Ecco i contenuti del nuovo numero del Genesis Magazine Dusk

Ecco il sommario del nuovo numero di Dusk, il primo e storico Genesis Magazine italiano.

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E’ il numero 94 di Dusk, e, come al solito, ospita interviste esclusive e numerosi servizi sulle ultime novità del mondo Genesis. 

Invitiamo, chi non l’avesse già fatto, a
 iscriversi.

 

Genesis Reunion 2020 – Throwing It All Away?

Phil Collins Special:
The Art Of Phil
Le ristampe in vinile (Tarzan / But Seriously)
Il libro (Phil Collins – A Life In Vision di Alan Hewitt)
Dopo il concerto
The Collins Dictionary

Recensioni:
Amy Birks feat. Steve Hackett
Paul Carrack
Birdy (Blu-ray)
Please Don’t Touch di Paulo De Carvalho (libro)

Come Talk To Me:
Interviste esclusive a
Allan Schwartzberg
Harry Kim

25 anni di The Musical Box

Non resta quindi che attendere il nuovo numero di Dusk, come sempre ricchissimo di materiale Genesis & Co.

E chi non l’avesse già fatto, può iscriversi e abbonarsi qui.

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LEGGI PERCHE’

Genesis: il concerto al Roundhouse filmato da Yoko Ono, 11 marzo 1970 – AUDIO, VIDEO & RICORDI

Storie e Memorie indimenticabili, attraverso audio, video, documenti e molto altro ancora.

By D.B. – 

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11 marzo 1970 – Genesis, il concerto al Roundhouse sponsorizzato da Yoko Ono. Ecco il rarissimo video, unica apparizione di Anthony Phillips:

https://youtu.be/iDeOtQCr5SE

E’ un rarissimo video dei Genesis in concerto in quel periodo.  E’ girato all’Atomic Sunrise Festival, l’11 marzo 1970 al Roundhouse Club di Londra. L’unico in cui appare Anthony Phillips.

Sia Tony Banks che Ant hanno sempre dichiarato di ricordare che questo concerto è stato registrato in modo professionale su un’apparecchiatura a 8 piste. E infatti un segmento live di 2 minuti di Stagnation che si crede provenga da questo concerto è stato poi trovato negli archivi di Phillips.

In considerazione del fatto che l’Atomic Sunrise Festival è stato sponsorizzato da Yoko Ono, suggerisce che la registrazione originale audio e le riprese cinematografiche potrebbero ancora esistere negli archivi Apple.

Questo concerto è avvenuto circa un mese prima che la band firmasse il nuovo contratto con Charisma e quindi non è nei loro archivi.

Esiste anche un filmato muto privato a colori in Super 8 mm del concerto. 

Un momento delicato questo per Ant, perché sta per lasciare i Genesis.

“La fobia del palco era molto più che una semplice paura, era terrore”, racconta Mike Rutherford nella sua autobiografia The Living Years.

Ant è molto dimagrito e appare distrutto, ma la band non ha il tempo per accorgersi di ciò che sta accadendo nell’animo dell’amico. E’ un momento in cui le cose sembrano muoversi. Hanno appena registrato Trespass (uscirà in autunno) e sono in tour, anche se le date non sono da grandi numeri.

Tra i tanti impegni dei Genesis in quel periodo c’è la registrazione dei Jackson Tapes il 9 gennaio 1970 ai BBC Studios Shepherds Bush di Londra. ASCOLTA LO SPECIALE DI HORIZONS RADIO.

“Dopo le session di registrazione mi sentivo come uno  zombie”, ha raccontato  Phillips nel 2007. In più ha avuto problemi di salute, probabilmente legati al troppo lavoro. 

Ero mentalmente e fisicamente debilitato” – ha raccontato sette anni dopo Ant ad Armando Gallo e riportato nel suo libro Genesis: I Know What I Like -.  “Eravamo un branco di perfezionisti.  Dopo ogni concerto c’erano sempre lunghe, lunghe, lunghe autopsie”.

La musica che ama tanto sta diventando per Ant causa di infelicità e la sua buona educazione inglese gli impedisce di affrontare a muso duro i compagni per cercare di cambiare le dinamiche della band. “Non mi sentivo più amico di nessuno – continua Ant – ero come alienato. Eravamo ormai divisi in due gruppi che avevano perso la loro strada”. 

Mike è il primo a conoscere le intenzioni di Ant. Poco prima di un concerto al Richmond Rugby Club si sono appartati ed è arrivata, come una doccia fredda, la rivelazione. Rutherford sa che l’amico ha paura del palco, ma non c’è stato tempo per approfondire il discorso e Ant non ne aveva più fatto cenno alla sua fobia.

Il 18 luglio ad Haywards Heath i Genesis suonano davanti a 25 persone. Il tragitto verso casa Mile Rutherford e Peter Gabriel lo compiono nella nuova auto di Pete, una Hillman Imp. Insieme prendono in considerazione la situazione.

“Per me non c’era dubbio che senza Ant i Genesis non avevano ragione di esistere”, ricorda Mike nell’autobiografia.  Anthony sembra insostituibile, i Genesis appaiono come indivisibili, la voglia di smettere sta per prendere il sopravvento.

Eppure durante il viaggio qualcosa di diverso matura, l’idea di potercela fare anche senza l’amico prende il sopravvento. “Si trattava piuttosto di sviluppare una nuova filosofia basata sull’assunto ‘proviamoci e vediamo che succede’”, scrive Mike. Così non viene presa in considerazione una pausa per consentire ad Anthony di raccogliere le idee. Bisogna andare avanti.

Ecco i Genesis  che eseguono l’inedita “The Shepherd” live al programma radio della BBC “NightRide” il 22 Aprile 1970. Probabilmente il più antico live dei Genesis registrato in un disco, il bootleg omonimo:

Una decisione condivisa poi anche da Tony Banks e che oggi appare giusta, ma molto sofferta: E’ stato il colpo più duro che abbiamo mai ricevuto, ha detto Gabriel a una rivista l’anno dopo e citato in Without Frontiers: The Life and Music of Peter Gabriel by Daryl EasleaCi sarebbero state altre dipartite” – rivela Mike -, “ma nessuna avrebbe avuto su di me l’effetto che ebbe l’abbandono di Ant”.

