40 anni di Seconds Out – AUDIO, VIDEO e CURIOSITA’

21 ottobre 1977. 40 anni fa usciva Seconds Out, secondo album live dei Genesis, quarta posizione nella UK Albums Chart. Riviviamolo insieme attraverso video e curiosità. 

Genesis, Seconds Out

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Tracce (clicca il titolo per scaricare il brano):

Disco 1
  • Lato A
  1. Squonk – 6:39
  2. The Carpet Crawl (senza la strofa introduttiva) – 5:27
  3. Robbery, Assault and Battery – 6:02
  4. Afterglow – 4:29
  • Lato B
  1. Firth of Fifth (senza l’introduzione al pianoforte) – 8:56
  2. I Know What I Like (arricchito dall’assolo di chitarra di Dancing with the Moonlit Knight, il tema finale di Stagnation e l’introduzione di Visions of Angels) – 8:45
  3. The Lamb Lies Down on Broadway – 4:59
  4. The Musical Box (closing section) (questi due brani erano il bis finale del concerto) – 3:18
Disco 2
  • Lato C
  1. Supper’s Ready – 24:33
  • Lato D
  1. The Cinema Show  (tratto dal tour del 1976, con Bill Bruford alla batteria, perché fu l’ultimo in cui questo brano venne eseguito integralmente) – 10:58
  2. Dance on a Volcano (senza la sezione strumentale conclusiva, sostituita dal drum duet che la collega a Los Endos) – 5:09
  3. Los Endos – 6:20

Il doppio album accoglie le registrazioni dai concerti al Palais des Sports di Parigi dall’11 al 14 giugno 1977, durante il tour europeo di Wind & Wuthering. Ecco l’audio del live del primo giorno:

Formazione: 

  • Phil Collins – voce solista, batteria, percussioni
  • Steve Hackett – chitarre elettriche e acustiche a 12 corde
  • Mike Rutherford – basso a 4 e 8 corde, chitarra a 12 corde, pedali bassi, cori
  • Tony Banks – piano elettrico, organo Hammond, sintetizzatori, chitarra a 12 corde, cori
  • Chester Thompson – batteria, percussioni
  • Bill Bruford – batteria in The Cinema Show

Da Peter Gabriel arrivano lodi nei confronti dei Genesis dal vivo nella nuova formazione, soprattutto sul ruolo di Collins come frontman, ma anche per  l’affiatamento alla parte ritmica, tra Collins e  Bruford prima, con Thompson poi. Mario Giammetti, in Genesis. Il fiume del costante cambiamento, Editori Riuniti, riporta le sue parole:

“Andai a vederli all’Hammersmith Odeon nel tour successivo alla mia partenza.  Mi sentii molto più a mio agio di quello che avrei pensato, tranne un paio di sussulti durante Supper’s Ready, dove mi sembrò come se qualcun altro stesse indossando i miei vestiti. Ora posso guardare Phil cantare senza essere più emozionalmente attaccato a una canzone.”

Seconds Out è anche l’ultimo album dei Genesis in cui suona Steve Hackett.  Ha raccontato Steve ad Armando Gallo in Genesis: I Know What I Like

“Sentivo che i Genesis stavano diventando ripetitivi e sapevo che per esprime al meglio me stesso sarei dovuto uscire dal ruolo che avevo nella band. Il problema era che la sicurezza economica stava portando a un impoverimento spirituale e mi stava uccidendo suonare giorno dopo giorno gli stessi brani”.

Ricorda Mike Rutherford nella sua autobiografia The Living Years

“Mi crea qualche imbarazzo dire che non mi ero proprio accorto di quanto infelice fosse stato Steve per la maggior parte del tempo in cui fu membro del gruppo. Non eravamo propriamente gli individui più sensibili del mondo e Steve era una  persona abbastanza riservata, come tutti noi del resto, ma pensavo comunque che si divertisse. (…) Nella mia personale scala Richter, la perdita di Steve non fece registrare scosse paragonabili a quelle di Ant o Pete”.

