5/6/1989, the label launched with the release of Passion and four other albums which showcased beautiful and unusual music by artists from across the world, including the legendary Qawwali singer Nusrat Fateh Ali Khan.
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To mark the milestone, Real World has announced the release of Nusrat’s historic first gig at WOMAD Festival in 1985, which was the beginning of his relationship with Peter and Real World.
Live at WOMAD 1985 will be released on 26 July alongside the long-awaited vinyl re-issue of his final album for the label, the Grammy-nominated collaboration with Canadian guitarist/producer Michael Brook, Night Song.
Also released on 26 July is a new compilation album, Worldwide: 30 Years of Real World Music. Celebrating three decades of discovery and enlightenment, this window into Real World music traces a path from Tanzania to China, Ireland to Tibet, Colombia to Papua New Guinea. The label has chosen tracks that opened our minds and hearts to sounds from all around our planet— an enriching and joyous experience.
Il sito genesis-news.com segnala la reazione di Peter Gabriel a un articolo del Times (vedi immagine sopra di Matt LeDonne tratta da genesis-news.com).
Peter ha così rivelato che sta lavorando a un nuovo brano sull’invecchiamento, chiamato “So Much”.
In un articolo del 6 marzo, il quotidiano The Times riportava le parole di Phil Collins: “i vecchietti del Rock dovrebbero parlare della loro generazione”.
Peter ha preso carta e penna e ha risposto che sta lavorando a una “canzone sull’invecchiare” chiamata “So Much”.
L’immagine qui sopra l’ha postata su Twitter l’autore dell’articolo del Times, confermando che è stato proprio Peter ad aver risposto.
Flaming Lips, Angélique Kidjo, Kae Tempest, Fatoumata Diawara e tanti altri artisti da tutto il mondo a Charlton Park, per celebrare il 40° anniversario.
Aggiornamenti, biglietti e informazioni: womad.co.uk.
30 anni dalla storica Real World Recording Week – un ambizioso e memorabile raduno di 75 musicisti provenienti da 20 paesi allo scopo di innescare collaborazioni artistiche uniche.
Peter Gabriel fu l’ospite dell’evento, che ebbe luogo ai Real World Studios.
Ha prodotto diversi album classici per la Real World Records, oltre a segnare l’inizio del progetto Big Blue Ball.
Per l’occasione viene proposto attraverso la pagina Facebook qui sotto un documentario che è stato filmato durante l’evento e trasmesso dalla BBC nel 1991:
Tra i luoghi fondamentali per Peter Gabriel ci sono la città di Bath e i suoi dintorni, in Somerset, UK.
Bath dal sito web Bath Echo
Un posto che, da iniziale buen retiro, per meditare a distanza su certi eventi, come vedremo, è stato fonte di ispirazione e sperimentazione fino alla creazione della struttura della sua Real World.
Peter si stabilisce nella prima abitazione della sua storia con la città a Woolley Mill, nell’omonima valle, nei pressi di Bath, con Jill incinta; la figlia Anna-Marie nascerà dopo un parto difficilissimo il 26 luglio 1974.
Siamo nel periodo successivo al tour di “Selling England By The Pound” e alla vigilia delle burrascose sessioni di composizione, registrazione e relativa tournée di “The Lamb Lies Down On Broadway”.
Dopo essere uscito dalla band, Gabriel si dedica qui ai suoi passatempi preferiti del momento: la campagna e la famiglia. A Bath, sempre secondo Easlea, si confonde con la comunità locale, e si prende «due anni per crescere i cavoli e i figli».
Come riporta Mario Giammetti…
…Peter ha raccontato ad Armando Gallo su Ciao 2001 nell’aprile 1976: «Per almeno sei mesi dopo la mia uscita dai Genesis ho frequentato gente non collegata con il mondo musicale, gente che non sapeva nemmeno dell’esistenza di un complesso chiamato Genesis».
