Il 2 ottobre 1950 nasceva Michael John Cloete Crawford Rutherford. Ecco alcuni momenti della sua carriera (in ordine rigorosamente non cronologico).
Ha co-fondato la school band Anon con Anthony Phillips e Richard Macphail, nel 1965, dopo di che si sono divisi e hanno formato i Genesis nel 1967 con i compagni di Charterhouse, Tony Banks, Peter Gabriel e Chris Stewart. Rutherford non amava il suo periodo alla Charterhouse ed è stato espulso per reati minori:
Nel 1982 ha festeggiato il compleanno sul palco di Milton Keynes, UK, durante la reunion benefica in favore di Peter Gabriel (e il pubblico gli fa gli auguri cantando):
Caratteristiche sono state le sue chitarre doppiomanico.
Durante i primi tour dal vivo, Rutherford utilizzava spesso un doppio manico Rickenbacker costruito su misura con chitarra a 12 corde a corpo semi-vuoto e un basso a 4 corde (ora in mostra al Rock and Roll Hall of Fame Museum).
Per “The Lamb Lies Down on Broadway” e la prima parte del “Trick of the Tail” tour, ha incorporato una chitarra Rickenbacker a 12 corde a corpo solido e una Micro-Frets Signature Baritone a 6 corde, dotata di corde di basso a 6 corde a scala corta.
In seguito è passato a un’altra combinazione di 12 corde a corpo solido e 6 corde per basso. Per i tour “Mama” e “Invisible Touch” aveva una chitarra a sei corde e un basso a quattro corde inseriti in un corpo personalizzato
Per il tour del 2007 con i Genesis, Rutherford aveva una chitarra Gibson a dodici corde con un basso Yamaha TRB-4P. Fonte.
Nel 2014, Rutherford ha pubblicato “The Living Years: The First Genesis Memoir”, la sua autobiografia – COMPRALA QUI.
Il primo libro sulla carriera solista di Rutherford, intitolato “Silent Runner” di Mario Giammetti, è stato pubblicato in Italia (Edizioni Segno) nel 2011 – COMPRALO QUI.
Con i Mechanics ai Grammy Awards il 21 febbraio 1990:
Oltre ai Genesis, agli ex Genesis, ai musicisti dei suoi album solisti e ai Mechanics, Mike ha suonato in pubblico con Brian May, David Gilmour, Joe Walsh e molti altri chitarristi al Strat Pack Concert nel 2004, per celebrare i 50 anni della Fender Stratocaster:
E con Ed Sheeran e Nick Mason alla Cerimonia di chiusura dei Giochi Olimpici di Londra il 12 agosto 2012:
Foxtrot, The Lamb Lies Down On Broadway, Duke e Abacab sono usciti il 23 agosto.
Nursery Cryme, Selling England By The Pound, Wind & Wuthering, We Can’t Dance e Calling All Stations sono usciti il 6 settembre.
eTrespass, A Trick Of The Tail, …And Then There Were Three e Invisible Touch il 27 settembre.
L’iniziativa è sulla scia della vendita delle pubblicazioni e della musica registrata dei Genesis, nonché dei cataloghi di Tony Banks, Phil Collins e Mike Rutherford, dalla Universal Records alla Concord Music nel 2022.
Ecco il trailer:
The Lamb…, We Can’t Dance e Calling All Stations sono in due dischi, mentre gli altri sono composti da un singolo album, tutti con le etichette originali.
La compilation, a differenza di Platinum Collection , R-Kive e The Last Domino?, è una raccolta di tutti i singoli di successo più una ri-registrazione del 1999 del brano The Carpet Crawlers, con Peter Gabriel e Phil Collins alla voce e Steve Hackett alla chitarra.
Pubblicato originariamente il 25 ottobre 1999 ha raggiunto lo status di multi-platino in molti paesi.
L’album dei 25 anni fa contiene 18 tracce su 1 CD che vanno dai classici dell’era Gabriel di I Know What I Like (In Your Wardrobe) e “The Carpet Crawlers” fino ai primi anni ottanta con “Turn It On Again” e “Mama” e fino ai successi dalla metà degli anni Ottanta all’inizio degli anni Novanta con “Invisible Touch” e “We Can’t Dance”.