Racconta Phil Collins nella sua autobiografia No, non sono ancora morto

“In questo periodo diventa evidente anche la frustrazione di Steve. Ha pubblicato il suo album da solista, ma invece di diminuire la pressione, l’ha aumentata. Vuole avere più canzoni sue negli album dei Genesis. Quello che per me è positivo si rivela negativo per lui: la nuova configurazione dei Genesis ha inaspettatamente aperto nuove strade di composizione dei pezzi, e mentre io mi sento sempre più sicuro come autore, Steve non riceve ancora lo spazio creativo che pensa di meritarsi. (…) Ma se siamo sopravvissuti alla perdita di un cantante, siamo in grado di sopravvivere a quella di un chitarrista. Continuiamo, imperterriti, con Mike che ci dà dentro sia al basso sia alla chitarra solista”.

Genesis, Seconds Out

La foto di copertina dell’album e la maggior parte di quelle dell’interno sono di Armando Gallo – Guarda i  suoi libri su Genesis & CO.  – CLICCA QUI

Ecco il suo sito web (clicca sull’immagine per andare al sito web di Armando Gallo):

Clicca qui per andare al sito web di Armando Gallo

La recensione di Rolling Stone (clicca sull’immagine per leggere l’articolo): 

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E quella di The New Rolling Stone Album Guide – COMPRALA QUI – (clicca sull’immagine per leggere l’articolo):

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La recensione di AllMusic (clicca sull’immagine per leggere l’articolo):

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Ecco l’ottimo approfondimento tecnico di Genesis-News.com (clicca sull’immagine per leggere l’articolo):

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Un grande fan dell’album:  Taylor Hawkins, batterista dei Foo Fighters, che lo ha definito così (clicca sull’immagine per leggere l’articolo): 

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Angolo del Collezionista: Seconds Out su:

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13 ottobre 2007, l’ultimo live dei Genesis – VIDEO e CURIOSITA’

13 ottobre 2007. 10 anni fa, all’Hollywood Bowl di Los Angeles, i Genesis salgono sul palco per quello che sarà, finora, l’ultimo live della loro lunga storia. Riviviamolo insieme attraverso i video di quella serata. 

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Setlist

Behind The Lines / Duke’s End
Turn It On Again
No Son Of Mine
Land Of Confusion
In The Cage / The Cinema Show / Duke’s Travels
Afterglow
Hold On My Heart
Home By The Sea / Second Home By The Sea
Follow You Follow Me
Firth Of Fifth / I Know What I Like
Mama
Ripples
Throwing It All Away
Domino
Drum Duet
Los Endos
Tonight Tonight Tonight (intro)
Invisible Touch

I Can’t Dance
The Carpet Crawlers

Reviews 1

I was there (on setlist.fm):

Allhumanparts blaked36 blueguitarman dicecrusher drgeff ferfelix GenesisMan02 gothicofficial GSTWP kbblackMaverik015 metalstarfish mukfire redonkulousemu Robput transend79 yieldinhiding

Reviews 2

Turn It On Again Tour Bootlegs

Pictures

The Movie Box, 1981-2007

Reviews 3

Incidents

Riassunto delle puntate precedenti:

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Gli Osanna ricordano il tour con i Genesis – INTERVISTA

Lino Vairetti degli Osanna, dalla sua Napoli, invia un saluto a Horizons Radio e ricorda, con il Genesis Corner di Paolo Tenerini, quella tournée insieme a Peter Gabriel e compagni.

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Clicca qui per vedere il Genesis Corner

Ecco il saluto a Horizons Radio:

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Ed ecco, il ricordo al Genesis Corner di Paolo Tenerini, il musicista, collezionista dei Genesis degli anni prog e collaboratore di Horizons Radio, che ha dedicato un angolo della casa alla passione per la sua band preferita. Al microfono di Daniele Sgherri, Lino racconta quella tournée con Peter Gabriel & Co. ASCOLTA:

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Riassunto delle puntate precedenti: 

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I Fiori Delmale – Genesis, il compleanno di Foxtrot

6 ottobre 1972, esce Foxtrot, 4° album dei Genesis, 2° con Phil Collins e Steve Hackett, 1° in Italia, 14° nella classifica dei 50 migliori Prog Rock Album di tutti i tempi di Rolling Stone

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Foxtrot, Genesis

Ecco, per “I Fiori Delmale”, la speciale antologia di  Eugenio Delmale  su Horizons Radio, alcuni ottimi motivi per amare questo album, in occasione del 45mo compleanno.