A Bath Peter sperimenta stili di vita alternativi, medita di entrare in una comune (una delle quali si chiama Genesis), assume qualche droga, senza eccessi. Si presenta anche sul palco degli amici Stackridge al Friars Aylesbury, uscendo da una torta di compleanno.
Gabriel ritiene l’antica città termale romana di Bath un ottimo conduttore di energia, che presto lo porterà a iniziare a comporre nuova musica.
E tra le nuove esperienze ce n’è una mistica del cantante sulla collina di Solsbury, che sovrasta la città.
Little Solsbury Hill dal sito web Kids of Bath
Come scrive Davide Castellini…
…«La collina di Solsbury è uno spazio fisico reale, un monticello nei pressi di Bath (…). Ma è anche un luogo metaforico da dove si possono osservare le “luci della città” – la realtà presente e nel contempo avere uno sprazzo dell’incerto futuro che si prospetta – l’aquila che spicca il suo volo nella notte scura».
Emozioni che saranno di grande ispirazione per il suo primo singolo da solista “Solsbury Hill”, in cui spiega anche i motivi dell’abbandono dei Genesis, brano che ha anticipato nel febbraio del 1977 l’uscita del primo album.
Gabriel ha quindi trovato un luogo stimolante in cui far fiorire le nuove idee. In questo contesto creativo, inizia a organizzare il suo studio di registrazione casalingo, che presto sarà frequentato da spiriti a lui affini. I primi demo per il nuovo disco vengono proprio dal pianoforte di Woolley Mill.
Ma non sempre Bath ha portato fortuna a Peter. Come lo sciagurato primo Festival WOMAD del 16 luglio 1982, che si tiene proprio vicino casa di Gabriel, ma ciò non garantisce il successo, anzi.
Siamo nel West Country, fuori Shepton Mallet, nello stesso campo in cui i Led Zeppelin parteciparono al secondo Bath Festival nel 1970.
L’intero evento presenta enormi sfide: il pubblico è in estasi ma la vendita dei biglietti è pessima, il tempo è brutto, la BBC si è ritirata nonostante avesse promesso una trasmissione televisiva e uno sciopero dei treni ha tenuto lontane le persone.
Le limitazioni imposte dalle autorità locali fanno ricadere su Peter le spese degli artisti internazionali invitati. Peter e Jill ricevono addirittura minacce di morte da persone a cui devono dei soldi.
«È diventata un’esperienza da incubo quando ci siamo resi conto che non c’era modo di ottenere la vendita dei biglietti per coprire i nostri costi», ha detto Peter al Guardian nel 2012.
Nel frattempo, la famiglia Gabriel si è trasferita ad Ashcombe House a Swainswick, nord-est di Bath.
Peter ha affittato la proprietà nel 1978 e ha convertito il fienile della casa nel suo studio.
In questo video è possibile assistere a diversi momenti (familiari e artistici) della sua vita ad Ashcombe House:
Ad Ashcombe House Peter ha anche lavorato alla sceneggiatura del film su “The Lamb Lies Down On Broadway”, con il regista cileno Alejandro Jodorowsky. Due mesi di lavoro ritenuti da Gabriel molto interessanti, ma il progetto non va a buon fine.
Va meglio dal punto di vista musicale. Nello studio ex fienile, Peter compone le canzoni del terzo album con il proprio nome (soprannominato anche Melt), del 1980, e vi registra il successivo del 1982 (o Security), la colonna sonora del film “Birdy”, tra l’ottobre e il dicembre 1984 e “So”, pubblicato nel 1986.
Non solo: il brano “My Secret Place” dell’album “Chalk Mark in a Rain Storm” di Joni Mitchell viene registrato ad Ashcombe House nel 1986, così come parti dell’album Robbie Robertson del 1987 (anche se i crediti di copertina collocano erroneamente Ashcombe House a Londra).