I Genesis ne approfittano per operare una piccola rivoluzione. Stanno per entrare nella band Phil Collins e Steve Hackett. 

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I luoghi dei Genesis: Headley Grange, Hampshire UK – il RICORDO di COLLINS e RUTHERFORD

I luoghi indimenticabili nella storia di Genesis & Co., attraverso audio, video, documenti e molto altro ancora.

By D.B.

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Foto dal sito web http://www.headley-grange.com/

La tenuta di Headley Grange, nell’Hampshire inglese, nella campagna britannica, costruita nel 1795, oggi residenza privata, è un leggendario luogo, utilizzato prima come ospizio, poi negli anni Sessanta e Settanta per provare e registrare non da Led Zeppelin, Fleetwood Mac, Bad Company, The Pretty Things, Peter Frampton, Ozark Mountain Daredevils, Ian Dury, Elvis Costello, Clover.

In particolare qui sono nati album come “Led Zeppelin III”, “Led Zeppelin IV”, “Houses of the Holy” e “Physical Graffiti”, oltre al singolo più noto in assoluto degli Zeppelin: “Stairway to Heaven”.

Qui i Genesis hanno vissuto un’esperienza in chiaro-scuro.

La band ha trascorso i mesi di giugno e luglio 1974 a Headley Grange, per comporre e registrare “The Lamb Lies Down On Broadway”. Ma l’ambiente circostante e l’umore dei componenti non sono proprio ideali.

Ricorda Phil Collins nella sua autobiografia “No, non sono ancora morto”

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«Qualunque sia il gruppo che c’è stato per ultimo, l’ha lasciato in uno
stato terribile, e puzzolente. E i topi ne approfittano alla grande. Sono ovunque, saltano su e giù per le scale scricchiolanti, frusciano tra i rampicanti che
coprono gli alberi, corrono su per l’edera che ricopre la casa. Ne contiamo a decine, a centinaia. E parlo solo di quelli che si vedono. Quella casa è ancora un
ospizio.

L’unica nota positiva di quel posto per me è il fatto che John Bonham ha registrato il suo incredibile groove per “When the Levee Breaks” nella tromba
delle scale. Mi sembra quasi di sentirne l’odore. Ma invece sento odore di topi. Migliaia di topi. Arrivo per ultimo, e le migliori camere da letto sono già occupate, naturalmente. Così ho una stanza di merda, dove oltre all’acqua ho anche i topi correnti. Di notte li sento zampettare sopra e sotto di me.»

Racconta Kevin Holm-Hudson in “Genesis and The Lamb Lies Down on Broadway”:

«La casa era in notevole degrado; forse a causa della reputazione “occulta” o dalla sua associazione con i Led Zeppelin, Gabriel era disturbato dalle voci che la casa fosse infestata (Bright, 1988, p. 60). Steve Hackett concorda che il posto aveva “un’atmosfera da casa infestata”. Sentivo strani suoni di graffio,di notte”, con ogni probabilità i topi che condividevano la casa con i loro ospiti rockstar (Platts, 2001, p. 75).»

https://youtu.be/Mrdk5PyXikk

Ancora Phil Collins

«Montiamo la strumentazione nella zona giorno principale, mentre Peter s’insedia davanti a un vecchio pianoforte scassato che sta a prendere polvere in
un’altra stanza. Noi quattro improvvisiamo, lui annota le sue idee per i testi, e io registro tutto con il mio fidato registratore a cassette Nakamichi.

Scriviamo un po di musica fantastica (In the Cage, Riding the Scree, quintali di  roba buona) e molta viene fuori finché Peter è in un’altra stanza, a pestare sul pianoforte, scrivendo i testi.»

Non molto tempo dopo che la band si è insediata a Headley Grange, Gabriel riceve una telefonata dal regista William Friedkin, interessato ad assicurarsi il coinvolgimento di Peter come scrittore nel suo nuovo progetto cinematografico. Friedkin all’epoca è reduce da successi come “The French Connection” e “L’Esorcista”. L’offerta quindi è allettante e lusinghiera per Gabriel, che aveva colpito il regista con la sua mente visionaria. 

Peter in origine prevedeva di lavorare con Friedkin dopo aver finito “The Lamb”, ma l’enorme successo de “L’Esorcista” ha fatto accelerare le cose.

Ancora Kevin Holm-Hudson:

«Headley Grange non aveva un telefono, quindi Gabriel avrebbe dovuto
andare in bicicletta fino alla cabina telefonica in fondo alla collina e comporre il numero di Friedkin in California con le tasche piene di monetine da 10 (Fielder, 1984, p. 91).

Il resto del gruppo, comprensibilmente, non condivideva l’improvviso entusiasmo di Gabriel per un progetto esterno alla band. Secondo Gabriel, i suoi compagni “Pensavano che avrei usato il gruppo come un trampolino di lancio per il mio personale successo e non li avrei nemmeno coinvolti. Ma Friedkin non voleva i Genesis. Lui mi voleva per solo per le mie idee strane, non per la musica” (Fielder, 1984, p. 91).»

Racconta Mike Rutherford nella sua autobiografia “The Living Years”:

«Non abbiamo avuto enormi e rumorose discussioni ad Headley Grange. Fin dall’inizio ci siamo resi conto di avere un grande lavoro da fare e sapevamo di non poter sprecare molto tempo a discutere.

È diventato chiaro anche molto presto che avremmo fatto l’album solo se Pete avesse lavorato a tempo pieno sui testi, mentre il resto di noi si occupava della musica. Questo ha dato fastidio a Tony più che a me, ma la mente di Pete era altrove.

Il suo matrimonio aveva avuto delle difficoltà e Jill era anche incinta del loro primo figlio. Questo significava che Pete andava e veniva spesso, e quando era
con noi c’era spesso la sensazione che ci fosse qualcosa di irrisolto tra lui e Tony.»

