

Product code
745694
Format
Vinyl LP
Label
UMC / Virgin EMI

L’album ha portato la band a un enorme successo piazzando in classifica anche singoli come ‘Invisible Touch’, ‘Throwing It All Away’, ‘Land Of Confusion’, ‘In Too Deep’ e ‘Tonight, Tonight, Tonight, Tonight’ ed è generalmente considerato uno degli album di riferimento degli anni Ottanta.

[siteorigin_widget class=”WP_Widget_Custom_HTML”][/siteorigin_widget]

Ascolta i Genesis:

Horizons Radio News

[siteorigin_widget class=”MailPoet\\Form\\Widget”][/siteorigin_widget]
[siteorigin_widget class=”MailPoet\\Form\\Widget”][/siteorigin_widget]

Aiuta Horizons Radio




LEGGI PERCHE’

Anthony Phillips: il cofanetto “Missing Links I-IV” – COMPRA

Nuova edizione ri-masterizzata e ampliata di “Missing Links” di Anthony Phillips.

[siteorigin_widget class=”GTranslateWidget”][/siteorigin_widget]

Anthony Phillips ha pubblicato le versioni rimasterizzate dei suoi quattro album originali di “Missing Links” in un cofanetto di 5 CD.

Compralo qui in versione digitale e box 5 CD:

La collezione raccoglie la library di Ant e la musica per la televisione dal 1976 in poi. Comprende anche un disco a 27 tracce di materiale raro e inedito.

Il primissimo “Missing Links” è stato pubblicato in edizione limitata nel 1989 e, sebbene i quattro volumi originali della serie siano stati successivamente pubblicati su CD, non sono più disponibili da alcuni anni, ma scambiati tra i collezionisti:

La sua popolarità portò ad altre tre edizioni di “Missing Links”, che raccoglievano non solo composizioni di colonne sonore, ma anche altre rare registrazioni d’archivio realizzate da Anthony Phillips nel corso degli anni.

 

Anthony ha lavorato con il suo archivista Jon Dann per preparare questa nuova edizione con, appunto, un nuovo CD aggiuntivo di 27 tracce di materiale d’archivio inedito e raro, “Extra Links” esclusivo per questo set.

“MISSING LINKS I – IV” piacerà sicuramente ai fan del lavoro di Anthony. Questa nuova edizione in cofanetto presenta le note di copertina di Jon Dann.

Tracklist:

Disc One – Missing Links Volume One: Finger Painting

1 Force Majeure (1987)
2 Mountain Voices (1987)
3 Lord Of The Smoking Mirror (1987)
4 Sea Horses (1987)
5 Dungeons (1987)
6 Between The Rings (1983)
7 Evening Ascent (1983)
8 Streamer (1983)
9 After The Rain (1987)
10 Rottweiler (1983)
11 Sad Fish (1983)
12 A Song (1979)
13 God’s Chosen Car Park Suite (1986) Processional – Meditation – Cave Painting
14 Tropical Moon Over Dorking Suite (1985) Estrangement – Myra’s Dream – Reconciliation
15 Fountain Pool (1986)
16 Q. (1984)
17 Three Piece Suite (1984) To The Shrine – Through The Forest – Towards The Light
18 Boulevard Of Fallen Leaves (1981)
19 Land Of Dragons Suite (1989) Land Of Dragons (Part 1) – Kites – Harbour At Sunset – Dance Of The Crabs – Sand Octopus And The King Crabs – Do The Shrimps Know They’re Chinese – Land Of Dragons (Part 2)
20 And A Prayer (1979)
21 Tierra Del Fuego (1979)
22 Paradise Found (1979)

Disc Two – Missing Links Volume Two: The Sky Road A Collection Of Archive, Commission And Unreleased Album Material

1 Exile
2 Lifeboat Suite Opening Theme – Sunday Morning – Another Shout – Across The Sandbar – Storm Warning – Kim Waits – The Rescue Of The Janet C – Let Not The Deep Swallow Me Up – Closing Theme
3 The Bitter Suite part 1 – Part 2
4 Across The River Styx
5 A Flock Of Souls
6 Along The Towpath
7 The Sky Road
8 Tears On A Rainy Day
9 Tiwai: Island Of The Apes bats – In The Firmament
10 Wild Voices, Quiet Waters Suite Twilight On The Lake – Winterloons – Waterstar
Serenita
11 Timepiece
12 Field Of Eternity (Excerpts From The Original Version)
13 The Beggar And The Thief

https://youtu.be/0VQ61-1E04Q

Disc Three – Missing Links Volume Three: Time And Tide A Collection Of Television And Library Music 1992 – 1997