Ascolta la versione radio:

  1. I Fiori Delmale - 45 anni di Foxtrot Eugenio Delmale 16:43
  • Foxtrot è un album molto “italiano”. Infatti il testo di Watcher Of The Skies è stato scritto a Napoli, sul tetto dell’albergo Domiziana, che ospita la band per il doppio concerto che chiude la prima parte del Nursery Cryme Tour dei Genesis in Italia il 19 aprile 1972. Mike e Tony scrivono il testo ispirati dal panorama fantascientifico che godono dal loro particolare punto di osservazione. LEGGI QUI PER SAPERNE DI PIU’.
  • Reggio Emilia, 12 aprile 1972: potrebbero essere definite come data e luogo di nascita di Watcher Of The Skies. Perché, secondo i ricordi di Hackett e Rutherford, fu proprio nella città emiliana che  venne eseguita, praticamente tutta, durante le prove pre-concerto.  LEGGI QUI PER SAPERNE DI PIU’. E l’indimenticabile e lunghissima intro di Watcher è il primo dei miei “Fiori Delmale”.

  • Foxtrot si è piazzato primo nella classifica italiana, dodicesimo in quella inglese, quarantacinquesimo in Germania. Ha quindi rapito subito il cuore degli italiani. 
  • E ancora a proposito dell’Italia, primo paese a scoprire il loro talento. Durante il Foxtrot tour i Genesis sono stati headliners al Charisma Festival, supportati da Lindisfarne, Peter Hammill e Capability Brown. Per la prima volta, abituati a concerti in scuole e piccoli club nel loro paese, hanno suonato di fronte a 10.000 persone a Reggio Emilia (molte più di quanto si aspettassero gli organizzatori) e addirittura 18.000 al Palasport di RomaLEGGI QUI PER SAPERNE DI PIU’.

  • Con Foxtrot e in particolare con Get’em Out By Friday, i Genesis hanno dato il via ai  loro testi più impegnati.  Con sarcasmo e ironia, Peter Gabriel, autore del testo, tratta un argomento drammatico come la speculazione edilizia, gli espropri e gli sfratti. Un tema molto sentito negli anni 70 in Inghilterra e non solo. Ci sono ancora accenni fantascientifici, come in brani precedenti o coevi (The Return… o Watcher…) ma qui Peter inizia a virare verso le tematiche sociali di Selling England By The Pound e The Lamb…. LEGGI QUI PER SAPERNE DI PIU’. Un caposaldo del disco, un altro “Fiore Delmale”.

  • Foxtrot è il più amato complessivamente da tutti i membri dei Genesis. “Per me è proprio un album emozionante – dice Tony Banks ad Armando Gallo in Genesis: I Know What I Like – con grandi contrasti sonori. Un album interessante da fare e da ascoltare. Eravamo partiti come live performers, ma durante il Nursery Cryme Tour ci siamo messi alla prova anche come arrangiatori”. Nello stesso libro, Phil Collins ricorda come quello fosse un periodo curioso, alla ricerca della giusta combinazione dei suoni; Mike e Steve concordano sul fatto che Foxtrot è stato l’inizio della scoperta delle giuste sonorità della band. Per me Can-Utility and the Coastliners è un gioiello quasi nascosto del disco, ma un piccolo capolavoro di cui Steve Hackett, che ne ha composto il testo, va giustamente fiero.

  • E c’è un motivo per cui Horizons Radio si chiama così. E’ l’amore viscerale per questo album bellissimo.