Guarda le foto dei Genesis a Headley Grange(in qualcuna di esse si può notare la tensione tra i membri della band):

Così Gabriel lascia Headley Grange per circa una settimana per elaborare idee per la sceneggiatura con Friedkin. Ma quando la Charisma ha saputo della partenza di Gabriel, è intervenuto il presidente dell’etichetta Tony Stratton-Smith in persona per  convincere Gabriel a tornare.

Racconta Rutherford:

«Quando Pete è venuto a parlarci dell’offerta, noi erano piuttosto tesi. Come per Ant (Anthony Phillips, il primo membro fondatore dei Genesis ad abbandonare la band, N.d.A), se questo momento fosse successo più tardi nella nostra carriera sono sicuro che avremmo potuto trovare una via d’uscita e ciò avrebbe concesso a Pete qualche mese di tempo.

Ma non ci eravamo ancora resi conto che fosse davvero possibile e, per di più, ci eravamo impegnati ad andare in tournée in autunno. Pete è il più meraviglioso imbranato. Spesso sembrava che non avrebbe mai deciso. (…)

Alla fine, ci siamo un po’ stufati della sua indecisione e gli abbiamo dato un ultimatum, e a quel punto Pete ha lasciato la band.

Così ho accompagnato Tony al telefono pubblico nel villaggio per discutere la situazione con Strat. Ha sempre creduto di poter parlare con chiunque
“Pete, caro ragazzo, vieni a parlare con me”, ma Pete non era il tipo con cui parlare in questo modo.»

Allo stesso tempo, Friedkin non volendo essere responsabile dello scioglimento della band, frena sulla collaborazione di Peter.

Continua Kevin Holm-Hudson:

«”Così Peter ha preso un preciso impegno a finire l’album prima qualsiasi altra cosa”, ha detto Banks. “Ma io penso che ha fatto capire tutti noi che si stava stufando e che era solo una questione di tempo prima che se ne andasse” (Fielder, 1984, p. 91). Collins è d’accordo: “Le cose sono tornate alla normalità ma, da quel momento in poi, credo che tutti noi sentivamo che questo poteva accadere di nuovo in qualsiasi momento” (Fielder, 1984, p. 91).»

Ancora Mike:

«Per la prima volta sentivamo che qualcuno non stava andando nella stessa direzione, qualcosa di fondamentale era cambiato. La questione più urgente, però, era che ora eravamo incredibilmente in ritardo. La musica era quasi completata e avevamo anche una data di registrazione prenotato, ma il testo di Pete non era affatto pronto. Le cose si sono messe così male che alla fine Pete ha dovuto chiedere a Tony e a me di scrivere il testo di “The Light Dies Down on Broadway”. (…)

Ovviamente, è stato un contributo simbolico, ma almeno potevamo sentire di aver scritto una canzone, perché non volevamo un album che aveva “All words by Peter Gabriel” scritto su.»

Ancora Phil:

«Per Pete è un sogno che diventa realtà: la possibilità di collaborare con un artista lungimirante che eccelle in una forma d’arte diversa dalla sua, di lavorare da casa, e anche di essere più vicino a sua moglie. Ci chiede: “Possiamo mettere in pausa il disco? Datemi il tempo di fare questa cosa, poi torno”.

Non dice che ci sta lasciando.

Noi rispondiamo tutti: “Ci dispiace, Peter, purtroppo no. O sei dentro o sei fuori”.

Dal mio punto di vista, all’atto pratico, se Peter ci molla non è per forza la fine del mondo. La mia soluzione fermamente concreta è di riconfigurare i Genesis come quartetto strumentale. Almeno in quel modo si potrebbe finalmente ascoltare la musica come si deve.

La reazione degli altri tre a questo suggerimento si può riassumere così: “Non dire stronzate. Noi, senza cantato, senza testi? Hai detto la tua, ora stai zitto,
Phil”. E naturalmente hanno ragione.

Prima che accada qualcosa di concreto, a Friedkin giunge voce che la sua offerta potrebbe comportare la fine dei Genesis. È l’ultima cosa che vuole, tanto
più che il suo progetto di fantascienza è solo un’idea vaga. Un paio di settimane dopo aver fatto l’offerta, se la rimangia.

Così Peter torna. Ma è tornato perché è sfumata un’occasione che gli interessava di più. Non sono le migliori circostanze per ritrovarsi. Noi continuiamo a lavorare, lo perdoniamo e ci dimentichiamo tutto,
o almeno facciamo finta.»

Ma mentre Friedkin procede senza Peter – ha poi realizzato il film “Sorcerer”, nel 1977 con la colonna sonora deiTangerine Dream ed è stato un fiasco – sui Genesis a Headley Grange sta per abbattersi un’altra bufera.

Il 26 luglio 1974, nel bel mezzo della composizione, nasce la figlia di Gabriel, Anna; durante il parto la bambina viene al mondo con il cordone ombelicale avvolto intorno al collo, cianotica. Ha anche inalato del liquido amniotico durante il parto e i medici sospettano pure la meningite. Ha trascorso due
settimane in un’incubatrice con medici incerti sulle sue possibilità di sopravvivenza.

«Purtroppo Peter è sempre oppresso, e non solo dal carico di lavoro. Le cose in famiglia vanno male: sua moglie Jill ha una gravidanza difficile, non che io
sappia di cosa si tratti. Il risultato è che a volte lui si assenta, il che significa che ci diamo dentro senza di lui. Questo non ci aiuta a pensare come un sol uomo
per un progetto così ambizioso.»,
scrive Phil Collins.

«Gabriel descrive quelle prime due settimane della vita di sua figlia come “davvero traumatiche” e i compagni della band come “incredibilmente indifferenti. Essi erano incazzati perché non stavo prendendo l’album
seriamente come un mio figlio” (Bright, 1988, pp. 4-5)», scrive Kevin Holm-Hudson.