1 Amazonas
2 Peruvian Plains
3 Manatee Garden
4 Turtle Race
5 Indio Wedding
6 Underwater Forest
7 Fiesta Del Charangos
8 Slow Hand Sloth
9 River Chase
10 Sacred Kingdom
11 African Dream
12 Bedouin Train
13 Sandstorm
14 Kalahari March
15 Songoku
16 Schuan Journey
17 Slow Boat To China
18 Back In The Land Of Dragons
19 Shadow Puppet
20 Sea Jewel
21 End Theme For Five
22 Minnow Dance
23 Sunken Galleons
24 Haunting The Dark Sea
25 Time And Tide
26 Okavanga
27 Under Desert Stars
28 Lost In A Desert Night
29 Blue Lagoons

Disc Four – Missing Links IV: Pathways & Promenades

1 The Golden Road To Samarkand
2 Promenade
3 Sceptred Isle
4 Danza Cucaracha
5 Fallen Idol
6 Cascades
7 Sky Dawn
8 Misty Mountains
9 It’s All Greek To Me
10 Haven From The Sea
11 Heavenly Gene
12 Ironclad
13 Water Gardens
14 Night Train
15 Sleeping Giant
16 Sombrero
17 Irish Lament
18 Aurora
19 Without You
20 Sad Exodus
21 Summer Of Love
22 Light Rain
23 Halcyon Days

Disc Five: Extra Missing Links

1 Opening Theme For Five
2 Empire Of The Elephant
3 Great Rift Valley
4 Dwellers Of The Deep
5 Exile Link
6 Freeway Dude
7 Sumatra
8 Tears On A Rainy Day Link
9 Is There Anyone Out There?
10 Antibes Cocktail
11 Tropical Moon Romance
12 Sitar Pastoral
13 Wings Over The World
14 Stakeout
15 Bush Babies Suite
16 Sky Road Link
17 Citizens Of The Coral
18 Estrangement (Piano Mix)
19 Night Search
20 Granada
21 A Noble Spirit
22 In The Heart Of Africa
23 Malvern Hills
24 Flight Of The Snow Geese
25 Never Meant To Be
26 New Alchemists Suite
27 The Beggar & The Thief (Instrumental V)

Ascolta Anthony Phillips:

[siteorigin_widget class=”WP_Widget_Custom_HTML”][/siteorigin_widget]

Horizons Radio News

[siteorigin_widget class=”ai_widget”][/siteorigin_widget]
[siteorigin_widget class=”MailPoet\\Form\\Widget”][/siteorigin_widget]
[siteorigin_widget class=”MailPoet\\Form\\Widget”][/siteorigin_widget]

Aiuta Horizons Radio




LEGGI PERCHE’

Mario Giammetti racconta il suo nuovo libro “Genesis. Tutti gli album tutte le canzoni”

È uscito il libro “Genesis. Tutti gli album tutte le canzoni” di Mario Giammetti. Gli abbiamo posto qualche domanda.

By E.D.

[siteorigin_widget class=”GTranslateWidget”][/siteorigin_widget]
Mario Giammetti analizza tutti i 15 album incisi in studio dalla band, esaminando anche il contesto storico e le circostanze che hanno portato alla loro creazione, oltre ai processi di registrazione.

Acquistalo qui:

Illustrato con fotografie di performance rare e con materiale da collezione, è un libro imperdibile per collezionisti e appassionati o per giovani che vogliono riscoprire la musica di questa straordinaria band in tutta la sua evoluzione.

Ecco cosa ci ha raccontato Mario Giammetti.

H.R.: Quali sono gli elementi di novità contenuti nel tuo libro “Genesis. Tutti gli album tutte le canzoni”?

Mario Giammetti: Sicuramente chi ha già letto altri miei libri, in particolare “Musical Box – Le canzoni dei Genesis dalla A alla Z”, pubblicato dieci anni fa da Arcana, troverà dei punti di contatto, ma a parte il fatto che i brani non sono più analizzati in ordine alfabetico bensì album per album, il testo è stato asciugato e reso più scorrevole, oltre che naturalmente integrato delle nuove e preziose informazioni acquisite nel corso degli ultimi anni, con la ciliegina sulla torta rappresentata dalla prefazione di Steve Hackett.

Nella sostanza, si parla di come sono nate le canzoni attraverso le parole degli stessi protagonisti, se ne racconta la storia compositiva e se ne fa sinteticamente la storia sul palco, anche se in particolare questa sezione è volutamente meno prolissa e infarcita di dati.

