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Mario Giammetti racconta a Horizons Radio i temi del nuovo numero di Dusk,il Genesis Magazine di cui è fondatore e direttore eche, come al solito, ospita approfondimenti, interviste esclusive e servizi su attualità e novità del mondo Genesis.
“Il numero 93 di Dusk è principalmente focalizzato su Anthony Phillips – racconta a Horizons Radio Mario Giammetti -, che ha appena pubblicato il suo nuovo album di studio. E non è una notizia da poco, perché in realtà, assorbito dalla musica library e dallo scrupoloso lavoro di rimasterizzazioni del suo back catalogue degli ultimi anni, pubblicate dalla sua nuova etichetta Esoteric (gruppo Cherry Red), Ant mancava l’appuntamento con un nuovo disco di inediti dal 2012 ma, se parliamo di un composizioni realmente nuove, bisogna andare indietro addirittura al 2005. Strings Of Light è un doppio album splendido, con il miglior Phillips possibile. Lucio Lazzaruolo lo ha analizzato in maniera certosina e io ne ho parlato a lungo con Anthony in un’intervista telefonica.”
“Intervista anche a Tony Banks, per commentare il suo Banks Vaults, cofanetto che ripercorre la sua intera carriera solista rock. Per l’occasione – aggiunge Giammetti – abbiamo realizzato uno speciale dove ciascun collaboratore ha recensito un album, mettendo insieme, di fatto, una retrospettiva sul percorso artistico del tastierista.”
“Si parla anche di Ray Wilson (il suo Best Of con due inediti Upon My Life) e naturalmente è immancabile, anche su questo numero, un ampio spazio dedicato a Steve Hackett. In questa circostanza ci occupiamo del live con l’orchestra filmato a Londra lo scorso anno (Genesis Revisited Band & Orchestra: Live At The Royal Festival Hall) e del nuovo album di studio con i Djabe, Back To Sardinia, che uscirà tra qualche giorno.”
“Sono poi lieto di confermare la scelta del colore per l’intero numero, grazie alla generosa partecipazione di Stefano Tucciarelli. Questa volta, poi, la tipografia ha cambiato stamperia, ottenendo un risultato più preciso in fase di rifilatura e una migliore definizione delle fotografie. Speriamo, con passi lenti ma costanti e senza mai andare oltre le nostre possibilità, di offrire ai nostri sostenitori un prodotto sempre più bello da vedersi, oltre che avvincente da leggersi.”
“Appuntamento quindi alla primavera 2020 col prossimo numero – conclude Giammetti -, col quale inaugureremo il trentesimo anno di attività di Dusk.”
Non resta quindi che attendere il nuovo numero di Dusk, come sempre ricchissimo di materiale Genesis & Co.
Il 27 novembre 1952 nasce il chitarrista e bassista americano Daryl Mark Stuermer, in tour con i Genesis dal 1978, con Phil Collins dal 1981 e presente negli album solisti di Phil, Mike Rutherford e Tony Banks.
Ecco alcuni video che lo rappresentano:
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Indovina il collegamento tra queste sette canzoni (la soluzione è dopo i brani). Non vuoi indovinare? Allora ASCOLTA IL PODCAST – CLICCA QUI.
https://www.youtube.com/watch?v=wqep1Olp1Zw
https://www.youtube.com/watch?v=zd7gRmpqmmQ
Controlla se hai indovinato:
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1) “The scattered pages of a book by the sea….”. In Can-Utility And The Coastliners dalle “pagine sparse di un libro sul mare, trattenute dalla sabbia, lavate dalle onde” parte un riferimento alla leggenda di Canuto il Grande (King Canute), re di Danimarca, Inghilterra e Norvegia nell’XI secolo, il quale aveva il potere di muovere le maree. La leggenda infatti è nota come “King Canute And The Tide”.
2) Mama è basata sul libro “The Moon’s A Balloon” di David Niven. Phil Collins lo ha letto e ne è rimasto colpito. E’ la storia di un ragazzo che si innamora di una prostituta molto più grande di lui, che però non lo ricambia.
3) La canzone è stata ispirata dalle opere della poetessa americana Anne Sexton, che ha scritto una pièce teatrale intitolata Mercy Street e una poesia intitolata “45 Mercy Street”. «Il testo di questa canzone è una dedica all’opera e alla vita di Anne Sexton, che coglie con pochissimi tratti quella che è la poetica e la ricerca della grande autrice americana.». Fonte: poetarumsilva.com.