Nel 1986, finito l’album So, Peter decide che è il momento di trasferirsi da Ashcombe House a una struttura di registrazione permanente. La cosa più importante per Gabriel è essere vicino all’acqua. Prende in considerazione diversi siti, per lo più vecchi mulini, rigorosamente nella zona di Bath.
Ma nel mese di ottobre del 1987 Peter e Jill si separano definitivamente. Divorzieranno nel marzo 1988. Fortunatamente la ex moglie e le bambine non andranno a stare lontano da Bath e così Peter può vedere le figlie ogni giovedì sera e ogni due weekend. In questo periodo Peter inizia la relazione con Rosanna Arquette, conosciuta proprio durante la reunion di Milton Keynes.
Il Box Mill (noto anche come Pinchin’s Mill) è un mulino ad acqua sul By Brook, antico di 200 anni nel Wiltshire. Nel 1864 faceva parte della Box Brewery di proprietà della famiglia Pinchin, che in quell’anno chiuse la loro Northgate Brewery a Pulteney Bridge a Bath.
Nel 1987 Gabriel lo acquista, lo sistema e aggiunge un altro edificio (“The Big Room”).
Peter si mette al lavoro per trasformare il pittoresco gruppo di edifici in un complesso live e studio, completo di spazio residenziale per artisti, una stanza in cui scrivere e una grande sala di controllo, piena di luce naturale.
Ora il sito ha le dimensioni e lo spazio necessari, è vicino al fiume, come voleva Peter, è in una bellissima zona ed è accessibile da Londra, con Bath a 120 miglia (200 km) di distanza, un’ora e mezzo di treno.
Il primo album a essere registrato qui è la colonna sonora del film “L’ultima tentazione di Cristo” di Martin Scorsese, che inaugurerà anche la neonata etichetta Real World, con il titolo “Passion” nel 1989.
E proprio qui, negli studi della sua etichetta, nel 1997, nasce per Gabriel un nuovo amore. Lei è Meabh Flynn, ingegnere e pianista, che lavora alla Real World dalla metà degli anni Novanta. È di 22 anni più giovane di lui. La sposa nel 2002. Il 27 settembre 2001 era nato Isaac Ralph, seguito da Luc nel 2008.
Peter mantiene anche buoni rapporti con Jill, che ora lavora come consulente e psicoterapeuta a Bath.
E, tra le tante iniziative che lo vedono prendere posizione in tutto il mondo, trova il modo di pensare anche al “suo” angolo di Inghilterra.
Nel maggio 2010 si è unito a una campagna per fermare lo sviluppo agricolo proprio nella valle di Woolley. Un’azienda agricola aveva pianificato di allevare intensamente polli. Gabriel è entrato a far parte del Save Woolley Valley Action Group per fermare il progetto.
Per preservare la valle che ha ospitato la sua prima casa di Bath e che ha ispirato il suo primo singolo da solista, “Solsbury Hill”.
Flaming Lips, Angélique Kidjo, Kae Tempest, Fatoumata Diawara e tanti altri artisti da tutto il mondo a Charlton Park, per celebrare il 40° anniversario.
Aggiornamenti, biglietti e informazioni: womad.co.uk.
Si parte dalle 10 del mattino di sabato 25 luglio, ora del Regno Unito, e proprio come al festival, si può esplorare e scegliere cosa si vuole vedere e quando. Tutto è disponibile, per tutto il fine settimana, sul sito di WOMAD.
Peter Gabriel si è esibito con “Biko” venerdì 16 luglio 1982, al primo WOMAD Festival, a Shepton Mallet.
“L’unico modo in cui abbiamo la speranza di poter fare tutto questo di nuovo è con il vostro sostegno”. – pg, 1982.
Questa performance viene presentata in anteprima come parte di WOMAD at Home.
Il prossimo appuntamento live sarà a Charlton Park nel 2021.
At WOMAD we have been overwhelmed by the messages of support and love that we have received since the Coronavirus entered our lives to devastating effect. Thank you.