Ascolta i demos e le prove a Headley Grande dei Genesis:

Durante le sessioni di Headley Grange, il gruppo ha fatto un esperimento:

«Secondo Tony Banks, “Abbiamo spento tutte le luci e ha fatto solo rumore. Il tempo era davvero spaventoso” (Fielder, 1984, p.92)», racconta Holm-Hudson. «Collins fornisce ulteriori dettagli: “Stavamo diventando tutti molto intensi; Peter soffiava il suo oboe nel microfono, poi stava suonando il suo flauto con l’echoplex, quando improvvisamente c’è stato questo grande tuono e ha iniziato a piovere. Tutti abbiamo pensato: ‘Siamo entrati in contatto con qualcosa di forte’.

Erano circa le cinque o le sei della sera e facevamo tutti questi strani rumori quando è iniziato il temporale e ha cominciato a piovere. Poi abbiamo tutti abbiamo cambiato marcia e siamo entrati in un un umore davvero melodico.

In momenti come questo eravamo davvero un’unica cosa e lavoravamo bene insieme a “The Lamb”. E la dimensione del doppio album ci dato la possibilità di farlo.” (Fielder, 1984, p.92).»

Nell’agosto del 1974, il gruppo lascia Headley Grange e si trasferisce nel Galles per completare l’album. Che, nonostante o grazie alle vicissitudini di cui l’antica tenuta è stata muta testimone, è il capolavoro che conosciamo e anche un punto di svolta nella carriera dei Genesis.

#NowPlaying, ascolta “The Lamb Lies Down On Broadway”:

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ARCHIVIO – Genesis: primo concerto all’estero, La Ferme IV Belgio, 7 marzo 1971 – AUDIO & RICORDI

Storie e Memorie indimenticabili, attraverso audio, video, documenti e molto altro ancora.

By D.B. – 

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Il 7 marzo 1971 i Genesis salgono per la prima volta su un palco all’estero, a La Ferme V, Woluwe St Lambert, in Belgio. ASCOLTA:

1. Announcer’s introduction and Peter’s intro
2. Happy the Man
3. Cheese-and-onion crisp man story
4. Stagnation
5. intro
6. The Light
7. intro
8. Twilight Alehouse
9. story
10. The Musical Box
11. intro
12. The Knife
13. intro
14. Going Out to Get You

Storie e Memorie:

«Abbiamo attraversato la Manica, prendendo un traghetto da Dover a Ostenda», racconta Richard Macphail in My book of Genesis.

«Era pieno inverno e non c’era quasi nessuno a bordo. (…)
Eravamo ancora solo noi sette in viaggio insieme, a guardare gli eserciti di crew che le band impiegano al giorno d’oggi sembra ridicolmente piccolo.

Era una traversata di quattro ore e ci annoiavamo a morte perché lì
non c’era niente da fare. Ho trovato questa scatola con dentro dei salvagenti,
e così tutti noi abbiamo indossato i nostri gilet e abbiamo posato per quello che ora è diventata una famosa foto dei Genesis, tutti noi con i capelli sciolti sulle nostre spalle, Mike che beve da una bottiglietta di Mateus Rosé
perché è quello che si beveva a quei tempi, quello o Liebfraumilch.

(…) Oggi quando si va all’estero si ha la navigazione satellitare
che ti dice esattamente dove andare e i telefoni cellulari o
con le mappe, ma non avevo davvero idea di dove fossimo diretti
in Belgio. Non avevo nemmeno una mappa pieghevole.

(…) Il posto, un club chiamato Ferme V, era pieno zeppo fino al tetto, ma i fan conoscevano ogni nota. È stato incredibile. Mentre in Inghilterra è stato un processo molto lento, in Belgio è successo all’improvviso, come un minorenne
esplosione per quanto ci riguardava.

Un’altra cosa che ricordo è che abbiamo soggiornato in un hotel a tre stelle, molto confortevole, e che Peter ha condiviso una stanza con me perché non sopportava di condividerla con Tony mai più, non dopo le sue esperienze al cottage.»

«Philippe Grombeer (futuro direttore artistico dei maggiori teatri belgi) è un membro del “Club delle Aquile”, ed ha affittato, per conto dell’amministrazione comunale, un’azienda agricola a Woluwe-Saint-Lambert (un sobborgo di Bruxelles), la “FERME V”. Lo spazio non è grande, l’interno è vetusto, ma che importa!»  –  CONTINUA SU GENESIS PLACES

«5 baldi giovani musicisti tengono il loro primo concerto oltre confine…
Hanno alle spalle un primo album fallimentare e un secondo (l’ultimo) che qualcosa ha venducchiato, soprattutto proprio là dove stanno andando a suonare)…»CONTINUA SU:

GENESIS FORUM #1

GENESIS FORUM #2

«Alcuni privilegiati li hanno visti in tutta intimità e hanno condiviso tutto con loro. E a ragione: il Belgio è stato il primo paese straniero in cui i Genesis hanno messo piede.»CONTINUA SU NOSTALGIE

«Come tutte le superstar prima di avere successo, hanno dormito in hotel schifosi, torbide stanze nel retro di pub fumosi, sperduti nella campagna. Ma la fortuna sorride sempre a chi ha talento.»SCOPRI DI PIU’ SU FACEBOOK GABRIEL’S ANGELS

Libri:

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Bootleg – CLICCA SULL’IMMAGINE PER APPROFONDIRE:

 

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I luoghi dei Genesis: Le 2 Rotonde di Cuorgnè, Torino Italia – il RICORDO di RUTHERFORD e INTERVISTE ESCLUSIVE

I luoghi indimenticabili nella storia di Genesis & Co., attraverso audio, video, documenti e molto altro ancora.

By D.B.

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Cuorgnè, in provincia di Torino è uno dei luoghi nella storia dei Genesis.

Il loro concerto del 13 aprile 1972, infatti, resta unico e indimenticabile nei loro tour.

Così lo ricorda Mike Rutherford in The Living Years: The First Genesis Memoir:

“Suonavamo in montagna una sera quando Tony ha avuto un’intossicazione alimentare. Abbiamo resistito per un po’ senza di lui, ma è stato come essere in una macchina che aveva perso una ruota e abbiamo dovuto terminare presto il set. Poiché non eravamo riusciti a vendere molti biglietti, il promoter aveva la scusa che stava cercando per non pagare. Rich (Macphail, N.d.R.) non ne voleva sapere ed era un po’ aggressivo. Il promoter aveva una pistola. Non siamo stati pagati.”