  • E poi Supper’s Ready. Uno dei brani simbolo di tutto il prog passato e presente, l’indiscusso capolavoro per tanti magazine dell’epoca – primo fra tutti AllMusic -, estasiati dalla suite dei Genesis, tutt’oggi di grande modernità. Dal vivo questo brano di 23 minuti prendeva vita anche grazie ai costumi e alle maschere di Peter Gabriel: il fiore, simbolo anche di questa rubrica, il poliedro di Magog, la corona di spine, il vestito bianco e la spada fluorescente del finale. LEGGI QUI PER SAPERNE DI PIU’.

  • Con Foxtrot i Genesis sbarcano per la prima volta negli Stati Uniti. Un arrivo oltreoceano non subito entusiasmante. L’esordio è in un concerto natalizio, pieno di problemi, alla Philharmonic Hall di New York il 13 dicembre 1972, preceduto da un live per pochi studenti alla Brandeis University di Boston due giorni prima. Un’esperienza che viene ripetuta ai primi di marzo, con alcune date in USA e Canada, stavolta con maggior successo.  LEGGI QUI PER SAPERNE DI PIU’.
  • Ma anche se non trionfale, l’approdo negli USA sarà un ottimo traino per i Genesis in Europa e in particolare in patria. La stampa e i media iniziano a occuparsi di loro in maniera più intensa e si moltiplicano le loro “ospitate”. L’apice sarà proprio a Londra, il 9 febbraio 1973, quando i Genesis saranno protagonisti nella Mecca della scena rock: il Rainbow Theatre, primo vero trionfo in Inghilterra. 
  • Per l’occasione Peter Gabriel si porta in camerino un intero baule pieno e indossa per la prima volta sul palco quelli che saranno i suoi famosi costumi e le maschere Sulle note del mellotron di Watcher Of The Skies, Peter esce inaspettatamente per il pubblico e i compagni della band con il vestito nero e le ali da pipistrello sulla testa. Ecco l’effetto che faceva (in un video del tour successivo, ottobre 1973 Live Shepperton Studios):

Ovviamente questi sono i miei fiori, i “Fiori Delmale“. Fatemi sapere perché amate Foxtrot e cosa preferite di questo album scrivendo qui sotto nei commenti e alla mail info@horizonsradio.it.


Foxtrot:  i Genesis lo ricordano così:

Per ascoltare e collezionare:

Compra Foxtrot (2008 Digital Remaster) – CLICCA QUI

Compra Foxtrot import (+DVD) (Jpn) – CLICCA QUI

Per approfondire:

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28 settembre 1972, i Genesis e la testa di volpe – LEGGI e ASCOLTA

Il 28 settembre 1972, al National Stadium di Dublino, durante il Foxtrot Tour, Peter Gabriel si presenta sul palco indossando una testa di volpe e un vestito rosso da donna, all’insaputa dei compagni. 

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By D.B.

Lo show al National Stadium di Dublino, il 28 settembre, resterà nella storia dei Genesis perché, nel finale di The Musical Box, Peter Gabriel si presenta sul palco indossando una testa di volpe e un vestito rosso da donna di sua moglie Jill, all’insaputa dei compagni. L’inizio di un’epoca di teatralità e costumi, che ha dato alla band una visibilità e un popolarità finora sconosciute.  

Ascolta l’audio del concerto:

Ed ecco l’effetto tratto dal concerto al Bataclan di Parigi il 10 gennaio 1973:

Ecco il commento di Phil Collins nella sua autobiografia “No, non sono ancora morto”, Mondadori:

“Prima di questo non c’erano stati indizi del fatto che Peter volesse cominciare a travestirsi. Come, più avanti, non ci avvertirà della maschera da fiore che indosserà per la parte di Willow Farm in Supper’s Ready, e nemmeno per la scatola triangolare che si mette in testa per la parte successiva, Apocalypse in 9/8. Le vediamo anche noi nello stesso momento in cui le vede il pubblico. Lui non vuole saperne di decidere in gruppo, in questi casi. (…) Queste sono le cose molto fuori dagli schemi che fa ora Peter Gabriel sul palco con i Genesis. Dopo Dublino, la signora Volpe ricompare in ogni concerto, sempre nello stesso punto. Ci abituiamo presto, ed è meglio per noi: una foto di Peter con il nuovo costume finisce dritta sulla copertina del «Melody Maker», e fa aggiungere uno zero alla tariffa di ingaggio dei Genesis. Passiamo da trentacinque sterline a trecentocinquanta sterline a serata.”