Tracklist:
Side A
Turn It On Again
Invisible Touch
Mama
Land of Confusion
Side B
I Can’t Dance
Follow You Follow Me
Hold On My Heart
Abacab
I Know What I Like (In Your Wardrobe)
Side C
No Son of Mine
Tonight, Tonight, Tonight
In Too Deep
Congo
Side D
Jesus He Knows Me
That’s All
Misunderstanding
Throwing It All Away
The Carpet Crawlers 1999
Francesco Gazzara: il libro “Genesis. Dal prog al pop. Le storie dietro le canzoni”.
In questo libro Francesco Gazzara mette insieme racconti e aneddoti in apparenza lontani ma che si dimostrano rivelatori di una grande immagine nascosta.
“Pubblicato da Giunti Editore all’intero della collana “Le Storie Dietro Le Canzoni”, le 400 pagine di GENESIS: DAL PROG AL POP descrivono nel dettaglio la struttura musicale, le fonti spesso inedite delle canzoni, i testi, la vita live dei brani, l’influenza sugli altri musicisti delle quasi 200 canzoni scritte da questa meravigliosa e leggendaria band inglese che ha smesso di scrivere nuova musica nel lontano 1997 e di suonare dal vivo esattamente due anni fa.
Mike + The Mechanics eseguiranno tutti i loro successi ed estratti dai Genesis.
L’ampia serie di spettacoli è pubblicizzata come “Looking Back – Living the Years 2025 Tour”.
Gli spettacoli in UK inizieranno alla Royal Concert Hall di Glasgow il 3 marzo, per concludersi con una data alla Royal Albert Hall di Londra il 14 aprile.
Prima di quelle inglesi sono previste due date in Sud Africa (dopo 12 anni).
Ecco l’elenco delle date:
31 gennaio: Cape Town – Grand Arena / Grand West
01 febbraio: Pretoria – SunBet Arena, Time Square
03 marzo: Glasgow Royal Concert Hall
04 marzo: Aberdeen Music Hall
05 marzo: Edimburgo Usher Hall
07 marzo: Perth Concert Hall
08 marzo: Stockton Globe Theatre 09
marzo: Manchester Bridgewater Hall
11 marzo: Nottingham Royal Concert Hall
12 marzo: Stoke Victoria Halls
14 marzo: York Barbican
15 marzo: Ipswich Regent Theatre
17 marzo: Cambridge Corn Exchange
18 marzo: Sheffield City Hall
20 marzo: Halifax Victoria Halls 22
marzo: Gateshead Glasshouse 23
marzo: Llandudno Venue Cymru 24
marzo: Liverpool Philharmonic Hall
26 marzo: Leicester De Montford Hall
27 marzo: Basingstoke Anvil
29 marzo: Bournemouth Pavilion
30 marzo: Portsmouth Guildhall
01 aprile: Southend Cliffs Pavilion
02 aprile: Northampton Derngate 04
aprile: Birmingham Symphony Hall
05 aprile: Eastbourne Congress Theatre
06 aprile: Oxford New Theatre
08 aprile: Guildford G Live
10 aprile: Bristol Beacon
11 aprile: Swansea Arena
12 aprile: Plymouth Pavilions
14 aprile: Royal Albert Hall di Londra
From Genesis To Revelation è l’album di esordio dei Genesis, uscito il 7 marzo 1969. Ecco curiosità e ricordi legati al primo lavoro della band.
Dopo aver inciso due 45 giri con Chris Stewart alla batteria (The Silent Sun/That’s Me e A Winter’s Tale/One-Eyed Hound), nell’estate del 1968 la band entra in studio per preparare From Genesis To Revelation, approfittando delle vacanze estive dal college. A Stewart è subentrato Jonathan Silver.
E’ il produttore Jonathan King a operare l’avvicendamento alla batteria. Il compito di dare il triste benservito a Chris tocca all’amico Mike Rutherford, ma non deve faticare troppo. Stewart sa di non essere all’altezza della situazione.
“Non piacevo a Jonathan King e lui non piaceva a me. E’ stato lui che mi ha fatto buttare fuori dalla band, il che era comunque la cosa giusta da fare perché io non ero un bravo batterista”.