 

Ma cosa ci faceva una band come i Genesis in un locale di un piccolo paese in provincia di Torino?

In realtà, alle 2 Rotonde, hanno suonato un po’ tutti i big della canzone italiana e anche stranieri, come ricorda il libro I Beatles e i Genesis in Canavese. Storia della musica beat & pop in Canavese dal 1962 al 1974 di Gianpiero Madonna, che contiene un profilo della vivace scena musicale del periodo nella zona di Cuorgnè:

Nato dalla felice intuizione di Angelo Porcellana, scomparso 5 anni fa, insieme ai fratelli Dino e Claudio, il locale attraeva pubblico da Torino, da tutta la provincia e non solo. Nel 1972 i Genesis non avevano un seguito ampio, neanche in patria, e infatti questo primo tour in Italia si svolge in locali e palazzetti dello sport piccoli.

Le 2 Rotonde era tra i più capienti.

Foto da Facebook https://www.facebook.com/groups/220767672419871/

«Un frequentatore del dancing, amico di mio marito», racconta in esclusiva a Horizons Radio Marisa Porcellana, vedova di Angelo e anche lei impegnata nella gestione delle 2 Rotonde degli anni d’oro, «era un grande ammiratore dei Genesis e ci aveva suggerito di farli suonare da noi, perché di ottima qualità. Quindi, quando un impresario ce li ha proposti, Angelo si è ricordato del consiglio e li ha scritturati.»

«I Genesis erano ragazzi molto gentili», continua Marisa Porcellana.

«Non si comportavano da rockstar: bevevano poco ed erano molto educati. Non avevamo un vero e proprio palcoscenico, quindi suonavano in mezzo al pubblico, senza nessun atteggiamento di superiorità o cose simili. Quando il concerto è stato interrotto, tutti hanno compreso che c’erano motivi di salute e non hanno creato problemi. Erano ragazzi, i musicisti e i loro fan.»

La signora Porcellana non ricorda l’episodio del mancato pagamento e della minaccia con una pistola, citati da Rutherford. «Non c’erano armi nel locale, nessuno ci ha mai dato fastidi di questo tipo», ci racconta.

Ed ecco cosa ha raccontato in esclusiva a Horizons Radio Pierluigi Gassino, presente al concerto:

«Il concerto fu interrotto perché il tastierista Tony Banks si sentì male… e come consolazione riuscii a scambiare quattro parole con Phil Collins , mentre Peter Gabriel beveva un drink appoggiato al bancone del bar della discoteca dove si erano esibiti davanti a pochi di noi… Ricordo che allora il bassista ed il chitarrista si aggiravano sul palco a fine concerto raccogliendo alcuni cavi e delle attrezzature… tutto questo prima di diventare delle rockstar!»

«Il mio breve dialogo con Phil Collins», continua Pierluigi Gassino, «fu dovuto a un fatto che rese la serata per me e i miei amici ancora più amara perché uscendo non trovammo più l’auto nel parcheggio e, tornati nella discoteca per chiedere un passaggio allo scopo di ritornare a casa, incontro Phil fuori dal locale che si avvicina ad una Alfa modello 1750 con alla guida un tizio che pareva essere il manager.»

«Io chiesi proprio a lui, gesticolando in anglo-italiano, un passaggio verso Torino, spiegando il fattaccio appena accaduto e l’evidente difficoltà. Lui mi disse che stavano andando a Milano e non c’era posto, poi aggiunse che coloro che avevano rubato l’auto andavano uccisi facendo per scherzo il gesto del taglio della gola. Mi salutò stringendomi la mano… bellissimo e amaro ricordo…!»

Qui la testimonianza in audio di Beppe Crovella, leader della band di Torino Arti e Mestieri, postata su Facebook – ASCOLTA:

https://www.facebook.com/beppecrovella/videos/3281989403288/

Su Dusk n° 55 una ricostruzione dettagliata della serata di Beppe Crovella (clicca la copertina per ordinare una copia):

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Genesis: il tour italiano 17, 18 e 19 febbraio 1998 – VIDEO & RICORDI dei GENESIS

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By D.B.

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A seguito delle scarse prestazioni commerciali dell’album Calling All Station negli Stati Uniti…

il tour nordamericano di 27 date in grandi arene previsto per gli inizi di novembre 1997, è stato cancellato data l’insufficiente vendita di biglietti.

È stato anche cancellato un tour ridimensionato di 22 date in luoghi più piccoli. 

I Genesis quindi hanno intrapreso un tour europeo di 47 date dal 29 gennaio al 31 maggio 1998.

In Italia i Genesis sono arrivati il 17 febbraio. Prima data: Bologna, Palasport di Casalecchio.

Ecco il video dello show:

Al trio Tony Banks, Mike Rutherford, Ray Wilson si sono uniti il musicista israeliano Nir Zidkyahu alla batteria, percussioni e backing vocals e l’irlandese Anthony Drennan alla chitarra e al basso.

Seconda data italiana: 18 febbraio al Palasport di Roma. Ecco il video:

Le prove si sono svolte al Bray Film Studios di Windsor e al Working Men’s Club di Chiddingfold.

La maggior parte delle canzoni dei primi anni dei Genesis sono state trasposte in una tonalità più bassa per accogliere la gamma vocale di Wilson.

In questo video Ray Wilson, Tony Banks e Mike Rutherford parlano del periodo di Calling All Stations. E non solo:

Terza data: il 19 a Milano Filaforum.

Ecco un’intervista ai Genesis (e Phil Collins) sull’album:

Alla fine del tour, i Genesis si sono fermati. Sarebbe stato l’ultimo della band fino al ritorno di Collins per la reunion del 2007 Turn It On Again.

“Mi pento di Calling All Station?” – si chiede Mike Rutherford nella sua autobiografia.