L’idea era infatti realizzare una guida all’ascolto che fosse sì completa, ma non maniacale, con l’obiettivo di non annoiare un ipotetico lettore casuale, magari un giovane che si avvicina alla musica dei Genesis per averne sentito parlare dai genitori o addirittura dai nonni. La nostra band preferita merita una riscoperta da parte delle nuove generazioni e questo libro spero possa rappresentare un piacevole strumento per cominciare a entrare nel loro mondo, grazie anche a un apparato grafico e iconografico di primissimo livello e all’attenzione riportata anche graficamente (ad esempio, nelle curate didascalie, che rappresentano una sorta di mini appendice a loro volta).

E qui sta l’altra, e fondamentale differenza: ho fatto un’attenta selezione del materiale e per la prima volta ho trovato un editore che non si è tirato
indietro di fronte alla mia richiesta di portare a termine un libro veramente bello da vedersi, oltre che da leggere. In passato, da questo punto di vista, con l’unica parziale eccezione di “Genesis – Gli Anni Prog” (Giunti 2013), ero rimasto sempre deluso. Il Castello, invece, non ha giocato al risparmio: un cartonato spesso formato 22×28, carta pregiata, stampa accurata.

Da tempo desideravo realizzare un libro che rappresentasse un riepilogo su tutta (e sottolineo tutta) la carriera dei Genesis ma presentato come
meritava, e il momento è arrivato.

Qual è stata la “formula del successo” dei Genesis, secondo i tuoi studi?

Una ricetta richiede una serie di ingredienti e direi che, nel caso dei Genesis, si tratta di materiale di primissima qualità. Osservando il tutto globalmente (è evidente che la loro storia artistica è talmente variegata che è difficile conglobare in un parametro unico l’intero percorso), la band era in possesso di una tecnica strumentale ottima ma mai eccessiva (e questo a mio modo di vedere è un grande pregio) che, messa al servizio di una capacità compositiva indiscutibilmente fuori dall’ordinario (così come è fuori dall’ordinario la caratteristica di un gruppo in cui hanno sempre scritto in cinque, anzi sei conteggiando Anthony Phillips), ha creato una miscela formidabile, resa particolarmente gradevole da una componente melodica molto forte.

Nel merito del vecchio dibattito tra Genesis prog e Genesis pop, mi limito a ribadire che, se non avessero fatto quella scelta, sarebbero rimasti confinati al triste destino di copie sbiadite di se stessi, perpetrando per decenni e sempre più stancamente lo stesso repertorio. Quindi, personalmente sono felicissimo del loro coraggio di cambiare completamente, anche se ovviamente non sempre i risultati mi hanno entusiasmato.

Sei riuscito a scoprire anche retroscena su qualche album o canzone? Esistono ancora segreti non svelati e che potrebbero rimanere tali per sempre, nella storia dei dischi dei Genesis? Quali?

Ovviamente i decenni che passano inesorabili non aiutano in tal senso: i ricordi svaniscono o si confondono, e non è facilissimo ottenere rivelazioni clamorose.

Eppure, ogni tanto salta fuori qualcosa. Ascoltare i dischi del periodo Gabriel insieme a uno dei protagonisti (lavoro che ho fatto dal 2008 al 2011 e che poi ha formato la base per “Gli Anni Prog”, recentemente pubblicato in Inghilterra col titolo “Genesis 1967 to 1975 – The Peter Gabriel Years”) è stato da questo punto di vista molto emozionante e rivelatorio.

Alcuni membri del gruppo (soprattutto Hackett e Banks) hanno una discreta memoria e ogni volta che si parla con loro salta sempre fuori qualcosa di molto interessante. Ma la ricerca prosegue anche con altri personaggi.

Per esempio, nel nuovissimo numero di Dusk ho intervistato John Burns, ingegnere del suono di “Foxtrot” e produttore di “Selling England” e “The Lamb” e alcune notizie che mi ha fornito sono davvero interessanti per gli studiosi dei Genesis.

A parte la progressiva “deriva” verso il pop, evidente a tutti, a uno studio più attento come tu fai, che tipo di evoluzione (o involuzione) ha avuto la musica dei Genesis dal “69 al “98, nella composizione, negli arrangiamenti, negli strumenti, ecc…?

Personalmente, la cosiddetta virata pop, come ti accennavo prima, non la considero una deriva, ma un’intelligente evoluzione e presa d’atto del cambiamento dei tempi.

Peraltro i Genesis, anche nel periodo più leggero, hanno sempre conservato un imprinting armonico tutt’altro che semplice e aggiungo che non è
affatto detto che la musica pop, se fatta ai livelli a cui i Genesis ci hanno abituati, sia più facile da suonare rispetto a un assolo di moog su tempi dispari.