Nell’ultima strofa di Where The Sour Turns To Sweet troviamo anche un primo riferimento alle velleità da trasformista di Peter… Paint your face all white To show the peace inside […] Dipingiti il viso tutto di bianco Per mostrare la pace che hai dentro […] …
Già ai tempi della scuola, il futuro frontman dei Genesis amava infatti stupire i compagni con iniziative stravaganti. Ce lo ricorda anche Anthony Phillips:
“A Peter piaceva qualsiasi cosa: era un ragazzo intelligente, aveva certi cappelli fatti da Dunns […] Tutti compravano i suoi cappelli. Tingeva anche le magliette, alla Charterhouse: le nostre maglie bianche diventavano turchesi. Un uomo colorito, Peter. E aveva sempre un sacco di trovate creative”.
In realtà sono pochi i brani con riferimenti biblici diretti. I Genesis infatti si prendono alcune pause dal concept con canzoni d’amore (One Day, Silent Sun), temi introspettivi (Am I Very Wrong?, In Limbo), ambientazione quasi western (The Conqueror).
A causa di una disputa sul nome Genesis, utilizzato all’epoca anche da una band californiana, il produttore Jonathan King fa pubblicare il disco con la copertina completamente nera e senza il nome del gruppo. Così alcuni negozi espongono l’album nelle sezioni di musica religiosa.
Il serpente tentatore e l’Eden perduto del brano, appunto The Serpent, sono destinati a tornare nelle canzoni dei membri dei Genesis, anche nella loro carriera da solisti:
“Nella mente di Peter Gabriel l’immagine di questo luogo rimarrà forte, tanto che il cantante la recupererà nel 1993 per il suo album solista Us, quando, accompagnato dalla voce suadente di Sinead O’Connor, intonerà: “In the blood of Eden lays a woman and a man / With the man in the woman and the woman in the man”. Il mito del serpente tentatore sarebbe stato ripescato in un lavoro di Tony Banks (Strictly Inc., del 1995) dove figura un brano intitolato The Serpent Said; ma soprattutto era già comparso nel 1974 in un brano tratto da The Lamb Lies Down On Broadway dedicato ad alcune figure mitologiche per metà donna e per metà serpente: il pezzo si chiamava The Lamia.”
Anche a causa della sbagliata collocazione nei negozi, l’album ha venduto inizialmente solo poco più di 600 copie.
Ma dopo che i Genesis hanno raggiunto il successo, nei decenni seguenti, la Decca lo ha ristampato moltissime volte, nei vari formati, anche cambiandone il titolo o modificandone la scaletta.
Lo scarso numero di vendite di From Genesis to Revelation desta sconforto fra i membri del gruppo.
La band è in condizioni disperate dal punto di vista finanziario, addirittura pare che saltino i pasti. Ma rifiutano, comunque, gli aiuti in denaro forniti dalle rispettive famiglie. Nessuno dei componenti si perde d’animo, nella convinzione che il successo sarebbe arrivato.
Benché con il termine Revelation si può intendere anche l’ultimo libro della Bibbia, l’Apocalisse di San Giovanni, nel disco non si fa mai cenno al testo dell’evangelista, che verrà invece citato in Supper’s Ready su Foxtrot e in alcune parti di The Lamb.
Con In HidingPeter Gabriel si scaglia contro la sua scuola, la tetra Charterhouse e i violenti metodi educativi dei suoi insegnanti.
Le parole che usano i Genesis saranno poi rintracciabili anche nella denuncia del sistema scolastico britannico dei Pink Floyd in The Wall. Ma mentre Roger Waters scrive ricordando gli anni dell’adolescenza, i Genesis compongono quando sono ancora studenti e “vittime” di quel sistema. Un tema che poi abbandoneranno definitivamente una volta “affrancati” dalla Charterhouse.
Nonostante i problemi economici, i Genesis prendono bene la pessima accoglienza dell’album, sia di pubblico che di critica.