Racconta Mike Rutherford nella sua autobiografia The Living Years, Arcana:

“Eravamo stati tenuti completamente all’oscuro delle intenzioni di Pete; lui sapeva bene, del resto, che se ci avesse anticipato qualcosa avremmo tentato di fermarlo.”

Ricorda Tony Banks in Senza Frontiere. Vita e musica di Peter Gabriel di Daryl Easlea, Arcana:

“Altri facevano qualcosa con i costumi, ma noi sfruttavamo tutto lo spazio del palco. Quando andavi a uno spettacolo dei Genesis vedevi le tende velate, e poi il fumo artificiale, che sì adesso è un cliché ma allora non lo era affatto. Vedevi le ali di pipistrello e gli occhi  truccati. Sentivi il suono del Mellotron, praticamente il primo effetto in stereo. Non c’erano altri concerti di quel livello al mondo. I primi dieci minuti erano di una potenza incredibile. Penso che fummo tra i primi gruppi a cogliere la bellezza della fusione di musica ed effetti visivi. Un po’ successe per caso e per fortuna, un po’ perché l’abilità di Peter in quel senso era davvero unica.”

Infatti, il 9 febbraio 1973, al Rainbow Theatre di Londra, Peter Gabriel si porta in camerino un intero baule pieno e indossa sul palco i suoi famosi costumi e le maschereSulle note di mellotron di Watcher Of The Skies, Peter esce per la prima volta con il vestito nero e le ali da pipistrello sulla testa.  

Ecco l’effetto (in un video del tour successivo, ottobre 1973 Live Shepperton Studios):

E poi ancora, nuovi colpi di scena durante tutto il concerto. Immagini che segneranno, nel bene e nel male, la band per sempre.

LEGGI E ASCOLTA GLI SPECIALI DI HORIZONS RADIO SULL’ARGOMENTO:

ARCHIVIO – Genesis ’73 – La prima volta dei costumi di Peter Gabriel

I Fiori Delmale: I costumi di Peter Gabriel

50 anni con i Genesis. Sette pietre miliari che li rendono (quasi) unici

by D.B.

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright Horizons Radio info@horizonsradio.it

Angolo del Collezionista: Genesis su

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12 settembre 1972, i Genesis chiudono il Nursery Cryme Tour – RIVIVI LE TAPPE ITALIANE

Il 12 settembre 1972, i Genesis chiudono il Nursery Cryme Tour – RIVIVI LE TAPPE ITALIANE

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1972 The Pier, Hastings England – ULTIMA DATA DEL NURSERY CRYME TOUR

GUARDA E ASCOLTA GLI SPECIALI DI HORIZONS RADIO SUL TOUR:

Angolo del Collezionista: i Genesis su

Peter Gabriel IV, 6 settembre 1982

Il 6 settembre 1982 esce il quarto album da solista di Peter Gabriel, senza titolo come i precedenti, ma soprannominato Security per la copertina.

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Riascoltiamo le otto canzoni dell’album, attraverso i video, ufficiali e non.

Festival – The Ryhthm Of The Heat – Womad Festival – Shepton Mallet (Bath) july 16, 1982

HD – San Jacinto – Secret World Live – 1994

Documentario – I Have The Touch – The South Bank Show, 1983

Raro – The Family and the Fishing Net – Empire, Liverpool 18 September 1983

Ufficiale – The official Shock The Monkey video – Directed by Brian Grant

Storico – Lay Your Hands On Me Falkoner Theatrit, Copenhagen 1 Ott 1983

Intimo – Wallflower – Recorded in November 2010 with pianist Tom Cawley

Lato B – Kiss of Life – live 1983 – b side of the ‘I Don’t Remember’ 12 inch single

Per acquistare l’album o scaricare i brani. CLICCA QUI

Peter Gabriel IV da Collezione? CLICCA QUI

 

Angolo del Collezionista: Peter Gabriel su

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4 settembre 1989, intervista a Tony Banks su Rock Line

4-settembre-1989-intervista-tony-banks-rock-lineIl 4 settembre 1989 va in onda una storica intervista di Bob Coburn a Tony Banks su Rock Line.