4) La title track di 24 minuti è basata sul romanzo del 1965 “Smallcreep’s Day” di Peter Currell Brown che racconta, appunto, la vicenda di un certo Mr. Smallcreep. E’ un attacco ironico, comico, ma macabro e selvaggio alla vita alienata dell’uomo moderno. Rutherford lo ha riadattato in modo tale da avere un finale positivo.
5) Il brano Tarka è basato su “Tarka la lontra”, un racconto di Henry Williamson del 1927, che narra della nascita, della vita e della tragica morte della lontra Tarka. Anthony Phillips lo ha composto insieme a Harry Williamson, musicista e figlio dell’autore del romanzo.
6) A Curious Feeling di Tony Banks è ispirato al romanzo Flowers for Algernon del 1966. Durante la registrazione dell’album Tony è venuto a conoscenza di un musical, anch’esso basato sul libro. Pensando che sarebbe stato un grande successo, Tony ha cercato di modificare il tema dell’album, ma la maggior parte dei riferimenti a Flowers for Algernon rimangono.
7) Steve Hackett: «Walking Through Walls è basato su un sogno che ho fatto dopo aver letto un libro di Carlos Castaneda». Fonte: hackettsongs.com. E in effetti il brano è pieno di immagini sorprendenti e riflessioni sulla follia dell’umanità e una delle prime canzoni di protesta di Steve.
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Il 20 novembre 1974 parte – finalmente – dagli Stati Uniti, all’Auditorium Theatre di Chicago, il The Lamb Lies Down On Broadway Tour. Ecco perché era stato rimandato.
Il tour doveva partire il 29 ottobre 1974, con un’anteprima per il fan club locale alla City Hall di Newcastle in UK, ma viene posticipato e sette date cancellate. Saltano i due show di Newcastle (l’anteprima e la sera successiva), Manchester, Wembley a Londra, Edimburgo, Bristol e le due date di Birmingham l’11 e 12 novembre. Per quale motivo?
Da una parte c’è la scarsa sintonia con il materiale che ogni elemento della band propone, dall’altra un momento privato poco felice, con la crisi matrimoniale in corso.
Fattori che rendono il chitarrista nervoso. E un episodio è significativo di questo stato d’animo.
Hackett, durante una cena, si ferisce la mano sinistra con i cocci di un bicchiere di vino. Un nervo e un tendine risultano recisi. Uno sfortunato incidente?
Lo stesso Steve ha raccontato in varie interviste che, a una festa, qualcuno ha fatto riferimento alla Sensational Alex Harvey Band, che stava suonando, ritenendo che non sarebbe stata la stessa senza Alex. Subito il suo pensiero è andato ai Genesis e alla possibilità che senza Peter Gabriel potessero essere finiti. E così l’adrenalina, causata dallo stress del momento ha fatto il resto. La mano ha stretto con troppa forza il bicchiere, che si è rotto.
Un episodio che la dice lunga anche sulla tensione all’interno dei Genesis in questo periodo, con Peter Gabriel che, alla fine del tour lascerà il gruppo.
La mano di Steve è quindi fuori uso. Inizia una terapia. Steve ci scherza su, dicendo che l’incidente gli ha fatto assumere una posizione più classica. Ma è addirittura dovuto ricorrere all’elettro-shock per poter tornare a suonare. Una lezione che gli ha dato, racconta lui, la determinazione che ha ancora oggi.
Pochi giorni dopo la partenza del 20, però, il 25 novembre all’Hotel Swingos di Cleveland, poco prima del live della sera, Peter comunica ai compagni la sua decisione di lasciare il gruppo.ASCOLTA QUEL CONCERTO STORICO:
https://youtu.be/PKjdFFxYogI
Decisione che verrà resa pubblica il 16 agosto 1975, quando Gabriel consegna alla stampa una dichiarazione, e formalizzata il 26 agosto, quando i Genesis fanno uscire una dichiarazione ufficiale, per integrare quella di Peter. In questa scrivono che la band è in cerca di un nuovo cantante, che sta componendo un nuovo album e a breve inizierà a inciderlo. Il disco uscirà a Natale e il tour partirà all’inizio dell’anno nuovo.
Maanche la permanenza di Steve Hackett nei Genesis ha ormai i mesi contati.