“E’ stata una fortuna che il disco sia stato un fiasco commerciale – ha detto Tony Banks -. Fosse stato un successo, probabilmente non ci avrebbe spinti a cambiare registro”. (da Mario Giammetti, Genesis. Il fiume del costante cambiamento, Editori riuniti). “Grazie a Dio non funzionò – ha detto Richard Macphail -. Sarebbe stato un disastro se i Genesis avessero avuto un hit in quel momento, perché erano troppo giovani”. (Daryl Easlea, Senza frontiere. Vita e Musica di Peter Gabriel, Arcana Ed.).
Visions Of Angels, del successivo album Trespass, è un’outtake di From Genesis To Revelation.
Una prima versione del brano è stata ritrovata in una bobina nella soffitta di casa Phillips quasi trenta anni dopo ed è rimasta inedita.
Anthony Phillips la scrisse come canzone d’amore per la futura moglie di Peter Gabriel, Jill, di cui anche lui era innamorato.
I testi vennero riadattati per inserirli nel disco d’esordio, quindi aggiungendo alla love song motivi religiosi.
Del resto vari brani dei successivi album dei Genesis riprendono gli argomenti biblici, affrontati da From….
Nel 1999 il primo batterista Chris Stewart diventa scrittore di successo con il libro Una casa tra i limoni, in cui racconta la sua decisione di lasciare tutto e di trasferirsi in una fattoria dell’Andalusia, in Spagna.
The Silent Sun è ispirato deliberatamente ai Bee Gees, una delle band preferite di Jonathan King e vista come un possibile modello per lo stile della nascente band.
E fu sempre il produttore a decidere sia di fare dell’album un concept di sapore biblico, anche se non tutti i brani hanno contenuto religioso, sia l’aggiunta degli archi di accompagnamento, arrangiati e diretti da Arthur Greenslade & Lou Warburton.
Ricorda Mike Rutherford:
“Ci aspettavamo un suono di archi lussuoso,ma evidentemente il budget non era così alto. Con una grande orchestra alcune delle canzoni probabilmente sarebbero venute meglio”.
From Genesis to Revelation è anche il titolo di una trasmissione radiofonica settimanale italiana, dedicata al prog, di Popolare Network, in onda regolarmente a partire dall’estate del 1999. La redazione è composta da Renato Scuffietti e Matthias Scheller.
I had a dream, eye’s dream. Then I had another dream with the body and soul of a rock star. When it didn’t feel good I packed it in. Looking back for the musical and non-musical reasons, this is what I came up with:
OUT, ANGELS OUT – an investigation.
The vehicle we had built as a co-op to serve our songwriting became our master and had cooped us up inside the success we had wanted. It affected the attitudes and the spirit of the whole band. The music had not dried up and I still respect the other musicians, but our roles had set in hard. To get an idea through “Genesis the Big” meant shifting a lot more concrete than before. For any band, transferring the heart from idealistic enthusiasm to professionalism is a difficult operation. I believe the use of sound and visual images can be developed to do much more than we have done. But on a large scale it needs one clear and coherent direction, which our pseudo-democratic committee system could not provide. As an artist, I need to absorb a wide variety of experiences. It is difficult to respond to intuition and impulse within the long-term planning that the band needed. I felt I should look at/learn about/develop myself, my creative bits and pieces and pick up on a lot of work going on outside music. Even the hidden delights of vegetable growing and community living are beginning to reveal their secrets. I could not expect the band to tie in their schedules with my bondage to cabbages. The increase in money and power, if I had stayed, would have anchored me to the spotlights. It was important to me to give space to my family, which I wanted to hold together, and to liberate the daddy in me. Although I have seen and learnt a great deal in the last seven years, I found I had begun to look at things as the famous Gabriel, despite hiding my occupation whenever possible, hitching lifts, etc. I had begun to think in business terms; very useful for an often bitten once shy musician, but treating records and audiences as money was taking me away from them. When performing, there were less shivers up and down the spine. I believe the world has soon to go through a difficult period of changes. I’m excited by some of the areas coming through to the surface which seem to have been hidden away in people’s minds. I want to explore and be prepared to be open and flexible enough to respond, not tied in to the old hierarchy. Much of my psyche’s ambitions as “Gabriel archetypal rock star” have been fulfilled – a lot of the ego-gratification and the need to attract young ladies, perhaps the result of frequent rejection as “Gabriel acne-struck public school boy”. However, I can still get off playing the star game once in a while. My future within music, if it exists, will be in as many situations as possible. It’s good to see a growing number of artists breaking down the pigeonholes. This is the difference between the profitable, compartmentalized, battery chicken and the free-range. Why did the chicken cross the road anyway? There is no animosity between myself and the band or management. The decision had been made some time ago and we have talked about our new direction. The reason why my leaving was not announced earlier was because I had been asked to delay until they had found a replacement to plug up the hole. It is not impossible that some of them might work with me on other projects. The following guesswork has little in common with truth: Gabriel left Genesis. 1) To work in theatre. 2) To make more money as a solo artist. 3) To do a “Bowie”. 4) To do a “Ferry”. 5) To do a “Furry Boa round my neck and hang myself with it”. 6) To go see an institution. 7) To go senile in the sticks. I do not express myself adequately in interviews and I felt I owed it to the people who have put a lot of love and energy supporting the band to give an accurate picture of my reasons.