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Tony ha rilasciato l’intervista durante la promozione dell’album Bankstatement, uscito in agosto.

4-settembre-1989-intervista-tony-banks-rock-line

L’unicità dell’evento consiste nel fatto che Banks parla con i fan al telefono, risponde alle loro domande, soddisfa tutte le curiosità.

In più si sentono alcune tracce di Bankstatement e dei Genesis.

Ecco l’intervista:

Storie d’estate: Phil Collins inizia le prove con i Genesis

Alla fine di agosto 1970 i Genesis iniziano le prove con il loro nuovo batterista: Phil Collins. Ecco il racconto di quei giorni d’estate. 

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By D.B.

Ascolta la versione radio:

  1. Storie d'estate - Phil Collins inizia le prove con i Genesis D.B. 8:05

Come abbiamo visto, l’8 agosto 1970 una telefonata ha allungato la vita dei Genesis, che, dopo l’addio di Anthony Phillips, sembravano già vicini alla fine. LEGGI LO SPECIALE DI HORIZONS RADIO SU QUEI GIORNI D’ESTATE.

«Pronto Phil? Sono Peter Gabriel. Quello dei Genesis. Il posto è tuo, se lo vuoi».

Nei giorni precedenti Phil Collins ha sostenuto un “provino” con i Genesis, dopo aver risposto al loro annuncio.  

Da genesisfan.net

La band è stata vicinissima a sciogliersi, perché Anthony Phillips ha lasciato i compagni d’avventura e loro hanno deciso di sostituire anche John Mayhew, l’attuale batterista. 

Qualche giorno dopo la telefonata, i Genesis e Phil Collins si incontrano nell’ufficio di Tony Stratton-Smith alla Charisma a Soho. Racconta Phil nella sua autobiografia:

“L’incontro va benone. Mi piace soprattutto la parte in cui scopro che i Genesis hanno un salario settimanale di dieci sterline, perché raddoppia il livello di reddito a cui sono abituato.”

 Ma c’è anche una brutta notizia: Tony, Mike e Peter hanno intenzione di prendersi due settimane di vacanza. Collins sperava di iniziare subito e non solo per l’entusiasmo. Ha bisogno di soldi.

E così, come rivela sempre nella sua autobiografia, Phil si mette a fare l’imbianchino per due settimane.

Clicca per acquistare l'autobiografia di Phil Collins

No, non sono ancora morto di Phil Collins. Retro-copertina – CLICCA SULL’IMMAGINE PER ACQUISTARE IL LIBRO.

Il 24 agosto, Peter, Mike e Tony tornano dalle vacanze. Le prove possono iniziare e quindi il nuovo impiego di Phil, anche se la band deve ancora onorare alcune date nella vecchia formazione, come al mitico Marquee Club.

Da genesis-movement.org

Dato che loro vivono tutti dalle parti del Surrey e Collins nella periferia ovest di Londra, Mike lo invita a stare a casa dei suoi a Farnham. Phil racconta:

“È un’altra casa grandiosa, anche se con un’atmosfera molto calda e alla mano. Mi congedo felicemente da Londra e mi trasferisco da Mike (…) Mi piace vivere a casa dei genitori di Mike. A colazione ci sono le uova sode e c’è sempre qualcosa che cuoce sulla cucina economica”.