“No: professionalmente non rimpiango nulla – continua Mike –. L’abbiamo fatto perché Tony e io avevamo scritto insieme alcune canzoni che ci piacevano. Avevamo sostituito il cantante prima, anche se ero consapevole che la collina da scalare era piuttosto alta, questa volta.

Ray Wilson ha fatto un buon lavoro come vocalist ma lui non era uno scrittore. Senza un terzo compositore non c’era nessuno che amalgamasse me e Tony, nessuno che ci riportasse nella terra di mezzo.

Non ero mai stato consapevole di quanto fossimo lontani musicalmente io e Tony prima di questo album. Ho capito solo allora che Phil ci ha messo entrambi in riga, ha fatto del suo meglio e ha trovato un’atmosfera tra noi.

Calling All Station ha venduto due milioni di copie – non male – ma quando il disco è stato pubblicato ho percepito che l’umore era cambiato, stavamo diventando una band da catalogo.

Tony e Ray erano ansiosi di continuare, ma io sapevo che avremmo avuto bisogno di un altro compositore. Mi sembrava giusto fermarsi lì, non c’è niente di male.

Il tour viene ripreso dal vivo nell’album promozionale Calling Radio Stations.

Angolo del Collezionista:

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Genesis: il tour in Italia del 1974 – AUDIO, VIDEO & RICORDI

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Il 3 febbraio 1974 i Genesis sono di nuovo in Italia con il Selling England By The Pound Tour. L’esordio live è a Torino.

Non hai ancora Selling England By The Pound? Acquistalo qui e aiuti Horizons Radio (leggi come e perché):

Concerto preceduto da una conferenza stampa inclusa in un servizio della RAI, consultabile su YouTube. Eccolo:

Ed ecco due video amatoriali dello spettacolo, con l’audio aggiunto successivamente:

Un Live, quello di Torino che ha una particolarità: l’orario di inizio. Come racconta infatti Mino Profumo in Genesis in Italia, I concerti 1972-1975, lo show inizia alle 18.00, dato che “per gli italiani erano iniziate le domeniche di austerity a partire dal dicembre 1973 con lo stop del traffico veicolare per far fronte alla penuria di carburante ed al caro energia causato dalla crisi petrolifera”. Quella domenica 3 febbraio vede quindi il concerto iniziare e finire presto per un migliore ritorno a casa degli spettatori.

Tra questi, alcuni hanno dato vita al Gruppo Facebook Genesis: live a Torino 3 febbraio 1974, con interessanti e appassionati ricordi e del materiale inedito audio e video.

Allo show è presente anche la band prog di Cuneo Pandora, che al concerto ha dedicato un brano dal titolo appunto 03.02.1974 tratto dal disco Sempre e Ovunque Oltre il Sogno del 2011. Eccolo:

Ed ecco un biglietto della serata:

Copertine e articoli sull’evento:

Ciao 2001 dedica la copertina alla tournée dei Genesis in Italia

Intrepido 14 marzo 1974

E bootleg:

Ecco alcuni video del Selling England By The Pound Tour. Sono migliori di quelli di Torino e possono aiutare a comprendere le dinamiche dello show:

 

Il 4 febbraio 1974 i Genesis proseguono il Selling England By The Pound Tour. Dopo l’esordio a Torino, la seconda data è Reggio Emilia.

Ecco la registrazione audio del concerto:

0:00 Crowd cheering 0:56 Watcher of the Skies 11:14 Dancing with the Moonlit Knight 21:30 The Cinema Show 32:36 I Know What I Like (In Your Wardrobe) 40:25 Firth of Fifth 50:50 Harold the Barrel (final performance) 55:34 The Musical Box 1:06:10 More Fool Me 1:11:50 Supper’s Ready 1:35:42 The Knife

Rispetto al concerto di Torino la scaletta vede un’interessante variazione. Al posto di The Battle Of Epping Forest viene inserito Harold The Barrel, brano raramente proposto dal vivo (in Italia i Genesis lo avevano suonato a Viareggio nel 1972 nel concerto pomeridiano) e suonato in questo tour solo a Bruxelles, Offenbach e Dusseldorf.

Un’altra novità assoluta e forse unica la segnala Mino Profumo in Genesis in Italia, I concerti 1972-1975. Dalla foto qui sotto pubblicata dal periodico “Qui Giovani” del 21 febbraio 1974, la sensazione è che, nel finale di The Knife “Peter stia usando come arma, oltre che l’asta del microfono, anche il tubo fluorescente di Supper’s Ready”.

Ed ecco altre copertine di quei giorni:

Qui sotto locandina e uno dei biglietti anche se, a proposito, in tanti sono senza biglietto e provano a entrare. Le forze dell’ordine reagiscono,  nascono tafferugli,  si contano feriti e arresti, poi tutti dentro al palasport ad ascoltare i Genesis. 

E questi sono due bootleg del concerto:

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Il 5 febbraio, dopo Torino e Reggio Emilia, è la volta di Roma.

Ecco dei video amatoriali di quello show:

Questi sono alcuni riscontri sulla stampa:

Genesis, Roma, Supper's Ready. Foto del Magazine Super Sound
Poster del Magazine Super Sound con foto scattata a Roma nel finale di Supper’s Ready.

Ecco un biglietto, anche se, come a Reggio Emilia, diverse centinaia di persone cercano di entrare senza pagare. Stesso copione con cancelli divelti, lacrimogeni e cariche della polizia, contusi e un migliaio di “portoghesi” che riescono a entrare e ad assistere al concerto. Altri dettagli li puoi leggere in Genesis in Italia. I concerti 1972-1975 di Mino Profumo.

Un concerto che ha arricchito il numero dei bootleg dei Genesis. Ecco le copertine:

Anche in formato DVD:

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Il 6 febbraio 1974 i Genesis chiudono la parte italiana del Selling England By The Pound Tour a Napoli.