I giornali pubblicano la lettera recapitata a mano nelle redazioni.
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Peter ha già comunicato ai compagni la sua decisione di lasciare la band il 25 novembre 1974all’Hotel Swingos di Cleveland, in USA, tra le prime tappe del tour. ASCOLTA QUEL CONCERTO:
La band è dapprima incredula, poi sconcertata, quindi preoccupata per proprio futuro.
Inoltre c’è un tour impegnativo da portare avanti, con brani poco conosciuti dal pubblico – la scaletta prevede tutto The Lamb, uscito solo pochi giorni prima + due bis: The Musical Box e Watcher Of The Skies, talvolta sostituita da The Knife – e il timore che l’abbandono di Peter potesse trapelare e causare un crollo nella vendita dei biglietti.
Ecco l’ultima registrazione di un concerto nei Genesis di Peter Gabriel. Precede di 4 giorni il concerto finale del 22 maggio 1975:
https://www.youtube.com/watch?v=MNa2XRnkgrc&t=9s
Il 26 agosto, quindi, i Genesis sono costretti a far uscire una dichiarazione ufficiale, per integrare quella di Peter. In questa scrivono che la band è in cerca di un nuovo cantante, che sta componendo un nuovo album e a breve inizierà a inciderlo. Il disco uscirà a Natale e il tour partirà all’inizio dell’anno nuovo.
La notizia provoca uno shock nel mondo musicale e i media iniziano a dare per finita l’esperienza Genesis. Ma, come afferma Gail Colson, per anni sua stretta collaboratrice,
“Tony Stratton-Smith (fondatore e manager della Charisma Records N.d.R) era l’unico che credeva in loro al 100% e prevedeva che sarebbero diventati ancora più grandi senza Peter. Diceva sempre che finché c’erano Tony Banks e le sue melodie, allora c’erano i Genesis”. Da: Senza frontiere. Vita e musica di Peter Gabriel, di Daryl Easlea.
Stratt sembra aver ragione. A Trick Of Th Tail, primo album senza Gabriel e con Phil Collins cantante, uscito nel marzo 1976, vende più dei dischi precedenti e spiana ai Genesis la strada del successo e di una carriera lontana dalla fine. Anche se per milioni di fan la band senza Gabriel non è più la loro.
Peter al momento si ritira a vita privata, anche se, come sappiamo, non definitivamente. Ma questa è un’altra storia.
Se hai racconti, ricordi e materiale di questo periodo scrivi a Horizons Radio [su_button url=”http://www.horizonsradio.it/contatti” style=”3d” background=”#dc0505″ size=”5″]Clicca qui[/su_button]
Il 6 agosto 1970 i Genesis riprendono per poche date il tour di From Genesis to Revelation nel Gaumont Cinema di Doncaster in UK, senza Anthony Phillips.
Infatti, qualche giorno prima, il 18 luglio, alla Sussex Hall di Haywards Heath, Ant era si era esibito in concerto per l’ultima volta con i Genesis.
Ant è molto dimagrito e appare distrutto, ma la band non ha il tempo per accorgersi di ciò che sta accadendo nell’animo dell’amico. E’ un momento in cui le cose sembrano muoversi. Hanno appena registrato Trespass (uscirà in autunno) e sono in tour, anche se le date non sono da grandi numeri, come vedremo più avanti.