We are all experiencing extraordinary and worrying times, for our families, our friends and our communities. There is uncertainty in all walks of life but if there’s a message from this pandemic it’s that we are all in the same situation, that we must pull together and show respect to each other more than ever; something that’s at the heart of the WOMAD ethos.
Nothing matters more than our responsibility to protect the health, safety and wellbeing of the WOMAD community and through that the wider community in which we live. We must support our emergency services, our neighbours and do all that we can to prevent the spread of this virus.
We are also critically aware that our festival is an important part of the lives of our artists, our crew and contractors who earn a living in an industry that has been among the first to be hit, hit harder than many others, with livelihoods being lost overnight all over the world and with no sign of recovery in the short term. The economic impact of our festivals in the communities where they take place is also significant and important to local and regional businesses.
So, whilst WOMAD is a bit part player in a global crisis we take our responsibilities to our whole community very seriously and have taken our time to consult, to learn and to make the right decision based on the information available.
Following a meeting with the Licensing authority, the combined emergency services and taking fully into account the government advice on halting the spread of the virus, it is clear, that in order to meet our goal of protecting the health, safety and wellbeing of the whole community there is no way we can go ahead with WOMAD 2020.
We are devastated but confident that this is the right and responsible decision and that we have to play our part in helping the country stay safe and to recover.
WOMAD is fortunate that we have already completed 3 festivals this year around the world and it seems our future is secure. We are already planning for WOMAD 2021 and talking to this years’ artists about next year – we all need something to look forward to!
To those of you who have already bought tickets there are two options. You can either hold onto your purchase and we will issue you a new ticket for 2021 very soon or, you can claim a full refund. The same applies to tickets being bought in instalments. You can either pause payments and pick them up again next year for WOMAD 2021 or claim a refund of the face value of your ticket. Details of how to do this are below.
We hope to see you all next year, we will definitely be in Charlton Park with our doors open but until then, take care, look after each other and keep following the various WOMAD social media feeds for information and also tasty WOMAD festival snacks to keep you going!
Keep Safe,
The WOMAD (2021) Team
Quest’anno la line up vede, tra i primi artisti annunciati Angelique Kidjo , The Flaming Lips , Kate Tempest , Mariza e il headliner di giovedì Fatoumata Diawara, insieme a una serie di incredibili musicisti provenienti da tutto il mondo, per un weekend di scoperta musicale, danza , parola parlata, cibo, scienza e altro ancora.
Fresco della sua vittoria ai Grammys del mese scorso, la leggendaria Angelique Kidjo fa un ritorno trionfale a Charlton Park con la sua voce sorprendente, i ritmi elettrizzanti e la fusione delle tradizioni dell’Africa occidentale con R&B, funk e jazz.
La cantautrice maliana e la candidata ai GrammyFatoumata Diawara, stile distintivo e potente, daranno il via al festival giovedì notte, portando il loro marchio di musica maliana, melodie e testi memorabili.
Kate Tempest fa il suo debutto con il WOMAD con la sua diagnosi creativa del condizione urbana del 21° secolo.
L’iconica rock band d’avanguardia The Flaming Lips porta per la prima volta il suo frenetico labirinto di inni psichedelici su WOMAD. I tre volte vincitori del Grammy Award sono attesissimi con le loro esibizioni esagerate ed energiche.
Ci sarà la regina del fado portoghese e superstar a tutto tondo Mariza, celebrata per i suoni emozionanti che toglieranno il respiro al pubblico.
Il gruppo Ska bicolore The Selecter sarà sul palco giovedì 23 luglio. Conosciuta come una delle band chiave nel revival Ska britannico della fine degli anni ’70 e primi anni ’80 e uno dei pochi show razzialmente e sessualmente integrati sulla scena, che affrontano il sessismo e il razzismo.
