«We recorded this cover together to bring some positive energy in this weird time! Our version of Don’t Give Up – Peter Gabriel & Kate Bush is inspired by Herbie Hancocks version of the song.»
Performed by: Claudia de Graaf, Lo van Gorp, Aron Raams, Ferry Lagendijk, Jens Dreijer, Marc Schenk
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«I tried to recreate this song as close as I can to the 1990 live version.»
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Song credits: “Shaking The Tree” – Peter Gabriel “Fame” – David Bowie
For bookings contact rob@legato-productions.com
Instagram: legatoproductions
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@tonybanksmusic It says "Saint George 2020 Secondary Schools Sant Boi de Llobregat" in Catalan… I hope you like it, and I hope to see you at the tour, I want to see you playing the keyboard heheheh. pic.twitter.com/M9tNn2PICT
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Meglio ‘Nursery Cryme’ o ‘Selling England’? Peter Gabriel o Phil Collins? E com’erano le canzoni con Ray Wilson? Su Rolling Stone Italia tutti i dischi realizzati in studio dalla band inglese, dall’inascoltabile all’imprescindibile.
By Lucio Curti
Select Language [GTranslate]
“Se c’è un gruppo rock anni ’70 amato in Italia, questi sono i Genesis. La band inglese ha conquistato il pubblico italiano sin dall’uscita di Nursery Cryme (1971).
Mentre in patria raccoglievano un pubblico sparuto, da noi i Genesis suonavano in teatri e palazzetti di fronte ad appassionati innamorati della loro musica….”
Inizia così l’articolo di Fabio Zuffanti, datato 21 gennaio 2020 – RILEGGILO QUI
Genesis – No Son Of Mine (Phil Collins/Ray Wilson mashup)
Genesis – Turn It On Again (Phil Collins/Ray Wilson mashup)
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«For the purpose of any copyright infringement I simply do not own this record, it’s for the purpose of listening to and listening to only. If you like please/share and subscribe thanks. Right here we go.»
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11 marzo 1970 – Genesis, il concerto al Roundhouse sponsorizzato da Yoko Ono. Ecco il rarissimo video, unica apparizione di Anthony Phillips:
https://youtu.be/iDeOtQCr5SE
E’ un rarissimo video dei Genesis in concerto in quel periodo. E’ girato all’Atomic Sunrise Festival, l’11 marzo 1970 al Roundhouse Club di Londra. L’unico in cui appare Anthony Phillips.
Sia Tony Banks che Ant hanno sempre dichiarato di ricordare che questo concerto è stato registrato in modo professionale su un’apparecchiatura a 8 piste. E infatti un segmento live di 2 minuti di Stagnation che si crede provenga da questo concerto è stato poi trovato negli archivi di Phillips.
In considerazione del fatto che l’Atomic Sunrise Festival è stato sponsorizzato da Yoko Ono, suggerisce che la registrazione originale audio e le riprese cinematografiche potrebbero ancora esistere negli archivi Apple.
Questo concerto è avvenuto circa un mese prima che la band firmasse il nuovo contratto con Charisma e quindi non è nei loro archivi.
Esiste anche un filmato muto privato a colori in Super 8 mm del concerto.
Un momento delicato questo per Ant, perché sta per lasciare i Genesis.
Ant è molto dimagrito e appare distrutto, ma la band non ha il tempo per accorgersi di ciò che sta accadendo nell’animo dell’amico. E’ un momento in cui le cose sembrano muoversi. Hanno appena registrato Trespass (uscirà in autunno) e sono in tour, anche se le date non sono da grandi numeri.
Tra i tanti impegni dei Genesis in quel periodo c’è la registrazione dei Jackson Tapes il 9 gennaio 1970 ai BBC Studios Shepherds Bush di Londra. ASCOLTA LO SPECIALE DI HORIZONS RADIO.
“Dopo le session di registrazione mi sentivo come uno zombie”, ha raccontato Phillips nel 2007. In più ha avuto problemi di salute, probabilmente legati al troppo lavoro.
“Ero mentalmente e fisicamente debilitato”– ha raccontato sette anni dopo Ant ad Armando Gallo e riportato nel suo libro Genesis: I Know What I Like -. “Eravamo un branco di perfezionisti. Dopo ogni concerto c’erano sempre lunghe, lunghe, lunghe autopsie”.
La musica che ama tanto sta diventando per Ant causa di infelicità e la sua buona educazione inglese gli impedisce di affrontare a muso duro i compagni per cercare di cambiare le dinamiche della band. “Non mi sentivo più amico di nessuno – continua Ant – ero come alienato. Eravamo ormai divisi in due gruppi che avevano perso la loro strada”.
Mike è il primo a conoscere le intenzioni di Ant. Poco prima di un concerto al Richmond Rugby Club si sono appartati ed è arrivata, come una doccia fredda, la rivelazione. Rutherford sa che l’amico ha paura del palco, ma non c’è stato tempo per approfondire il discorso e Ant non ne aveva più fatto cenno alla sua fobia.
Il 18 luglio ad Haywards Heath i Genesis suonano davanti a 25 persone. Il tragitto verso casa Mile Rutherford e Peter Gabriel lo compiono nella nuova auto di Pete, una Hillman Imp. Insieme prendono in considerazione la situazione.
“Per me non c’era dubbio che senza Ant i Genesis non avevano ragione di esistere”, ricorda Mike nell’autobiografia. Anthony sembra insostituibile, i Genesis appaiono come indivisibili, la voglia di smettere sta per prendere il sopravvento.
Eppure durante il viaggio qualcosa di diverso matura, l’idea di potercela fare anche senza l’amico prende il sopravvento. “Si trattava piuttosto di sviluppare una nuova filosofia basata sull’assunto ‘proviamoci e vediamo che succede’”, scrive Mike. Così non viene presa in considerazione una pausa per consentire ad Anthony di raccogliere le idee. Bisogna andare avanti.
Ecco i Genesis che eseguono l’inedita “The Shepherd” live al programma radio della BBC “NightRide” il 22 Aprile 1970. Probabilmente il più antico live dei Genesis registrato in un disco, il bootleg omonimo:
Una decisione condivisa poi anche da Tony Banks e che oggi appare giusta, ma molto sofferta: “E’ stato il colpo più duro che abbiamo mai ricevuto“, ha detto Gabriel a una rivista l’anno dopo e citato in Without Frontiers: The Life and Music of Peter Gabriel by Daryl Easlea. “Ci sarebbero state altre dipartite” – rivela Mike -, “ma nessuna avrebbe avuto su di me l’effetto che ebbe l’abbandono di Ant”.
I Genesis ne approfittano per operare una piccola rivoluzione. Stanno per entrare nella band Phil Collins e Steve Hackett.