Tra i tanti impegni dei Genesis in quel periodo c’è la registrazione dei Jackson Tapes il 9 gennaio 1970 ai BBC Studios Shepherds Bush di Londra. ASCOLTA LO SPECIALE DI HORIZONS RADIO.
“Dopo le session di registrazione mi sentivo come uno zombie“, ha raccontato Phillips nel 2007. In più ha avuto problemi di salute, probabilmente legati al troppo lavoro.
“Ero mentalmente e fisicamente debilitato – ha raccontato sette anni dopo Ant ad Armando Gallo e riportato nel suo libro Genesis: I Know What I Like -. Eravamo un branco di perfezionisti. Dopo ogni concerto c’erano sempre lunghe, lunghe, lunghe autopsie“.
La musica che ama tanto sta diventando per Ant causa di infelicitàe la sua buona educazione inglese gli impedisce di affrontare a muso duro i compagni per cercare di cambiare le dinamiche della band. “Non mi sentivo più amico di nessuno – continua Ant – ero come alienato. Eravamo ormai divisi in due gruppi che avevano perso la loro strada”.
Mike è il primo a conoscere le intenzioni di Ant. Poco prima di un concerto al Richmond Rugby Club si sono appartati ed è arrivata, come una doccia fredda, la rivelazione. Rutherford sa che l’amico ha paura del palco, ma non c’è stato tempo per approfondire il discorso e Ant non ne aveva più fatto cenno alla sua fobia.
Ecco un rarissimo video dei Genesis in concerto in quel periodo. E’ girato all’Atomic Sunrise Festival, l’11 marzo 1970 al Roundhouse Club di Londra:
Quel 18 luglio ad Haywards Heath i Genesis suonano davanti a 25 persone.Il tragitto verso casa Mile Rutherford e Peter Gabriel lo compiono nella nuova auto di Pete, una Hillman Imp. Insieme prendono in considerazione la situazione.
“Per me non c’era dubbio che senza Ant i Genesis non avevano ragione di esistere”, ricorda Mike nell’autobiografia. Anthony sembra insostituibile, i Genesis appaiono come indivisibili, la voglia di smettere sta per prendere il sopravvento.
Eppure durante il viaggio qualcosa di diverso matura, l’idea di potercela fare anche senza l’amico prende il sopravvento. “Si trattava piuttosto di sviluppare una nuova filosofia basata sull’assunto ‘proviamoci e vediamo che succede'”, scrive Mike. Così non viene presa in considerazione una pausa per consentire ad Anthony di raccogliere le idee. Bisogna andare avanti.
Ecco i Genesis che eseguono l’inedita “The Shepherd” live al programma radio della BBC “NightRide” il 22 Aprile 1970. Probabilmente il più antico live dei Genesis registrato in un disco, il bootleg omonimo:
Una decisione condivisa poi anche da Tony Banks e che oggi appare giusta, ma molto sofferta: “E’ stato il colpo più duro che abbiamo mai ricevuto“, ha detto Gabriel a una rivista l’anno dopo e citato in Without Frontiers: The Life and Music of Peter Gabriel by Daryl Easlea.“Ci sarebbero state altre dipartite – rivela Mike –, ma nessuna avrebbe avuto su di me l’effetto che ebbe l’abbandono di Ant“.
I Genesis ne approfittano per operare una piccola rivoluzione. Stanno per entrare nella band Phil Collins, che proprio in questi giorni sosterrà il provino, e Steve Hackett.
Un legame con Ant che però non si è spezzato. Nel suo primo album solista The Geese And The Ghost, c’è diverso materiale composto con Mike. Phil Collins canta in due brani e John Hackett vi suona il flauto. E nei primi demo di Peter Gabriel dopo aver lasciato i Genesis c’è lo zampino di Ant.
Remembering Gary Brooker si terrà al G Live di Guildford. Mike Rutherford, il batterista dei Queen Roger Taylor ed Eric Clapton sono alcuni dei nomi che parteciperanno ad un concerto di beneficenza in onore del cantante e pianista dei Procol Harum Gary Brooker, morto nel febbraio dello scorso anno . I compagni della band Procol …