Il gruppo haitiano RAM mostrerà il suo esuberante e gioioso rasin mizik – un mix di musica percussiva Vodou, rock e funk che crea una gloriosa narrazione musicale.
Il supergruppo di sole donne dell’Africa occidentale Les Amazones d’Afrique fa seguito all’eccezionale concerto ai Real World Studios di gennaio. Il gruppo è una forza creativa le cui vibranti armonie sono un appello per le donne del mondo a unirsi e insorgere contro il patriarcato.
Per la prima volta al WOMAD, Fantastic Negrito, la cui storia sembra un film: stava andando a un appuntamento per firmare un contratto discografico, quando ha fatto terribile incidente d’auto che gli ha causato la rottura di tutti gli arti e lo ha lasciato in coma. Oggi è un vortice solista che mescola anima, blues e R&B per raccontare la sua storia attraverso la sua musica.
Dall’altra parte dello spettro musicale arriva una delle più grandi esportazioni musicali islandesi, il folk-pop indie di Ásgeir.
Atteso il ritorno di A Certain Ratio, la cui ultima apparizione sul palco di un WOMAD è stata 35 anni fa.
Ci saranno anche i SEED Ensemble con il loro sound tra il jazz e i groove influenzati da Londra, Africa occidentale e Caraibi. Il progetto presenta una line-up stellare con alcuni dei giovani musicisti jazz più emergenti di Londra tra cui, alla tuba, Theon Cross e il sassofonista tenore Chelsea Carmichael.
Sahra Halgan è una delle cantanti più importanti dello stato indipendente autoproclamato del Somaliland, con la sua voce calda che mescola le lotte proprie e quelle dei suoi connazionali, mentre Elaha Soroor, che si esibirà con Kefaya, è dovuta fuggire dal nativo Afghanistan dopo aver preso posizione contro il governo.
Non c’è solo musica a WOMAD; c’è davvero qualcosa per tutti, grandi e bambini.
21, 22 e 23 febbraio 2020 Plaza La Paz, Recoleta: 3 giorni di musica, arti e danza.
Womad: World of Music, Arts & Dance, è un festival internazionale che riunisce artisti provenienti da tutto il mondo per celebrare le discipline della musica, delle arti e della danza, al fine di promuovere il rispetto, la diversità, la consapevolezza e la tolleranza inter-culturale.
Quest’anno il festival festeggia 38 anni di vita. E’ l’evento culturale più prestigioso del suo genere, non solo per la sua storia, ma anche per aver portato con successo questa esperienza a milioni di persone in oltre 30 paesi.
Rispettare e valorizzare le potenzialità di una società multiculturale, il patrimonio materiale e immateriale delle varie località ed esportare talento e creatività, generando contenuti nei principali circuiti internazionali della World Music. Questa è la mission di Womad.
“Here It Is: A Tribute to Leonard Cohen”, presenta alcune interpretazioni delle profonde canzoni di Leonard Cohen eseguite da unaformazione di cantanti ospiti: Norah Jones, Peter Gabriel, Gregory Porter, Sarah McLachlan, Luciana Souza, James Taylor, Iggy Pop, Mavis Staples, David Gray e Nathaniel Rateliff.
Vocalist di generi diversi e un eccezionale nucleo di musicisti come il chitarrista Bill Frisell, il sassofonista Immanuel Wilkins, il pianista Kevin Hays, il bassista Scott Colley e il batterista Nate Smith, con il contributo aggiuntivo di Greg Leisz alla pedal steel guitar e Larry Goldings all’organo.
Le 12 tracce dell’album offrono una gamma di composizioni di Cohen, con canzoni tratte dal suo debutto del 1967 “Songs of Leonard Cohen” fino alle selezioni del suo ultimo album, “You Want It Darker”, pubblicato pochi giorni prima della sua morte nel 2016. L’insieme copre alcuni dei suoi classici più noti e brani meno conosciuti, tutti rivitalizzati da arrangiamenti ed esecuzioni ponderate e inaspettate.