Ri-ascoltiamo e ri-vediamo i grandi concerti del giorno di Genesis & Co. in attesa del ritorno dei live dopo la quarantena del Covid-19 e di The Last Domino? Tour.
Ri-ascoltiamo e ri-vediamo i grandi concerti del giorno di Genesis & Co. in attesa del ritorno dei live dopo la quarantena del Covid-19 e di The Last Domino? Tour.
1975 Ahoy Sportpaleis, Rotterdam The Netherlands – AUDIO:
Steve Hackett – 10 e 11 Aprile 2014, Cruise to the Edge:
Rassegna stampa:
“Steve Hackett si è rivelato il più ospitale (…): il suo secondo spettacolo ha visto la partecipazione di John Wetton (voce) e Chris Squire (basso) in All Along The Watchtower, e…” – READ MORE
Song credits: “Shaking The Tree” – Peter Gabriel “Fame” – David Bowie
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@tonybanksmusic It says "Saint George 2020 Secondary Schools Sant Boi de Llobregat" in Catalan… I hope you like it, and I hope to see you at the tour, I want to see you playing the keyboard heheheh. pic.twitter.com/M9tNn2PICT
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Meglio ‘Nursery Cryme’ o ‘Selling England’? Peter Gabriel o Phil Collins? E com’erano le canzoni con Ray Wilson? Su Rolling Stone Italia tutti i dischi realizzati in studio dalla band inglese, dall’inascoltabile all’imprescindibile.
By Lucio Curti
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“Se c’è un gruppo rock anni ’70 amato in Italia, questi sono i Genesis. La band inglese ha conquistato il pubblico italiano sin dall’uscita di Nursery Cryme (1971).
Mentre in patria raccoglievano un pubblico sparuto, da noi i Genesis suonavano in teatri e palazzetti di fronte ad appassionati innamorati della loro musica….”
Inizia così l’articolo di Fabio Zuffanti, datato 21 gennaio 2020 – RILEGGILO QUI
Genesis – No Son Of Mine (Phil Collins/Ray Wilson mashup)
Genesis – Turn It On Again (Phil Collins/Ray Wilson mashup)
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Aprile 1972, arrivano i Genesis in Italia, il paese che per primo ha capito la loro musica. Due tappe di quell’avventura rimarranno nella storia del gruppo, perché hanno visto nascere Watcher Of The Skies.
La data di Reggio Emilia il 12 aprile, infatti è ritenuta ufficialmente il luogo di nascita di Watcher Of The Skies.
Secondo i ricordi di Hackett, Rutherford e degli altri presenti, fu proprio nella città emiliana che venne eseguita per la prima volta una versione embrionale dell’indimenticabile brano durante il soundcheck.
Palasport di Reggio Emilia dalla pagina Facebook “Genesis 40th anniversary first Italian tour”
«Nel Palasport di Reggio Emilia, un enorme orribile posto pieno di eco, in mezzo al sound-check, Tony suonò quei due accordi iniziali sul suo mellotron. Funzionavano benissimo anche se, ancora oggi, non sono sicuro quanto fosse cosciente di come erano buoni.» (Da The Living Years di Mike Rutherford. Traduzione mia)
Nel tour per presentare Nursery Cryme, i Genesis approfittavano del tempo libero e anche delle prove sul palco per comporre parti di canzoni che poi avrebbero costituito l’album Foxtrot.
Richard Macphail in My Book of Genesis racconta il modo di comporre l’album da parte dei Genesis. Rich ricorda che Tony Banks ha dichiarato ufficialmente che si tratta di tanti pezzi che poi sono stati incollati insieme:
«Era una cosa normale nei Genesis. Alcuni dei pezzi erano composti da frammenti scritti da singoli membri e il problema era come riuscire ad adattarle. In Supper’s Ready, per esempio, Willow Farm, è in La bemolle maggiore, doveva portare a una piccola melodia di flauto in La minore. Quindi ci siamo dovuti mettere d’impegno per riuscire ad armonizzare i diversi accordi. A volte invece è un cambiamento del tutto naturale e avveniva senza che ce ne rendessimo conto.»