È sicuramente vero che gli arrangiamenti si sono semplificati e che anche la struttura melodica dei brani si è progressivamente scarnificata, ma direi che ogni album dei Genesis è figlio del suo tempo, cosa che non si può dire per la maggior parte degli altri gruppi loro contemporanei, spesso rimasti legati mani e piedi alle origini perché semplicemente incapaci di andare
oltre. Il tempo, poi, è galantuomo.

Io, per esempio, a un album come “Abacab”, che ho odiato profondamente al momento della pubblicazione, ho successivamente riconosciuto il ruolo di necessario spartiacque e oggi lo trovo, a suo modo, anche innovativo.

Viceversa “Invisible Touch” rimane a mio modo di vedere il punto artisticamente più basso della loro carriera, sia a livello compositivo che sonoro, e tuttavia quel disco spaccò le classifiche di tutto il mondo, riuscendo a catalizzare l’attenzione di folle oceaniche nonostante, negli anni dell’edonismo, fosse difficile trovare un artista meno sexy di Phil Collins!

Sicuramente l’avvento dell’elettronica ha apportato innovazioni non sempre entusiasmanti; l’uso delle drum machine e soprattutto delle programmazioni e dei sequencer, nonché le sonorità dei sintetizzatori, hanno reso il sound più plasticoso e meno sofisticato, anche a causa della progressiva involuzione (o
comunque del minore utilizzo) di strumenti come il piano di Tony e il basso di Mike.

Ma ogni album dei Genesis contiene perle armoniche di devastante bellezza, anche gli ultimissimi. Si pensi a certe sequenze di accordi usati in brani come “No Son Of Mine”, “Calling All Stations” e “Uncertain Weather”.

In molti, anche su Dusk, sostengono che, invece di una stanca reunion, i Genesis avrebbero potuto produrre un album in studio. A parte le condizioni di Phil, secondo te sarebbe possibile? E che tipo di musica farebbero nel 2020?

Personalmente nutro grande rispetto per chi, nonostante l’età, continua a produrre musica nuova. Pensa a gente come Bob Dylan, Neil Young, Bruce Springsteen. O, per restare in famiglia, a Steve Hackett.

Viceversa, trovo irritante l’atteggiamento di Gabriel e Collins, incapaci di rimettersi in discussione. Qui nessuno si aspetta necessariamente un capolavoro, perché gli anni più creativi sono solitamente per tutti quelli della
gioventù, ma avere il terrore di un giudizio poco lusinghiero o peggio ancora di non vendere abbastanza (timore del resto ormai insensato, se si ragiona ancora nell’ordine dei milioni di copie di dischi, oggigiorno una chimera per chiunque) non fa onore ad artisti che, invece, hanno sempre dimostrato di avere gli attributi per fregarsene di tutto e andare dritti per la loro strada.

Personalmente fui profondamente deluso anche dalla reunion del 2007, artisticamente inutile, figuriamoci oggi, ben 13 anni dopo, e con tutto quello
che c’è stato nel mezzo, a cominciare ovviamente dai malanni fisici di Phil.

Anche io, quindi, avrei preferito di gran lunga che si rimettessero a scrivere qualcosa di nuovo. Certo, le probabilità di una delusione sarebbero state molto alte: hanno ormai 70 anni e non hanno lavorato tutti e tre insieme per quasi 30, quindi persino la famosa chimica che è sempre scattata tra loro avrebbe potuto non funzionare, questa volta.

Ma sarebbe stata una bella prova di coraggio e i fan sicuramente li avrebbero accolti a braccia aperte, fatta salva l’onestà critica.

Alla tua domanda su che tipo di musica farebbero, però, è davvero difficile
rispondere: l’ultima composizione originale di Phil che abbiamo potuto ascoltare risale al 2003, Tony è fermo addirittura al 1995 col rock (poi come sappiamo si è dedicato alla musica classica, che compositivamente è una cosa ben diversa), mentre Mike con i suoi Mechanics (nei quali scrive sempre in compagnia, ricordiamolo) ha dimostrato di privilegiare un pop di poche pretese e parecchia elettronica.

Forse ne verrebbe fuori un pastrocchio senza senso, ma forse anche no. E comunque se non ci si mette alla prova non lo si scoprirà mai. Un fatto è certo: i Genesis come gruppo hanno smesso di comporre insieme nel 1997, quando Tony e Mike avevano appena 47 anni. E questa è una cosa che è difficile perdonargli.

Prima accennavi al nuovo Dusk. Di cosa vi siete occupati in questo numero?