Ecco la registrazione audio del concerto:

0:00 Watcher of the Skies 9:42 Power Failure Improv 11:53 Dancing with the Moonlit Knight 22:10 The Cinema Show 32:51 I Know What I Like (In Your Wardrobe) 40:38 Firth of Fifth 51:18 The Musical Box 1:02:41 More Fool Me 1:06:14 The Battle of Epping Forest 1:20:09 Supper’s Ready 1:45:00 The Knife

Questa è la locandina italiana del tour:

Ed ecco un biglietto:

A Napoli, a differenza di Reggio Emilia e Roma, non ci sono problemi con coloro che cercano di entrare senza pagare. Ma, come si può leggere in Genesis in Italia. I concerti 1972-1975 di Mino Profumo “il pubblico ha la sgradita sorpresa di un violento temporale che rende meno agevole il ritorno a casa.”

Ed ecco le copertine dei bootleg tratti da questo show:

Se hai ricordi di questo e degli altri concerti di questo tour da condividere in forma scritta o audio/video inviali a Horizons Radio e saranno pubblicati con la tua firma.

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ARCHIVIO – A Trick Of The Tail esce il 2 febbraio 1976, ecco come lo raccontano i Genesis – AUDIO, VIDEO & MEMORIE

Storie e Memorie indimenticabili, attraverso audio, video, documenti e molto altro ancora.

By D.B.

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Il 2 febbraio 1976 esce A Trick Of The Tail, il primo album dei Genesis dopo l’uscita di Peter Gabriel. Ecco un racconto multimediale.

I Genesis raccontano l’album così:

“Con nostro grande sollievo si capisce piuttosto in fretta che possiamo cavarcela anche senza Peter”, racconta Phil Collins nella sua autobiografia.

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“Le canzoni ci vengono come ai vecchi tempi, ed è roba buona. Abbiamo pronta Dance on a Volcano. Seguono Squonk e Los Endos, per l’album che
sarà intitolato A Trick of the Tail.”

Il tutto mentre il Melody Maker butta la bomba: “Peter Gabriel esce dai Genesis”. La notizia è trapelata prima che loro avessero il tempo di rior-
ganizzarsi. Così, nell’ambiente musicale gira voce che i Genesis sono finiti.

Comporre A Trick of the Tail è stato come l’inizio di un nuovo capitolo emozionante. Non avrei voluto che Peter se ne andasse, ma sapevo che ci sarebbe stato un cambiamento”, racconta Mike Rutherford nella sua autobiografia.

“Ora che se n’era andato ci siamo sentiti come una nuova band – racconta Mike -. Sembra strano da dire ora, ma la voce di Phil non era come sarebbe diventata. Stratton-Smith diceva che Phil sembrava più Pete di Pete, ma in realtà le loro voci non erano affatto simili. Sembrava così solo se stavano cantando la stessa canzone, la stessa melodia in stile Genesis.

Spesso mi sembra che la vita nei Genesis sia divisa in due metà – gli anni di Pete e gli anni di Phil. Durante gli anni di Pete eravamo come bambini di scuola. È cambiato tutto quando Pete se n’è andato – continua Mike -. La partenza di Pete ci aveva fatto crescere un po’ come persone, anche se per Tony e me significava anche imparare a rilassarsi un po’.”

Ma i quattro non si danno per vinti. Ogni settimana fanno il provino a  potenziali cantanti. Phil insegna loro le parti vocali, cantando con loro. Firth of Fifth, The Knife, brani difficili per qualsiasi aspirante frontman.

I Genesis fanno provini per cinque o sei settimane. Vedono una trentina di ragazzi. Ma il tempo che passa rapidamente, si parla già di un altro tour,
bisogna andare in studio di registrazione

Ma quando i brani sono registrati e non c’è ancora nessun cantante, il tempo stringe. Mick Strickland è un po’ più bravo degli altri e i Genesis gli chiedono di andare ai Trident per provare. “Gli diamo da cantare Squonk – ricorda Phil -. Il primo verso di quel cantato è bastardissimo: «Like father, like son…». Tale padre, tale figlio… Non gli chiediamo la sua tonalità o la sua estensione. Gliela diamo e basta. Attacca! Poveretto. Non è neanche lontanamente la sua
tonalità. Ci tocca dirgli: «Grazie e arrivederci…». A ripensarci ora, mi sento in colpa per Mick.”

Intanto le ore in studio si stanno accumulando. Allora dico: «Che ne pensate se ci provo io?» – continua Phil -. E i ragazzi fanno spallucce: «Tanto vale». Dentro di me so che posso riuscirci, ma cantarlo sul serio è tutta un’altra cosa. A volte il cervello dice di sì, ma la voce urla «No!».

Ma Phil ci prova.Mike e Tony in seguito mi diranno che è come uno di quei momenti dei cartoni animati in cui si accende la lampadina. Si guardano in cabina di regia e le sopracciglia dicono tutto: «Accidenti, è perfetto!».”

Un momento decisivo per Collins.

Dopo aver esplorato ogni altro punto di vista, sembra che quella del batterista che si mette davanti al microfono sia la scelta definitiva. Phil è combattuto, soprattutto perché gli piace suonare la batteria. “Ecco il mio punto dolente – rivela –. Eppure non si può negare la verità: so cantare quelle canzoni.”

Ora il nodo da sciogliere è l’imminente tour.

“Badate bene, io non ero ancora intenzionato ad andare sul palco a cantare da frontman – racconta Phil -. Sul palco sarà tutta un’altra cosa. Quindi, in realtà, siamo ancora senza cantante.

Il canto era una cosa, ma il vero problema per me era se Phil avrebbe accettato di essere il nostro frontmanammette Mike Rutherford. I batteristi
generalmente tendono a pensare che i cantanti siano la ciliegina sulla
torta, e non proprio dello stesso calibro di musicista di tutti gli altri della band.”

Per la prima volta i Genesis realizzano tre videoclip delle loro canzoni. Due li abbiamo già visti sopra. Ecco il terzo:

Il primo concerto dei Genesis con Phil Collins come cantante si è svolto alla London Arena di London nell’Ontario, in Canada, il 26 marzo 1976.

C’erano 2.200 fan alla vecchia arena di Bathurst Street per il  debutto di Collins come frontman.