Profumo ricorda che«si tratta in effetti di un work in progress come conferma senza esitazioni Steve Hackett: “In realtà Watcher Of The Skies non venne composta esattamente in occasione delle prove per il concerto di Reggio Emilia, ne avevamo già preparato una versione molto rozza e un po’ diversa ma si può dire che la suonammo quasi compiutamente e per la prima volta durante quel soundcheck. Mi ricordo che ero in bagno, nel sotterraneo del palasport, sentii l’intro e l’intera struttura cominciò a tremare, erano note magnifiche e potenti. Tutto il gruppo si accodò all’esecuzione e fu in quel momento che, almeno per me, nella mia immaginazione la band suonava come e più di una orchestra”».
E cita le parole del promoter Maurizio Salvadori: «“Ricordo che ogni tanto facevano delle improvvisazioni nei soundcheck, perfino di mezz’ora e ci mettevano dentro delle cose appena provate, penso che lo facessero anche la reazione della gente che era sempre apprezzabile. Provarono in anteprima un paio di pezzi che avrebbero poi inserito nel disco successivo.”»
Il 19 Aprile i Genesis sono live al Teatro Mediterraneo di Napoli.
Un doppio concerto che chiude la prima parte del Nursery Cryme Tour dei Genesis in Italia.
Una seconda tappa in questa storia dei Genesis, perché sul tetto dell’Hotel Domitiana, che ospita la band, Mike e Tony scrivono il testo di Watcher Of The Sky. Dal terrazzo dell’albergo, infatti, si può vedere tutto il complesso della Mostra d’Oltremare, l’Arena Flegrea e il Teatro Mediterraneo, un corpo estraneo rispetto alla città, che poteva dare l’impressione di un paesaggio di un pianeta sconosciuto.
«Eravamo seduti in cima a questo edificio, era una calda giornata di sole e stavamo semplicemente guardando fuori attraverso una vasta area di edifici e campi; non c’era un’anima viva in giro. Sembrava che l’intera popolazione avesse appena disertato il pianeta e questo è ciò che racconta ‘Watcher of the Skies’: un essere alieno che viene sul pianeta e lo vede completamente deserto. E così la storia si sviluppa con un po ‘di fantascienza. Mi piace ‘Childhood’s End’ di Arthur Clarke e libri di questo genere.»
«Io e Tony insieme scrivemmo il testo, seduti sul tetto del nostro hotel a Napoli immaginando che il mondo fosse finito. Alquanto strano, considerando che era un giorno piacevolmente soleggiato.»
A Napoli quindi viene completato il brano e, come sappiamo, aprirà il successivo album dei Genesis, in uscita l’ottobre seguente: Foxtrot.
Ma nella sua autobiografia, Mike racconta un altro retroscena, accaduto a Napoli:
«A Napoli scoprimmo un altro passatempo terapeutico… Concludere un tour con una litigata di gruppo era un classico. La cosa insolita della lite-di-fine-tour a Napoli fu che c’era un parco dei divertimenti proprio dietro l’angolo dell’hotel dove dormivamo. Arrivammo al punto di essere talmente stufi l’uno degli altri che decidemmo che l’unica cosa da fare era di buttarci sulla pista dell’autoscontro e sbatterci contro reciprocamente e selvaggiamente e ripetutamente. Devo dire che non ho mai sperimentato un modo altrettanto efficace per chiarirsi.»
00:00 – Happy The Man; 04:18 – Stagnation; 14:53 – The Fountain Of Salmacis; 23:20 – Twilight Alehouse; 32:14 – The Musical Box; 42:23 – The Return Of The Giant Hogweed; 49:11 – Phil’s Solo; 51:24 – The Knife.
Anche voi: Tribute/Cover Band di Genesis, Peter Gabriel, Phil Collins ecc…, ma anche singoli, gruppi improvvisati, purché a distanza di sicurezza e in casa, postate i vostri video di concerti, di prove, di live dal soggiorno, dal balcone da dove volete, con qualunque strumento musicale, con la voce, con tutto ciò che la fantasia propone.
Perciò:
– registrate un video dove cantate o suonate qualcosa dei Genesis, Peter Gabriel, Phil Collins, Steve Hackett, ecc…
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– invitate gli amici oppure ri-condividete i video sui vostri profili, pagine, gruppi e hashtag #iorestoacasa#noirestiamoacasa
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