A parte la storia di copertina, dedicata come ti dicevo a John Burns, nel numero 95 di Dusk pubblichiamo la seconda parte dello studio di Tommaso Rivieccio sugli strumenti e gli effetti utilizzati da Tony Banks su “The Lamb”.

Per quanto riguarda le novità, ci occupiamo delle ristampe di “Rated PG” di Peter Gabriel (che lo scorso anno era uscito solo su vinile per il Record Store Day) e di “The Living Room Concert” di Anthony Phillips, che contiene tre inediti.

Grande spazio è occupato dalle recensioni dei libri, poiché di recente ne
sono usciti un bel po’, l’autobiografia ufficiale di Steve Hackett su tutti.

E poi continuiamo a ospitare i ricordi di personaggi tangenziali che ci fanno scoprire tanti particolari sul mondo dei Genesis: questa volta tocca a Noel McCalla, indimenticato vocalist di “Smallcreep’s Day” di Rutherford, e Bob Ezrin, produttore del primo album solista di Gabriel.

Chi non l’avesse già fatto, può iscriversi e abbonarsi qui a DUSK.

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright Horizons Radio MAIL: CLICCA QUI

Ascolta i Genesis:

Horizons Radio News

[siteorigin_widget class=”MailPoet\\Form\\Widget”][/siteorigin_widget]
[siteorigin_widget class=”MailPoet\\Form\\Widget”][/siteorigin_widget]

Aiuta Horizons Radio




LEGGI PERCHE’

Phil Collins: “No Jacket Required” su vinile arancione – COMPRA

No Jacket Required” di Phil Collins è disponibile su vinile arancione.

[siteorigin_widget class=”GTranslateWidget”][/siteorigin_widget]

Solo per un periodo di tempo limitato e per festeggiare i 35 anni dall’uscita originale, l’album vincitore del Grammy Award “No Jacket Required” di Phil Collins,  sarà disponibile su vinile arancione.

La versione arancione è uscita il 9 ottobre (20 novembre negli Stati Uniti) 2020.

Compra la tua copia qui:

Leggi anche:

Phil Collins, No Jacket Required usciva 35 anni fa: 18 febbraio 1985 – VIDEO

Angolo del collezionista:

[bscolumns class=”one_half”]Amazon:

No Jacket Required[/bscolumns][bscolumns class=”one_half_last_clear”]Ebay:

Phil Collins No Jacket Required 1985 cd Excellent/Booklet Very good+ (C22)[/bscolumns][bscolumns class=”clear”][/bscolumns]

 

 

 

Horizons Radio News

[siteorigin_widget class=”MailPoet\\Form\\Widget”][/siteorigin_widget]
[siteorigin_widget class=”MailPoet\\Form\\Widget”][/siteorigin_widget]

Ascolta Genesis & Co. su:

Angolo del Collezionista

Aiuta Horizons Radio




LEGGI PERCHE’

Steve Hackett e David Minasian nel nuovo singolo tratto da “The Sound Of Dreams” – ASCOLTA & COMPRA

The Sound Of Dreams di David Minasian include un brano in collaborazione con Steve Hackett, dal titolo “The Sound Of Dreams (Third Movement).  Ascoltalo qui e compra l’album. 

[siteorigin_widget class=”GTranslateWidget”][/siteorigin_widget]

David Minasian ha pubblicato “The Sound Of Dreams (Terzo Movimento)”, brano scritto insieme a Steve Hackett, e tratto dal suo nuovo album, “The Sound Of Dreams”.

Acquista il singolo qui in formato Mp3:

Acquista l’album qui in formato Mp3:

Acquista l’album qui in CD:

Ascolta il brano:

Tra gli altri ospiti dell’album ci sono Justin Hayward dei Moody Blues, la cantante Annie Haslam dei Renaissance, il bassista Billy Sherwood degli Yes, il cantante PJ Olsson degli Alan Parsons Live Project, la cantante Julie Ragins dei Moody Blues/Justin Hayward Live e il batterista Geof O’Keefe dei Pentagram.

Il cantante e tastierista Minasian è anche conosciuto come regista. Ha realizzato il film dei The Moody Blues del 2016 , “The Story Behind Nights In White Satin”, e ha scritto il tema del film “The Wind of Heaven” con Justin Hayward.

Horizons Radio News

[siteorigin_widget class=”ai_widget”][/siteorigin_widget]
[siteorigin_widget class=”MailPoet\\Form\\Widget”][/siteorigin_widget]
[siteorigin_widget class=”MailPoet\\Form\\Widget”][/siteorigin_widget]

Ascolta Genesis & Co. su:

Angolo del Collezionista

Aiuta Horizons Radio




LEGGI PERCHE’