Leggi com’è andata – CLICCA QUI.

genesis-trick-of-the-tail-outtakes-0015

Eugenio Delmale racconta A Trick of the Outtakes, ovvero quando i Genesis non avevano ancora scelto il nuovo cantante, al posto di Peter Gabriel, nel 1975 (in italiano).

Guarda le versioni rimasterizzate di A Trick of the Tail. Clicca qui

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Ed ecco una playlist di Horizons Radio da YouTube dedicata a A Trick Of The Tail:

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Genesis in Italia: live a Roma, 22 gennaio 1973 – AUDIO & MEMORIE

Storie e Memorie indimenticabili, attraverso audio, video, documenti e molto altro ancora.

By D.B.

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Il 22 gennaio 1973 seconda e ultima data in Italia al Palazzo dello Sport dell’EUR a Roma del Foxtrot Tour dei Genesis. Ecco note e immagini di quella serata.

La registrazione del concerto:

Il concerto è la seconda data del Charisma Festival – sul palco con i Genesis altre band -.

Nella foto della copertina di questo bootleg sono insieme al gruppo italiane Le Orme

Il set è lo stesso di Reggio Emilia, ma, a causa di un ritardo dovuto alla mancanza di energia elettrica, Get’em Out By Friday deve essere tagliata.

Peter Gabriel non ha ancora messo a punto i travestimenti che renderà famosa la band, anche se non tutti sono d’accordo. Ma una prima maschera e un accenno di costume ci sono già. Guarda come si presenta sul palco nell’articolo di Horizons Radio sulla data di Reggio Emilia.

Non sono disponibili registrazioni video di questi concerti.  Ma l’effetto scenico lo si può vedere nel filmato di dodici giorni prima al Bataclan di Parigi. Eccolo:

Ed ecco vari tipi di accesso alla serata:

Ed ecco il Tour Programme:

Concerto mirabilmente e dettagliatamente ricostruito da:

Genesis in Italia. I concerti 1972-1975 di Mino Profumo

“Una pioggia torrenziale flagella Roma in quel freddo lunedì di gennaio, ma all’interno del Palasport dell’Eur la temperatura è alle stelle: il grande catino di cemento ribolle per l’entusiasmo di oltre quindicimila persone che tributano ai Genesis un trionfo ancora inimmaginabile in patria e nel resto del mondo”.

 

Copertine da collezione – CLICCA SULL’IMMAGINE E VEDI SE E’ ACQUISTABILECoprtina di Ciao 2001 sui Genesis, novembre 1972

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Se hai ricordi di questo concerto da condividere in forma scritta o audio/video inviali a Horizons Radio e saranno pubblicati con la tua firma.

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50 anni fa i Genesis in Italia: live a Reggio Emilia, 20 gennaio 1973 – AUDIO & MEMORIE

Storie e Memorie indimenticabili, attraverso audio, video, documenti e molto altro ancora.

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Immagine tratta dal Web e utilizzata per diritto di cronaca. Copyright dell’autore. Per chiederne la rimozione CLICCA QUI

Il 20 gennaio 1973 inizia a Reggio Emilia la parte italiana del Foxtrot Tour dei Genesis (seconda data il 22 a Roma – GUARDA). Ecco note e immagini di quella serata.

La prima famosissima foto del terzo sbarco nella penisola dei Genesis, dopo le due dell’anno precedente è questa, al Circolo Cral dellAeroporto di Linate a Milano, in una conferenza stampa insieme ai Lindisfarne, appena arrivati in Italia. Eccola:

Dalla Collezione privata di Colin Richardson – GUARDA IL SUO SITO

Il concerto fa parte del Charisma Festival, come la successiva data di Roma – sul palco con i Genesis altre band, con una variazione di date all’ultimo minuto come si vede dalla locandina qui sopra -. Ed ecco quella “giusta”:

Ora la registrazione del concerto:

Uno sguardo ai costumi di Peter. Per Watcher Of The Skies non ha ancora adottato le ali da pipistrello, ma si presenta in scena cosi:

Immagine tratta dal Web e utilizzata per diritto di cronaca. Copyright dell’autore. Per chiederne la rimozione CLICCA QUI

Sul finale di The Musical Box, poi, il colpo di scena. Peter  appare con il vestito da donna rosso della moglie Jill e la maschera da volpe.

Immagine tratta dal Web e utilizzata per diritto di cronaca. Copyright dell’autore. Per chiederne la rimozione CLICCA QUI

Un momento storico, questo, per i Genesis, inaugurato il 28 settembre dell’anno precedente a Dublino, inizio di un’era di maschere e travestimenti, anche se non completamente condivisi dagli altri membri della band.

Anche in Supper’s Ready non sono ancora comparsi i famosissimi costumi. Peter li inserirà tra un mese nella parte inglese del tour. In Italia, alla fine di  Apocalipse in 9/8 si presenta così:

Immagine tratta dal Web e utilizzata per diritto di cronaca. Copyright dell’autore. Per chiederne la rimozione CLICCA QUI

Per il bis, The Knife, torna il vestito nero, ma senza il giro di gioielli intorno al collo:

Immagine tratta dal Web e utilizzata per diritto di cronaca. Copyright dell’autore. Per chiederne la rimozione CLICCA QUI

Non sono disponibili registrazioni video di questi concerti. Ma l’effetto scenico dei Genesis lo si può vedere nel filmato di dieci giorni prima al Bataclan di Parigi. Eccolo:

Ed ecco il Tour Programme:

Concerto mirabilmente e dettagliatamente ricostruito da:

Genesis in Italia. I concerti 1972-1975

di Mino Profumo

“Il pubblico italiano ha l’opportunità non solo di assistere ad una performance di alto livello tecnico, ma anche di essere testimone dell’inesorabile cammino della band verso una proposta musical/teatrale che troverà il suo compimento negli anni immediatamente successivi”.

Copertine da collezione – CLICCA SULL’IMMAGINE E VEDI SE E’ ACQUISTABILE
Coprtina di Ciao 2001 sui Genesis, novembre 1972

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Le ultime della Band su Horizons Genesis:

Angolo del Collezionista

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Ascolta i Genesis:

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