Le prove della nuova formazione dei Genesis avvengono a Maltings, un complesso agricolo a Farnham, appunto. Ancora l’autobiografia di Phil:

“Il resto della mia vita inizia con le prime prove della nuova formazione dei Genesis nel settembre 1970, nell’ambiente ricoperto di guano di piccione di Maltings, un vecchio complesso agricolo a Farnham. Montiamo l’equipaggiamento e cominciamo a suonare con quello che descriverei un entusiasmo confuso: vari amici di Peter, Tony e Mike dalla scuola privata passano a trovarci, io scopro nuovi cibi esotici come il Marmite e la tahina, e spesso tutto è avvolto dal dolce profumo dell’erba”.

Oltre ai vari amici della Charterhouse, che passano a trovarli, a colpire Phil è la presenza costante di Richard MacPhail. Ricorda Phil:

“Era stato il cantante degli Anon, uno dei gruppi pre-Genesis alla Charterhouse. È il road manager e tecnico del suono, oltre che un gran fumatore di canne. Forse non ha altra scelta, dato che dorme a Maltings, condividendo la cuccetta con i piccioni e il loro guano, e sorvegliando gli strumenti. È lui a introdurmi al piacere dell’ascolto in cuffia da fumati. «Déjà Vu» di Crosby, Stills & Nash è uscito da poco e Richard porta il disco, prepara una canna gigantesca ed esorta me e Mike a immergerci nelle maestose armonie sonore di Carry On. Non è proprio come spalancare a calci le porte della percezione, ma almeno ci busso delicatamente.”

Maltings è un vecchio fienile molto confortevole, qui i nuovi Genesis si trovano a loro agio a suonare, improvvisare. E qui preparano i concerti futuri con la nuova formazione. L’atmosfera è apparentemente distesa, anche se, nella sua autobiografia, The Living Years, Mike Rutherford sottolinea le differenze tra loro:

“Noi e Phil non vivevamo sullo stesso pianeta. Lui aveva sempre l’atteggiamento spensierato da ragazzo della porta accanto: andiamo al bar a farci un drink, raccontiamo una barzelletta, fumiamoci una sigaretta o uno spinello. La vita è bella. E penso che uno dei motivi per cui piaceva a Pete fosse proprio che Phil non aveva il nostro background, non proveniva come noi da un mondo ristretto e limitato. Pete  era meno rigido di me e Tony, assai più incline alle emozioni e ai sentimenti; molto più curioso verso il mondo in generale.”

E Phil rivela che:

“A ogni modo, le consuetudini apprese a scuola sono dure a morire, e la gerarchia sociale presto è evidente. Non c’è da stupirsi: io sono l’ultimo.”

Anche se non è solo a “contrapporsi” ai tre, perché con loro c’è un altro chitarrista, Mick Barnard. Abbiamo visto che, dopo l’addio di Anthony Phillips e poi con l’arrivo di Phil, i Genesis hanno continuato come quartetto, senza chitarrista, con Tony che suonava tutte le parti di chitarra su un piano elettrico Hohner filtrato con un fuzz box. Poi hanno trovato Mick, ma non è la persona giusta e la ricerca di un chitarrista continua.

Una volta, scorrendo il Melody Maker, trovano l’annuncio di Steve Hackett.  

Ma questa è un’altra storia.

by D.B.

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Genesis & Co. non vanno in ferie, rivivi le storie d’estate proposte da Horizons Radio. Eccole.

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Genesis, arriva l’edizione “economica” (e limitata) di “The Lamb Book”

Arriva anche l’edizione “economica” del libro di The Lamb Lies Down On Broadway. Ecco dove prenotare le 500 copie uniche.

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Prenota qui: Genesis / Softback Edition Pre-sale

Ci sarà anche una “Signature Edition”, firmata Steve Hackett, numerata e con il nome dell’acquirente, limitata a 350 copie. Clicca qui per prenotare.

L’altra sarà una “Collectors Edition” che può anche essere richiesta in formato limitato e personalizzato.

Il libro si presenta in grande formato, alta qualità della stampa e della carta, per garantire la migliore riproduzione del materiale di archivio, fotografico e altro. Grande spazio ovviamente alle immagini inedite. 

Per vedere in anteprima alcune pagine del libro CLICCA QUI.

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